EFFETTUARE OSSIGENOTERAPIA Definizione
Per effettuare ossigenoterapia si intende
somministrare ossigeno (O2) a una persona, ad una concentrazione superiore a quella normalmente
presente nell’atmosfera, tramite inalazione. Per
somministrare questo gas alle concentrazioni richieste vengono utilizzati presidi di diverso tipo ( es. :
mascherine, cannule nasali ecc..) Scopi ed indicazioni
L’ossigeno viene somministrato in situazioni di ipossiemia (diminuita concentrazione di
ossigeno nel sangue rispetto ai valori fisiologici) allo scopo di favorirne l’adeguata
concentrazione ematica, il suo trasporto nel
sangue e dal sangue ai tessuti. L’ossigeno è un gas inodore e incolore, facilmente combustibile, leggermente più pesante dell’aria, essenziale per la sopravvivenza delle cellule e dei tessuti dell’organismo e quindi per il mantenimento delle funzioni vitali. Per questi motivi viene utilizzato come un vero e proprio farmaco.
Le principali indicazioni alla somministrazione di ossigeno sono: l’insufficienza respiratoria acuta, lo scompenso cardiaco, lo shock, l’anemia
grave ).
Conoscenze finalizzate alla tecnica
Il fisiologico consumo di ossigeno in un soggetto a riposo è di circa 200-250 ml al minuto; alcune situazioni quali febbre,
sepsi, irrequietezza, aumento del
metabolismo ne incrementano il consumo.
E’ importante controllare che la
somministrazione di ossigeno non superi la dose prescritta e osservare spesso la persona per rilevare precocemente segni di depressione respiratoria quali
sonnolenza, diminuzione della frequenza respiratoria, cianosi, sudorazione, disturbi visivi.
L’ossigeno deve sempre essere
somministrato umidificato al fine di evitare irritazioni e/o danni alla mucosa orale e nasofaringea; in presenza di secrezioni polmonari, inoltre, la somministrazione di ossigeno non umidificata ostacola la loro eliminazione attraverso l’espettorazione.
Per umidificare l’ossigeno si possono utilizzare umidificatori cilindrici con serbatoio asportabile nel quale viene
versata acqua bidistillata. Gli umidificatori devono essere lavati, asciugati con cura e disinfettati o sterilizzati; se non è possibile la sterilizzazione, devono essere lavati e disinfettati con un prodotto idoneo al
termine del loro utilizzo.
In ambiente ospedaliero l’ossigeno viene conservato o in bombole o erogate
attraverso una rete di tubature
intramurarie terminanti in prese a muro.
Le bombole, disponibili di varie capacità, sono conformi a un codice colore
standardizzato (bianco) ed etichettate con una scritta che indica chiaramente il loro contenuto.. devono essere conservate ed utilizzate in modo sicuro, fissate ai
supporti o posizionate in modo da evitare cadute e poste lontano da fonti di calore o fiamme.
Ogni sistema di erogazione comprende
fonte di ossigeno, il riduttore, il
flussometro che permette di erogare l’ossigeno in litri al minuto, un tubo di diametro e lunghezza variabili, un
umidificatore, un presidio per la somministrazione.
Presidi per la somministrazione di ossigeno