L ’ E C O N O M I S T A
G A Z Z E T T A S E T T IM A N A L E
SCIENZA ECONOMICA, FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PR IV A TI
REDAZIONE: M. J. de Johannis — R. A. Murray
Anno XLII - Voi. XLYI
Firenze-Roma,
21 novembre 1915 { i E f % ^ o r S a n ^ 80'*
2168
« L ’Economista » esce quest’anno con 8 pagine
di più e quindi il suo contenuto più ampio dà modo di introdurre nuove rubriche e nuovi perfe zionamenti.
I l prezzo di abbonamento è di !.. * o annue antioipate, per l ’Italia e Colonie. P er l’Estero (unione postale) E.. tu. Per ¡rii altri paesi si aggiungono le spese postali. Un fasci colo separato l. i.
SOMMARIO: P AR TE ECONOMICA.
Per la riapertura della Camera. J.
I l commercio d'esportazione degli Stati U n iti d*America, v. p,
NOTE ECONOMICHE E F IN A N Z IA R IE .
Il nostro commercio serico coll'estero dal 1° luglio 1914 al 30 giugno 1915 — L’imposta sui redditi di Ricchezza Mobile — Il commercio estero dell’Italia nei primi otto mesi del 1915 — Le derivazioni di acque.
EFFETTI ECONOMICI D E L L A GUER R A.
Come la Germania sostituisce le materie prime necessarie alla fabbricazione delle munizioni — La guerra e l’industria russa — Il movimento dei prezzi dei metalli — li movimento commerciale inglese e l’Influenza dei nuovi provvedimenti finanziari — Il pe trolio in Romania.
F IN A N Z E D I STATO.
Il costo della guerra italiana fino alla fine de! settembre 1915 — Il nuovo prestito francese — Le condizioni del nuovo prestito russo — I debiti di guerra — I prestiti europei agli Stati Uniti — Finanze russe — Il prodotto delle imposte francese in ottohre scorso — Le spese di guerra in Francia — Le spese militari in Svizzera — La Banca di Spagn» e gli acquisti d’oro Le colos sali spese di guerra — Le condizioni finanziarie dell’Argentina.
F IN A N Z E CO M U N A LI.
Mutui concessi ai comuni.
I L PENSIERO D E G L I A L T R I,
I l cambio in tempo di guerra, R. Da l l a Vo l t a — Varietà
degli effetti della guerra sui paesi di Europa, G. Ma k z a n o — Stato
indifesol — Onore al contribuente italiano, L. Lu z z a t t i — L ’econo
m ia italiana dopo la guerra, G, Va l e n t i— I l caroviveri e lo Stato,
U. Turisi.
LE G IS LA ZIO N E D I GUER R A.
Soprapremi per i rischi di guerra nelle assicurazioni degli operai contro gli infortuni sul lavoro — Sospensione di proce dura durante Io stato di guerra — Proroga e rescissione dei con tratti agrari — Interpretazione delie disposizioni vigenti in ma teria di pensioni privilegiate — I prezzi massimi di vendita del l’estratto conciato di castagno — La requisizione di navi mercan tili estere — Reparto pel taglio dei biglietti di Stato da lire 10 a e da lire 5.
N O TIZIE - CO M UNIC ATI ■ IN FO R M A ZIO N I.
Il Prestito Nazionale 4 ’ /s% — L’affluenza dell’oro agli Stati Uniti — Il commercio dell’Olanda con l’Inghilterra e la Germa nia — II ferro in Isvezia — Il movimento della popolazione in Francia e la guerra — Il commercio inglese nel mese di ottobre — La tariffa doganale turca elevata del 15 per cento — Il mo vimento dei cereali all’Argentina.
MERCATO MONETARIO E R IV IS T A D E LL E BORSE.
S itnazion« d e g li Is t it u ti d i Credito m o b ilia re , Situazione d e g li Is t it u t i di em issione it a li a n i, S ituazione d e g li Is t it u ti N azio n a li E ste ri, C irco lazion e d i Stato n el Regno U n ito , Situazione d e l Tesoro ita lia n o , Tasso d ello sconto ufficiale, D ebito P u b b lic o italian o , R isco ssio n i d o ga n a li, R iscossione dei trib u t i n e ll’eser cizio 1914-15, Commercio coi p r in c ip a li S tati nel 1915, Espor tazioni ed im portazioni riu n ite, Im portazione (p er categorie e per m e si), Esportazione (p er categorie e p e r m esi). P rod otti d elle F e rr e rie d e llo Stato, Quotazioni d i v a lo r i di Stato
it a li a n i, Stanze di compensazione, B o rsa d i P a r i g i , B o rsa di L o nd ra, Tasso per i pagam enti dei dazi d o ga n a li, P rez zi del l ’argento.
Cam bi in I t a l ia , Cam bi a l l ’ Estero, M edia u ffic ia le dei cambi a g li effetti d e l l’a rt . 39 del Cod.com m ., R iv is t a dei cam bi di Lond ra, R iv is t a dei cam bi d i P a r i g i .
In d ic i econom ici ita lia n i.
Prezzi dei gen eri d i m a g gio r consumo in I t a l i a per mesi e regioni n el 1914.
Porto d i Genova, Movimento del carico. In d ic i economici d e ll’ « Econom ist » . C redito dei p r in c ip a li S tati. Llojrds B auli L im ite d ,
R iv ista b ib lio g ra fic a . _ _ _ _ _ _ _
1 manoscritti, le pubblicazioni per recensioni, le comunicazioni di redazione devono esser dirette all’avv. M . J. de Johannis, 56, Via Gregoriana, Roma.
P e r l a r i a p e r t u r a d e l l a C a m e r a Non intercorre periodo di tempo troppo lungo per giungere al giorno nel quale, in ossequio alla costituzione, dovrà riunirsi il Parlamento italiano, chiamato principalmente a dare approvazione al l’ esercizio provvisorio dei bilanci, ed a sanzionare e prorogare i provvedimenti legislativi che il G o verno ha creduto di emanare, nelle more della guerra, sotto la condizione della loro convalida da parte celle Camere. Si comprende facilmente che, per quanto vasta ecl ampia sia la materia che verrà sottoposta ai nostri legislatori, la ecceziona lità del momento richieda il loro intervento sol tanto per una semplice ragione di forma, per un puro rispetto delle carte fondamentali dello Stato.
Ma poiché fra i numerosi componenti il Parla mene italiano, può esse.rvi chi non sappia o non voglia esattamente compenetrarsi dell attitudine più desiderata nell’ attuale frangente, ci consentano anche i lettori che hanno pensiero ed animo con soni al nostro, di rivolgere in genere brevi consi derazioni, del resto non dissimili da quelle che fa cemmo ripetutamente nella" primavera decorsa, intese a richiamare anche nell ambiente parlamen tare quel senso ci disciplina e di compostezza di cui dà prova sublime nel paese, non il solo eser cito, ma il popolo tutto.
Che dopo sei mesi di guerra possa essere allet tante e quasi diremmo eccitante, condurre, dal seggio di deputato o di senatore, le assemblee le gislative ad una discussione profonda^ ed ampia sull’ opera del Governo, potrebbe dagli spiriti più combattivi e polemici non essere negato; che ciò possa comunque riuscire utile ed opportuno è da escludersi da tutti in maniera assoluta.
Sappiamo che la rettitudine e la onesta degli at tuali governanti non porrà, negli argomenti che non siano per compromettere i segreti della poli tica dello Stato, alcun limite alla discussione; ma appunto perciò vogliamo contribuire affinché cia scun legislatore che intendesse di interloquire pon ga a sè stesso i limiti quanto più ristretti nelle oscil lazioni della discussione, sì che questa abbia a mantenersi elevata, serena, esemplare, profìcua e non pericoli per un solo istante di degenerare nelle sterili competizioni di partito, nelle oggi su perflue, anzi inesistenti, diversità di tendenze.
Non ci sembra paradossale affermare che se i nostri legislatori vorranno realmente e lealmente mostrarsi i rappresentanti del paese . i fedeli man datari dei loro elettori, dovranno indubbiamente trovarsi concordi ed unisoni, senza la ben che piu lieve discrepanza di vedute e senza le minime va riazioni di atteggiamenti. _
1086 L ’ E C O N O M IS T A 21 novem bre 1915 - N . 2168
assisteva, nella fertile Romagna, nella regione che ebbe le settimane rosse, nella regione nota per radicate e, si credeva, inestirpabili convinzioni an tidinastiche, ad una cerimonia che racchiudeva in sè la più inarrivabile espressione di contraddi zione e di fusione insieme. Alla famiglia di un figlio di quella terra repubblicana, veniva consegnata, pèr volontà del Re, la prima medaglia d’ oro al valor militare, la maggiore ricompensa ci guerra meritata da un valoroso che morì da eroe e seppe, prima di morire, lasciare in retaggio un documen to meraviglioso di devozione alla patria, racchiuso in nobili frasi di incitamento alla gioventù d’ Italia nel combattere e sacrificarsi per la patria.
E quella medaglia d’oro, nell assemblea stipa ta di conterranei dell’ eroe, di gente di ogni classe sociale e d’ ogni ceto, di pubblico già d’ ogni par tito e colore, brillò dapprima nelle mani del rap presentante del Re e dell’Esercito, un generale in signe, circondato dai rappresentanti del governo e dei dicasteri centrali, da sindaci di amministra zioni che sorsero sotto la bandiera socialista o re pubblicana, dal vescovo per la chiesa e per il cle ro, da ogni ordine di cittadini; e dalle mani del generale la medaglia, in mezzo ad una schietta ed unanimè commozione, in mezzo ad applausi e ad approvazioni convinte e sincere di tutti, al suono dell’inno reale, con solennità naturale e semplice, da tutti compresa e sentita, al cospetto di uomini che per carica o convinzioni un tempo avrebbero giudicato impossibile trovare oggetto di unione, avrebbero stimata folle congettura la sola contem poranea presenza nello stesso ambiente, incom prensibile ascoltare e plaudire elette parole di un rappresentante del Re, passò in quella dei parenti dell eroe che, consapevole, seppe dare la vita per la patria, ma inconsapevole per occasione ed au spice di così meraviglioso accordo.
Tale si rispecchia il paese nostro nell’ora pre sente in ogni dove lo si osservi e lo si studi; un sen timento solo e fermo pare lo animi ; quello di usci re vittorioso e sicuro dal cimento che si è pro posto.
Potrebbe essere consentito che i rappresentanti politici di un popolo che ha così prontamente e disciplinatamente saputo livellare le spinte delle proprie tendenze verso una mèta unica e comune, dovessero dar mostra di non comprendere l’ animo dell’ ambiente da cui emanano, e volessero dar prova di indisciplina e di mancanza di spirito na zionale?
Se ciò avvenisse non potremmo che vivamente dolercene e riconoscere che il popolo d’ ogni re gione italiana ha maggiore buon senso dei suoi rappresentanti. Ma ciò non avverrà, vogliamo spe rare; ciò sarà evitato da tutti; ciò sarà, se occorre, impedito da coloro che alto hanno il senso della dignità, della elevatezza del masisimo consesso del paese, dal quale debbono partire gli esempi e nel quale debbono tacere i moventi personali . nasnzi a tanta messe di vite che si sacrificano e si dànno per il bene della collettività.
_ _ J'
Il commercio d'esportazione degli Stati Uniti d'America
Il commercio estero dell’immensa repubblica nord-americana nell’ultimo quarantennio è quadrupli
cato;
1874 1884 1894 1904 1913-14 (Milioni di dollari) Esportazioni . . 570 749 825 1.451 2.365 Importazioni . . 562 629 676 1.036 1.894 L ’aumento più rapido è dato dalle esportazioni che servono a pagare gli interessi sui miliardi di dollari di capitale dall’Europa investiti in varie im prese nord-americane. Uni quarto del valore esportato
consisteva nel 1913-14 di cotone per un valore di 623 milioni di dollari, di rame per 127, di carne per 114,. oltre a macchine agricole, al petrolio, alla gomma. Lo scoppio della, guerra europea produsse una ra pida disorganizzazione, perchè il prodotto finito di un’industria è quasi sempre la materia prima di qualche altra, cosicché il mancare di alcuni scambi venne a reagire su tutti gli altri. La prima sciarsità fu risentita nelle droghe botaniche: il raccolto eu ro- peo avveniva allora e quello asiatica ed africano attendeva invano d’essere spedito per Tarresto del la navigazione ; la rivoluzione messicana easkava pur questa fonte, costringendo a contare esclusiva- mente sui rifornim enti cinesi, giapponesi ed india ni. L ’industria dell’acciaio comprava il ferro man ganese dalla Germania, che forniva pure certe qua lità di carboni e di filamenti metallici per le indu strie elettriche, mentre dagli U rali queste riceveva no il platino. P er 190 milioni di dollari compravano gli Stati Uniti dei prodotti chimici in Germania, e l’acido ossalico che entra in alcuni reagenti fotogra fici ed industriali; quelli citrico tartarico © carbo- lico, come anche la canfora, triplicavano di prezzo, e fortemente rincarava la cianide di potassio che oc corre alle miniere delle Montagne Rocciose per l’estra zione dell’oro. L a potassa, che già alcuni anni prima aveva preoccupati gli agricoltori, perchè veniva esclu sivamente dalla Germania, ed entra in alta propor zione in quasi tutti i concimi chimici, era ridotta ad appena una metà della quantità occorrente per la stagione. Nemmeno la lana giungeva più dall’Au stralia, perchè ne era proibita la esportazione dal- l’Imperó britannico (1). Si dovettero restringere i consumi sotto la pressione degli alti prezzi richia mati dal gonfiare della domanda, e si cercarono nuovi mercati fornitori.
Nemmeno la « guerra civile » aveva prodotto una disorganizzazione così enorme: oltre allo1 scompiglio nei mercati, la sospensione del traffico marittimo, finché il Governo inglese non assunse rassicurazio ne dei. rischi marittimi, immobiiizzò gli abbondanti raccolti di cotone e di grano, sicché le ferrovie non potevano più nemmeno accettarne il trasporto, man cando i piroscafi dove caricarlo per la spedizione in Europa. L a produzione, di petrolio dovette ridursi del 40 e quella del rame del 25 °/: molte fabbriche di tessitura furono costrette ad interrompere la la vorazione mancando di coloranti, forniti pel 90 % dalla Germania. Eppure il raccolto del cotone era stato straordinariamente ricco, salendo a 14 o 16 m ilioni di balle. Anche i produttori di tabacco non riuscivano a vendere in Europa. Naturalmente que sti impacci alle esportazioni ed alle produzioni rea girono sullo stato dei pagamenti, ed il turbamento si ripercosse sulle borse delle merci, dove si poteva- ! no determinare dei prezzi non arbitrari.
Si cercò di rimediare appena le navi inglesi ripre sero i loro viaggi: alcuni prodotti si poterono otte nere dal Regno Unito, altri dalla Svizzera e dall’O landa. Quanto a ll’esportazione si guardò ai mercati del Sud America, che si forniscono di merci dal l’Europa per 1300 milioni di dollari. Però il mo mento per un’espansione nel Sud non era scelto be ne, perchè la depressione economica, anteriore di qualche anno alla guerra, e le moratorie e la di soccupazione, oltre ad alcune cause tecniche, rende vano poco opportuna l’impresa. Le aziende ameri cane avrebbero dovuto trasform are le lqro produ zioni secondo i gusti dei nuovi compratori, ed ac cettarne i pagamenti a lunga scadenza; ma esse la vorano con scarso e costoso capitale circolante, che rincara di assai il prezzo di vendita del prodotto finito se non lo si vende entro i trenta giorni consue tudinari nel nord (2). Eppoi il finanziamento delle operazioni commerciali durante la pace usavano farlo le banche inglesi, ed iniziare tutto un sistema nuovo di colpo presentava difficoltà gravi.
In sostanza nell’agosto e settembre 1914 in con fronto a l 1913 la riduzione nelle importazioni fu r i spettivamente del 6 e del 18 % mentre alle esporta zioni toccò il 41 ed il 28 % .
Mentre le esportazioni diminuivano, si trattava di
(1) Frankfurter Zeitnug, 4 sett. 1914-16 e 23 sett. - 17 e 26 nov. - 6 geunaio 1915.
21 n ovem b re 1915 - N . 2168 L ’E C O N O M IS T A 1087
pagare il debito contratto a corta scadenza collTn- ghilterra sotto forma di accettazioni bancarie, oltre agli interessi sui capitali investiti dall’Europa. Co minciò l’uscita dell’oro che però subito nell’agosto il governo proibì, perchè la circolazione interna era cresciuta di 200 m ilioni di dollari in biglietti straor- dinarii e si temeva di deprezzare troppo le riserve auree — che ammontavano a 1150 milioni di dolla- di — lasciandone libera l’esportazione. Tutte le mo nete di corso legale scomparvero nei tesori delle banche per il tesoreggiamento di queste e dei pri vati. Mandarono oro nel Canada le Banche di Stato. Si sarebbe dovuto coll’agosto mutare il sistema di emissione, applicando la legge che aveva istituito le « Banche Federali » ma solo col 16 novembre queste cominciarono ad agire: e da principio soltan to poche Banche di Stato e « Trust Companies » entrarono nel sistema delle banche distrettuali, ma poi gli impacci furono rimossi e la liberazione di ingenti capitali monetari — 400 milioni di dollari che la legge antica più rigida esigeva fossero te muti in riserva — potè fa r scorrere alla produzione
del denaro nel momento più opportuno.
La modificazione della situazione economica avven ne rapida, ed in proporzioni inattese, per opera della stessa Europa belligerante. Già nel novembre le fab briche di armi e di automobili ricevettero ordini dai varii governi deJl’Intesa, e più tardi masse ingenti di lavoro furono assegnate alle fabbriche di cuoi e di scarpe. Naturalmente però toccò ai mercati del gra no negli Stati Uniti la fortuna di diventare i prin cipalissimi fornitori di una merce che gli altri paesi esportatori nelle epoche norfnali non potevano for nire per scarsezza di raccolti o chiusure di vie di navigazione. I produttori di coperte e di divise per gli eserciti ebbero anch’essi il loro « boom ». Dagli ultimi mesi del 1914, mentre le importazioni scema vano per poi riprendere lentamente, le esportazioni gonfiavano senza posa fino a l febbraio conservando nei mesi successivi un passo impressionante:
Esportai. Importaz. Eccesso di esport. (Milioni di dollari) Agosto. . . . 1914 110.3 129.7 — 19.4 Settembre . . » 1562 139.2 + 17.0 Ottobre . . . t> 194.71 138.08 + 56.63 Novembre . . » 205.87 126.47 + 79.41 Dicembre. . . » 245.63 114.65 + 130.97 Gennaio . . . 1915 267.88 122.14 + 145.73 Febbraio . . . 299.80 125.12 + 174.68 Marzo . . . . » 296.61 157.98 + 138.62 Aprile . . . . » 294.47 160.57 + 133.89 M aggio . . . » 273.70 142.28 + 131.48 Giugno . . . » 268.60 157.74 + 110.85 Lug l i o. . . . » 268.97 143.24 + 125.71 Agost o. . . . » 261.97 141.72 + 120.24 Settembre . . p 297.76 151.42 146.34
In queste cifre fenomenali, i materiali da guerra ebbero una parte importantissima, ma anche alcu ne merci, che non si erano mai esportate prima, fe cero godere lauti guadagni: e sono molte tra le mer ci esportate quelle che hanno carattere del tutto pacifico, benché anche esse non si possano staccare del tutto dallo stato di guerra, perchè evidentemen te numerose fabbriche europee che prim a bastava no al mercato continentale, ora si sono trasformate in produttrici di munizioni invece di costruire per esempio macchine da scrivere. Si hanno i dati delle due prime settimane d’ottobre limitatamente al por to di New York. Sopra 76,18 milioni di dollari ben 21.3 sono beni destinati a scopi m ilitari. Ma le mac chine da scrivere sono quadruplicate, come l’espor tazione di spago è cresciuta del 45 o¿, più che tri plicata quella delle scarpe, raddoppiati i pianofor ti, decuplicati i m ateriali fotografici, quintuplicate te pellicole cinematografiche, L ’Inghilterra è diven tata la m iglior cliente degli Stati Uniti anche per burro, form aggio e latte condensato: finalmente an che per questi prodotti agricoli si è tornati ad un’en tità di esportazioni quale da una ventina di anni non si aveva più.
Aumentate le esportazioni e ridotte le importazio
ni, si pensa a sostituire alcuni prodotti di cui la Germania aveva il monopolio: per esempio si studia di creare sopra basi commerciali proficue A s tra z io ne della potassa dai filoni di aiunite di Utah: pro duzione che si annuncia permanente e su larga sca la, mediante un procedimento nuovo e semplice. Se questo sarà veramente vero e reale, il costo del lungo trasporto verrà neutralizzato, e meno diffìcile riuscirà far concorrenza alla, potassa di Stress- flirt (1).
Le aumentate esportazioni non si sono slanciate nei mercati Sud americani che pure le organizza zioni commerciali e bancarie e il Ministero del Com mercio ed i giornali incoraggiano in tutti i modi, ma sono andate quasi esclusivamente nei paesi del la Quadruplice; e New York, la quale prima rice veva abbondanti^ capitali da, Londra, da P a rigi e da Berlino per sviluppare le risorse deH’immeniso ter ritorio che invece dii 109 milioni d’abitanti potrebbe mantenerne cinque o seicento — ora pensa da sé a trovare i capitali per lo sviluppo delle città, delle ferrovie e dei commerci suoi, e presta aii mercati stranieri la somma notevolissima di 852.5 milioni di dollari (2):
A ll’InghilteiTa e F ra n cia ... .. . 500
Alla Francia: su buoni a n n u a li...30
» per oredito s p e c ia le ...10
» per credito collaterale . . . 30
A l Canadà: credito al governo...45
» credito municipale... 120
A ll’Italia: buoni an nuali... 25
A lla Germania: « Notes » ...25
» Svizzera » 15 » Svezia » 5 » Norvegia » 3 A ll’ Argentina » ...15
» Buoni quinquennali... 25 A l Panama, Bolivia, Costarica, Buoni quinquen. 4.5 L ’eccesso delle esportazioni dall’agosto 1914 al set tembre 1915, cioè in 14 mesi di guerra, raggiunse i 1492,93 m ilioni di dollari, che vennero impiegati per 852.2 in prestiti a va ri Stati belligeranti o neu trali, mentre circa 600 m ilioni si calcola siano stati spesi per ricom prare i titoli americani che fino al 1914 erano in mano di capitalisti europei, ma furo no venduti sulla Borsa di New York appena questa venne riaperta. Si vede che queste due forme di in vestimento da sole esauriscono l’eccesso di esporta zione, e debbono cadere le accuse di quei giorn ali sti frettolosi che credono gli Stati Uniti capaci di fare assai di più di quellòche fanno nel campo del credito internazionale; non 'possono rimanere disponibili in quel mercato, che fino ad un anno fa assorbiva ala cremente i risparm i europei, notevoli capitali quan do si pensi che non lievi debbono essere le somme investite nell’allargam ento di impianti e nella co struzione di nuove fabbriche. Certo l’economia am e ricana ha saputo vigorosamente applicare il con siglio del suo Presidente, che quando abbassò le 1 2
(1) New York Evening Post, 19 ottobre 1915.
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barriere protettive, incoraggiò i produttori a cercare i mercati d’oltremare invece di ripetere l’usato r i tornello dèlia incapacità a reggere la concorrenza straniera. Il passaggio verso il libero scambio non poteva accadere in un momento più propizio, dopo che fu superato il primo momento della crisi.
v. p.
NOTE ECONOMICHE E FINANZIARIE
Il nostro commercio serico coll’estero
dal 1° luglio 1914 al 30 giugno 1915 (*) Dato 11 posto, importante che il nostro commercio serico coll’estero occupa nei nostri traffici interna zionali, e specialmente nella esportazione, sarà uti le vedere un po’ dettagliatamente in quali propor zioni esso entra a far parte del nostro traffico inter nazionale, i.n rapporto ai principali Stati d ’Europa, e Stati Uniti d ’America.
Anche per questo confronto seguiremo la base già adottata per le altre due parti, e cioè ci servire mo della media quinquennale 1° luglio 1909-30 giu gno 1914.
Vediamo ora, avanti tutto, quale è stato il valore delle nostre importazioni totali dagli Stati che ci interessano, durante l’annata 1914-1915, e la diffe renza colla media del quinquennio sopraccennato, in m igliaia di lir e :
Importazioni totali.
Media Totale Annata Totale
1909-1914 % 1914-1915 % Anstria-Ungheria . 281.987 8,10 12C.776 4,20 Francia. . . . . 283.589 8,70 120.279 4,10 Germania . . . . 572.397 16,50 323.248 11,30 Svizzera. . . . . 83.687 2,10 65.634 2,20 Inghilterra . . . 518.649 1 5 ,- 423.894 14,70 Totali 1.740.309 50,30 1.055.831 36,50 Come si vede da questo' specchietto, la differenza, in meno, delle importazioni dagli Stati indicati, fu nell’annata in esame, di 684,488 migliaia, di lire, in confronto alla media del quinquennio precedente. Detta importazione, rappresenta appena il 60 % della imporfazione corrispondente dei quinquennio 1909-1914.
Rispetto alle importazioni nostre totali, che pre sentarono una diminuzione complessiva del 16.60 %, quella degli Stati accennati, risulta molto più forte essendo essa del 40 °/n, vale a dire si tratta di una diminuzione più che doppia. Rispetto poi invece al rapporto percentuale, la diminuzione fu meno forte essendo stata solo del 27 %, fra i due dati.
Se esaminiamo partitamente le diverse nazioni, vediamo che, eccettuate la Svizzera e l’Inghilterra, le quali mantennero la medesima proporzione del quinquennio precedente, anche in questa annata, tutti gli altri Stati presentano una sensibile riduzio ne nelle loro percentuali, tali da rappresentare, co me per la Francia e rAustria-Ungheria, la metà delle loro importazioni medie del quinquennio 1909- 1914.
Le importazioni seriche, dagli Stati accennati, furono per il medesimo periodo, le seguenti :
Importazione serica.
Media %totale Annata % totale 1909-14 serico 1914-15 serico
Austria-U ngheria 14.254 6,60 11.250
Francia (media di due anni) 27 113 12,80 11.527 Germ ania... 18.327 I n g h i l t e r r a ...4.554 Svizzera ... 10.122 8,65 2,15 4,50 14.069 3.403 7.689 9,90 10,30 12,50 3,05 6,80 Totali 74.370 34,70 47.945 42,55 Da questo confronto si ricava che la differenza in meno delle importazioni seriche', dalle predette
nazioni, durante l’annata 1914-1915 fu di 26.425 mi gliaia di lire, in paragone alla media del quinquen nio 1909-1914, pari ad una diminuzione del 35.10 %.
Detta importazione rappresenta solo il 66 % delle importazioni corrispondenti medie del quinquennio 1904-1914.
Mentre che nei quinquennio 1904-1914 le importa zioni seriche da questi Stati rappresentarono in media il 34.70 q/ del totale annuale serico, nell’an nata 1914-1915 esse furono il 42.55 % sul corrispon dente totale dèlie nostre importazioni seriche. Go-n ciò si rileva che il rapporto percentuale fu ¡super io- ro, nelPannata in esame, del 22 % a quello medio del quinquennio precedente.
-Rileviam o ancora da questo specchietto, che le per centuali di rapporto variano sensibilmente tra Sta to e Stato, é così mentre rAustria-Ungheria, la Sviz zera, la Germania e rin gh ilterra segnano un aumen to nelte loro percentuali, la sola Francia segna una diminuzione in confronto a detto rapporto percen tuale.
Riuniamo qui, in un solo specchietto, le differenze verificatesi nell’annata in esame, tanto per le nostre importazioni totali, come per le totali seriche, divi se Stato per Stato, in confronto della media quin quennale precedente :
Differenze % totali Differenze °/o totali in meno importaz. in meno seriche Austria-Ungheria. . . . 161.211 57,10 3.004 21,— F r a n c i a ... 163.320 57,70 15.586 57,50 G e r m a n ia ... 247.149 43 20 4 259 23,20 In g h ilte r ra ... 94.765 18,50 1.151 25,20 S v iz z e r a ... 18.253 22,50 1.161 20,40 Come già ebbimo a. rilevare, col confronto prece dente, le diminuzioni nelle importazioni seriche fu rono nell’annata in esame meno forti in proporzione di quelle totali. Chi rappresentò la massima diminu zione', tanto nelle totali come nelle seriche, fu la Francia con 57.70 % e 57.50 rispettivamente, e la Svizzera fu quella che presentò he minori diffe renze, tanto nelle importazioni totali quanto in quelle seriche.
Divise per 'semestri, le importazioni nostre totali nell’annata 1914-1915 furono in confronto alla media del quinquennio 1909-1914 dagli Stati -accennati, le seguenti, in m igliaia dì lire :
Importazione (1° semestre) 7,04 4,50 14,70 16,90 2,80 46,10 1.95 3.95 8,70 13.10 1.80 29,50 Quinquennio % totale Annata
1909-1914 1914-1915 Austria-U ngheria . . . 137.951 8,30 88.240 Francia . . . . . 141329 8,50 54.613 Germania . . . . . . 280.074 1 7 ,- 178.507 Inghilterra . . . . . 246.687 14,80 204.723 Svizzera. . . . . . . 45.096 2,70 34.902 Totali 851.147 53,30 560.985 Importazione (2° semestre)
Quinquennio °/o totale Annata
1909-1914 1914-1915 Austria-Ungheria . . . 144.026 8,— 32.536 F ra n cia . . . . . . 142270 8/— 65.666 Germania . , . . . . 292.327 16,30 146.741 Inghilterra. . . 15,— 219.161 Svizzera. . . . 2,10 30.532 Totali 889.172 49,40 494.636 Rileviam o perciò, che la differenza delle impor tazioni in meno, fra il primo e il secondo semestre delFannata in esame fu di 66,349 m igliaia di lire, vale a dire IT I.80 % di diminuzione fra i due seme stri.
21 novem bre 1915 - N. 2168 L ’E C O N O M IS T A 1089
corrispondente pei due semestri, vediamo che in blocco la medesima si è abbassata ned secondo semestre di ben il 36 % in paragone al primo seme- strie della stessa annata.
P er m eglio rilevare l’importanza di dette diminu zioni, diamo qui sotto uno specchietto dimostrativo delle medesime, colle corrispondenti percentuali di diminuzione, per ciascuna nazione, in confrónto della corrispondente media quinquennale. (Differen
za in m igliaia di lire) : 1° Semestre 2* Semestre Austria-Ungheria . . . 49.791 % 36,20 111.490 •lo 77,30 F ra n c ia ... 86.716 60,— 76.604 5 4 ,-G e rm a n ia ... 101.567 36,— 147.582 50,— Inghilterra... 41.964 17,05 52.801 19,50 Svizzera... 10.191 22,50 8.059 21,20 Totali 290.162 34,— 394.536 43,30 Come si vede le diminuzioni delle diverse nazioni, sono assai differenti di entità, ma in comipiesso tutte, tranne la Francia, presentano nel secondo se mestre una. m aggior diminuzione del primo se mestre.
Le importazioni ,seriche dagli Stati sopraccen nati furono per la stessa annata, e in confronto al quinquennio precedente, divise in due semestri, le seguenti, in m igliaia di lire :
1° Semestre Austria-Ungheria Francia . . . . Germania . . . Inghilterra. . . Svizzera. . . . Totali
»/o totale Annata "lo totale 1909-1914 serico 1914-1915 serico 8.881 7,05 8.695 18,30 13.908 11,15 6.592 12,05 8.683 6,15 7.191 11,65 3.259 2,60 2.639 5 , -5.426 4,35 4.310 8,15 40.156 32,10 28.230 55,15 2° Semestre Austria-U ngheria Francia . . . . Germania . . • Inghilterra. . ■ Svizzera. . . • Media 1909-1914 5 373 13.133 9.941 1.295 4.696 °/„ totale serico 6,15 15.10 11.10 1,50 5,40 Annata °/ototale 1914-1915 serico 2.555 5.135 7.875 764 3.386 4,40 8,80 23,50 1,30 5,80 T o ta li 34.141 39,25 20.015 33,80 Ne risulta che la differenza in meno delle impor tazioni dalle nazioni in esame, è stata nel secondo semestre della .annata 1914-1915 di 8230 m igliaia di Lire cioè p a ri al 29.40 % della corrispondente impor tazione del primo .semestre.
Anche qui' come nelle importazioni totali, vedia mo che g li Stati accennati, ebbero da parte nostra ridotte notevolmente le importazioni seriche ne.l se condo semestre dell’annata in esame.
L a proporzione percentuale, colla quale le Nazio ni sopraccennate entrarono a far parte della nostra importazione, in confronto delle nostre importazioni seriche totali, si è .abbassata, nel secondo semestre del 39,60 o/r! in confronto alle cóir,rispondenti cifre del prim o semestre.
Riproduciamo qui, come già fatto, per le impor tazioni totali, il prospetto dimostrativo delle diffe renze colle corrispondenti percentuali di diminuzio ne per .ciascuno Stato in paragone alle corrispon denti medie quinquennali. (Differenze in migliaia di lire) : 1» Semestre 2» Semestre Austria-Ungheria . Francia . . . . Germ ania. . . • Inghilterra . . . Svizzera . . . . Totali % •1. 186 0,20 2.818 53,— 7.588 5 4 ,- 7.998 60,80 2.489 28,80 1.769 18,40 630 19,10 531 40,80 1.119 20,40 1.310 27,80 12.209 30,50 14.426 42,30 Facendo invece l'esame dei singoli valori, vedia mo che dalla 'Germania e dalla Svizzera aumenta rono le importazioni seriche, mentre che invece di minuirono quelle degli altri Stati. I.e maggiori dimi
nuzioni si ebbero daliFAustria-Ungheria e dall’In gh il terra.
Come ¡si vede dallo specchietto, la diminuzione delle, importazioni dalle diverse nazioni, presenta assai differenti gradi in intensità, m a in. complesso tutte, tranne la Germania, hanno m aggiori d im i nuzioni nel secondo semestre in confronto a.1 pre cedente.
Prossimamente vedremo come sii .svolsero le no stre esportazioni seriche cogli Stati che .abbiamo, e- saminato ora, in rapporto alle importazioni.
L’imposta sui redditi di Ricchezza Mobile
Il prodotto dell’imposta sui redditi di ricchezza mobile, fu nell’eiseroizio finanziario 1913-1914, dii lire 346.216.069,39.Di tale cifra L. 260.736.703,69 sono costituite dal l’imposta riscuotibile mediante1 ruoli nom inativi e 16.859.143,22 da imposta, versata direttamente in Tesoreria dagli Enti ammessi a fruire di tale mezzo di pagamento. Ónde Timposta della cui applicazio ne si occupa esclusivamente la Direzione generale delle imposte, diede nell’esercizio menzionato un pro dotto di 277.595.846,91 mentre la rimanente cifra di 68.620.222,48 è [rappresentata dall’imposta riscossa mediante ritenuta diretta, della quale si occupa più specialmente l’Amministrazione del Tesoro, e che completa il gettito complessivo di tutta l’imposta mobiliare in L. 346.216.069,39 dell’esercizio indicato.
La suddetta cifra complessiva d,i L. 277.595.846,91 del gettito dell’impoista, riscossa mediante ruoli no m inativi e mediante versamenti in Tesoreria nell’e sercizio 1913-1914, ha superato le previsioni dell’an nata in 255.800.000,00 di 21.795.848,91.
Tale eccedenza deliaccertamento sulle previsioni riguarda tanto l’imposta riscossa per ruoli quanto l’imposta riscossa per versamento diretto.
Infatti l’imposta per ruoli diede nell’esercizio 1913- 1914 un prodotto di L. 260.736.703,69 mentre ia pre visione ascendeva a L. 240.000.0000,00 con una ecce denza quindi di L. 20.736.703,69.
E l’imposta riscossa per versamento diretto diede un gettito di L. 16.859.143,22 superiore alla previ sione in L. 15.800.000.000 di L. 1.059.143,22.
Queste rilevanti eccedenze in più dell’imposta ac certata sulla prevista derivano dalla prudenza con cui le previsioni furono fatte, date le condizioni sfa vorevoli della economia nazionale nei due anni 1911 e 1912 e nello stesso anno 1913, che potevano riper cuotersi sul gettito dell’imposta dell’anno 1913 e se guenti, a causa degli scarsi raccolti agricoli, della diminuzione dell’em igrazione nelle Americhe, e so pratutto della guerra italo-turca e della guerra bal canica.
Infatti non solo in confronto dal preventivo, ma anche in confronto del gettito dell’imposta dell’anno finanziario precedente, si ebbe un notevole aumento.
Lim itando sempre il ragionamento alla sola impo sta riscuotibile per ruolo e per versamento diretto, è da constatare che essa diede nell’esercizio 1913-914, come si è già detto, un gettito di L. 277.595.846,91
mentre nell’esercizio 1912-913 aveva dato L ire
261.460.035,91 e quindi un m aggior prodotto di 16.135.811,00 equivalente al 6,17 per cento dell’impo sta dell’esercizio precedente. L ’aumento è di poco inferiore, di appena lire 14.990, all’aumento ottenu tosi nell’esercizio 1912-913 sull’esercizio anteriore, ed esso eleva ancora di lire 120.409.361 l’aumento otte nutosi in confronto dell’esercizio 1897-98.
Dalla seguente tabella si rileverà il progresso ot tenutosi dal gettito dell’importo R. M. ^(versamenti diretti e ruoli) dal 1897-98 al 1913-14.
Esercizio complessivaProdotto
1090 L ’ E C O N O M IS T A 21 novem bre 1915 - N. 2168
Esercizio complessivaProdotto sull’esercizioDifferenza precedente Differenza sull’esercizio 1897-98 1905-906 173.241.753 + 1.473.990 4- 16.055.268 1906-907 180.740.721 + 7.498.968 4- 23.554.236 1907-908 196.681.308 + 15.940.587 4- 39.494.823 1908-909 211.788.135 + 15-1 6.827 4- 54.601.650 1909-910 220.810.265 + 9.022130 4- 63.623.780 1910-911 232.366.303 + 11.556.038 4- 75.179.818 1911-912 245.309.334 + 12.943.081 4- 88.122.819 1912-913 261.460.135 + 16.150.801 4- 104.273.650 1913-914 277.595.844 4- 16.135.811 "f* 120.409.361 Analizzando distintamente questi risultati per l’imposta riscuotibile per ruoli e per quella che si riscuote mediante versamento diretto, è da consta tare che l ’ammontare dell’imposta riscossa per ruoli niell’esercizio 1913-14 fu L. 260.736.703,69, onde in confronto al gettito dell’esercizio precedente di 245.720.872,28 si ebbe un aumento di L. 15.015.831,41 equivalente al 6.11 per cento sul gettito dell’esercizio anteriore. L ’aumento è inferiore (di L. 1.002.479) a quello conseguito nell’esercizio 1912-913 sull’esercizio 1911-12 (di lire 16.018.310), ma è sempre ragguarde vole.
Con questo nuovo incremento il prodotto dei ruo li, che nelTesiercizio 1897-98 era di lire 140.761.130, è salito a lire 260.736.703, con un aumento di lire 119 milioni 975.573 rappresentante la notevolissima per centuale dell’85.18 per cento in un quindicennio.
Il commercio estero dell’ Italia nei primi otto mesi del 1915. — Nei primi otto mesi del 1915 il commer cio estero dell’Italia raggiunse la cifra complessiva di lire 3.667.394.168, nello stesso periodo del 1914 esso raggiunse lire 3.835.505.592, si ha dunque nel l’anno in corso una differenza in meno di lire 168 milioni 111.814. Tale differenza non appare certa mente troppo elevata.
Ecco distito mese per mese il commercio italiano :
Importazione. 1914 1915 Differenza (Migliaia di lire) Gennaio . . . 169.3 260.9 — 91.5 Febbraio . . . 245.8 297.7 — 51.8 Marzo . . 323.0 — 53.3 Aprile . . 334.5 — 9.1 Maggio . . . 315.5 306.6 - f 9.0 Giugno. . 348.8 — 4.0 > L u g lio . . . . 198.7 258.1 — 59.4 Agosto. . 166.4 — 65.6 Totale 2.101.4 2.296.2 — 194.7 Esportazione. Gennaio . 179.3 + 0.7 Febbraio. . . 192.4 197.9 — 5.4 M arzo. . 228.4 + 24.0 Aprile. . 222.5 + 25.6 Maggio . . . 212.1 211.9 - f 0.1 Giugno . . . . . 178.6 230.8 — 52.2 Luglio. . . . . . 142.1 184.6 — 42.3 Agosto . 83.8 + 75.9 Totale 1.565.9 1.539.3 4- 266 Risulta dalle cifre esposte che l’importazione è passata da m ilioni 2.296,2 nei prim i otto mesi del 1915 a milioni 2.101,4 nello stesso periodo del 1913, segnando così una differenza in meno di milioni 194,7. L ’esportazione è passata da 1.539,3 ' a 1.565,9, segnando un aumento di milioni 26,6.
L ’agosto 1915 segna in confronto all’agosto 1914, primo mese della guerra, un miglioramento sensibi lissimo. L ’importazione caduta in quel mese a soli m ilioni 166,3 tocca oggi un livello quasi normale con milioni 231,9 e segna un-aumento di 65,5. L ’e sportazione manifesta un miglioramento ancor più sensibile poiché discesa a 83,8 milioni nell’agosto 1914 si ragguaglia a 159,8 milioni nell’agesto 1915, con un aumento di 75,9 milioni.
L a ripartizione delle importazioni e delie espor tazioni italiane da e per i principali paesi, nei primi otto mesi dell’anno in corso, in confronto col 1914 è La seguente: Importazione. 1914 1915 Differenza (Migliaia di lire) Auetria-Ungheria . . 178.708 33.636 — 145.072 Francia... 90.407 — 83.382 Ger mani a. . . . 149.602 — 186.051 Gran Bretagna. . . 368.587 285.205 — 83.382 Svizzera . . . . . 50.565 41.671 — 8.894 Argentina. . . 27.124 234.165 + 207.041 Stati Uniti . . . . 311.658 771.617 + 459.961 Esportazione. Auetria-Ungberia . . 137.065 101.926 — 32.139 Francia... . 141.523 270.055 4 128.532 Germania . . . 222.744 184.195 — 38.549 Gran Bretagna. . . 195.180 223.884 4- 28.704 Svizzera . . . . 178.513 -|- 20.268 Argentina. . . . . 84.823 70.206 — 14.618 Stati Uniti . . . . 175.949 173.285 — 1.664 Da tali cifre emerge, che, mentre da un lato si ac centua La riduzione degli scambi commerciali coi nostri due ex-alleati Germania e Austria-Unglheria, dall’altro l’aumento delle nostre esportazioni verso la Francia, la Gran Brettagna e la Svizzera p ro gredisce sempre. Appare anche come l’Italia, sebbe ne sia fornitrice di tali paesi in più larga misura che non nel 1914, pure da essi non riceve quella quantità d i merci che precedentemente alla guerra soleva importare^. Le sue richieste si rivolgono spe cialmente ai paesi d ’oltre Oceano: Argentina e Stati Uniti. La prima segna infatti un aumento complessivo di 207 milioni e i secondi di 459,9 m i lioni.
Le derivazioni dì acque. —• In un momento in cui, per molteplici, ragioni, anche di ordine politico, appare più che miai manifesto il bisogno di mette re in valore tutto il patrimonio idrico nazionale, acquistano speciale importanza le seguenti cifre, intorno alle concessioni, di derivazioni di acque pubbliche ,a scopo di forza motrice.
Le concessioni vigenti al 30 giugno 1914 ascen dono a 4567, con l’aumento di 101 sul numero di 4466 della situazione al 30 giugno 1913.
Il canone annuo complessivo da esse ricavato è di L, 2.967.345,19 con l’aumento di L. 224.091,79 sul totale di L. 2.743.253,40 risultante al 30 giugno 1913. A queste cifre si devono poi .aggiungere 233 derivazioni, esercitate in b’ase a concessioni scadute e non ancora rinnovate, per il canone comples sivo di L. 18.486,83.
Molte, infatti, delle concessioni sono gratuite in forza d i leggìi speciali, le quali, opportunamente animando le torpide iniziative locali, sono giunte quasi dovunque a risultati assai lusinghieri.
Le disposizioni di favore contenute nelle leggi 31 marzo 1904, n. 140 per la Basilicata e 25 giugno 1906 per la Calabria, continuano a dare effetti benefici, per l’aumento di importanti concessioni.
Vantaggi rilevantissimi ha già ottenuto il Comu ne di Roma, per effetto delle leggi 11 luglio 1907, n. 502 e 6 aprile 1908.
Infine le leggi 10 novembre 1907, per la Sarde gna, e 11 luglio 1913, diretta ad agevolare la co struzione di grandi serbatoi e laghi artificiali per l’utilizzazione delle acque scorrenti, nel bacino del fiume Tirso in Sardegna, e nella regione della Sila in Calabria, si vanno manifestando rispondenti agli scopi che le inspirarono sia per una concessione già accordata, sia per le domande in corso di istrut toria.
N ell’uiti'iniO eserciz(jo, le honfcessdoni fatte sono state 208, delle quali 41 per decreto reale promosso dal ministro delle finanze e . 167 assentite dalle Prefetture.
Le concessioni accordate per decreto reale vanno così suddivise, in relazione agli scopi pei quali le acque richieste vengono utilizzate :
1. per produzione di forza motrice : n. 14 conces sioni, per la portata complessiva di moduli 347,21 e la forza dinamica di H P 15.920;
21 n ovem bre 1915 - N . 2168 L ’ E C O N O M IS T A
3. per uso potabile od igienico : n. 3 concessioni di moduli 0,35, complessivamente.
Va notato che tutte le concessioni accordate con decreto reale, sono soggette all’annuo complessivo canone di solle L. 21.865,37, perchè una soltanto di esse, ohe quasi tutte le assorbe, accordata alla Società imprese idrauliche ed elettriche del Tirso, per la portata costante di 20 metri cubi al minuto secondo, destinata alla produzione di H P 11.120 ed alla irrigazione di ettari 20.000, è gratuita, in base al disposto della legge 11 luglio 1913, n. 985.
Le concessioni accordate con decreti delle P re fetture vanno, a lor volta, così suddivise :
1. per produzione dii forza motrice : n. 102, per la portata di moduli 815,08 e la forza di H P 2.271,62;
2. per uso irriguo ed altri scopi assimilabili : n. 50, per la portata di moduli 31,03 e per l’irriga- aione di ettari 846,25;
3. per uso potabile od igienico: n. 15, per la portata d i moduli 6,63.
T a li iconcessioni sono gravate dettammo canone complessivo di L. 23.403,54.
EFFETTI ECONOMICI DELLA GUERRA
Come la Germania sostituisce le materie prime
necessarie alla fabbricazione delle munizioni Come è noto, la Germania, in conseguenza del rigoroso blocco navale, esercitato daH’IngM lterra, risente la mancanza di diverse materie prime ne cessarie alla fabbricazione, del materiale bellico.
Siccome è molto diffusa, presso di noi, Topinione, ohe appunto tale deficienza sarà una delle causp principali, che impediranno una prolungata resi stenza della Germania nella presente guerra, rite niamo interessante riprodurre la seguente lettera che un direttore di una Compagnia tedesca scriveva recentemente a l corrispondente del «M in in g Jour nal » di New-York.
<( Voi sarete curio,so di sapere con quali mezzi sia mo riusciti a fabbricale, senza rame, nè ottone, le cartucce di cannone e quelle di fucile e le punte dei fuselli delle bombe. Una lega di ferro dolce, che contiene una piccola quantità di ¡rame e di zinco e trattata con un procedimento speciale, può rim piazzare il rame e l ’ottone, nella m aggior parte dei loro impieghi. Il, consumo del rame, negli usi m ili tari, sarà dunque ormai ridotto di una misura ri levante.
L ’Inghilterra ha interrotto il nostro rifornimento di gazolin-a e di petrolio. P er quanto riguarda la gasolina, si può spesso rimpiazzarla, in modo sod disfacente con del benzolo. P er gli impieghi speciali, nei quali abbiamo ancora bisogno di gazolina, noi possediamo dei processi sintetici che possono for nircene una misura sufficiente e che prenderanno, nell’avvenire, un posto importante. Il processo che permette di produrre della gazolina con degli olii minerali, è stato ¡semplificato ed un’officina impor tante incomincerà fra poco ad utilizzarli. Un altro procedimento, inventato da un professore di un Istituto di tecnologia, è basato sul fatto, che ,i car boni bituminosi possano' essere considerati come formati da idrocarburi non saturati; in conseguen za, se si aggiunge deil’idrogeno, all’idrocarburo non saturato, si formerà della gazolina, appunto come nella, forno azione naturale. Si dice che le prove abbiano dato dei buoni risultati ed un’officina im portante, basata, su questo procedimento comincerà presto a funzionare.
*
Impedendoci rim portazione di salnitro, l’Inghiil- terra ha ritenuto di portarci un colpo gravissimo che ci avrebbe impedito di fabbricare del trinitroto- luoio per le nostre bombe; ¡ma qui pure i nemici del nostro commercio e delle nostre industrie si sono sbaglilati. Basterà un po’ di tempo per costruire delle officine enormi, che convertiranno F azoto del l ’aria in ammoniaca e ohe bruceranno quest’ultima, per ottenere l’acido nitrico. Noi stessi abbiamo in grandito la nostra installazione, in maniera da ot tenere 80.000 t. d’ acido nitrico per anno e noi siamo contenti che arriveremo a fabbricare dell’acido ni trico ad un prezzo molto meno elevato che quello
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del salnitro del Chili. 'Siccome, dopo la pace, queste officine continueranno a lavorare così il ¡salnitro importato' sarà ridotto ad una cifra molto limitata.
Il petrolio, c-he non ci vien più d a ll’America, è sitato rimpiazzato dall’ acetilene a delle condizioni molto più economiche. Popo la guerra si pirovvederà a che le officine a gas abbiano uno sviluppo tale, che l’impero tedesco non sia mai più esposto a sof frire, se il petrolio verrà a mancargli.
*
V ’interesserà di sapere, che noi ci serviamo della cellulosa ordinaria, in luogo del cotone, per fab bricare il cotone-polvere e le prove al fuoco hanno dato degli eccellenti risultati.
*
L ’acido solforico è divenuto caro: ecco come si rimpiazza, p er mezzo della fabbricazione del solfato di ammoniaca.. L a « Badiseli,e Anilin F abrik », uti lizzando il processo Haber, produce dell’ammoniaca; se si fa agire il carbonato di ammoniaca su del gesso, o solfato1 di calce, si ottiene del solfato di am moniaca e del carbonato di calcio. Cosi pure, si può convertire, col carbonato di ammoniaca, g li e- normii giacim enti di solfato' dii magnesio. Ancora trattando dell’ammoniaca nei forni a coke il bi,sol fito, residuo della fabbricazione dell’acido nitrico nelle fabbriche di dinamite, si ottiene del ¡solfato di sodio o del solfato di ammoniaca.
La fabbricazione dell’acido solforico, ricorrendo al ¡solfato di bario ed al magnesio, sembra poter prenderei delle grandi proporzioni.
II .solfato di bario è trasformato per mezzo dii car bone. Il solfuro di bario è decomposto per mezzo deliFacido carbonico in carbonato di bario ed in idro geno solforato, dal quale si può ricavare dell’acido solforoso.
L ’aciidjo solforico ottenuto è purissimo e siccome noi abbiamo a nostra disposizione delle quantità illim itate dii solfato di bario, così 'la soppressione delle piriti di Spagna non ci toglie tutta, la mate ria prima. D’ altra parte la Germania può produrre 40.000 t. dii acido solforico al ¡mese, solamente colle blendef tedesche.
*
L a materia prima necessaria per ila fabbricazione dell’alluminio, è la bauxite, d,i cui le miniere sono in Francia.
Ve ne sono ancora in Germania dei grandi « stock» » e delle grandi quantità sono state requi site nel Belgio e nel nord della Francia.
Nel caso, che la guerra durasse diversi a n n i,. noi dobbiamo prevedere la mancanza di questa mate ria. prima per fabbricare- l’alluminio.
I giacimenti di bauxite, che esistono in Carinzia, in Dalmazia ed in Ungheria sono stati messi in e- sercizio e sebbene non producano una bauxite, così buona, come quella della Francia, esse non riusci ranno per questo meno ritili.
Un fatto importante è ¡costituito dalla scoperta, che ¡ha fatta un chimico di Heidelberg, di un pro cesso abbastanza logico, che permette di ricavare Talluminio dalle argille ordinarie, che ne contengo no il 30 %; questo processo permette di ottenere
nello stesso tempo la ¡potassa.
Due officine ¡saranno ben presto fondate a questo scopo e renderanno per l’avvenire la Germania in dipendente d a g li altri paesi, per quanto riguarda l1’ alluminio.
D’altra parte si oerca, con ogni cura, dii rim piaz zare l’alluminio col ¡magnesio; una lega di alluminio e di magnesio può rimpiazzare il rame, come con duttore di elettricità; infine sta per fondarsi una fabbrica importante, per utilizzare il cloruro di ma gnesio, sotto-prodotto, ottenuto nell’industria delia potassa, ritenuto fin qui senza valore ».
La guerra e l’industria russa. — Il Ministero del Commercio e delFIndustria in Bussia fa seguire il suo progetto di bilancio particolare ¡pel 1916 da un cenno sulla situazione economica e ¡sui progetti le gislativi ohe v i si riferiscono.
La situazione industriale nell'anno di guerra vi è ¡caratterizzata come segue :
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sa un serio turbamento che -si manifestò con una riduzione -della produzione in moltissime fabbriche ed officine che non lavoravano direttamente pel bisogni della difesa nazionale. Ciò tuttavia non è durato lungamente. Due o tre mesi dopo, la doman da cominciava già ad accrescersi per -gli oggetti fabbricati, in cagione de 11’aumento delle ordinazio ni per lo Stato, come in -seguito al rialzo della ■ca pacità di -acquisto della popolazione per esser ces sata la vendita dei liquori.
D’altra parte, l’arresto dell’importazione di mol tissimi prodotti stranieri tia dato lu-o-go alla crea zione, nella stessa Russia, di.-alcuni nuovi rami industriali. Alla fine del 1914, il numero degli ope rai occupati negli stabilimenti industriali sottoposti airispezione del lavoro, in Russia, ad eccezione della Polonia, ascendeva ad 1.960.860, contro 1 mi lione 966.144 alla fine del 1913, cioè una diminu zione insignificante di 5.284 operai ovvero di 0.3 %. Il numero degl’istituti industriali, invece, ha pro gredito a 14.046, contro 13.683.
« I l movimento di -sciopero fu importantissimo nel 1914. Gl’ispettori del lavoro han notato 3534 scio peri con scioperanti 1.373.450, contro 2.404 scioperi c-on 887.096 scioperanti nell 1913.
<( Tuttavia la dichiarazione di guerra ha d ’un tratto ridotto questo movimento al minime. Dal 1" gennaio al 1° agosto infatti, v ’erano -stati 3.493 -scio peri -con 1.327.897 scioperanti, mentre che nei cin que ultimi mesi del 1914, non ¡si sono constatati che 41 -scioperi parziali con 9.561 scioperanti ».
Il movimento dei prezzi dei metalli. — Lo « Sta- tist » dà un’interessante tabella del metalli più im portanti dal luglio 1914 all’ottobre 1915 scorso:
Anno 1914
Luglio 30 Ottobre 30 Dicembre
Lst. Lst. Lst. Rame . . . . 50 '/, 5 6 % » i n f i l i . . . . . 59 ‘/a 5 2 % 6 0 % Stagno . . . . 131 146 Pi ombo. . . . 17 % 19 Zinco... 24 27% Anno 1915
Agosto 31 Settembre 30 Ottobre
Lst. Lst. Lst. Rame . . . . • • ■ 68% 72 72% » in fili . . . . . 84./, 87 Va 88% Stagno . . . . 151 % 158 % Pi ombo. . . . 24% 24% Zinco... 24 27
Appare da queste tabelle che il prezzo del rame paragonato a quello della fine dello scorso anno è cresciuto- di lire sterline ,16 e non meno di 28 quello raffinato per elettricità. Lo stagno di lire sterline 12 (pagamento a contanti; lire sterline 16 se a tre me si). Il piombo -di Lst. 5 e lo zinco di ben Lst. 40. Lo zinco poi nel mese di luglio 1915 ha raggiunto le Lst. 100 discendendo poi a 74 nel mese successivo.
Questo stato di cose dovrebbe, ormai, lasciare gra dualmente il posto ad una situaz-ionie più marmale; m a al contrario nuove difficoltà o-gni settimana na scono ed ostacolano le aspirazioni dei mercanti di metalli. Una di queste è la straordinaria attuale congestione del tonnellaggio dall’America. Inoltre è difficilissimo farsi un’idea dell’.andamento della produzione americana nell’ora -attuale. Infatti il mistero che circonda la produzione del rame, piom bo e zinco negli Stati Uniti è accresciuto- da quello riguardante il consumo interno americano. Questa pertanto è la non- lieta situazione del mercato dei metalli.
Sarà-istruttivo riportare qui anche la tabella che dà l-o Statisi, riguardante 1 -prezzi -del rame, stagno e d-ei pan-i -di ferro durante il periodo delTultinia guerra europea.
Anno 1870
Ram e : prezzo più basso 6 0 -1 0 Id . prezzo più alto 68 - 15 S tagno: prezzo più basso 104 - 10 Id . prezzo più alto 134 - 10 Scocht p ig iron : prezzo più basso 2 - 9 Id . prezzo più alto 3 - 1
Anno 1871 Ram e : prezzo più basso Id . prezzo p iù alto Stagno : prezo più basso Id. prezzo più alto
Scotch pig iro n : prezzo più basso Id . prezzo più alto
Anno 1872 Ram e : prezzo più basso Id . prezzo p iù alto Stagno: prezzo più basso Id . prezzo più alto
Scotch p ig iron : prezzo più basso Id . prezzo più alto
Anno 1873 R am e : prezzo più alto Id . prezzo p iù basso S tagno: prezzo più alto Id . prezzo più basso P io m b o : prezzo più alto Id . prezzo p iù basso A rg e n to : prezzo più alto Id . prezzo più basso
Scotch p ig iron : prezzo più alto Id . prezzo più basso
Anno 1874 Ram e : prezzo più alto Id . prezzo più basso Stagno : prezzo più alto Id . prezzo più basso Pio m b o : prezzo più alto Id . prezzo p iù basso A rgen to : prezzo più alto Id . prezzo più basso
Scotch p ig iron : prezzo più alto Id . prezzo più basso
Anno 1875 R a m e: prezzo più alto
Id. prezzo p iù basso Stagn o: prezzo più alto
Id. prezzo p iù basso P io m b o : prezzo più alto
Id. prezzo più basso A rgen to : prezzo più alto
Id. prezzo più basso
Scotch p ig iro n : prezzo più alto Id . prezzo p iù basso
Il movimento commerciale inglese e l’influenza del nuovi provvedimenti finanziari. —> L ’applicazione dei nuovi provvedimenti finanziari, approvati dalla Camera dei Comuni in settembre, si è immediata mente ripercosso sul movimento -del c-omme-r-cio in glese del mese di ottobre.
Le statistiche del « Board of Trade », ora pubbli cate, notano che nelle importazioni pel Regno Uni to si è verificata una diminuzione di oltre 3 milioni di sterline durante il mese di ottobre in confronto del precedente settembre, diminuzione dovuta com pletamente all’applicazione delle tasse doganali im poste sugli articoli di lusso e manifatturati che pro vengono dall’estero. Una delle categorie più colpi te è quella delle automobili, per là quale una gra vissima imposta venne fissata. Mentre sono dimi nuite le importazioni degli articoli manifatturati, so no cresciute quelle del m ateriale grezzo, e special- mente del cotone e del minerale di ferro. In notevole aumento sono pure i genieri alimentari, il tabacco, la lana ed altre materie tessili.
Le importazioni che nel mese di settembre aveva no raggiunta la cifra di sterline 70.292.219, sono dunque discese nell’ottobre a sterline 67.102.567.
Le esportazioni sono salite a sterline 31.968.965, con un aumentò di 15 m ilioni circa in confronto di quelle dell’ottobre 1914.
Il petrolio in Romania. — L a guerra ha esercita ta una notevole influenza sul hiercato del petrolio in Romania.
L a produzione giornaliera del petrolio è ora li mitata da 440 a 450 vagoni e il lavoro si riduce continuamente anche per la difficoltà di trovare mano d’opera.
L ’esportazione giornaliera è da 100 a 120 vagoni e g li « stocks » del prodotto raffinato raggiungono le 50.000 tonnellate al mese. L a somma globale del prodotto immagazzinato n-elLe raffinerie, nei porti
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e nelle « riserve » è valutato a 800.000 tonnellate di cui 300.000 di benzina e petrolio illuminante e 50.000 di olio minerale: il resto sono residui. ,
Vi sono pure altre 300.000 tonnellate circa di pe trolio in diversi depositi privati.
Il valore di questi « stock s » è di circa 120 milioni.
FINANZE DI STATO
Il costo della guerra italiana
fino a lla fin e del se tte m b re 1915
alTingrassio cihe la guerra europea sia ¡stata cagione fino alla fine del -settembre scorso di m aggiori pa gamenti per .circa 3 m iliardi e mezzo.
N ella prima, tabellina il lettore ¡può rilevare che h-o temuto conto, per fare la somma totale, dei
m aggiori pagamenti del trimestre luglio-settembre
1915 in confronto deli’idientico trimestre del 1914; avendo già conteggiato nella cifra dii 2480 m ilioni i m aggiori pagaménti del 1914 sul 1913. Ma ho rite nuto opportuno di mettere in luce come i paga menti in quei mesi dal luglio al settembre siano cresciuti non solo nel 1915 in confronto al 1914, ma altresì nel 1914 in confronto al 1913. Già in quei Luigi Einaudi pubblica sul Corriere della Sera
un Ampartainte articolo sul costo della nostra guer ra. fino al 30 ¡settembre1. Lo riproduciamo per intero.
E’ stato solo di questi giorni, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale il conto del Tesoro per il mese
di settembre del 1915. Come è noto, da questo conto si possono ricavare notizie interessanti intorno al l’andamento delle spese dèlia guerra. Sarà opportu no, per dare urna idea d’insieme, riportare innanzi tutto le cliine totali dèi pagamenti fatti dal Tesoro | per l’insieme delle amministrazioni dello Stato, e- scluse .soltanto le ferrovie e le altre amministrazio ni autonome.
Pagamenti totali dell’esercizio 19131914... Pagamenti totali dell’ esercizio
1914-1915... Aumento nel 1914-15 Pagamenti totali dal 1° luglio a tutto il settembre del 1913 Pagamenti fatali dal 1° luglio a tutto il settembre del 1914 Pagamenti totali dal 1° luglio a tutto il settembre del 1915 Aumento nel 1915 in confronto
al 1914 . . ... Aumento nel 1915 in confronto
mesi d.el 1914 e ra ¡invero incominciata la prepara zione .militare, cosicché un confronto ¡del solo 1915 col 1914 non darebbe risultati esatti.
Questa avvertenza spiega come, .allorquando si vuole conoscere mése p er miese la spesa corrente bellica dia! giorno della nostra dichiarazione di guerra. all’Austria, non ¡sia opportuno, fare un con fronto coi corrispondènti mesi del 1914; ma con venga piuttosto tener conto della spesa compiuta nel 1913; il quale meglio, sebbene anch’esso non perfettamente, si presta ad essere considerato un anno normale di pace. Ecco il confronto (in m igliaia di lire) :
Giugno Spesa totale nel 1915:
Luglio Agosto Settembre
Guerra . . . 396.654 460.174 405.380 439.065 M a rin a . . . 67.121 10.792 80.334 54.005 463.825 515.566 485.724 462.065 Aumento delle spese nel 1915 in confronto al 1914:
Guerra . . . 310.410 383.918 279.681 350.239 M a rin a . . 5.093 29.832 30.538 22.496 316.503 413.750 310.019 372.735 Aumento delle spese del 1915 in confronto al 1913:
Guerra . . . 335.464 380.938 379.749 386.850 M arin a. . . 30.266 32.468 54.316 28.222 365.730 413.496 434.065 415.072 L. 3.150.101.059 » 5.630.626.417 L. 2.480.525.353 2.480.525.358 L. 590.823.076 » -904.759.862 » 2.088.591.261 L. 1,183.851.398 1.183.851.398 al 1 9 1 3 ...» 1.497.768.185 Aumento totale dal 1° ’ uglio 1914 al 30 set- tembae 1915 in confronto al medesimo pe
riodo 1° luglio 1913-30 settembre Ì914 . . L. 3.664.376.756 I tre m iliardi e 664 m ilioni sono la m aggior spesa che il Tesoro italiano ¡ha dovuto sostenere a par tire dal 1° luglio 1914,- ossia da poco prima lo scop pio delia ¡guerra europea, in confronto ai corri spondenti mesi del periodo antecedente. Da un lato questa -cifra è superiore alla spesa effettiva d i guer ra, poiché essa comprende : 1) le ¡maggiori spese civili; 2 ). le spese della preparazione alla guerra; 3) le spese della guerra italiana propriamente -dette: e d a ll’altro lato essa è inferiore, poiché comprende solo 1 pagamenti effettivam-enie avvenuti e non le spese impegnate e non ancora -eseguite.
Quanta parte della -cifra di 3664 milioni risponda a spese della preparazione bellica e della -condotta militare» dell-a -guerra può -arguire dal seguente- cal colo :
Aumento dei pagamenti m ilitari nel 1914-1915 in confronto al 1913-194
Ministero della G u erra... L. 1.927.482.257 » » M arina... » 167.117.563
L. 2.194.599.830 Aumento nel trimestre luglio-settembre 1915
L a -cifra più significativa è quella -che si trova scritta nella sezione più bassa, e che corrisponde-
àtiT aumento della spesa del 1915 su quella quasi
normale, di pace, del 1913. Anche 1© cifre della se zione più alta sono interessanti, come quelle ohe corrispondono ai pagamenti effettivi totali, fatti -sui due bilanci. Queste ultime cifre -comprendono i bi lanci m ilitari di pace e 1di guerra insieme; le cifre
degli aumenti de-l 1915 -soli 1913 le spese in più -ca gionate dalla guerra. Ilo però riprodotto anche le cifre degli aumenti del 1915 sul 1914, sebbene meno significative; poiché, per i due prim i mesi di giugno -e di luglio, anteriori nel 1914 allo scoppio della -conflagrazione .europea, potrebbe taluno- dubitare se non convenisse, per conoscere le spese di guerra, istituire piuttosto il confronto fra il 1915 ed il 1914, anziché fra il 1915 ed il 1913. La differenza nei ri sultati sarebbe tuttavia, come è facile vedere, m ini ma. Possiamo concludere perciò che -i pagamenti totali fatti dal Tesoro italiano per causa- della con flagrazione europea sien-o stati, dall’inizio al 30 set tembre 1915, ¡di circa 3 1/2 mdliar-dli di Mire; e che i
pagamenti correnti battono oggi in tutto su mezzo
m iliardo -circa dell’ultimo anno di ¡pace., Le quali cifre, giova avvertire -ancora, non sono compiute; poiché il conto del Tesero non comprende, nè è
suo ufficio comprendere, il valore degli eventuali
impegni d i -spese assunti in -passato e non ancora seguiti -da pagamento.
in confronto allo stesso trimestre del 1914 G uerra... L. 1.013.794.819 M arina... » 82.685.854
L. 1.096.480.673 » 1.096.480.673 L. 2.291.070.493 -Slui 3664 ¡milioni dii m aggiori spese, circa 3291 mi lioni' si riferiscono ai due bilanci della guerra e -della- marina,' Ma, poiché per cagione della, guerra aumentarono altresì i pagamenti sui bilanci degli interni, de-l tesor-o- e delle colonie, si può ritenere
Il nuovo prestito francese. — Il Ministro delle fi nanze Ribot ha presentato alla Camera un progetto relativo a-1 nuovo prestito. La nuova rendita sarà del tipo 5 % come 1 buoni delle obbligazioni della
difesa nazionale. *
Il tasso di emissione è fissato a 88 franchi per ogni cinque f ranchi di rendita.
La. sottoscrizione pubblica sarà aperta il 25 no vembre; la data di chiusura della sottoscrizione sarà fissata ulteriormente, ma non oltre il 15 di cembre.