Le problematiche aperte nel ddl Concorrenza Dal danno biologico ai danni non tabellati
Umberto Guidoni
Responsabile Servizio Auto e Segretario Generale della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale
I premi contabilizzati nel ramo R.C. Auto –
lavoro italiano2
I dati riportati fanno riferimento alle imprese di assicurazione nazionale e alle rappresentanze di imprese extra europee aventi sede in paesi non facenti parte dello Spazio Economico Europeo.
Premi I Semestre Premi II Semestre
I semestre Anno Var. % premi
contab.
RCA
-2,6 -4,7 +2,5 +5,8 +0,3
-3,3 -3,6 +4,4 +5,2 -1,2
-6,2
-7,0
-7,0 -6,7
-6,5
I semestre Anno Var. % premi
contab.
altri rami danni
-1,9
+1,9 -0,6 +0,2 +0,1 -2,6
-2,3
-2,2
+1,6 0,0
+0,9
Valori in mld
-6,5
+1,1
Roma, 21/05/2016 Umberto Guidoni – XXV Congresso nazionale medico giuridico MELCHIORRE GIOIA
I premi contabilizzati nel settore danni –
lavoro italiano3
I dati riportati fanno riferimento alle imprese di assicurazione nazionale e alle rappresentanze di imprese extra europee aventi sede in paesi non facenti parte dello Spazio Economico Europeo.
Premi I Semestre Premi II Semestre
Var. % I semestre Var. % anno
+0,2 -2,6 +1,1 +3,3 -0,8
-0,5 -2,1 +2,1 +2,6 -1,9
-4,3 -2,6
-4,6
-3,4
-2,7
37,7 37,5 36,7 35,6 36,4 35,4 33,7 32,8
Valori in mld
Valore più basso degli ultimi 13 anni
-2,4
32,0
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Peso del settore assicurativo Danni in un confronto europeo
Roma, 21/05/2016 4 Umberto Guidoni – XXV Congresso nazionale medico giuridico MELCHIORRE GIOIA
Anche se il dato è riferito al 2014, esso rimane sostanzialmente stabile da un anno all’altro
Gli indicatori tecnici del ramo r.c. auto
(esclusi i sinistri tardivi) 97,3 99,1 101,0 107,7 105,5 102,7
92,5 88,2 90,5 95,0
* Stima ANIA
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Confronto con l’Europa
• Negli ultimi tre anni il premio medio RC Auto si è ridotto di circa il 20%.
• Per questa ragione è diminuito anche il divario tra i premi italiani e quelli degli altri principali Paesi. Se, infatti, come ha rilevato lo studio condotto nel 2012 da Boston Consulting Group, le polizze italiane tra il 2008 e il 2012 erano più costose di 213 euro rispetto alla media di Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, al 2014 il divario si era ridotto a 177 euro.
• Abbiamo evidenza che tale gap si è ulteriormente assottigliato nel 2015.
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• Il premio medio per la garanzia r.c. auto nel IV trimestre 2015 è stato pari a 439 euro. (tasse incluse. FONTE IPER)
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Ultimi dati: erosione dei margini tecnici r.c. auto
• Il rapporto tra sinistri e premi nel I semestre del 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014 mostra una sostanziale stabilità, ma per i sinistri di generazione corrente peggiora di oltre 2 punti (da 50,9 a 53,1) per il totale dei rami danni. (esclusi i sinistri IBNR e fondo vittime che portano un incremento di 15 punti)
• Nello stesso periodo, per il ramo r.c. auto i premi di competenza sono diminuiti del 7,6%, mentre il costo dei sinistri di competenza è calato solo del 3%, determinando pertanto un incremento del loss ratio di circa 3 punti percentuali (dal 57,1 al 60,1 per cento). (esclusi i sinistri IBNR e fondo vittime che portano un incremento di 15 punti)
• Dopo cinque anni di continua contrazione, la frequenza sinistri è aumentata nel IV trimestre 2015 dello 0,8% raggiungendo un valore pari al 5,55%.
• L’indice ISTAT dei prezzi RC Auto è stato negativo per circa 3 anni, ma da settembre 2015 al I trimestre 2016 tale indicatore ha evidenziato un’inversione di segno, attestando incrementi su base congiunturale - seppur contenuti - dei prezzi.
• Pertanto, anche se ad aprile l’indice è di nuovo in lieve diminuzione (-0,1% su base congiunturale), se non si interviene rapidamente a contenere la dinamica dei costi si interromperà il ciclo virtuoso di riduzione dei prezzi e gli aumenti tariffari saranno inevitabili
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Leve per ridurre il divario del prezzo della r.c. auto con l’Europa
Costo Sinistri
Frequenza sinistri Costo medio
Sinistri
Interventi strutturali auspicabili
x
• Prevenzione delle frodi
• Prevenzione del rischio stradale
• Maggiore attenzione alla guida (es. uso scatole nere)
• Riduzione del moral-hazard (es. bonus/malus efficiente)
• Prevenzione delle frodi
• Criteri univoci di determinazione del danno grave alla persona (macro-invalidità e danni mortali)
• Attenzione ai danni alle cose
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• Malgrado la costante diminuzione del prezzo medio della r. c. auto in Italia negli ultimi 36 mesi, permane, seppur ridotto, il divario con il resto dei Paesi europei dovuto al costo dei sinistri più alto.
• Oltre al maggiore onere fiscale e parafiscale, i principali fattori di criticità, sui quali occorrerebbe intervenire consistono nella maggiore incidenza di:
• frodi
• costi per danni gravi alla persona
• rischio stradale dovuto alla qualità della rete e alla forte presenza di veicoli a due ruote.
Ripartizione del costo dei sinistri anno 2014
Importi risarciti per sinistri RCA
14,5
11,2 Mld *
3,7 Mld 85%
67%
Oltre i 2/3 dei costi sono dovuti ai danni alla persona
(*) Elaborazione ANIA sui dati delle imprese italiane e delle rappresentanze di imprese extra UE operanti in Italia e riferita al costo dei sinistri (pagati + riservati) accaduti nel 2014; l’onere complessivo dei sinistri per il 2014, comprensivo anche dell’eventuale sufficienza/insufficienza degli importi riservati dei sinistri accaduti in anni precedenti, è pari a 10,8 miliardi
Danni a cose Danni a persona
33%
7,5 Mld
Lesioni fino
al 2% 1,1
Peso sul costo totale dei sinistri
10%
Lesioni dal
3% al 9% 1,4 12%
Lesioni gravi 3,2 29%
Danni da
morte 1,8 16%
Dati 2014 – miliardi di euro – Lavoro Diretto Italia
Mld
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L’incidenza dei danni fisici a livello territoriale
L’Italia è uno dei paesi in Europa con la più alta incidenza dei sinistri con danni fisici (18,5% vs meno del 10%); in alcune provincie si raggiungono dei valori record che superano il 30% (Lecce, Foggia, Brindisi, Crotone e Taranto)
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Assicurazione r.c.auto - Incidenza dei danni fisici - Anno 2014
In rosso le zone con valori dell'indicatore sopra la media nazionale
Capoluogo Incidenza % Differenza % Province Incidenza % Differenza %
di Sinistri rispetto PEGGIORI Sinistri rispetto
Regione con danni fisici media italiana con danni fisici media italiana
(1) (2) (3) (4) (5) (6)
Ancona 23,4% +26,4% Taranto 35,2% +90,3%
Aosta 11,0% -40,6% Crotone 33,5% +80,9%
Bari 29,3% +58,6% Brindisi 32,9% +78,0%
Bologna 18,4% -0,3% Foggia 31,9% +72,2%
Cagliari 14,4% -21,9% Lecce 31,3% +69,0%
Campobasso 18,4% -0,8%
Catanzaro 29,3% +58,3% MEDIA PROVINCE PEGGIORI 32,7% +76,9%
Firenze 15,7% -15,1%
Genova 13,1% -29,0%
L'Aquila 18,7% +1,2% Province Incidenza % Differenza %
Milano 14,9% -19,2% MIGLIORI Sinistri rispetto
Napoli 19,5% +5,3% con danni fisici media italiana
Palermo 22,2% +19,8% (4) (5) (6)
Perugia 17,4% -5,9%
Potenza 19,8% +6,9% Aosta 11,0% -40,6%
Roma 18,1% -2,0% Trento 10,7% -41,9%
Torino 15,7% -14,9% Biella 10,5% -43,1%
Trento 10,7% -41,9% Belluno 10,4% -43,7%
Trieste 15,7% -15,3% Bolzano 10,0% -45,9%
Venezia 21,2% +14,4%
MEDIA PROVINCE MIGLIORI 10,5% -43,3%
TOTALE ITALIA 18,5%
Focus provincie migliori e peggiori
Umberto Guidoni – XXV Congresso nazionale medico giuridico MELCHIORRE GIOIA
Roma, 21/05/2016
La tabella per la valutazione economica e medico legale dei danni gravi alla persona c. d. «macropermanenti»
Occorrono regole che diano certezza sia ai consumatori sia agli operatori
Per questo stiamo sollecitando l’introduzione di una tabella per il danno non patrimoniale unica per tutto il territorio nazionale.
La norma dovrebbe dare maggiore equità di indennizzo tra aree territoriali e non è accettabile che il risarcimento per danni alla persona con più di 9 punti di invalidità sia differente se esso avviene per incidente stradale o incidente sul lavoro. Tale punto è parzialmente affrontato dall’art 8 del Ddl concorrenza.
Roma, 21/05/2016 Umberto Guidoni – XXV Congresso nazionale medico giuridico MELCHIORRE GIOIA 11
Risarcimento del danno non patrimoniale
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• Il Ddl concorrenza interviene su questo tema (Articolo 8)
• Si tratta di un articolo molto importante ed atteso dal settore perché, in linea di principio, permette di intervenire per garantire certezza e uniformità del risarcimento del danno alla persona.
• Nonostante, infatti, fosse già prevista dal Codice delle Assicurazioni Private (C.A.P.) e ribadita dalle linee interpretative della Cassazione emanate nel 2008 , la predisposizione di una specifica tabella unica per tutto il territorio della Repubblica ad oggi resta un passaggio normativo incompiuto che ha favorito la creazione di disomogeneità nella definizione del risarcimento in ambiti territoriali diversi nel Paese .
Umberto Guidoni – XXV Congresso nazionale medico giuridico MELCHIORRE GIOIA Roma, 21/05/2016
Danno da macrolesione (art. 8)
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• Prevista la delega ad emanare una tabella per il risarcimento delle macrolesioni secondo uno schema che ricalca quanto applicato dalla giurisprudenza del Tribunale di Milano (risarcimenti più alti di Europa), consistente nel risarcimento del danno biologico, del danno morale più un’ulteriore personalizzazione applicata dal giudice, fino al +30%
• Cassazione 2008: tabella onnicomprensiva, altrimenti vuoto risarcitorio e replicazioni risarcitorie
Ma attenzione!
– Il testo del ddl non chiarisce che tale schema è esaustivo del risarcimento di ogni voce di danno non patrimoniale e pertanto non esclude l’applicazione di ulteriori voci di risarcimento stabilite dal giudice
– Il testo non chiarisce che la base di calcolo estrapolata dalle cd. Tabelle di Milano è quella del solo danno biologico, e non quella del “danno non patrimoniale”, altrimenti la stessa componente sarebbe risarcita due volte. (Cfr. slide seguente)
Umberto Guidoni – XXV Congresso nazionale medico giuridico MELCHIORRE GIOIA Roma, 21/05/2016
Danno da macrolesione (art. 8)
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Non spetta agli assicuratori decidere il valore della vita, ma è ovvio che, per raggiungere l’equilibrio tariffario, più elevati sono i risarcimenti, più elevati dovranno essere i prezzi delle polizze. A ciò si aggiunge che maggiore è il margine lasciato all’arbitrarietà della composizione del danno, maggiore sarà il contenzioso necessario all’esatta definizione delle componenti da risarcire, con inevitabile allungamento dei tempi, aumento dei costi e aggravio del sistema giudiziario.
Va, infine, sottolineato che la protezione offerta alle vittime della strada con la tabella utilizzata attualmente dal Tribunale di Milano, risulta ampiamente superiore (generalmente più che doppia) di quella, sia pure di natura indennitaria, garantita dall’INAIL nel caso di infortuni sul lavoro, quasi che la diversità del soggetto pagatore possa giustificare una diversa valutazione della vita umana.
Umberto Guidoni – XXV Congresso nazionale medico giuridico MELCHIORRE GIOIA
Roma, 21/05/2016
Grazie per l’attenzione
Le problematiche aperte nel ddl Concorrenza Dal danno biologico ai danni non tabellati
Umberto Guidoni
La tabella per la valutazione economica e medico legale dei danni gravi alla persona c. d. «macropermanenti»
Umberto Guidoni – XXV Congresso nazionale medico giuridico MELCHIORRE GIOIA 16
Roma, 21/05/2016
Il dato del 2014 non è variato nel 2015
La tabella per la valutazione economica e medico legale dei danni gravi alla persona c. d. «macropermanenti»
DANNO MORALE / DANNO BIOLOGICO
NAZIONE
10%
invalidità permanente
25%
invalidità permanente
60%
invalidità permanente
90%
invalidità permanente
anni anni anni anni
20 40 60 20 40 60 20 40 60 20 40 60
ITALIA 24.841 22.096 19.351 117.283 104.224 91.364 569.558 506.824 443.689 971.000 863.707 756.414 GRAN BRETAGNA 28.700 28.700 28.700 41.400 41.400 41.400 103.500 103.500 103.500 212.800 212.800 212.800
Per la Gran Bretagna i valori sono onnicomprensivi (danno da invalidità permanente + danno da inabilità temporanea + danno morale). Per l’Italia i valori sono riferiti all’invalidità permanente e al danno morale e sono quelli più diffusi stabiliti dal Tribunale di Milano (aggiornati al 2013) ma adottati da quasi tutti gli altri tribunali.
Possono ulteriormente aumentare a seguito della personalizzazione decisa dal giudice nel caso concreto in misura compresa tra il 25% e il 50%. Ai valori va aggiunta la diaria giornaliera per l’inabilità temporanea (da 96 a 144 euro al giorno se assoluta e aumentabile del 50%)
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