II.
SCOPO DELLA TESI
Il sangue è un tessuto fluido attraverso il quale si realizza il trasporto di un ampia varietà di sostanze molto importanti per l’organismo. Tra questi elementi l’albumina è stato l’oggetto del presente studio.
A pH fisiologico l’albumina si trova in forma polianionica, con una carica netta che oscilla tra –12 e –18.
La struttura altamente flessibile la rende particolarmente versatile per la reazione con le più svariate sostanze assumendo contemporaneamente molteplici conformazioni, con conseguenti variazioni di carica e forma. Se da una lato questa variabilità le permette di reagire con un ampia gamma di fattori, dall’altro non favorisce certo la sua resistenza in condizioni di stress sia transitorie che croniche.
Il metabolismo dell’albumina, come di tutte le proteine sieriche, dipende strettamente dalla funzionalità renale. Nelle urine di pazienti affetti da patologie che implicano una perdita parziale delle funzionalità renali è stata documentata la presenza di frammenti di albumina [Candiano et al., 2006]. Quando la patologia peggiora fino all’instaurarsi di una insufficienza renale cronica (IRC), il rene perde completamente il suo ruolo, il paziente smette di produrre urina e subentra uno stato patologico noto come anuria: per questo motivo il paziente viene sottoposto a trattamento dialitico. In questo caso può essere ipotizzato che i frammenti individuati nelle urine nella fase precoce del danno renale, vengano ad accumularsi forzatamente nel
circolo ematico dal momento che non possono essere eliminati con le urine e sono solo parzialmente filtrati dall’apparato della dialisi. In una tesi precedente nel siero di un singolo paziente (IRC) sono stati rinvenuti frammenti di albumina, l’analisi è stata condotta tramite elettroforesi bidimensionale in un range di pH ristretto (3-5,6).
Lo scopo della presente tesi è quello di estendere la ricerca di tali frammenti in un maggior numero di pazienti (IRC) e condurre l’analisi in un range di pH più ampio (3-10).