Si parla di noi Rubrica
PIEMONTECONOMIA.IT 17/11/2020 TRASFORMAZIONE DIGITALE: DUE WEBINAR CON SCHNEIDER ELECTRIC PER PRESENTARE LE NUOVE TECNOLOGIE GESTI
2
Cnvv.it 17/11/2020 TRASFORMAZIONE DIGITALE: DUE WEBINAR CON SCHNEIDER
ELECTRIC PER PRESENTARE LE NUOVE TECNOLOGIE GESTI
3
Economia locale Rubrica
1 Corriere di Torino (Corriere della Sera) 18/11/2020 CIRIO: "MEGLIO, MA NON MOLLIAMO" (G.Guccione) 4
Economia nazionale Rubrica
16 Il Sole 24 Ore 18/11/2020 NUOVO CROLLO DEI CONSUMI: -8,1% A OTTOBRE (E.Netti) 7
1 Il Sole 24 Ore 18/11/2020 VISCO: AL G20 ITALIANO FOCUS SU CLIMA, PERSONE, RICCHEZZA
(D.Colombo)
9
33 Corriere della Sera 18/11/2020 LA UE: RECOVERY FUND, ANDIAMO AVANTI (E.Marro) 10
10/11 La Stampa 18/11/2020 L'UE AVVISA L'ITALIA "TROPPE SPESE A LUNGO TERMINE (M.Bresolin)
12
26 La Repubblica 18/11/2020 Int. a L.Castelli: CASTELLI "UN FONDO PER SOSTENERE CHI LAVORA MA HA PERSO FATTURATO" (R.Petrini)
13
1 Primo Piano Banche 18/11/2020 SCENARIO BANCHE E RISPARMIO GESTITO 14
Prime pagine Rubrica
1 Il Sole 24 Ore 18/11/2020 PRIMA PAGINA DI MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE 2020 21
1 Corriere della Sera 18/11/2020 PRIMA PAGINA DI MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE 2020 22
1 La Repubblica 18/11/2020 PRIMA PAGINA DI MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE 2020 23
1 La Stampa 18/11/2020 PRIMA PAGINA DI MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE 2020 24
1 Il Giornale 18/11/2020 PRIMA PAGINA DI MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE 2020 25
1 Il Fatto Quotidiano 18/11/2020 PRIMA PAGINA DI MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE 2020 26
1 Corriere di Torino (Corriere della Sera) 18/11/2020 PRIMA PAGINA DI MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE 2020 27
1 La Repubblica - Ed. Torino 18/11/2020 PRIMA PAGINA DI MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE 2020 28
31 La Stampa - Ed. Torino 18/11/2020 PRIMA PAGINA DI MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE 2020 29
Sommario Rassegna Stampa
Pagina Testata Data Titolo Pag.
.
1
PIEMONTECONOMIA.IT
DataPagina Foglio
17-11-2020
TRASFORMAZIONE DIGITALE: DUE WEBINAR CON SCHNEIDER ELECTRIC PER PRESENTARE LE NUOVE TECNOLOGIE GESTI
Telegram N ell'ambito dell'accordo fra Confindustria e Schneider Electric, volto a sensibilizzare le imprese sulle opportunità offerte dalle tecnologie digitali, Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) organizza due webinar: "Garantire la continuità operativa delle imprese in tempo di crisi grazie a un approccio digitale", in programma venerdì 27 novembre 2020 alle 11, e "Smart Manufacturing: benefici dell'interconnessione macchine", in programma alle 11 di mercoledì 2 dicembre 2020. Durante il primo incontro verranno illustrate le procedure e le azioni correttive per reagire a impatti negativi inaspettati e per disporre della tecnologia più adeguata alla gestione ottimale degli impianti, in una prospettiva di sempre maggiore sostenibilità e competitività. Nel secondo incontro saranno illustrati i vantaggi dell'acquisizione e dello scambio automatico dei dati produttivi e delle informazioni ricavabili dall'interconnessione dal parco-macchine aziendale a tutti i livelli organizzativi: dagli operatori agli imprenditori. «La rivoluzione digitale - spiega il presidente di Cnvv, Gianni Filippa - sta radicalmente trasformando i modelli di business, di produzione e di relazione con i clienti e sta fortemente accelerando l'evoluzione dei prodotti e dei servizi anche nei settori industriali più tradizionali. Le tecnologie digitali sono in grado di accrescere notevolmente l'efficienza delle imprese, di migliorare la flessibilità e la capacità di risposta alle esigenze di personalizzazione dei prodotti, oltre che di realizzare una migliore integrazione fra beni e servizi».
[ TRASFORMAZIONE DIGITALE: DUE WEBINAR CON SCHNEIDER ELECTRIC PER PRESENTARE LE NUOVE TECNOLOGIE GESTI ]
156213
Comunicato stampa - 17/11/2020
Trasformazione digitale: due webinar con Schneider Electric per presentare le nuove tecnologie gestionali
Nell’ambito dell’accordo fra Confindustria e Schneider Electric, volto a sensibilizzare le imprese sulle opportunità offerte dalle tecnologie digitali, Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) organizza due webinar: “Garantire la continuità operativa delle imprese in tempo di crisi grazie a un approccio digitale”, in programma venerdì 27 novembre 2020 alle 11, e “Smart Manufacturing: benefici dell'interconnessione macchine”, in programma alle 11 di mercoledì 2 dicembre 2020.
Durante il primo incontro verranno illustrate le procedure e le azioni correttive per reagire a impatti negativi inaspettati e per disporre della tecnologia più adeguata alla gestione ottimale degli impianti, in una prospettiva di sempre maggiore sostenibilità e competitività. Nel secondo incontro saranno illustrati i vantaggi dell’acquisizione e dello scambio automatico dei dati produttivi e delle informazioni ricavabili dall’interconnessione dal parco-macchine aziendale a tutti i livelli organizzativi: dagli operatori agli imprenditori.
«La rivoluzione digitale – spiega il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – sta radicalmente trasformando i modelli di business, di produzione e di relazione con i clienti e sta fortemente accelerando l’evoluzione dei prodotti e dei servizi anche nei settori industriali più tradizionali. Le tecnologie digitali sono in grado di accrescere notevolmente l’efficienza delle imprese, di migliorare la flessibilità e la capacità di risposta alle esigenze di personalizzazione dei prodotti, oltre che di realizzare una migliore integrazione fra beni e servizi».
Per ulteriori informazioni: Marco Fontana, responsabile comunicazione e media CNVV Tel. 0321 674641 - Mob. 347 7605270 - [email protected] - www.cnvv.it
Allegati
» Foto Gianni FIlippa
Login
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI CONSORZIO FORAZ
CONSORZIO RUVARIS CONSORZIO SAN GIULIO CONSORZIO UNIVER
DIGITAL INNOVATION HUB PIEMONTE
ENNE3 POLO CLEVER POLO IBIS
SIN
UNIMPIEGO CONFINDUSTRIA FONDAZIONE ITS
AEROSPAZIO/MECCATRONICA
PRIVACY COPYRIGHT E DISCLAIMER
Confindustria Novara Vercelli Valsesia - Corso F. Cavallotti 25, 28100 Novara - Via P. Lucca 6, 13100 Vercelli - Codice fiscale: 97837890017 - [email protected] ASSOCIAZIONE AZIENDE ASSOCIATE SERVIZI COMUNICAZIONI AGEVOLAZIONI EVENTI CONTATTI SALA STAMPA MULTIMEDIA
1
CNVV.IT
DataPagina Foglio
17-11-2020
156213
1 / 3
Data Pagina Foglio
18-11-2020
CORRIERE TORINO 1+3
L'intervista Il Presidente: «Esenzione fiscale per le imprese». Scoppia il caso delle maschere all'ospedale del Valentino
Cirio: «Meglio, ma non molliamo»
«Non sarà il liberi tutti. Con la zona arancione intravediamo l'uscita, ma farò nuove strette»
I parametri del Piemonte per il quin- to giorno consecutivo segnano il livello arancione. Questo vuol dire, se i dati si confermeranno, che venerdì prossimo la nostra Regione potrebbe passare dalla zona rossa a quella, appunto, arancione, che ha maglie un po' più larghe. Il presidente Cirio è soddisfatto delle misure prese due settimane fa ma non si sbilancia ancora. «La pru- denza resta assoluta. Le misure restrit- tive che ho adottato a ottobre hanno
dato i loro primi frutti. E questa setti- mana sarà decisiva per misurare gli ef- fetti della zona rossa».
Gli effetti attesi sono quelli che Cirio chiama «il contachilometri del virus», ovvero l'indice Rt, «che è passato nelle ultime settimane da 2,16 a 1,37, il tem- po di raddoppio del contagio da 6 a 10 giorni, e l'incremento dei ricoveri ordi- nari da 217 a 6o. Il virus sta rallentando.
E nei prossimi giorni mi aspetto una ulteriore frenata». Resta aperta la crisi
economica: «Io apprezzo quanto sta facendo il governo, ma dovrebbe di- mostrare più fiducia negli imprendito- ri. In venticinque giorni in Piemonte abbiamo assegnato 130 milioni a 70 mila aziende. I tempi dei ristori devo- no essere rapidi. E non la moratoria fi- scale non basta, ci vuole un'esenzione totale delle imposte. Bisogna tassare le piattaforme di vendita online ui mag- giori introiti ottenuti durante il lockdown». a pagina 3 Gucclone
156213
Quotidiano
2 / 3
Data Pagina Foglio
18-11-2020 1+3
L'EMERGENZA D governatore del Piemonte: «Dovremo continuare sulla strada del rigore Cambiare zona non vuol dire tornare ad agosto. Dobbiamo impedirlo»
«Non sarà il liberi tutti Con la zona arancione intravediamo l'uscita,
ma farò nuove strette»
di Gabriele Guccione
p
residente Alberto Cirio, fino all'altra settimana lei voleva chiudere i parchi, e ora non vede l'ora di uscire dalla zona rossa?«La prudenza resta assolu- ta. La linea è la stessa che ho adottato sin dai primi giorni dell'emergenza, arrivando an- che a bloccare la partita Ju- ventus-Milan. E non è cam- biata».
E che cosa è cambiato, al- lora?
«Le misure restrittive che ho adottato a ottobre hanno dato i loro primi frutti. E que- sta settimana sarà decisiva per misurare gli effetti della zona rossa».
Quali sono questi effetti?
«Il contachilometri del vi- rus, l'indice Rt, è passato nelle ultime settimane da 2,16 a 1,37, il tempo di raddoppio del contagio da 6 a io giorni, e l'incremento dei ricoveri ordi- nari da 217 a 6o. Il virus sta ral- lentando. E nei prossimi gior- ni mi aspetto una ulteriore frenata».
Ma con il tracciamento che di fatto è saltato, questi dati sono attendibili?
«I parametri vanno letti con grande prudenza, rigore e senso di responsabilità. Il per- corso che abbiamo iniziato non è breve, durerà almeno per i prossimi tredici giorni».
Da cinque giorni i para- metri del Piemonte sono da zona arancione. Quando scatterà cambierà colore?
«Non si tratta né di fare pressioni sul governo, né di scelte politiche: il percorso è automatico. Per diventare a tutti gli effetti zona arancione bisognerà mantenere i para- metri per due settimane, dun- que fino al 27 novembre do- vremo continuare sulla strada del rigore, senza allentare la presa e cercando di aprire una prospettiva che ci faccia intra- vedere la luce in fondo al tun- nel».
Una volta usciti dal tun- nel, non c'è il rischio che, ci si ritrovi di nuovo davanti al liberi tutti di questa estate?
«Diventare zona arancione, e mi auguro presto anche gialla, non può voler dire tor- nare al mese di agosto. Dob- biamo impedirlo».
Ma come?
«Ho già convocato per gio- vedì (domani, ndr) i migliori
epidemiologi piemontesi per definire assieme nuove misu- re concrete che, indipenden- temente dai decreti nazionali, ci aiutino ad attenuare la pro- pagazione del virus tra le per- sone. Se non lo faremo, a feb- braio saremo di nuovo punto e a capo».
Che tipo di misure ha in mente?
«Non si tratterà di vere e proprie restrizioni, ma di in- dicazioni pratiche in stile sa- baudo sul come riaprire, sen- za rendere vani i sacrifici fatti finora».
Qualche esempio?
«I negozi riapriranno, ma dovranno farlo in sicurezza.
In vista del Natale è impensa- bile che i supermercati venga- no presi d'assalto: le modalità di vendita dovranno essere di- sciplinate in modo rigoroso. E intanto useremo le prossime settimane per migliore i servi- zi e il sistema di tracciamen- to».
Come?
«Con l'uso dei tamponi ra- pidi. Siamo stati gli unici, in- sieme al Veneto, ad averne ac- quistati due milioni e mez- zo».
Oltre agli hotspot, aprirà anche ai test fai da te?
«Se la sperimentazione ve- neta andrà a buon fine, ben
vengano. Ma noi abbiamo già aperto il più possibile, anche ai medici di famiglia e alle far- macie».
Il governo sta facendo ab- bastanza per le imprese chiuse?
«Io apprezzo quanto sta fa- cendo il governo, ma dovreb- be dimostrare più fiducia ne- gli imprenditori. In venticin- que giorni in Piemonte abbia- mo assegnato 13o milioni a 70 mila aziende. I tempi dei ri- stori devono essere rapidi. E non la moratoria fiscale non basta, ci vuole un'esenzione totale delle imposte».
E chi paga?
«Io sono il primo fhm ata- rio di un disegno di legge na- zionale di iniziativa delle re- gioni per tassare le piattafor- me di vendita online sui mag- giori introiti ottenuti durante il lockdown».
Ce l'ha con Amazon?
«No, anzi. E un'azienda che ha fatto investimenti molto importanti anche in Piemon- te. Io sono liberale, ma dico che un profitto dev'essere an- che etico: non può essere fat- to a discapito di chi è stato co- stretto a chiudere. L'emergen- za è emergenza per tutti. E an- che tra le imprese ci vuole un po' di solidarietà».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
156213
Quotidiano
3 / 3
Data Pagina Foglio
18-11-2020
CORRIERE TORINO 1+3
9
I dati
I sacrifici cominciano a dare i primi frutti L'indice
dicontagio è passato da 2,16 a 1,37
99
I rischi
Adotterò nuove misure per regolare la riapertura Altrimenti saremo di nuovo punto e a capo
9
Gli aiuti
Alle imprese serve l'esenzione fiscale totale I soldi si trovano
tassando Amazon
NkTgchumuonnufflunio, 777
Ke,12,P,
,.ira hberi [1,011,1arallCi011e t] .1, t IfialTIO MantIMMO,C11=w
,,i,111.d.U.C110.111.114:111, I
. .:110k1 M.1 la la polt..la
1 %53 k,mr 21-27
156213
Quotidiano
1 / 2
Data Pagina Foglio
18-11-2020 16
D Sole/2
11S
Nuovo crollo dei consumi: -8,1% a ottobre
LA SPESA DELLE FAMIGLIE
Allarme di Confcommercio:
pesano crisi della filiera del turismo e trasporti Sangalli: preoccupa anche la stretta al credito per le Pmi Resca: tanti non riapriranno
Enrico Netti
Dopo il rimbalzo estivo l'autunno e il riacuirsi della pandemia portano un altro tonfo dei consumi.Aottobre, con i primi Dpcm, il calo è stato dell'8,1%
rispetto allo stesso mese del 2019. È quanto emerge dall'analisi congiun- turale di Confcommercio che eviden- zia la drammatica situazione di alcuni comparti che accusano i colpi più duri a partire dalla filiera del turismo con un -60% per gli alberghi, bar e risto- ranti (-38%), servizi peril tempo libe- ro (-73,2%) e trasporti. Riduzioni della domanda che si avvicinano a quelle viste a marzo. Il centro studi Con- fcommercio per novembre prevede un calo del Pil del 7,7% rispetto a otto- bre e del 12,1% su base annua: Per quanto riguarda l'ultimo trimestre la stima di una flessione congiunturale del Pil superiore al 4% grazie auna ri- presa dei consumi a dicembre, mese dello shopping natalizio. Ma questa è una ipotesi fatta immaginando un di- cembre all'insegna di un eccezionale ma improbabile recupero dei consu- mi, segnala il centro studi. In questo quadro il 2020 dovrebbe chiudere con un crollo del Mitra il -9 e il 9,5% grazie al recupero estivo dei consumi, ma l'ingresso nel nuovo anno avverrebbe da una posizione peggiore.
«L'aggravarsi della pandemia e nuovi lockdown pesano sulla nostra e conomia già provata dalla crisi. Ne ri- sentono i consumi e crescono i rischi per l'atteso rimbalzo del Pii nel 2021.
Preoccupa, inoltre, la stretta del credito imposta dalle nuove regole dell'Unio- ne europea - commenta Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio -. Oc- corre una reazione più forte subito: in- dennizzi adeguati perle imprese, mo- ratorie fiscali e creditizie. Nello stesso tempo chiediamo die legge di Bilancio e Piano di ripresa puntino sugli inve- stimenti necessari a rimettere in moto produttività e crescita a vantaggio di una maggiore coesione sociale».
Ottobre ha visto il rallentamento della domanda di beni durevoli come, per esempio, le auto nonostante le ge- nerose campagne dibonus del gover- no e dei produttori. Situazione peggio- re per l'abbigliamento e calzature che accusano icontraccolpi della socialità persa. Tutto il mondo del retail è in grande sofferenza, in particolare gli shopping center per la chiusura nei weekend. Sempre ieri Roberto Zoia, presidente del Cncc (centri commer- ciali) in X Commissione attività pro- duttive della Camera, ha chiesto misu- re concrete peril rilancio della spesa delle famiglie con due tipi di interventi:
iniziative nuove e concrete per rilan- ciare iconsumi.immediatamente dopo le riaperture, considerando che il peri- odo natalizio rappresenta il 4o% delle vendite annuali dei mall. Inoltre il set- tore chiede adeguati ristori «conside- rando che quello dei centri commer- cialiè stato uno dei segmenti del com- mercio più colpiti in assoluto».
Mario Resca, presidente Confim- prese (commercio moderno), tratteg- giaun quadro fosco. «Intrent'anninon si erano mai viste in tutta Italia così tan- te saracinesche abbassate, che non ria-
priranno più, sono i negozianti i nuovi poveri-dice -. Speriamo inunperiodo natalizio dove la gente abbia lavoglia e la possibilità di consumare».
Prende quotala fronda di chi cerca di contrastare «la distorsione compe- titiva delle piattaforme di e-commer- ce». Adirlo Carlo Massoletti, membro di giunta di Confcommercio, durante l'audizione di ieri in commissione At- tività produttive alla Camera. «Nel 2019 le grandi piattaforme dell'e- commerce hanno versato in Italia 123 milioni di tasse, cifra che è stata paga- ta dai soli negozi del centro storico di Milano - ha aggiunto -. Queste piatta- forme riescono a sfruttare le maglie larghe del fisco, hanno redditi molto bassi nei loro bilanci e quindi non producono ricchezza per il sistema Italia». In Francia politici e intellet- tuali hanno lanciato la campagna
«#NoelSansAmazon» riprendendo una analoga iniziativa promossa da Fratelli d'Italia. «Ci siamo mobilitati in una campagna contro il gigante del commercio elettronico che, nella fase degli acquisti natalizi, approfitta della chiusura dei negozi per la pandemia e cannibalizzail nostro tessuto com- merciale - incalza Fabio Rampelli (Fratelli d'Italia), vicepresidente della Camera dei deputati. Quindi non pos- so non condividerla. La riproporrò anche qui e chiamerò il mondo della culturaa schierarsi per una campagna
#NataleSenzaAmazon. Il Governo de- ve sostenere con lo stesso parametro che usa per i lavoratori dipendenti i negozi di vicinato, escludendo dai contributi Amazon e il circuito e- commerce che sta effettuando unver- gognoso sciacallaggio sulla crisi a danno del commercio diprossimità».
enrico.netti@ilsole24ore,com
._;. RIPRODUZIONE RISERVATA
156213
Quotidiano
2 / 2
Data Pagina Foglio
18-11-2020 16
D Sole/2
..11111
. ~ ~
.__~
~ ~ ~lE~~~ ~ËiiR'T;'..~'~'l~2dl
l'Zona rossa. Ristoranti e negozi chiusi in pieno centro a Siano, in zona Brera
-7,7%
Pii
Confcommercio per novembre prevede una flessione del Pil del 7,7%
rispetto a ottobre
40%
Vendite natalizie
Per i centri commerciali, per ora chiusi nei weekend, le vendite natalizie valgono il 40% del business annuale
-011%
Prezzi al consumo A novembre si attende un calo dei prezzi di un decimo di punto e del -0,2% rispetto allo stesse mese del 2019
156213
Quotidiano
1
Data Pagina Foglio
18-11-2020 1+6
BANCA D'ITALIA
Visco: al
Gzoitaliano focus su clima, persone, ricchezza
L'Italia si accinge ad assumere la pre- sidenza del Geo. Un'occasione per ri- lanciare multilateralismo e coopera- zione, indusione sociale e finanziaria, lotta ai cambniamenti climatici. E quanto ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nel corso del meeting "The globalfoundation.
Rome Roundtable 2020". a pagina 6
IL GOVERNATORE DI BANKITALIA
Visco: nell'agenda del G20 italiano persone, pianeta e prosperità
Obiettivi: multilateralismo, inclusione sociale e
finanziaria, climate change
Davide Colombo
ROMA
Nel pieno della peggiore crisi sociale ed economica dopo la seconda guer- ra mondiale, con un crollo del Pil glo- bale stimato in 4,4 punti dal Fmi e un aumento della povertà dopo 25 anni di progressi (nel 2021 oltre 150 milio- ni di famiglie potrebbero trovarsi in queste condizioni) l'Italia si accinge ad assumere la presidenza del Geo.
Un'occasione per rilanciare il multi- lateralismo e la cooperazione, e con- centrare tutte le politiche per ridurre i rischi che incombono sul futuro.
È quanto ha affermato ieri il go- vernatore della Banca d'Italia, Igna- zio Visco, intervenendo al meeting virtuale "The Global Foundation - Rome Roundtable 2020". «L'anno prossimo - ha detto Visco - l'econo- mia globale dovrebbe avanzare lun- go un percorso di ripresa lento e molto incerto; il punto finale sarà una "nuova normalità" che al mo- mento è difficile prefigurare in mo- do sufficientemente dettagliato.
Tutte le politiche devono contribui- re a scongiurare i rischi di ribasso, attraverso un approccio lungimi- rante e cooperativo».
Tre parole chiave dovranno incar-
Governatore gnazio Visco
nare i temi prioritari generali della presidenza italiana del Geo, la prima da quando è stata fondata questa or- ganizzazione nel 1999: «Persone, Pianeta e Prosperità». Dobbiamo trarre il massimo dalle lezioni appre- se dalla crisi pandemica - ha spiegato Visco - e sfruttarle per «rimbalzare in avanti» verso un mondo post-pan- demico più inclusivo e più resiliente.
«L'obiettivo comune è fare in modo che nessuno venga lasciato indietro, contrastando sia il rischio di esclu- sione che quello di comportamenti finanziari irresponsabili, come il so- vraindebitamento, o quelli indotti dall'accesso scorretto ai servizi digi- tali». Il governatore ha indicato due aree di intervento principali: l'accre- scimento delle competenze e delle capacità di utilizzo degli strumenti messi in campo dalle tecnologie digi- tali, a partire dal capo della finanza e del risparmio, proprio per ridurre il
più possibile i rischi di esclusione, e la sfida climatica. Cina, Corea del Sud ed Europa - ha ricordato - sono im- pegnate a diventare economie car- bon free entro il 2050 e le chiusure anti-contagio hanno ridotto dell'8%
le emissioni globali nei primi sei mesi dell'anno. Un salto senza precedenti e che non sarà replicabile con le tec- niche di produzione attuali, ma l'ur- genza di far ripartire nel pieno le atti- vità non dovrà minare gli impegni dei governi: «È necessario rendere com- plementari gli obiettivi di crescita e di sostenibilità, nella progettazione di nuove infrastrutture e nella manu- tenzione di quelle esistenti. Dovrem- mo evitare, per quanto possibile, di utilizzare pacchetti di stimolo per fi- nanziare tecnologie che bloccano i nostri sistemi energetici in un futuro dipendente dai combustibili fossili»
ha concluso il governatore.
a RIPRODUZIONE RISERVATA
156213
Quotidiano
1 / 2
Data Pagina Foglio
18-11-2020
CORRIERE DELLA SERA 33
LaUe: Recovery fund, andiamo avanti
Il portavoce di von der Leyen: accordo possibile. All'Italia 6,5 miliardi dal Sure. Conti, scostamento di 20 miliardi
«La presidente Ursula von der Leyen continua a credere che per il futuro dell'Europa due temi siano ugualmente importanti: concordare e at- tuare una risposta economica e sociale ambiziosa ed effica- ce alla crisi, e garantire il ri- spetto dello Stato di diritto».
Il portavoce della Commissio- ne Ue, Eric Mamer, spiega co- sì la posizione dell'esecutivo europeo, che sta lavorando con la Germania, che ha la presidenza di turno dell'Ue, e
Sciopero
Pubblico impiego, sciopero il 9 dicembre.
La ministra Dadone:
sono attonita
con il presidente del Consi- glio europeo Charles Michel
«per trovare una soluzione» e
«procedere il più velocemen- te possibile», dopo il veto di Ungheria e Polonia sul bilan- cio Ue 2021-2027 e di conse- guenza sul Recovery Fund a cui è legato. L'obiettivo è arri- vare a un accordo, «non stia- mo cercando di calcolare un nuovo calendario per l'eroga- zione dei fonde>.
Per uscire dalla crisi aperta
da Budapest e Varsavia, i capi di Stati e di governo dell'Ue af- fronteranno la questione do- mani, in occasione della vi- deo conferenza che farà il pu- to sul Covid. Intanto i fondi Ue restano bloccati, con l'inco- gnita di quando saranno ero- gati. E il commissario euro- peo all'Economia, Paolo Gen- tiloni, confessa: «A questo punto, qualche preoccupazio- ne sui tempi ce l'ho. Sono fi- ducioso che si riuscirà a risol- vere queste difficoltà, ma cer- tamente il rischio di ritardi va affrontato con determinazio- ne».
Gentiloni è poi tornato sul Mes, il fondo Ue salva Stati che potrebbe erogare 36 mi- liardi di prestiti all'Italia per le spese sanitarie: «Non spetta a me decidere, ma incoraggio i governi con tassi di interesse storicamente più alti a usare tutti gli strumenti». Ma Luigi Di Maio, per i 5 Stelle, ribadi- sce: «E un capitolo chiuso». A chiedere di utilizzare il Mes sono invece anche Cgil, Cisl e Uil, in una nota congiunta sul- la manovra dove i sindacati ri- badiscono il loro giudizio ne- gativo, a partire dalla vertenza sul rinnovo dei contratti per 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici. Vertenza sulla quale ieri le categorie hanno procla-
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea
mato lo sciopero nazionale per il 9 dicembre.
Secondo i sindacati, i 400 milioni in più stanziati con la Stati, legge di Bilancio per il 2021, po rebbe erogare 36 miliardi di che portano a 3,8 miliardi gli prestiti all'Italia per le spese stanziamenti complessivi per sanitarie il contratto 2019-2021 sono in-
11i+w'r insufficienti perrnülaim.
Al. rnle ,lidla F'ieg cullo munowiv 156213 Quotidiano
2 / 2
Data Pagina Foglio
18-11-2020
CORRIERE DELLA SERA 33
sufficienti. Una decisione che lascia «attonita» la ministra della Pubblica amministra- zione, Fabiana Dadone. Duro il Movimento 5 Stelle, per il quale, «in una fase come que- sta», lo sciopero è una scelta
«lunare». Ai sindacati replica indirettamente anche il mini- stro dell'Economia, Roberto Gualtieri, assicurando il mas- simo impegno a tutela del la- voro, grazie anche alla secon- da tranche del prestito euro- peo Sure arrivata ieri: 6,5 mi- liardi, dopo i lo miliardi di ottobre. Soldi che serviranno per finanziare la cassa inte- grazione, prolungata fino a giugno dalla manovra 2021 da 38 miliardi, che sarà rafforza- ta da un nuovo scostamento di bilancio (maggior deficit) di una ventina di miliardi. Del resto, come ha sottolineato ie- ri il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, la ri- presa del terzo trimestre,
«sebbene vigorosa, è parziale e fragile». Per questo bisogna
«continuare a fornire soste- gno» all'economia. «Ritirare ïl sostegno stroppo presto», conclude Visco, potrebbe
«frammentare la ripresa ed esacerbare il disagio sociale».
Francesca Basso Enrico Marro
O RIPRODUZIONE RISERVATA
156213
Quotidiano
1
Data Pagina Foglio
18-11-2020 10/11
LA STAMPA
L'Ue avvisa l'Italia
"Troppe spese
a lungo termine"
I paletti della Commissione alla Legge di bilancio Stallo sul Recovery, Gentiloni: preoccupato dai veti
MARCO BRESOLIN INVIATO A BRUXELLES
L'eccezionale situazione d'e- mergenza giustifica spese
«temporanee», mentre nella manovra italiana ci sono troppe misure «a lungo termi- ne». E questo, in estrema sin- tesi, il principale messaggio che arriverà oggi dalla Com- missione europea. All'ora di pranzo verranno pubblicate le consuete «pagelle» autun- nali stilate sulla base delle bozze di manovra che i gover- ni hanno inviato a Bruxelles, ma quest'anno saranno mol- to particolari: con il Patto di Stabilità sospeso, non ci sa- ranno giudizi quantitativi su deficit e debito. L'esecutivo Ue ha dunque deciso di anda- re a vedere la qualità delle spese messe a bilancio dalle Capitali.
Durante la scorsa primave- ra, Bruxelles ha deciso di so- spendere l'applicazione dei vincoli Ue per consentire agli Stati di spendere per affronta- re l'emergenza. Ma ora è il mo- mento di spulciare tutti i pro- grammi di bilancio per rispon- dere a una domanda: le spese in deficit inserite dai governi per il prossimo anno servono veramente a rispondere a que- sta situazione particolare op- pure si trascineranno anche per gli anni successivi, con ef- fetti negativi sul debito? Per la maggior parte dei Paesi dell'Eurozona si tratta quasi esclusivamente di misure temporanee che avranno un effetto limitato al 2021 o al
massimo al 2022. Per l'Italia no: circa il 30% delle spese si protrarranno nel medio-lun- go periodo.
In una situazione simile ci sono anche la Slovacchia e, in misura minore, la Francia.
Ma non sono previsti richia- mi formali né richieste di cor- reggere il tiro, visto che la so- spensione del Patto impedi- sce di fatto alla Commissione di fare raccomandazioni sui target di bilancio. Anche per questo oggi l'esecutivo Ue di- rà che «tutte le bozze di ma- novra sono complessivamen- te in linea con le raccomanda- zioni». L'Italia sarà comun- que oggetto di due menzioni speciali: una per gli squilibri economici eccessivi (la Com- missione presenterà un rap- porto in primavera) e una per il volume del debito. Se- condo Paolo Gentiloni «il de- bito non deve essere un osta- colo per la ripresa, ma la que- stione va comunque affronta- ta a medio-termine». Perché
—ha sottolineato il commissa-
L'ACCORDO SUL BUDGET UE
Raggiunto la scorsa settimana tra Consiglio e Parlamento europeo 110
1.074,3 al bilancio generale
— di cui 1/3 (356,4 mid) da spendere per il clima
Bilancio totale 2017-2021
1.835
miliardi
di euro
11 Si rafforzano alcuni programmi senza aggravio per gli Stati (introitidalle multe della Commissione)
750
Next Generation Ue Recovery Fund
Horizon (ricerca) da 80,9 a 84,9 (+4) Invest-Eu, da 8,4 a 9,4 (+1) Erasmus+
da 21,2 a 23,4 (+2,2) EU4Health (sanità) da 1,7 a 5,1 (+3,4)
L'EGO - HUB
Ursula von der Leyen ha annunciato altri 6,5 miliardi dei fondi Sure per l'Italia 156213 Quotidiano
1
Data Pagina Foglio
18-11-2020
la Repubblica 26
Intervista alla vice ministra dell'Economia
Castelli "Un fondo per sostenere chi lavora
ma ha perso fatturato"
di Roberto Petrini
ROMA — Ormai è certo un nuovo scostamento di bilancio. Di quanto sarà e quando prevedete di vararlo?
«Dobbiamo continuare a sostenere l'economia - risponde la vice ministra dell'Economia Laura Castelli -, chiederemo le risorse necessarie. La prossima settimana avvieremo l'iter».
A quali categorie pensate di estendere i ristori?
«Intanto allargheremo la platea dei codici Ateco, e aumenteremo la dotazione del Fondo destinato alle aree del Paese con maggiori restrizioni».
E poi c'è la vostra proposta.
«C'è una misura che come M5S consideriamo essenziale. Un fondo perduto per tutte quelle attività imprenditoriali, professionali, di lavoro autonomo e artigiano che, pur non avendo direttamente subito limitazioni dai Dpcm, hanno comunque avuto un impatto negativo sul fatturato. Ci stiamo lavorando con gli uffici del Mef».
44
Fino ad oggi si è seguito il criterio del calo di fatturato dell'aprile scorso e della presenza in aree lockdown. Prevedete di cambiare qualcosa?
«L'idea è di considerare l'anno.
Dobbiamo sostenere le attività che, ad eccezione dei contributi per i mesi di lockdown totale, non hanno preso altro».
Ci sono altre misure allo studio di qui alla fine dell'anno sul fronte fiscale?
«Dobbiamo alleggerire il più possibile le scadenze, a partire da quelle dei prossimi mesi. E poi è importante far ripartire le rateizzazioni decadute. Dovremo intervenire anche sulle
rottamazioni, ci sono cittadini e imprese in difficoltà».
Veniamo alle questioni dell'Europa. Il Recovery Fund sembra incagliato. Teme questa situazione?
«Quelle risorse servono a tutti, si troverà una soluzione. E noi ci faremo trovare pronti, stiamo ultimando il piano».
Pensa che possa far tornare a
40 Al governo Laura Castelli, deputata deIPM5S dal 2013, ora è anche vice ministra dell'Economia
Il. capitolo Mes credo sia chiuso Fino a qualche mese
Fa eravamo gli scemi, ora invece
lo dicono tutti
galla le richieste di ricorso al Mes?
«Credo che il capitolo sia chiuso.
Anche per il presidente del Parlamento europeo quello strumento va riformato. Come ha detto Di Maio, fino a qualche mese fa eravamo gli scemi, ora invece lo dicono tutti».
Che ne pensa della proposta di sterilizzazione dei debiti pubblici di cui si parla in Europa?
«Ho sentito la proposta di Sassoli e le considerazioni di Cottarelli. Per me il tema resta rivedere i Trattati, dobbiamo cambiare quei vincoli che non sono più attuali».
L'intervento sui Sad, i sussidi ambientalmente dannnosi, è limitato ad 1 miliardo e spostato al 2022, come pure per il superbonus 110 si rimanda ai soldi del Recovery fund. Queste soluzioni vi
soddisfano?
«La transizione va accompagnata.
Con una buona pianificazione delle riconversioni energetiche puoi anche rivedere i Sad. Vogliamo un Paese sostenibile. Ed in questo ci aiuta anche il superbonus, che per noi deve arrivare al 2024».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Economia Spremi ai minimi dal 2018 Vico: servono ancora aiuti
156213
Quotidiano
1 / 7
Data Pagina Foglio
18-11-2020
PRIMO 1
PIANO
MONDO BANCARIO
A cura de L'Eco della Stampa
SCENARIO BANCHE E RISPARMIO GESTITO
FSB — indagine hedge funds: Le autorità politiche globali stanno esaminando il ruolo svolto dagli hedge funds nelle turbolenze del mercato del Tesoro statunitense a marzo. con movimenti per 20 trilioni di dollari Un report del Financial Stability Board (FSB). preparato per il vertice dei leader del G20 di questo fine settimana rimarca infatti le preoccupazioni di banche centrali e autorità di regolamentazione per le turbolenze in uno dei mercati finanziar più importanti al mondo Lo FSB. composto da funzionari della Fed e del ministero delle Finanze. indagando il ruolo delle
`istituzioni finanziane non bancarie"_ ha scoperto che a marzo la turbolenza dei mercati sui titoli Usa ha rischiato di portare ad una crisi finanziaria.
evitata solo per l'intervento aggressivo della Federal Reserve_ Il ruolo del debito del governo statunitense. tuttavia. deve interessare tutti gli operatori politici e finanziari globali. in quanto è un fondamento del sistema finanziario mondiale per la sua sicurezza e facilità di negoziazione e per lo status di valuta di riserva del dollaro_
Mohamed EI-Erian (gruppo Allianz): Intervistato da ILSole24Ore Mohamed El-Eria.n, chief economie advisor del gruppo Allianz. spiega che sono due in realtà i vaccini ai quali rivolgono l'attenzione le Borse in questi tempi di contagio Gli effetti del primo. quello che stanno sviluppando le diverse case farmaceutiche in una sorta di lotta contro il tempo per immunizzare la popolazione da Covidl9. risultano evidenti negli andamenti delle Borse. e non solo. nelle ultime settimane. L'impatto del secondo «vaccino».
quello iniettato ormai da tempo e in dosi sempre più massicce dalle Banche centrali appare forse meno dirompente. ma è anche più persistente e, soprattutto. rischia di portare con sè pericolosi effetti collaterali che non sempre sono riportati nei foglietti illustrativi della medicina e quindi non sono facili da rilevare. "Alla vigilia. così come all'indomani delle elezioni americane — spiega El- Enan richiesto dell'impatto delle elezioni amencane sui listini - ho sempre trovato difficile attribuire i movimenti del mercato agli sviluppi politici... Più che dalla politica. gli investitori sono stati guidati da due altri fattori In primo luogo dai segnali inviati dalle tre principali Banche centrali del mondo - Bce. Federa) Reserve e Banca d'Inghilterra - che appaiono tutte non solo in grado. ma anche ben disposte a pompare più liquidità nel mercato_ Non dimentichiamoci poi delle notizie sull'efficacia superiore al 90% dei vaccini Covid in fase di sviluppo .. I mercati terranno d'occhio la sfida in Georgia, ma credo
che saranno più interessati a ciò che farà la Fed E su questo punto ho il sospetto che le Banche centrali più potenti del mondo continueranno a premere l'acceleratore a tavoletta per stimolare la politica monetaria Probabile quindi che questo si traduca in un'ulteriore espansione dei programmi di acquisto di asset su vasta scala. Ci saranno però anche ovvie conseguenze. Le politiche
monetarie estremamente
accomodanti delle Banche centrali hanno contribuito a mantenere spalancate le porte dei mercati obbligazionari e azionarie un solido atteggiamento favorevole al rischio Questo ha consentito alle aziende di continuare a finanziarsi a costi estremamente bassi e l'accesso facile al denaro si è esteso anche alle società ad alto rendimento con un rischio di insolvenza più elevato .. Non tutto fila liscio con questo approccio politico. anzi In primo luogo il meccanismo di trasmissione a favore della crescita e della creazione di posti di lavoro funziona in modo altamente imperfetto_ Il risultato che ne consegue è infatti un disallineamento sempre più ampio tra finanza ed economia. In secondo luogo. il coinvolgimento prolungato delle Banche centrali nei mercati incoraggia un'assunzione di rischi eccessivi da parte degli investitori che_ in alcuni casi. comporta una crescente irresponsabilità finanziaria. Le distorsioni presenti sui mercati delle attività aumentano poi il rischio di un'allocazione errata delle risorse in tutta l'economia. Infine queste decisioni hanno inavvertitamente contribuito a un peggioramento del divario nella distribuzione del reddito e della ricchezza che.
andando ad aggiungersi al disagio generale
stanno anche comportando un
allargamento delle disuguaglianze in termini di opportunità". Focalizzandosi sulla Bce. poi El- Erian chiarisce `difficile che la Bce compia un passo indietro sulle sue misure di sostegno prima che la crescita sia saldamente ripristinata nell'Eurozona. e penso anzi che possa già accelerare a dicembre. Basta ricordare cosa è successo poco più di un anno fa. quando la Banca centrale aveva lasciato intendere di voler diminuire il proprio aiuto non ci è voluto molto tempo prima di assistere a un'inversione di marcia-
Pagamenti digitali: La Cmspi (società di consulenza americana) analizza il potenziale impatto sui Paesi europei del ritardo nell'adeguamento della Sca (strong customer authentication) che costerebbe alle-commerce
156213
2 / 7
Data Pagina Foglio
18-11-2020
PRIMO 1
PIANO
MONDO BANCARIO
A cura de L'Eco della Stampa
ben 108 miliardi di euro. cifra che farebbe emergere in Italia l'ipotesi di un'applicazione scaglionata che sostituisca l'attuale scadenza (31 dicembre 2020). Forte impatto sull'Italia (13.8 miliardi) che si piazza dietro Spagna (20,1) e Francia (18.8) ma davanti alla Germania (12.8 miliardi). L'impatto totale sale a 154 miliardi basandosi sulle previsioni di vendita 2021_ La crisi pandemica ha rallentato l'operatività degli operatori bancari e finanziari e l'implementazione del protocollo EMVCo 3D-Secure versione 2 (ad oggi si utilizza 3D Secure). L'impatto maggiore sarà subito dalle Pmi. le quali contano molto sui canali online e di recente hanno subito una conversione digitale - spiega infine Netcomm. la quale si auspica un'applicazione graduale delle regole e l'esclusione delle stesse per transazioni sotto certe soglie.
Carolyn Rogers (comitato regolatori Basilea):
Carolyn Rogers. segretaria generale del comitato dei regolatori di Basilea intervistata dal Financial Times ha mostrato estrema cautela nell'autorizzare una ripresa dei pagamenti dei dividendi agli azionionisti nel breve periodo.
sostendendo che la distribuzione delle cedole dovrebbe restare congelata fino a quando l'impatto a lungo termine della pandemia sarà più chiaro. Nonostante le pressioni dei banchieri.
quindi Rogers (in carica dall'agosto 2019) spiega che gli investitori dovrebbero attendere ancora per i dividendi o il riacquisto di azioni e ciò nonostante le solide riserve di capitale delle banche. Carolyn Rogers ha chiarito: `in una crisi c'è un premio sulla flessibilità. Ritengo che trattenere la distribuzione discrezionale del capitale abbia senso".
Fusioni bancarie europee: Grazie allo stimolo della crisi. sembra essere iniziata l'attesa ondata di fusioni e acquisizioni bancarie europee_ Per ora l'operazione più importante è stata compiuta da Intesa Sanpaolo che ha rilevato per 5 miliardi di euro. Ubi Banca. dando luogo alla maggiore acquisizione bancaria in Europa negli ultimi 10 anni. Poche settimane dopo. in Spagna, si è assistito alla fusione di CaixaBank con Ba.nkia e altre operazioni sono in discussione. Unicredit negli ultimi anni è stata annoverata come promessa sposa" della francese SocGen e della tedesca Deutsche Bank e. ultimamente. anche di Commerzbank. che potrebbe aggiungere alla sua controllata tedesca HVB. Ma mentre nel 2018 l'a d di Unicredit sosteneva l'importanza delle fusioni. attualmente Mustier non vede spazi per queste operazioni nel breve periodo ed è pessimista rispetto alla possibilità che M&A
possano salvare le banche europee. Anche questa estate. durante l'evento Euromoney Livestream. Jean Pierre Mustier ha confutato L'idea che il Covid-19 avrebbe stimolato più fusioni in Europa a causa delle nnnovate incertezze sulla qualità degli asset. spiegando che `se hai due banche deboli e le unisci crei una banca più debole
Bad Bank europea: Alla luce dei tanti inter✓enti e incentivi govemativi. in pochi si chiedono come verrà ripagato il debito generato. Bce stima che la crescita porterà a 1.400 miliardi gli Npl. cifra che si attesta a 1.300 miliardi nell'analisi di AlixPartners su dati pubblici. Andrea Enria (pres.
vigilanza Bce) chiede la creazione di una bad bank europea con standard comunitari che ribalti però le perdite a livello nazionale. Ma a fronte di questo gap e dell'eventuale nascita della bad bank. come repenre nuovo equity per ricapitalizzare gli investimenti e tutelare le good bank rimanenti. garantendo stabilità? Una soluzione sarebbe un fondo sovrano comunitario per la ricapitalizzazione che sia vincolato al consolidamento europeo. La creazione di big bank pan-europee garantirebbe rating elevati.
rafforzamento dell'ego. un efficace strumento di gestione per la BCE e l'omogenizzazione dei mercati del credito e dei capitali. La crisi attuale ha generato pericoli, conseguentemente però sono emerse le opportunità per una rapida ristrutturazione dell'intero sistema bancario europeo.
Bankitalia/1: Intervenuto al meeting telematico -The Global Foundation - Rome Roundtable 2020"
il governatore di Bankitalia Ignazio visco. ha spiegato che - in questo scenario di crisi sociale ed economica - la presidenza del G20 (la prima dalla sua nascita nel '99) rappresenta per l'Italia l'occasione per slanciare la cooperazione e il direzionamento delle politiche verso una mitigazione dei rischi 'Persone. Pianeta e Prosperità" sono le 3 parole chiave dell'Italia. la quale dovrà saper contrastare l'esclusione e i comportamenti finanziari scorretti attraverso l'accrescimento delle competenze e la sfida climatica. 'Serve rendere complementari obiettivi di crescita e sostenibilità. evitando di bloccare i sistemi energetici in un futuro dipendente dai combustibili fossili' ha concluso l'intervistato.
Bankitalial2: Bankitalia ha stimato la probabilità di default per le aziende nei prossimi 12 mesi e nonostante la crisi Covid impatti in modo significativo. il peggioramento osservato sulle probabilità di insolvenza è meno grave di quello
156213
3 / 7
Data Pagina Foglio
18-11-2020
PRIMO 1
PIANO
MONDO BANCARIO
A cura de L'Eco della Stampa
dopo la crisi del debito sovrano nel 2012. La quota passerebbe dal 2.4% medio pre-crisi al 3- 4.4%. a seconda degli scenari cioè della possibilità di accesso o meno ai prestiti coperti da garanzie pubbliche. Ma è più bassa del livello di 5.4% toccato nel 2015. culmine della crisi da debito pubblico. In ogni caso si tratta di osservazioni preliminari. dato che il Pil è atteso in calo vicino a 9,5% mentre allora fu più limitato_
Per l'analisi Bankitalia ha usato i dati di un rating interno «Icas». (in-House Credit Assessment System), che stima le probabilità di insolvenza.
creato dalla Banca d'Italia nel 2013 per consentire alle banche di portare in Bce i prestiti erogati come garanzia per avere nuova liquidità
E
unostrumento per la politica monetaria cui fanno ricorso gli istituti. soprattutto medio-piccoli che non hanno varato modelli interni_ che si è rivelato valido anche per le analisi macroeconomiche.
Camillo Venesio (Abi): Camillo Venesio_
vicepresidente dell'Abi. spiega che la piena entrata in vigore in Europa della nuova definizione di default dal prossimo primo gennaio creerà grandi problemi a milioni di famiglie e imprese. se non sarà rivista e coordinata con la complessa situazione attuale dell'economia in fase di prolungata pandemia.... Le nuove soglie per identificare il default sono. 1% di sconfinamento sulla singola linea di credito per più di 90 giorni con franchigie di 100 euro per le esposizioni al dettaglio di famiglie e Pmi non superiori a un milione di euro e di 500 euro per le esposizioni superiori_ Ma ci sono anche altre due importanti componenti problematiche nella nuova definizione di default: la prima è la "Riduzione dell'obbligazione finanziaria', che si applica per tutte le operazioni di rinegoziazione (moratorie) dei prestiti. di rifinanziamento o consolidamento relative a posizioni che siano in difficoltà finanziaria e per le quali il valore attuale dopo la rinegoziazione sia inferiore di più dell'1% rispetto al valore iniziale. in questi casi il credito deve essere segnalato in Npl.
E
evidente che in presenza di tale regola in questo particolare momento molti crediti finirebbero in Npl. con ancor maggiore difficoltà e restrizioni operative per famiglie e imprese. Oltretutto questi nuovi Npl entrerebbero nel "tritacarne" del calendar provisioning (obblighi relativi a svalutazioni in tempi definiti) con necessità di ulteriori accantonamenti per le banche. che diventerebbero quindi ancor più prudenti nella concessione del credito. La seconda componente problematica è ►"'Uniformità di applicazione della definizione di default" che consiste in una"propagazione" del default da uno a più soggetti:
per esempio. se una cointestazione è inserita in default. anche i singoli cointestatari dovranno esserlo, così come altre cointestazioni con soggetti terzi. Queste regole. così come innumerevoli altre. sono state studiate ed emanate per economie normali e non possono essere applicate senza importanti correzioni in presenza della difficile situazione attuale. Il fatto è che il quadro normativo per le banche europee - che naturalmente hai suoi effetti su centinaia di milioni di famiglie e imprese - è diventato così articolato e complesso che anche per gli stessi Regolatori appare difficile talvolta comprendere tutte le interconnessioni tra i diversi piani normativi e gli impatti in situazioni di emergenza.
E quindi necessario un pronto intervento dell'Autontà bancaria europea (Eba) che sospenda o riveda almeno fino al prossimo 30 giugno i provvedimenti in questione. anche per rendere pienamente attuabili le proroghe delle Moratorie italiane fino a quella data._.".
Sofferenze bancarie: Dall'inizio della pandemia sono ben 236 le assegnazioni di S&P Global di rating negativo per le banche mondiali. sono state messe sotto outlook negativo e quindi con prospettive in peggioramento. circa un terzo degli istituti di credito del pianeta. E il 2021. avvertono gli stessi analisti. potrebbe essere l'anno peggiore dal 2009. più difficile di questo 2020. Perché nonostante la maggiore e indubbia solidità degli istituti di credito per resistere allo stress rispetto al 2009. la lunghezza della crisi, l'allentamento progressivo nel 2021 delle misure di sostegno che hanno finora stabilizzato le banche, l'aumento delle insolvenze societarie e l'indebolimento nella qualità del credito bancario lasceranno i loro segni più marcati l'anno prossimo. Il ritorno ai livelli pre- cisi potrebbe non arrivare prima del 2023 Un ripristino «lento. incerto e variabile a seconda delle aree geografiche». secondo l'analista Emmanuel Vo►lanci. Del resto anche la presidente della Bce Christine Lagarde, preoccupata per un 2021 «ancora difficile» ieri si é detta pronta a ncalibrare gli interventi di Francoforte sui mercati.
A rendere la prospettiva difficile è anche l'aspettativa del venir meno graduale degli aiuti alle imprese e all'economia o di una certa flessibilità da parte dell'.Authority che hanno salvaguardato la stabilità del sistema bancario Non è un caso se ieri anche il presidente dell'Abi.
Antonio Patuelli, è tomato a insistere sulla necessità di un rinvio di certe regole Ue che entreranno in vigore a gennaio e rischiano di mettere alle strette le banche e scatenare un effetto domino di fallimenti tra le imprese Vanno ripensate le norme sul trattamento dei prestiti e la
156213
4 / 7
Data Pagina Foglio
18-11-2020
PRIMO 1
PIANO
MONDO BANCARIO
A cura de L'Eco della Stampa
definizione di "default". se si vuole evitare che le banche siano obbligate «a stringere i cordoni della borsa» E l'effetto paradossale. dice Patuelli. di regole scritte in un altro mondo. in un'altra era.
che cozza anche con «l'incoraggiamento a sostenere le imprese e le famiglie con prestiti anche garantiti» Perfino il governatore di Bankitalia. Ignazio Visco in un intervento a The Global Foundation per la presidenza italiana del G20 ha sottolineato quanto sia cruciale che «le autorità fiscali e monetarie continuino a fornire sostegno» adattando la loro azione alla situazione in evoluzione.
Antonio Tajani (Forza Italia): Intervistato dal Quotidiano Nazionale Antonio Tajan i europarlamentare. vicepresidente di Forza Italia e del Ppe. toma a perorare la causa di una sospensione dell'entrata in vigore delle nuove regole europee sulle banche. altrimenti destinate ad essere operative dallo 1 gennaio 2021_
'Occorre sospendere subito — spiega Tajani - le nuove regole fino alla fine della crisi Covid come si è fatto per il Patto di stabilità E in seguito intervenire per vedere se è possibile renderle più flessibili. (Nel frattempo il Governo italiano) a livello nazionale dovrebbe prorogare le garanzie dello Stato ai prestiti che le banche danno alle imprese contenute nel decreto liquidità. ma.
soprattutto. dovrebbe battersi in Europa perché si sospendano le regole sugli accantonamenti di capitale previsti per le banche, si introducano deroghe al nuovo meccanismo per cui cade in default chi ha un debito arretrato di 90 giorni anche per soli 100 euro. limite che sale a 500 euro per le aziende. e allungare i tempi per il calcolo degli impatti nella cessione dei crediti deteriorati Poi Antonio Tajani precisa 'tanto a livello europeo che a livello nazionale il valore dei crediti deteriorati é destinato a raddoppiarsi. Per questo chiediamo di distinguere tra i crediti che sono davvero tali perché hanno il 5% di possibilità di essere pagati ìn quanto il debitore è sparito o l'azienda è fallita. e quelli che solo apparentemente sono deteriorati ovvero che non riescono a essere saldati in tre mesi perché il debito — causa Covid - è in temporanea difficoltà perché ha dovuto chiudere l'azienda. o magari attende che lo Stato saldi il suo debito con lui e così via" Questa battaglia vede anche l'Associazione bancaria italiana in prima linea 'Voglio essere chiaro qui non si tratta di difendere
le banche. - puntualizza Tajani - ma i soldi di tutti i cittadini che devono essere messi in circolo per dare prestiti a famiglie e imprese e favorire così la crescita, Se non interveniamo, c'è il rischio che crolli tutto. Non è un caso che persino il Copasir
ha dedicato diverse pagine della relazione sulla tutela degli asset strategici nei settori bancari e assicurativi inviata il 5 novembre ai presidente delle Camere alla questione dei crediti deteriorati-
Npl: C'è un grande punto interrogativo sul futuro delle banche italiane: quando le moratorie scadranno. quanti prestiti andranno in default? Il Sole240re qualche settimana fa ha fatto un'indagine tra le principali banche italiane. per capire la solidità delle imprese a cui le moratorie sono state concesse Un piccolo "carotaggio". che ha dato un risultato cautamente incoraggiante.
buona parte delle moratorie è stata concessa a imprese solide con rating elevati Questo non significa che l'onda di Npl non ci sarà, ma forse sarà meno drammatica di quanto non ci si immagini Ecco i dati Banco Bpm ha 16 miliardi di prestiti coperti da moratoria. Di questi. il 76%
riguarda aziende con alto rating_ dunque affidabili.
in grado - verosimilmente - di tornare a pagare dopo le moratorie. Sui 16 miliardi di finanziamenti sotto moratoria quindi. solo 800 milioni sono verso aziende con rating bassi e appartenenti a settori maggiormente colpiti dal Covid I dati di UniCredit non sono molto diversi. Dei 205mila clienti a cui sono state concesse moratorie per 24 miliardi di euro. il 71% ha rating affidabili (investment grade) ll 29% ha invece rating poco solidi: cioè circa 7 miliardi sui 24 totali. Se si guarda lo spaccato dei settori. si scopre che il grosso di questi 7 miliardi di prestiti ad aziende con basso rating è legato al settore immobiliare (24%) e a quello di arredamento-costruzioni (20%). Settori che soffrono la crisi. ma non tra i più colpiti. Solo il 12% è invece verso un settore molto colpito come il turismo, mentre il 7% è verso il settore dei beni di consumo. Intesa Sanpaolo ha invece concesso 514mila moratorie per un totale netto di 54 miliardi Di questi, 30 miliardi sono di aziende che appartengono a setton ad alto o medio rischio Covid Ma attenzione: di questi 30 miliardi, la maggior parte dei crediti è verso aziende con rating elevati (14.7 miliardi) o a medio rischio (12 miliardi). Solo 3.8 miliardi sono crediti sotto moratoria concessi ad imprese che hanno rating ad elevato rischio e che appartengono a settori ad alto o medio rischio- Covid Insomma il 7.11% del totale
Mcc — Fondo di garanzia: II Mediocredito centrale. al quale fa capo la gestione del Fondo di garanzia per le Pmi. ha avviato una campagna di verifiche sulla documentazione e le procedure seguite dalle banche per erogare i prestiti assistiti da garanzia pubblica Dai primi di novembre gli
156213
5 / 7
Data Pagina Foglio
18-11-2020
PRIMO 1
PIANO
MONDO BANCARIO
A cura de L'Eco della Stampa
istituti di credito che hanno veicolato questi finanziamenti stanno ricevendo. attraverso la piattaforma con la quale operano con il Fondo una richiesta molto dettagliata di documentazione per ora relativa in prevalenza ai prestiti entro i 30 mila garantiti al 100 per cento. Per Mcc si tratta di verifiche ordinarie. previste dal contratto di programma con il Mise e dalla legge_ Solo che quest'anno a cambiare sensibilmente la situazione ci sono i numeri 12 milioni di domande di prestiti, contro una media di 150 mila del 2019. e il controvalore. paria 103 miliardi E ancora: ci sono le procedure semplificate e accelerate per consentire la concessione della garanzia anche attraverso accoglimento automatico. Tutte novità introdotte per fare fronte all'emergenza legata al lockdown e varate con vari decreti_ e in particolare con il decreto Liquidità Con questa operazione Mcc chiede nei fatti il riscontro documentale rispetto a quanto sinora le banche hanno soltanto dichiarato compilando le schermate fornite dalla piattaforma con la quale operano con il Fondo. Sulla base dei dati forniti dagli istituti, Mcc farà verifiche a campione. su circa il 5% delle pratiche di ogni istituto
ogni mese. I controlli fatti a campione diventano invece a tappeto nel caso in cui le banche escutano le garanzie Verifiche e controlli.
considerate anche le difficoltà logistiche legate ai lockdown. saranno gestite con tutta probabilità interamente da remoto Quel che è certo è che sarà un enorme mole di lavoro sia per le banche che per il Fondo Un monitoraggio che appare ancora più appropriato ora che il governo intende prorogare le garanzie sui finanziamenti fino a giugno 2021. La questione delle verifiche sui prestiti garantiti sarà uno dei punti all'ordine del giorno del comitato esecutivo dell'Abi di oggi. al quale parteciperà il commissario Consob Paolo Ciocca per parlare di cybersecurity.
Milano capitale della finanza: Milano è pronta per diventare capitale della finanza europea Tre indizi fanno una prova. 11 La Borsa torna in Italia.
grazie all'operazione con i francesi di Euronext. e il quartier generale operativo sarà nella metropoli lombarda. E adesso. viste le regole sempre più stringenti della Ue sulle banche, assisteremo probabilmente a un'esplosione di quotazioni a Piazza Affari di aziende alla ricerca di liquidità per crescere Non dimentichiamo che, insieme al listino meneghino. è ritornata "in patria" pure Mts.
la società piattaforma che si occupa della compravendita di titoli di Stato: opera su 16 mercati locali ed 8 sovranazionali (Israele compreso) Data l'esplosione dei debiti nazionali,
causa Covid e il massiccio intervento della Bce.
ha preso sempre più peso il mercato dei bond pubblici_ Per cui Milano sarà il crocevia di Btp.
Bund tedeschi Oat francesi Bonos spagnoli e non solo. 2) La fusione fra Nexi e la danese Nets ha generato il principale operatore europeo nei pagamenti digitali. Con Nets si fa il balzo in avanti.
che sarà sempre più lungo: i vertici di Nexi hanno fatto sapere che sono all'orizzonte altre tre operazioni di M&A. ovvero matrimoni per diventare ancora più potenti. 3) Milano però non è solo fintech. ovvero la finanza applicata alla tecnologia. Nella città. ci sono Intesa Sanpaolo.
ovvero una delle banche più solide dell'Occidente soprattutto dopo la fusione con Ubi e grande azionista di Nexi Non dimentichiamo Unicredit unico gruppo con un piede in Italia e uno in Germania. Ma anche BancoBpm. Fineco.
Mediolanum .. E Telepass. ormai numero uno nel Vecchio Continente nel proprio settore che si sta allargando sempre di più. Vogliamo poi segnalare che Elliot, uno dei principali hedge fund Usa_
possiede il Milan? Pare infine che Ip Morgan e Goldman Sachs, ovvero l'olimpo di Wall Street siano pronte a finanziare il nuovo stadio di San Siro.
Azioni risparmio: La conversione delle azioni di risparmio di Danieli e Buzzi-Unicem: due operazioni fotocopia. solo che la prima è stata bocciata, mentre la seconda - domani quando si riuniranno i soci - ha buone chance di passare Entrambe hanno proposto la conversione con un rapporto che sacrifica le azioni senza diritto di voto: 0,65 azioni ordinarie a fronte di ogni azione di risparmio posseduta per l'azienda di impiantistica di Buttrio. 0 67 per la cementiera di Casale Monferrato. In entrambi i casi l'operazione era strutturata in modo da non compromettere il controllo. in Danieli aggiungendo il rimedio del voto maggiorato che in Buzzi non è necessario.
dato che la quota del primo azionsita. Fimedi.
scenderà dal 59.09% al 50.94%. Destino
incrociato, ma con finale
diverso. dunque per le ultime operazioni della serie. Un trend partito da lontano che. nell'ultimo decennio. ha interessato blue chip quali Fiat.
Italcementi. UniCredit e Intesa. La ratio è sempre la stessa' razionalizzare e semplificare la struttura del capitale. allineare i diritti di tutti gli azionisti.
aumentare la liquidità del titolo. Le azioni di risparmio - che garantiscono una maggiorazione sul dividendo_ ma non danno diritto di voto e in caso d'Opa (sempre più rare) possono essere tranquillamente ignorate - andavano di moda parecchi anni fa perchè consentivano alle aziende familiari di raccogliere capitali senza intaccare il
156213
6 / 7
Data Pagina Foglio
18-11-2020
PRIMO 1
PIANO
MONDO BANCARIO
A cura de L'Eco della Stampa
controllo. Alla fine sono state superate. come le scatole cinesi. perchè gli ordinamenti hanno offerto sistemi più sofisticati - quali le azioni a voto multiplo - per permettere a imprenditori e famiglie di restare comunque in sella Considerato che la categoria è costosa. si sono così moltiplicate le operazioni per cancellarle_
Mps/1: Mps non è stato fatto fallire nel 2017.
quando la Bce aveva messo nero su bianco che aveva zero patrimonio e bilanci falsi. ma è stato salvato a suon di aumenti di capitale e con il governo che ha iniettato nelle sue casse cinque miliardi e mezzo di euro per rilevarne il 68 per cento I registi di questo salvataggio sono tutti in auge legatissimi l'uno all'altro da Profumo all'ex ministro Pier Carlo Padoan (che vola alla presidenza di Unicredit). dal direttore del Met.
Alessandro Rivera. al governatore di Bankitalia.
Ignazio Visco. Ed è davvero sospetta la fretta improvvisa, dopo la condanna degli ex manager voluti da via XX Settembre. con la quale si vuole maritare il Monte a qualche istituto che poi annacqui tutto. Casualmente. si parla proprio di Unicredit. Il disegno di Stato sulla Siena degli ultimi sette anni è stato scaricare il costo del salvataggio sui contribuenti. sugli obbligazionisti e sui piccoli azionisti E ora. fingendo ossequio a un'Europa dove con la scusa dei Covid si sta nazionalizzando di tutto. Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri tentano di regalare l'istituto a una banca privata. aggiungendovi una dote di circa quattro miliardi
Mps/2: Nell'analisi sulla futura legge di Bilancio. Il Fatto dedica un paragrafo al Monte dei Paschi di Siena. Il Monte dei Paschi oggi è del Tesoro. che però vuole venderlo e allora arriva il regalino fiscale: la conversione delle "Dta" (le svalutazioni sui crediti che diventano sconti fiscali) per le banche che si fondono. Quella che si prende Mps.
per usarli. dovrà però essere più grande di Siena:
la norma pare scritta per Unicredit. dove s'è appena insediato in cda l'ex ministro Padoan l'uomo che nazionalizzò il Monte nel 2017.
Mps/3: Intervista al finanziere Giuseppe Bivona (partner Bluebell) che si sofferma su alcune dichiarazioni di Fabrizio Viola sui famosi derivati e sugli aiuti di Stato a Mps. definiti `una truffa ai danni dello Stato": nel 2013 vengono presentate rappresentazioni false al Parlamento per i -Monti bond". nel 2017 gli aiuti - serviti a ripianare un buco da 7.6 miliardi - vengono fatti passare per hcapitalizzazione precauzionale L'intervento della Procura è stato ambivalente - dichiara Bivona -. in quanto ha imputato il falso in bilancio a Mussari e
Vigni ma ha chiesto più volte il proscioglimento di chi adottava le stesse condotte (Viola e Profumo).
"E' una Ustica della finanza conclude l'ex manager - Bce. Commissione Ue. Bankitalia. Mef e Consob conoscevano la situazione di Mps",
Unicredit: Articolo di Euromoney che analizza le prossime strategie di Unicredit e la figura di Pier Carlo Padoan. presidente designato di Piazza Gae Aulenti. che potrebbe rivelarsi un prezioso alleato del ceo Mustier nel riscrivere i propri piani per gruppo bancario La nomina dell'ex ministro del Tesoro arriva in un momento cruciale per la più grande banca italiana. poiché la "pressione' sull'ad Mustier per eventuali M&A è continua.
nonostante il manager francese continui a non voler imboccare quella strada. ma le autorità cli regolamentazione europea spingono in quella direzione e il mercato ha accolto con favore la recente acquisizione di Ubi Banca da parte di Intesa Sanpaolo. Il valore azionario di Unicredit, nel frattempo è calato più di quello delle altre banche italiane nel periodo della pandemia e ciò solleva interrogativi sulla priorità di Jean Pierre Mustier di mantenere lo status di banca commerciale paneuropea. Molti vedono nell'arrivo di Padoan un catalizzatore per il cambiamento Padoan ha salvato la banca Mps e ne conosce
molti pregi e difetti e potrebbe fare da
"traghettatore' verso un eventuale deal. ma le priorità del nuovo presidente saranno gli obblighi verso gli azionisti. quindi non forzerà una fusione che non converrebbe loro. Nonostante il grande lavoro dell'amministratore delegato Mustier tra il 2016 e il 2017, il nuovo consiglio d'amministrazione che si insedierà ad aprile dovrà rivedere i piani dell'ad francese. poiché il coronavirus ha spa77ato via le ipotesi su cui Mustier aveva basato il suo piano 2020-2023. Di conseguenza Mustier sta preparando un aggiornamento del piano che. probabilmente.
verrà presentato durante un investor day nel primo trimestre del prossimo anno. Goldman Sachs e JPMorgan hanno ottenuto il mandato di fornire consulenza. Probabilmente il nuovo piano non comprenderà ne' l'acquisizione di Mps. nè tantomeno quella di Banco BPM. Più probabile che l'aggiornamento del piano verta sul progetto di Mustier di creare una sub-holding per le operazioni internazionali. che includa anche la terza banca privata tedesca HVB Sembra che l'attuale consiglio d'amministrazione uscente abbia ritardato l'attuazione di questo progetto.
anche perché `politicamente delicato-. in quanto prevede anche una riduzione dell'esposizione al debito pubblico italiano
156213