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1) y(x) = sin x + cos x ∈ I,

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Academic year: 2021

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EDO 22 GENNAIO 2013

Esercizio 1. Determinare tutti gli operatori differenziali lineari a coeffici- enti costanti di ordine 4, D, tali che, detto I l’integrale generale dell’equazione

Dy = 0, si abbiano tutte e tre le seguenti propriet`a:

1) y(x) = sin x + cos x ∈ I,

2) ∃ y ∈ I tale che lim x→+∞ y(x) = +∞, 3) ∃ y ∈ I tale che lim x→−∞ y(x) = −∞.

Soluzione. Dal punto 1) si ha che sia sin x che cos x devono stare nell’integrale generale. Quindi l’operatore D deve avere il seguente fattore

d 2 dx 2 + 1.

Pertanto D `e del tipo

D = µ d 2

dx 2 + 1

D 1 ,

dove D 1 `e un’operatore di ordine 2. D 1 pu`o essere di uno dei seguenti tipi i) D 1 = dx d

22

+ 1,

ii) a dx d

22

+ b dx d + c, iii) dx d

22

.

iv) dx d ¡ d

dx − λ ¢

λ ∈ R \ {0}, v) ¡ d

dx − λ ¢ 2

λ ∈ R \ {0}, vi) ¡ d

dx − λ 1 ¢ ¡ d

dx − λ 2 ¢

λ 1 < 0, λ 2 > 0,

dove, nel caso ii), il polinomio associato aλ 2 + bλ + c, ha radici complesse coniugate α + iβ, α − iβ con β 6= 0 e α ± iβ 6= i.

Analizziamo i vari casi. i) Si aggiungono le soluzioni x sin x e x cos x e si vede che allora le richieste 2) e 3) non sono mai verificate. ii) Si aggiungono le soluzioni e αx sin(βx) e e αx cos(βx) e si vede che, essendo β 6= 0, le richieste 2) e 3) non sono mai verificate. iii) Si agginugono la soluzione costante 1 e la solzione x. Ambedue le richieste 2) e 3) sono soddisfatte dalla funzione x. iv) Si aggiungono la soluzione costante 1 e la soluzione e λx . Si vede che una sola delle richieste 2) e 3) `e verificata (dipende dal segno di λ). v) Si aggiungono

1

(2)

le soluzioni e λx e xe λx e si vede che una sola delle richieste 2) e 3) pu`o essere soddisfatta (dipende dal segno di λ). vi) Si aggiungono le soluzioni e λ

1

x e e λ

2

x e si vede che ambedue le richieste 2) e 3) sono soddisfatte (prendere per esempio y 1 (x) = e λ

2

x e y 2 = −e λ

1

x ).

Quindi tutti gli operatori richiesti sono quelli che hanno una delle seguenti due forme

D = d 2 d 2 x

µ d 2 dx 2 + 1

, D =

µ d 2 dx 2 + 1

¶ µ d dx − λ 1

¶ µ d dx − λ 2

λ 1 < 0, λ 2 > 0

Esercizio 2. Data la funzione f : R → R cos`ı definita f (x) =

½ 0 se x < 0, x 2 se x ≥ 0, si consideri la seguente equazione scalare

y 0 = (t 2 − 1) sin 2 (y(t)) + f (y(t)).

Discutere esistenza ed unicit`a locale per i corrispondenti problemi di Cauchy, esistenza di soluzioni costanti, crescenza e decrescenza delle soluzioni, prol- ungabilit`a delle soluzioni massimali, eventuale comportamento per t → ±∞

e disegnare un grafico qualitativo delle soluzioni.

Sugg. Per lo studio del segno pu`o forse rivelarsi utile la disuguaglianza (del resto nota e fondamentale) | sin x| ≤ |x|.

Soluzione. La funzione f `e di classe C 1 (le derivate si attaccano bene in x = 0) e quindi si conclude immediatamente che la dinamica

g(t, x) = (t 2 − 1) sin 2 x + f (x)

`e di classe C 1 . Essa `e definita su tutto R 2 e quindi c’`e esistenza ed unicit`a locale del problema di Cauchy per ogni dato iniziale in R 2 . Esistono soluzioni costanti e sono della forma

y(t) ≡ kπ,

con k intero, k ≤ 0, In particolare la funzione nulla `e soluzione costante dell’equazione. Quindi le soluzioni o sono sempre positive o sono sempre negative.

2

(3)

Analizziamo le soluzioni negative. Per unicit`a e per le soluzioni costanti prima trovate, abbiamo che ogni soluzione negativa `e limitata dai valori (k − 1)π e kπ con k intero non positivo. Quindi, essendo limitate, esse esistono per tutti i tempi t ∈ R. Sono crescenti per |t| > 1 e decrescenti per |t| < 1.

In t = −1 hanno un massimo locale a in t = 1 un minmimo locale. Con i soliti ragionamenti si vede che

t→−∞ lim y(t) = (k − 1)π, lim

t→+∞ y(t) = kπ.

Analizziamo le soluzioni positive. Se x > 0. si ha, per ogni t ∈ R, g(t, x) = (t 2 − 1) sin 2 x + x 2 ≥ − sin 2 x + x 2 > 0,

e quindi le soluzioni positive sono strettamente crescenti. Essendo limitate inferiormente da y ≡ 0, esse esistono per tutti i tempi t → −∞ e, al solito modo, si trova che lim t→−∞ y(t) = 0. Supponiamo ora che esse vivano per tutti i tempi t → +∞. Allora, per t > 1, si ha

g(t, y(t)) > y 2 (t)

e quindi, per il confronto, stanno sopra a soluzioni di y 0 = y 2 che non vivono per tutti i tempi t → +∞. Contraddizione. Quindi le soluzioni positive esplodono in tempo finito al cresecere di t.

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