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Academic year: 2021

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(1)

COLPEVOLEZZA E RESPONSABILITA’

Art. 42 CP “nessuno può essere punito per

un’azione od omissione preveduta dalla legge come reato, se non l’ha commessa con

coscienza e volontà”

Nullum crimen sine culpa

(2)

FORME DELLA RESPONSABILITA’

La responsabilità penale è personale (art. 27 Costituzione)

Art. 42 CP …nessuno può esser punito per un

fatto preveduto dalla legge come delitto se non

l’ha commesso con dolo, salvo i casi di delitto

preterintenzionale o colposo espressamente

preveduti dalla legge”

(3)

L’azione è voluta e l’evento è voluto e preveduto = delitto doloso

L’azione è voluta ma l’evento è voluto in forma meno grave di quella verificatasi = delitto

preterintenzionale

L’azione è voluta ma l’evento è voluto in forma più grave di quella verificatasi = delitto tentato

L’azione è voluta ma non è voluto l’evento che tuttavia era prevedibile ed evitabile = il delitto è colposo

L’azione è voluta mentre l’evento non è voluto né

era prevedibile = responsabilità oggettiva

(4)

DOLO

Art. 43 CP “ Il delitto è doloso, o secondo l’intenzione, quando l’evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell’azione od

omissione e da cui la legge fa dipendere l’esistenza del delitto, è dall’agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione”

Dolo generico

Dolo specifico (un fine particolare)

La forma più grave è il dolo di premeditazione

(5)

PRETERINTENZIONE

Art 43 CP

“è preterintenzionale, o oltre l’intenzione, quando dall’azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall’agente”

Delitto base

Evento ulteriore

(6)

COLPA

Art 43 “ è colposo o contro l’intenzione, quando l’evento, anche se preveduto, non è voluto dall’agente e si verifica a causa di

negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline”.

La prevedibilità dell’evento non voluto è il fondamento della colpa punibile.

L’evento, non voluto, era tuttavia prevedibile, prevenibile e quindi evitabile.

Colpa generica: negligenza o imprudenza o imperizia 0 la responsabilità va dimostrata volta per volta

Colpa specifica: inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline”= colpa presunta

(7)

Imprudenza: agire senza le opportune cautele Negligenza: trascuratezza, disattenzione

Imperizia: difetto di abilità tecnica nell’esercizio di una particolare attività

Colpa semplice

Colpa cosciente o con previsione: chi agisce nonostante la previsione dell’evento

Responsabilità oggettiva

“l’evento è posto altrimenti a carico dell’agente,

come conseguenza della sua azione od omissione”

(8)

La si riscontra nei reati aggravati dall’evento:

es. abbandono di minori o incapaci (art. 591) omissione di soccorso (art. 593) sono aggravati quando dalla condotta deriva, come

conseguenza non voluta, la morte o la lesione personale.

Lesione personale derivante dall’abuso di mezzi di correzione o disciplina (art. 571) o da

maltrattamenti (art. 472)

(9)

CAUSE DI ESCLUSIONE DELLA PUNIBILITA’

1. Cause di esclusione dell’antigiuridicità incidono sul requisito formale ESIMENTI

2. Cause di esclusione della colpevolezza incidono sull’elemento psicologico SCUSANTI

3. Cause di esclusione dell’imputabilità riguardano la qualità personale dell’autore

(10)

“Non è punibile chi lede o pone in

pericolo un diritto, con il consenso della persona che può validamente disporne”.

Cause di esclusione dell’antigiuridicità

Art. 50 C.P.

(11)

Cause di esclusione dell’antigiuridicità

CONSENSO DELL’AVENTE DIRITTO

Soggetto consenziente deve essere titolare del bene offeso Il consenso deve consistere in una manifestazione di volontà Il consenso deve essere riferito ad un bene disponibile.

Sono indisponibili i beni personalissimi (vita, salute, onore) poiché l’uomo ha diritto alla vita ma non sulla vita.

Non è disponibile l’integrità fisica nei confronti di quegli atti che la menomano in modo permanente o che sono contrari alla legge, all’ordine pubblico, al buon costume (art. 5 c.c.)

(12)

Il consenso per essere valido deve essere prestato da un soggetto in grado di intendere e di volere, informato e consapevole delle conseguenze

Il consenso deve essere revocabile, libero

Età:

non vale se il soggetto sia minore di 14 anni

non e valido se si tratta di un minore di 18 anni nei casi di omicidio del consenziente, nell’istigazione al suicidio o nell’incapacità procurata mediante violenza.

Perché il consenso come causa di giustificazione?

La mancanza di danno sociale che spiega l’intervento dello Stato con la sanzione punitiva

(13)

L’efficacia del consenso non è illimitata, non si ha quando lo Stato ha un interesse diretto alla conservazione del bene. (diritti

indisponibili)

L’integrità fisica è considerata essenziale affinché l’individuo possa adempiere i suoi doveri verso la famiglia e la società

(14)

ADEMPIMENTO DI UN DOVERE

Quando il fatto viene commesso

“nell’adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della Pubblica Autorità”

Es referto, denuncia

ESERCIZIO DI UN DIRITTO: diritto di

curare?

(15)

STATO DI NECESSITA’

“non è punibile chi ha commesso il fatto per

esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé

od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla

persona, pericolo da lui non volontariamente

causato né altrimenti evitabile, sempre che il fatto

sia proporzionato al pericolo” (art. 54)

(16)

la ragione giustificatrice si ravvisa nella forza compulsiva dell’istinto di conservazione (necessitas legem non habet) impossibilità di esigere dalla persona un comportamento diverso.

Es. il naufrago che respinge in mare un altro naufrago per impedirgli di aggrapparsi allo stesso relitto incapace di sostenere due persone.

E’ un fatto con caratteri di eccezionalità (estremo rigore del legislatore)

il pericolo deve essere attuale cioè imminente, sovrastante in atto al momento dell’azione Es aborto per stato di necessità (non bastava che la gravidanza potesse influenzare negativamente una situazione patologica)

inevitabile

(17)

il danno deve essere grave: un serio pregiudizio che minaccia la vita o l’incolumità personale o l’onore, la libertà sessuale.

La situazione pericolosa deve essere involontaria (non può invocare lo stato di necessità chi avendo dolosamente causato l’incendio sia poi costretto a sacrificare la vita

altrui per salvare la propria)

Proporzionalità tra fatto e pericolo

(18)

Non può invocare lo stato di necessità chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo (art.54) Es. sanitario che non può rifiutarsi di prestare la sua opera in caso di epidemia né può esimersi dall’assistere un malato mentale durante una crisi violenta per evitare una lesione personale.

L’obbligo deve sorgere da un dovere giuridico (norma di legge, contratto, professione)

Non si deve confondere la necessità con lo stato di necessità

Trasferendo il concetto nella pratica sanitaria si può dire che:

(19)

. i fondamenti giuridici del trattamento medico non riguardano lo stato di necessità E’ il consenso che rende legittimo il trattamento

nel caso di interventi eseguiti contro la volontà del malato l’utilizzo dello stato di necessità non è gradito per tre elementi:

1. il sanitario deve scusare il proprio comportamento

2. lo stato di necessità non è stato creato per questioni sanitarie. Facoltizza non obbliga

3. Se deriva un danno si risponde civilmente con un indennizzo

Questi elementi portano a ritenere che lo stato di necessità possa avere solo una rappresentazione residua nella pratica sanitaria per pochi casi.

(20)

Durante la scalata Joe scivola finendo nel vuoto letteralmente

appeso alla corda di sicurezza retta dall'amico Simon. Quest'ultimo

però, accorgendosi di non riuscire a salvare il compagno, taglia la

corda e, credendo ormai morto Joe, torna alla base. Ma Joe sopravvive e vuole raccontare a tutti come

sono andati i fatti.

Art. 54 c.p. - Stato di necessità

Il caso dell’alpinista

(21)

Art. 54 CP (Stato di necessità)

Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.

Il pericolo deve essere imminente

Il danno alla persona deve essere grave, ma non riguarda necessa-

riamente la vita o l’integrità fisica

Criterio della

proporzionalità o bilanciamento dei beni in gioco

Mancanza di alternative

“Necessitas non habet

legem”

(22)

ART 54 CP: CONTRA

La scriminante dello stato di necessità deve restare estranea all’attività medico-chirurgica

Non offre una giustificazione adeguata e realistica dell’ attività medico-chirurgica nel suo incontestabile valore umano e sociale Opera a prescindere dal consenso e nonostante il dissenso: la sua coerente applicazione porterebbe ad “abominevoli

conseguenze”

Facoltizza, semplicemente, il soccorso di necessità, che invece costituisce - presenti i necessari requisiti - un dovere per il

medico

Ferrando Mantovani (2000)

(23)

LEGITTIMA DIFESA

“non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa”

la proporzionalità è il punto più importante e discusso perché rappresenta il limite tra legittima difesa ed eccesso di difesa

Esimenti speciali

(24)

Circostanze aggravanti comuni

(motivi abbietti o futili, Sevizie e crudeltà, l’avere agito nei delitti colposi nonostante la previsione dell’evento)

Circostanze attenuanti comuni

*Motivi morali o sociali questa attenuante ricorre quando l’intenzione del colpevole sia stata quella di rimuovere una situazione di fatto ritenuta immorale o antisociale in conformità coi costumi del luogo e del tempo.

Nel campo medico si applica all’uccisione pietosa (eutanasia)

(25)

Aggravanti comuni

• Sevizie e crudeltà

• Sevizie: sofferenze fisiche, ma anche morali (torture, digiuno prolungato, privazione del sonno…) Rivolte alla vittima

• Crudeltà: agire in modo efferato (infierire sulla

vittima agonizzante) Rivolta alla vittima o ad

altre persone

(26)

Aggravamento o tentativo di aggravamento

• Il colpevole agisce nuovamente per aggravare le conseguenze di un delitto: ostacola il

trasporto in Ospedale della persona da lui

ferita oppure la nasconde perché non riceva

cure tempestive

(27)

Attenuanti comuni

• Motivi morali o sociali (n.1)

• Reazione in stato d’ira (n. 2)

• Stato di suggestione (contagio psichico) (n.3)

• Concorso determinante della persona offesa (n.5)

(il ferito si inquina intenzionalmente la ferita e si provoca la

sepsi): il concorso deve esser doloso, se colposo il giudice può tenerne conto

(28)

Cause di esclusione della colpevolezza

Caso fortuito (art.45) Forza maggiore

Violenza fisica (art.46)

Errore sul fatto (art.47)

(29)

Delitto tentato

• Nella dinamica del reato: Ideazione, esecuzione, consumazione

• Univocità degli atti (chi spara all’avversario mirando al cuore, ma fallisce il colpo)

• Tipicità degli atti: conforma al modello legale previsto per ciascun delitto

• Idoneità degli atti: giudizio ipotetico si basa sul criterio dell’esperienza e della regolarità statistica

• Inidoneità assoluta: somministrare una sostanza innocua creduta veleno (reato impossibile)

• Inidoneità relativa: individuo accoltellato al torace sarebbe morto se il colpo non fosse stato deviato per puro caso da un portasigarette tenuto nella tasca della giacca) Tentativo punibile

(30)

Delitto tentato

• Il tentativo è possibile nei delitti omissivi:

• La madre tenta di uccidere il figlio omettendo le cure necessarie

• Ricorre nei delitti di pura condotta: tentativo

di percossa

(31)

Reato putativo

Si commette un fatto non costituente reato, nella supposizione erronea che esso costituisca reato

Per errore di diritto ( es chi crede di commettere adulterio ignorando che questo non è più reato)

Per errore di fatto (chi crede di rubare una cosa ritenendola di altri e invece non lo è)

E’ un non reato

(32)

Reato impossibile

“Quando, per l’inidoneità dell’azione o per l’inesistenza dell’oggetto di essa, è impossibile l’evento dannoso o

pericoloso”

(Es: 1.incapacità causale dell’azione: sparare contro

l’avversario da una distanza eccessiva, fuori dalla portata dell’arma

2.sparare contro una persona credendola viva 3. Sparare nel buio contro una persona credendola nel letto

Il reato impossibile non è punito, ma quando riveste

carattere sintomatico di pericolosità sociale, l’imputato può essere sottoposto a misura di sicurezza (libertà vigilata)

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