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Academic year: 2022

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INDICE

PREMESSA 1

INTRODUZIONE 2

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3

3 TERMINI E DEFINIZIONI 4

4 SIMBOLI E ABBREVIAZIONI 5

5 PRINCIPI FONDAMENTALI 6

5.0 Generale... 6

5.1 Dimensione 1: Cinque aree di e-Competence... 6

5.2 Dimensione 2: e-Competence... 7

5.3 Dimensione 3: Cinque livelli di competenza lavorativa... 7

5.4 Dimensione 4: Conoscenze e abilità ... 7

5.5 Aspetti trasversali... 7

5.6 Elementi incorporati nelle Dimensioni 2, 3, 4 e in aspetti trasversali: attitudini... 8

6 OBIETTIVO 8 7 PANORAMICA DELL’E-COMPETENCE FRAMEWORK 9 prospetto 1 Panoramica delle e-Competence identificate da questa norma... 9

8 DESCRIZIONE COMPLETA DELL’E-COMPETENCE FRAMEWORK 10 8.0 Aspetti trasversali dell’e-Competence Framework... 10

8.1 A. PIANIFICARE: e-Competence da A.1. a A.10.... 12

prospetto 2 A.1. Allineamento Strategie dei Sistemi Informativi e di Business... 12

prospetto 3 A.2. Gestione dei Livelli di Servizio... 13

prospetto 4 A.3. Sviluppo del Business Plan... 13

prospetto 5 A.4. Pianificazione di Prodotto o di Servizio... 14

prospetto 6 A.5. Progettazione di Architetture... 15

prospetto 7 A.6. Progettazione di Applicazioni... 16

prospetto 8 A.7. Monitoraggio delle Tendenze tecnologiche... 17

prospetto 9 A.8. Sviluppo Sostenibile... 18

prospetto 10 A.9. Innovazione... 18

prospetto 11 A.10. Esperienza Utente (UX)... 19

8.2 B. REALIZZARE: e-Competence da B.1. a B.6.... 20

prospetto 12 B.1. Sviluppo di Applicazioni... 20

prospetto 13 B.2. Integrazione dei Componenti... 21

prospetto 14 B.3. Testing... 22

prospetto 15 B.4. Rilascio (deployment) della Soluzione... 23

prospetto 16 B.5. Produzione della Documentazione... 24

prospetto 17 B.6. Ingegneria dei Sistemi ICT... 25

8.3 C. OPERARE: e-Competence da C.1. a C.5.... 26

prospetto 18 C.1. Assistenza all’Utente... 26

prospetto 19 C.2. Supporto al cambiamento... 27

prospetto 20 C.3. Erogazione del Servizio... 28

prospetto 21 C.4. Gestione del Problema... 29

prospetto 22 C.5. Gestione dei Sistemi... 30

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8.4 D. ABILITARE: e-Competence da D.1. a D.11,... 31

prospetto 23 D.1. Sviluppo della Strategia per la Sicurezza Informatica... 31

prospetto 24 D.2. Sviluppo della Strategia della Qualità ICT... 32

prospetto 25 D.3. Fornitura dei Servizi di Formazione... 33

prospetto 26 D.4. Acquisti... 34

prospetto 27 D.5. Sviluppo delle Vendite... 35

prospetto 28 D.6. Marketing Digitale... 36

prospetto 29 D.7. Data Science e Analytics... 37

prospetto 30 D.8. Gestione del Contratto... 38

prospetto 31 D.9. Sviluppo del Personale... 39

prospetto 32 D.10. Gestione dell’Informazione e della Conoscenza... 39

prospetto 33 D.11. Identificazione dei Fabbisogni... 40

8.5 E. GESTIRE: e-Competence da E.1. a E.9.... 41

prospetto 34 E.1. Formulazione delle Previsioni... 41

prospetto 35 E.2. Gestione del Progetto e del Portfolio... 42

prospetto 36 E.3. Gestione del Rischio... 43

prospetto 37 E.4. Gestione delle Relazioni... 43

prospetto 38 E.5. Miglioramento del Processo... 44

prospetto 39 E.6. Gestione della Qualità ICT... 44

prospetto 40 E.7. Gestione del Cambiamento del Business... 45

prospetto 41 E.8. Gestione della Sicurezza dell’Informazione... 46

prospetto 42 E.9. Gestione dei Sistemi Informativi... 47

APPENDICE A PARAMETRI DI LIVELLO DI QUESTA NORMA 48 (normativa) prospetto A.1 Livelli e-Competence da 1 a 5... 48

APPENDICE B POSIZIONAMENTO DI QUESTA NORMA SU ALTRE STRUTTURE E (informativa) FRAMEWORK 49 B.1 Introduzione ...49

B.2 Quadro europeo delle qualifiche (EQF) ...49

prospetto B.1 Descrittori di livello EQF da 3 a 8 in dettaglio... 50

prospetto B.2 Relazione dei livelli EQF ed e-Competence... 50

prospetto B.3 Confronto dei principi applicati dall'EQF e di questa norma... 51

B.3 ESCO ...52

prospetto B.4 Dati ESCO per le occupazioni ICT... 54

figura B.1 Struttura dell'ESCO con numeri per l’ICT... 54

prospetto B.5 Confronto di concetti in ESCO e nei profili ICT con competenze e-CF (EN 16234-1 integrato nel CWA 16458:2018)... 55

prospetto B.6 Riepilogo comparazione da ESCO a e-CF... 56

B.4 DigComp ...56

prospetto B.7 Confronto di concetti in DigComp e questa norma... 57

B.5 Framework P21 per l'apprendimento del XXI secolo ...58

prospetto B.8 Competenze di apprendimento e innovazione definite da P21... 59

prospetto B.9 Abilità di vita e di carriera definite da P21... 59

prospetto B.10 Rendere esplicite le capacità comportamentali di P21 nel profilo europeo ICT "Project Manager", complementarietà aggiunta alle competenze specifiche e-CF... 60

B.6 SFIA... 60

prospetto B.11 Correlare i livelli SFIA ai livelli applicati da questa norma... 61

prospetto B.12 Correlare i descrittori SFIA al profilo di ruolo professionale europeo "Project Manager",

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prospetto B.14 Descrittori SFIA per le competenze professionali relative al ruolo di Project Manager,

relative al prospetto B.12... 64

B.7 Profili di ruolo professionale ICT europei ...64

prospetto B.15 Relazione tra CWA 16458:2018 e EN 16234-1... 65

B.8 Norme ISO correlate e iniziative di normazione ...70

prospetto B.16 EN 16234-1 e norme ISO pertinenti: rilevanza per e-CF Dimensione 1... 71

prospetto B.17 EN 16234-1 e norme ISO pertinenti: rilevanza per e-CF Dimensione 2... 72

prospetto B.18 EN 16234-1 e norme ISO pertinenti: rilevanza per e-CF Dimensione 4... 73

BIBLIOGRAFIA 74

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PREMESSA

Il presente documento (EN 16234-1:2019) è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 428 “ICT professionalism and digital competences”, la cui segreteria è affidata a UNI.

Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, al più tardi entro giugno 2020, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate al più tardi entro giugno 2020.

Si richiama l'attenzione alla possibilità che alcuni degli elementi del presente documento possano essere oggetto di brevetti. Il CEN non deve essere ritenuto responsabile di avere citato tali brevetti.

Questo documento sostituisce la UNI EN 16234-1:2016.

Rispetto alla precedente edizione sono state apportate le seguenti modifiche tecniche:

- Revisione di termini e definizioni

- Revisione di tutte le competenze esistenti alla luce delle ultime tendenze aziendali e tecnologiche

- Inserimento di tre nuove competenze alla luce delle ultime tendenze aziendali e tecnologiche (A.10 Esperienza Utente (UX), C.5. Gestione dei Sistemi, D.7. Data Science e Analytics)

- Accorpamento di tre competenze, precedentemente coesistenti, in una sola (D.5.

Sviluppo delle Vendite)

- Elaborazione di un nuovo concetto trasversale complementare alle descrizioni delle e-Competence (aspetti di rilevanza trasversale per tutte le prestazioni professionali nell'ambito delle competenze del settore ICT)

- Inserimenti in Appendice B:

- Rapporto in cui si confronta questa norma con altre strutture e concetti rilevanti in un settore analogo (EQF, ESCO, DigComp).

- Presentazione di P21 come esempio di come rendere esplicite le abilità comportamentali.

- Rapporto in cui si presentano le relazioni esistenti tra questa norma e SFIA.

- Presentazione di una nuova relazione con i profili europei professionali ICT (CWA 16458-1:2018): le competenze assegnate a ciascun profilo e il loro livello di applicazione sono state allineate a questa norma.

- Le relazioni con le norme ISO di pertinenza sono state sistematicamente controllate per verificare la mutua coerenza di struttura, terminologia e/o contenuto.

Questa norma sulla qualificazione del personale delinea i requisiti minimi di competenza (cioè una soglia) sul posto di lavoro: include esempi di conoscenze e abilità tipiche che non sono normate ma fornite per supportare l'orientamento e la comprensione. Quando si utilizza la norma, questo approccio deve essere riconosciuto per distinguere chiaramente quali elementi sono obbligatori e quali sono solo esempi (rappresentati da, deve rispetto a dovrebbe/potrebbe/può, ecc.).

La presente norma si compone di tre parti:

- Parte 1: e-Competence Framework (e-CF) pubblicato come norma europea (EN).

- Parte 2: Manuale d'uso, pubblicato come CEN Technical Report (TR).

- Parte 3: Metodologia, pubblicata come CEN Technical Report (TR).

La parte 1 è completamente autonoma, e le parti 2 e 3 si basano sulla parte 1.

In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia,

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INTRODUZIONE

Questa norma è stata redatta quale strumento per supportare la comprensione reciproca e garantire la trasparenza del linguaggio attraverso l'articolazione di competenze richieste e utilizzate dai professionisti delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT).

Per supportare gli utenti e guidare gli sviluppatori di applicazioni verso questa norma, la seguente introduzione fornisce una panoramica della filosofia sottesa e dei principi adottati durante la costruzione e l’aggiornamento della norma. Questa introduzione intende anche fornire delle linee guida per gli aggiornamenti successivi.

I Principi Guida:

Questa norma è un abilitatore; è stata progettata per essere uno strumento di miglioramento per gli utenti, non per limitarli. Questa norma offre una struttura dei contenuti per l'applicazione da parte di molti tipi di utenti delle organizzazioni del settore privato e pubblico, degli utenti ICT o dei fornitori ICT, delle istituzioni educative, tra cui l'istruzione superiore e i fornitori privati di certificazione, delle parti sociali e degli individui.

In questo ampio contesto di applicazione, questa norma è progettata per supportare la comprensione comune, non per imporre l'uso di ogni singola parola usata all'interno di essa.

Questa norma esplicita la competenza ICT utilizzando la seguente definizione: 'La competenza è una comprovata capacità di applicare conoscenze, abilità e attitudini per raggiungere risultati osservabili'. Questo è un concetto olistico direttamente connesso con le attività lavorative che incorpora complessi comportamenti umani, espressi in attitudini personali. Comportamento e attitudini sono influenze importanti che facilitano il successo dell’applicazione di conoscenze e abilità. Nell’ambito di ciascuna competenza, le attitudini implicite si riflettono nel comportamento e abilitano una riuscita integrazione di conoscenze e competenze.

La competenza è un concetto duraturo e anche se la tecnologia, i mestieri, la terminologia del marketing e i concetti promozionali cambiano rapidamente nel mondo ICT, questa norma rimane valida grazie ad un processo di aggiornamento, approssimativamente ogni tre anni, che ne mantiene la rilevanza.

Una competenza può essere una componente del ruolo lavorativo, ma non può essere usata come sostituto per titoli lavorativi con nomi simili; per esempio la competenza “E.2. Gestione del Progetto e del Portfolio” non rappresenta l’intero profilo del ruolo di ‘Project Manager’. Le competenze possono essere aggregate, a seconda delle esigenze, per rappresentare il contenuto essenziale di un ruolo professionale o profilo. Allo stesso modo una singola competenza può essere assegnata ad un numero di differenti profili professionali.

La competenza non deve essere confusa con concetti tecnologici o di processo, come ‘Cloud Computing’ o ‘Big Data’. Questi concetti rappresentano tecnologie in evoluzione e, nel contesto di questa norma, possono essere integrati come esempi nella descrizione delle conoscenze (knowledge) e delle abilità (skill) nella Dimensione 4.

Questa norma non tenta di coprire ogni possibile competenza di un professionista, né le competenze incluse sono necessariamente applicabili solo all’ICT. Questa norma articola le competenze associandole ai ruoli professionali dell’ICT, incluso i ruoli che si possono trovare anche in altre professioni, ma che risultano altrettanto importanti anche nel contesto ICT; per esempio, C.4 ‘Gestione del Problema’ o E.3 ‘Gestione del Rischio’. Tuttavia, per mantenere il focus sull’ICT, questa norma evita competenze generiche quali ‘Comunicazione’ o ‘Direzione Generale’ che, anche se applicabili, sono abilità relazionali ampiamente articolate in altre strutture. La scelta delle competenze da includere in questa norma non è quindi fatta secondo un metodo scientifico, ma è piuttosto un processo pragmatico che ha visto coinvolto un ampio campione di parti interessate che hanno dato priorità all’inclusione di competenze sulla base delle conoscenze e delle esperienze nel settore.

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La norma è strutturata in quattro dimensioni. Le e-Competence nelle dimensioni 1 e 2 sono presentate dal punto di vista organizzativo e non dal punto di vista della persona. La dimensione 3, che definisce i livelli di e-Competence in relazione al Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF, European Qualifications Framework), funge da collegamento tra le competenze organizzative e quelle individuali. La dimensione 4 fornisce esempi di conoscenze e abilità per le e-Competence della dimensione 2; questi esempi non sono destinati ad essere esaustivi, ma solo di ispirazione e orientamento.

Questa ultima versione della norma include come nuovo elemento gli aspetti trasversali; viene riconosciuta l’importanza di una serie di aspetti trasversali che forniscono ulteriori descrittori di carattere generale per l’ICT rilevanti per l’applicazione delle competenze e-CF in ambito lavorativo. Esempi di aspetti trasversali identificati per l’applicazione sia specifica a un contesto che flessibile sono Accessibilità, Etica e Sicurezza.

Questa norma ha un collegamento specifico di settore ad EQF; i livelli di competenza all’interno di questa norma sono messi in relazione in modo coerente e razionale ai livelli definiti in EQF. La relazione tra i livelli di apprendimento EQF e i livelli di capacità delle e-Competence è stata sviluppata sistematicamente per consentire l’interpretazione coerente dell‘EQF nell’ambiente di lavoro ICT. Si osservi che non esiste una reale equivalenza tra EQF ed e-CF, che si applicano a scopi e contesti diversi, ma vengono fornite le informazioni relative alle relazioni esistenti tra le due strutture.

La continuità di questa norma è imperativa; per seguire gli aggiornamenti è essenziale che agli utenti venga fornito un percorso di aggiornamento semplice. Gli utilizzatori di questa norma investono tempo e risorse per allineare i processi o le procedure ad essa.

Le organizzazioni che implementano queste attività si legano a questa norma e devono essere confidenti della continua sostenibilità dei loro processi. Gli aggiornamenti della norma devono tener conto di questa esigenza e fornire sempre quella continuità che consenta di utilizzare una versione della norma fino a quando non risulti conveniente l’aggiornamento alla versione più recente.

Questa norma è neutrale; non segue gli interessi specifici di alcun principale influenzatore, ed è stata sviluppata e gestita attraverso un ampio processo di condivisione europeo che ha coinvolto molti interessati, sotto l’egida del Comitato Europeo di Normazione (CEN, European Committee for Standardization). La norma è una componente chiave dell’Agenda Digitale della Commissione Europea; è stata progettata per essere utilizzata da qualsiasi persona o organizzazione impegnata nella pianificazione delle risorse umane ICT e nello sviluppo delle loro competenze.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma europea fornisce un riferimento di 41 competenze richieste e in uso nel settore delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) e nei settori ad esso correlati, utilizzando un linguaggio comune per descrivere competenze, abilità e livelli di capacità che possa essere compreso in tutta Europa.

Questo documento è stato creato per essere utilizzato da:

- organizzazioni ed aziende di servizi ICT, della domanda e dell’offerta, - professionisti ICT, manager e reparti risorse umane (HR),

- istituti di istruzione professionale ed enti di formazione, inclusa l'istruzione superiore, - parti sociali (sindacati e associazioni dei datori di lavoro), associazioni e ordini

professionali, enti di accreditamento, di validazione e valutazione professionale, - analisti di mercato, responsabili di decisioni politiche,

e da altre organizzazioni e parti interessate nei settori pubblico e privato.

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