Terza parte: L’autore e il romanzo
4. L’autore: Morimi Tomihiko 森見登美彦
Morimi Tomihiko 森見登美彦 (1979 -‐ ) è un autore contemporaneo conosciuto per i suoi romanzi dalle sfumature fantastiche. Iniziò ad appassionarsi alla letteratura già da bambino, grazie ai libri illustrati che la madre spesso gli regalava e grazie alla “misteriosa” libreria della nonna. Come spiega in un’intervista43, quella libreria era “un vero
casino”: all’interno vi erano libri della madre, delle zie, alcuni libri del nonno come Shinsengumi Keppuroku (lett. Shinsengumi: cronache di sangue) e anche libri per bambini. I primi romanzi che attirarono la sua attenzione furono storie come Alice nel Paese delle Meraviglie e Alice Oltre lo Specchio, romanzi le cui fantasie influenzarono da subito la sua scrittura. Alle scuole elementari aveva l’hobby di scrivere brevi storie accompagnate da disegni che poi regalava alla madre la quale, insieme alla nonna, ha sempre sostenuto il suo desiderio di diventare scrittore, anche se lo stesso non può essere detto del padre; con lui condivide la passione per la lettura, ma non appoggiò mai del tutto le sue aspirazioni. Dopo essersi iscritto all’Università di Kyōto, la passione per la scrittura e la lettura crebbero ancora di più: dalle opere di Dostoevsky ai shōjo manga, ai romanzi di Steven King all’Ugetsu monogatari, la sua libreria non smetteva mai di allargarsi. Nel 2003, mentre proseguiva gli studi magistrali, pubblicò il suo primo romanzo Taiyō no tō 太陽の塔 (La Torre del Sole) con il quale vinse la quindicesima edizione del Japanese Fantasy Novel Award 日本ファンタジーノ
43 Link: http://www.webdoku.jp/rensai/sakka/michi65.html (ultimo accesso 21/08/2017) Figura 19
ベル大賞. Il suo secondo romanzo, Yojōhan shinwa taikei 四畳半神話大系 (conosciuto come The Tatami Galaxy) fu un vero successo, tanto che nel 2010 la Madhouse ne realizzò la serie animata. La storia racconta con ironia le vicende di uno studente universitario iscritto al terzo anno, watashi, convinto di aver sprecato i suoi primi due anni in club e attività inutili; da matricola sognava la “rosea” vita del campus, fra attività extra-‐scolastiche e amori, alla ricerca della ragazza “dai capelli corvini”. Tuttavia, a mettergli i bastoni tra le ruote ci penserà Ozu, malevolo e brutto come uno yōkai, causa di tutte le
disavventure del protagonista. A tirargli su il morale ci penserà Akashi, una kōhai carina e intelligente, per la quale watashi ha una cotta. Alla fine di ogni capitolo (e di ogni puntata dell’anime) ripensando a tutto il tempo perso, al protagonista viene concessa la possibilità di tornare indietro nel tempo -‐ grazie ad un pupazzetto perso da Akashi -‐ nel tentativo di recuperare i bei momenti persi: scelto il club, ogni volta arriverà Ozu a creare scompiglio, facendogli perdere ancora una volta i primi due anni universitari. La storia è ambientata a Kyōto e si basa sulla vita universitaria dell’autore; l’anime, andato in onda da aprile a luglio 2010, fu il primo programma televisivo a vincere il Japan Media Arts
Festival nel febbraio 2011 grazie allo «sviluppo straordinario che il direttore Yuasa Masaaki ha saputo dare alla storia, sostenuta da movimenti dinamici e grafiche non convenzionali»44.
All’interno della serie animata appare un altro romanzo di Morimi che ha avuto un recente successo anche come anime: Yoru ha mijikashi, arukeyo otome! 夜は短し歩けよ乙女, pubblicato a novembre 2006 dalla casa editrice Kadokawa Shoten. Vincitore del 20° Premio Yamamoto Shugurō, ha raggiunto a febbraio 2017 oltre 1,2 milioni di copie vendute, diventando un vero e proprio best seller. L’autore racconta una storia d’amore giovanile dove il protagonista è ancora una volta il senpai -‐ interpretato dal cantante Hoshino Gen -‐ che non si dà per vinto nella sua ricerca della ragazza “dai capelli corvini”. A fare da sfondo a questa storia d’amore è Kyōto che, con l’alternarsi delle stagioni e dei suoi meravigliosi colori e paesaggi, accompagna il senpai nella sua ricerca.
44 Fonte: Japan Media Arts Festival Archive 文化庁メディアゲイ芸術祭:歴代受賞作品
Link: http://archive.j-‐mediaarts.jp/en/festival/2010/animation/ (ultimo accesso 20/08/2017)
Figura 20
Copertina di Yojōhan shinwa taikei, edizione Kadokawa bunkō
Nel 2007 pubblica Uchōten kazoku 有頂天家族, dove in una Kyōto contemporanea vivono insieme umani, tanuki e tengu45; protagonista è Yasaburō, terzo figlio dei Shimogamo, una
famiglia di tanuki che, come da tradizione, sono in grado di trasformarsi in qualsiasi cosa, da oggetti a esseri umani.
A febbraio 2015 è stato pubblicato il sequel intitolato Uchōten kazoku: nidaime no kichō ed è in programma un terzo titolo46; con questa
serie di romanzi, Morimi si distacca dalle precedenti opere, facendo rivivere creature del folklore come protagonisti invece che studenti universitari; come racconta in una intervista del 2015 in occasione dell’uscita del sequel, l’idea è scaturita proprio dall’incontro con un tanuki: «È successo una notte, mentre stavo tornando a casa dopo una cena. Stavo passando per una zona residenziale, quando all’improvviso mi sfrecciò davanti agli occhi un animale che s’infilò dritto in una scanalatura. Sono andato a vedere ed era lì dentro, così ho pensato che fosse un tanuki. E allora ho realizzato che girano veramente per Kyōto! Da quel momento ho capito che se avessi scritto una storia dove i tanuki vivono fra gli uomini nella Kyōto odierna, avrei potuto scrivere qualsiasi cosa. […] Tuttavia, avevo l’impressione che se avessi parlato solamente di umani e tanuki, la storia sarebbe risultata banale. Così, prendendo spunto dal manga Dai nippon tengu tō ekotoba di Kuroda Iou, ho deciso di inserire anche i tengu, creando così una triplice relazione che mi ha permesso di creare varie opportunità per far muovere la storia.»47
Altro romanzo in cui vengono rievocati elementi del folklore è Kitsune no hanashi (lett. il racconto della volpe, 2006), composto da 4 racconti apparentemente non collegati fra loro – Kitsune no hanashi, Kakujitsu no naka no ryū, Akuma e Suijin -‐. Nel 2007 pubblica Hashire, Melos! in cui riscrive capolavori della letteratura classica ambientandoli nella città di Kyōto e proponendo come protagonisti studenti universitari. Opere successive sono Koibumi no gijutsu (2009), Pengin haiwei (2010) -‐ vinictore del Japan SF Grand Prize -‐, Yūbinkyoku shōnen (lett. il ragazzo della posta, 2011), Seinaru namakemono no bōken (lett. le avventure di uno
45 Fonte: intervista del 14/03/2015; link http://bookshorts.jp/morimitomihiko/ (ultimo accesso 20/08/2017) 46 Ibidem
47 Link: http://bookshorts.jp/morimitomihiko/(ultimo accesso 20/08/2017) Figura 21
Evento organizzato in occasione dell’uscita del secondo libro della serie Uchōten kazoku
scansafatiche, 2013) e l’ultimo romanzo, Yakō (lett. Viaggio Notturno, 2016).
5. Il romanzo: Yakō「夜行」
Yakō ha avuto un ottimo successo, tanto da essere candidato al premio Naoki per l’anno 2016 e meritare l’ottavo posto nella classifica per il premio Hon’ya taishō 201748. La storia
contiene le caratteristiche tipiche della bibliografia di Morimi: l’ambientazione nella città di Kyōto, sfumature fantastiche quasi horror, protagonisti giovani ragazzi e un finale che solo apparentemente conclude la storia.
Il romanzo si divide in cinque storie, ognuna raccontata da uno dei cinque ragazzi protagonisti, amici di vecchia data che decidono di incontrarsi per organizzare un viaggio a Kurama; il motivo di questo viaggio è quello di non dimenticare e di scoprire cosa sia successo veramente, la
notte dello himatsuri di dieci anni prima, in cui scomparve Hasegawa 長谷川さん, loro amica. Durante il viaggio verso Kurama, i cinque protagonisti si alternano nel raccontare episodi dai particolari soprannaturali, ma tutti con due elementi in comune, Hasegawa e la serie di stampe49
dal titolo Yakō dell’artista Michio Kishida 道生岸田, composta da 48 misteriose opere.
Due sono gli elementi che balzano
48 Fonte: https://www.hontai.or.jp/ (ultimo accesso: 25/09/2017).
49 Il termine utilizzato nel romanzo è dōbanga 銅版画, cioè una stampa realizzata con una matrice in rame,
tecnica conosciuta anche come “acquaforte”.
Figura 22
Copertina del romanzo, edizione Shogakukan
Figura 23
Tsukioka Yoshitoshi, Sojobo istruisce Yoshitsune