Seconda parte: Letteratura e Turismo
3.2 Machi-‐okoshi: nuove prospettive fra turismo letterario e seichi junnrei
Come accennato prima, il turismo letterario ha ormai un ruolo molto importante per l’economia locale, in particolare se legato al progetto del machi-‐okoshi, volto alla rivitalizzazione delle città e delle zone rurali colpite dallo spopolamento. Il movimento del machi (o mura 村 e chiiki 地域) okoshi iniziò alla fine degli anni Settanta con la comparsa di numerose strutture e complessi turistici, come impianti sciistici, sorgenti termali, grandi magazzini e tutto ciò che potesse attirare l’interesse dei turisti. Alcuni villaggi e città enfatizzarono invece il proprio patrimonio culturale, a volte re-‐inventandolo e adattandolo alle mode contemporanee (Moon, 2009). In questo hanno giocato un ruolo importante romanzi, light novel, anime e manga che hanno guidato i lettori alla scoperta di luoghi ormai quasi dimenticati. Un importante esempio è dato dal revival di Sakaiminato, città natale del mangaka Mizuki Shigeru, autore di Ge Ge Ge no Kitarō. Questa cittadina non aveva nessuna
22 Fonte: http://lifestyle.inquirer.net/251820/kimi-‐no-‐na-‐wa-‐pilgrimage-‐tour-‐set-‐up-‐by-‐japanese-‐government-‐
invites-‐foreigners/ (ultimo accesso: 09/08/2017)
23 Collaborazione tra Cool Japan Travel e la società di bus turistici Willer Travel;
Fonte: 日本経済新聞 01/08/2017 http://www.nikkei.com/article/DGXLASFB31HCX_R30C17A7L83000/ (ultimo accesso 09/08/2017)
Sito ufficiale: http://travel.willer.co.jp/tour/campaign/kiminona/ (ultimo accesso 09/08/2017)
Figura 9
Post della società Willer Travel su Twitter per pubblicizzare il tour.
caratteristica particolare che potesse attirare l’attenzione dei visitatori – se non i rinominati frutti di mare -‐ ed era pura difficile da raggiungere. Tuttavia, investendo sulla popolarità del mangaka ha potuto distinguersi da tutte le altre città della prefettura di Shimane, unendo la cultura pop alla nostalgia per il furusato, luogo lontano dalla frenesia della modernità (Greene, 2016). Agli inizi degli anni Novanta il manga Ge ge ge no Kitarō divenne l’elemento principale per la rivitalizzazione della città e, grazie alla cooperazione fra autorità locali e l’autore stesso, venne inaugurata la Mizuki Shigeru rōdo 水木しげるロード (la via di Mizuki Shigeru) e un museo dedicato al mangaka. La disposizione stessa della città e il percorso ricordano quello degli antichi pellegrinaggi: si parte dalla stazione, si passa poi per la Mizuki Shigeru rōdō per arrivare così al museo e concludere il viaggio di nuovo alla stazione. Un’altra somiglianza con i percorsi sacri può essere trovata nel piccolo santuario al suo interno, simboli della tradizione shintoista, che conferiscono un aspetto religioso-‐sacrale al percorso. Altri aspetti importanti che influenzano l’interesse dei turisti sono la distanza e i costi per poter raggiungere quel determinato luogo; la maggior parte delle città ha trasporti efficienti da e per le destinazioni turistiche, altre hanno creato dei percorsi “in miniatura” dei pellegrinaggi più famosi, ma alcune si trovano in zone rurali difficili da raggiungere e richiedono quindi un dispendio di tempo e denaro maggiore. Come spiega Barbara Greene, «this factor has been taken into consideration in the case of Sakaiminato, where the local train station and sometimes the trains themselves are decorated with characters from Ge Ge ge ge no Kitarō » (2016, p. 337), immergendo così i turisti fin dai primi passi del viaggio nel mondo fantastico e allo stesso tempo nostalgico di Shigeru.
Tuttavia, bisogna precisare a cosa si riferisce il termine manga/anime junrei: junrei è il termine comunemente usato per indicare i pellegrinaggi, spesso preceduto da seichi 聖地, posti sacri legati alle tradizioni religiose. Negli ultimi anni il successo del mondo e della cultura anime e manga è stato tale da aggiungere un nuovo significato al termine; di seguito è
Figura 10
Guida turistica della regione di Tottori: in copertina, gli yōkai di Mizuki Shigeru.
riportata la spiegazione del dizionario online Kotobank コトバンク24 :
Seichi junrei
1. Pellegrinaggi legati a luoghi d’interesse religioso.
2. Pellegrinaggi effettuati da appasionati nei luoghi diventati ambientazioni di libri, anime, manga, film ecc.
Tali pellegrinaggi rappresentano una risorsa talmente utilizzata che esistono delle vere e proprie guide, come ad esempio Jinja junrei: manga, anime de ninki no seichi o meguru25 (Pellegrinaggio nei santuari: viaggio nei luoghi sacri attraverso anime e manga),
oppure il sito Seichijunrei mappu 聖 地 巡 礼 マ ッ プ26 – di cui esiste anche un’app
scaricabile sui cellulari -‐ che ne offre una classifica divisa per prefetture. A inizio 2017, nell’ambito del Cool Japan, progetto promosso dal Governo nel 2002 che ha visto aumentare il numero di visitatori stranieri in maniera esponenziale, è nata la Anime Tourism 88-‐Stop Pilgrimage (88 richiama il famoso pellegrinaggio degli ottantotto templi nello Shikoku): l’iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra la già citata Japan Anime Tourism Association e la casa editrice Kadokawa e mira a stilare un itinerario comprensivo degli ottantotto seichi più apprezzati legati ad anime, manga e loro autori. L’obiettivo è quello di raggiungere quattro milioni di turisti – sia inbound che outbound – nel 2020, in concomitanza con l’evento dei giochi olimpici a Tokyo27, oltre che
ampliare e aggiornare la già esistente Japan Anime Map, compilata dalla Japan National Tourism Organization (JNTO).
Una delle città che sta vivendo un boom turistico grazie a queste iniziative è Shizuoka, ambientazione della serie di romanzi gialli HaruChika ハルチカ dell’autore Hatsuno Sei 初 野晴 (1973 -‐ ). La serie è composta da sei romanzi pubblicati da Kadokawa Shōten tra
24 Fonte: https://kotobank.jp/word/聖地巡礼-‐
686484#E3.83.87.E3.82.B8.E3.82.BF.E3.83.AB.E5.A4.A7.E8.BE.9E.E6.B3.89
25 岡本健、『神社巡礼:マンガ・アニメで人気の「聖地」をめぐる』、エクスナレッジ、2014年
26 Link al sito: https://seichimap.jp/contents/2014/07/spot-‐ranking.html (ultimo accesso 10/08/2017) 27 Fonte: Nihon keizai shinbun 日本経済新聞, articolo del 17/09/2016
http://www.nikkei.com/article/DGKKZO07368040W6A910C1TI5000/ (ultimo accesso 10/08/2017)
Figura 11
Titolo: “Revival locale grazie a HaruChika”
Shizuoka Shinbun 静岡新聞, articolo del
l’ottobre 2008 e il febbraio 2017 i cui racconti ruotando attorno alla vita di due studenti delle scuole superiori, Haruta – amico d’infanzia di Chika, un ragazzino timido ma dotato di uno spiccato intuito -‐ e Chika -‐ una ragazzina dal carattere forte, decisa a diventare più “femminile” -‐ . I due si iscrivono al club musicale della scuola che rischia tuttavia di essere chiuso a causa delle poche iscrizioni; mentre cercano di reclutare nuovi membri, attorno a loro accadono fatti inspiegabili che i due cercheranno di risolvere. I romanzi, che a settembre 2015 hanno raggiunto un totale di 550mila copie vendute28, hanno avuto sia
un adattamento manga (pubblicato sulla rivista Monthly Shōnen Ace da dicembre 2015) sia anime (trasmesso sulle reti nazionali dal 7 gennaio al 24 marzo 2016)29 ; in occasione
dell’uscita del film live-‐action, il 15 marzo 2016 è iniziata la collaborazione con la città di Shizuoka; all’uscita nord della stazione JR della città venne installato un grande cartello raffigurante i due protagonisti che invitavano i turisti a visitare le mostre e le ambientazioni collegate ai romanzi, come il Shimizu Marine Park 清水マリンパーク. La Camera di Commercio e la City Film Supporters di Shizuoka crearono inoltre degli opuscoli –contenenti anche consigli gastronomici -‐
che guidavano i turisti tra i luoghi in cui avvennero le riprese.
Come riporta un articolo del Nihon keizai shinbun, vi sono grandi aspettative sull’ utilizzo di film, romanzi, manga ecc. come strumenti per attirare sempre più turisti; la S-‐pulse Dream Plaza nel quartiere di Shimizu (Shizuoka) ha registrato nel 2015 ben trentacinque mila visitatori solamente alla Chibi Maruko-‐chan Land, il doppio rispetto all’anno precedente, tendenza che si è registrata anche nel 2016, con turisti provenienti per la maggior parte dall’estero, Cina e Taiwan30.
HaruChika è solamente uno dei tanti esempi di machi okoshi legati al manga junrei; lo stesso
28 Fonte: http://www.shizuoka-‐cci.or.jp/assets/files/Sing201606/Sing6-‐P11.pdf (ultimo accesso 11/08/2017) 29 Fonte: sito ufficiale anime http://haruchika-‐anime.jp (ultimo accesso 11/08/2017)
30 Fonte: Nihon keizai shinbun 日本経済新聞, articolo del 1/03/2017
http://www.nikkei.com/article/DGXLZO13493060Y7A220C1L61000/ (ultimo accesso 12/08/2017)
Figura 12
Poster della casa editrice Kadokawa che invita alla riscoperta della letteratura: 「本には人生を
変える力がある」,"I libri hanno il potere di cambiare la vita".
boom è stato registrato per Lucky ☆star ラキ☆スター e la città di Kasukabe (Saitama)31,
oppure per il recente successo della serie manga Bungo stray dogs 文豪ストレイドッグス (2012-‐)(fig. 12) che, avendo come protagonisti scrittori moderni – come Dazai Osamu, Nakajima Atsushi, Akutagawa Ryūnosuke ecc. – ha portato alla riscoperta fra i giovani sia delle loro opere che delle loro città di origine.
Secondo uno studio condotto dalla facoltà di economia e finanza dell’Università di Osaka32, questo processo può essere diviso in cinque fasi:
La tabella fa riferimento alla metà degli anni Novanta, quando i fan iniziarono a visitare i vari set sotto l’ondata di successo di manga e light novel come Sailor moon e, soprattutto, delle fiction televisive di carattere storico (taiga drama) dell’emittente nazionale NHK, dal cui successo nacque il fenomeno delle rekijo (lett. ragazze della storia), ragazze accumunate dalla passione per la storia nazionale rivisitata attraverso manga, romanzi, videogiochi e drama. Buona parte delle prime rekijo letteralmente innamorate dello squadrone della Shinsengumi33,
le quali visitando i luoghi storici hanno dato vita a quello che viene definito dagli studiosi come pop spiritualism, una forma alternativa del seichi junrei34.
In quegli anni, «le scene all’interno delle opere non prendevano come modello città realmente esistenti […], anche cercando per tutto il Paese gli stessi identici paesaggi che compaiono in, ad esempio, Sasae san o Doraemon, potremmo non trovarli mai»35. I fan quindi
prima cercavano corrispondenze nel reale e poi, una volta individuate, iniziavano i
31 La pagina ufficiale della JNTO offre un itinerario basato sulla serie:
http://www.jnto.go.jp/eng/indepth/cultural/pilgrimage/rakisuta.html (ultimo accesso 12/08/2017)
32 Kusanagi, Nobuteru 草薙信照, Yamano, Shōta 山野翔太 (2014). Seichi junrei bijinesu no butai ni kansuru
kenkyū 聖地巡礼ビジネスに関する研究. Tesi di laurea. Università di Osaka. Facoltà di Economia e Finanza.
33 Lett. nuovo gruppo selezionato; speciale corpo di polizia organizzato durante il periodo Bakumastu (1853-‐
1867)dedito alla protezione dei sostenitori dello shogunato.
34 Per approfondimenti vedere: Sugawa-‐Shimada, Akiko (2015). “Rekijo, pilgrimage and pop spiritualism: pop-‐
culture-‐induced heritage tourism of/for young women”. In Japan Forum, vol. 27. N. 1, pp. 37-‐58.
35 Ibidem, p. 3.
Media I fase II fase III fase IV fase V fase
Drama – libri -‐ manga
Visione / lettura
Visita alla location, spinta al chiiki okoshi
Anime
Identificazione location da parte
dei fan Pellegrinaggio Ricerca dei luoghi presenti nell’opera Legame fra località e opera
9 30 42 45 47 47 47 0 10 20 30 40 50 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 (年)
Visitatori santuario Washinomiya
pellegrinaggi. Tuttavia, negli ultimi anni questo modello ha subito dei cambiamenti che lo studio fa risalire al successo di Lucky ☆star: in questo caso, il legame tra anime e città è avvenuto nella fase di realizzazione stessa, quindi prima della messa in onda, con l’intento di portare i fan nelle località ritratte.
Nella tabella successiva sono riassunte le differenze nei due processi:
I fase II fase III fase IV fase V fase
Precedente sistema di seichi
junrei business
Visione / lettura opera
Identificazione location da parte dei fan
Pellegrinaggio
Ricerca dei luoghi presenti
nell’opera
Legame fra località e opera Nuovo sistema
di seichi junrei business
Legame località
e opera Messa in onda Visione
Pellegrinaggio dei fan Ricerca dei luoghi presenti nell’opera
Lucky ☆ star è un manga creato da Kagami Yoshimizu nel 2004 e pubblicato mensilmente nella rivista Comptiq (Kadokawa Shoten); la serie animata, composta da 24 episodi, è stata prodotta dalla Kyōto Animation e trasmessa da aprile a settembre 2007 su sedici canali nazionali. La storia ruota intorno alla vita di quattro studentesse delle superiori, due delle quali figlie di un sacerdote shintoista. Grazie al successo di Lucky ☆star, il turismo nella prefettura di Saitama ha visto un notevole aumento, in particolare per quanto riguarda il santuario shintoista Washinomiya 鷲宮神社. Secondo un articolo del Mainichi shinbun 36, nel
2007 – prima della trasmissione dell’anime – la città aveva registrato circa 90.000 visitatori, mentre nel 2008 la cifra è arrivata a 300.000, tendenza che si è mantenuta tale negli anni:
36 Fonte: 毎日新聞デジタル「鷲宮神社:『ラキ☆スタ』聖地の初詣客数47万人」 Articolo del 08/01/2013
(万人)
Tale successo può essere ricondotto a due motivi principali: durante la sigla d’apertura di ogni episodio vengono utilizzati luoghi realmente presenti nella città, creando così un forte impatto sullo spettatore; secondo, poiché la storia non contiene profondi legami fra i personaggi (siano essi d’amore o legati al passato) ma si concentra sull’ordinaria vita delle bishōjo, autori, fan e autorità locali hanno potuto creare situazioni a loro favorevoli senza dover essere limitati dai contenuti originali. Tale tipo di anime e manga, continua l’autore, viene definito “daily life” (nichijo kei) o “slice of life” (kūki kei) (Yamamura, 2015, p.61).
Tuttavia, vi sono numerosi esempi di turismo derivato dal seichi junrei che non hanno avuto l’effetto desiderato, dove le ondate di visitatori hanno causato danni alle località e provocato disagi ai residenti. Tali effetti negativi si riscontrano in particolare in luoghi che non sono “pronti” a ricevere un numero così grande di persone: ad esempio, ritornando al caso Washimiya, trattandosi di un santuario shintoista le autorità erano preparate all’arrivo di visitatori, ma non mancarono casi in cui strutture collocate nelle aree residenziali furono invece messe in difficoltà. In questo caso la cooperazione non solo economica e strategica, ma anche di mutuo rispetto tra fan, autorità locali e copyrighters è riuscita a garantire un successo che in altre zone, a causa delle difficoltà accennate, ha portato alla disfatta del progetto. Come spiega Yamamura, questo punto è di fondamentale importanza, poiché:
If contents tourism is to be viewed not just as business pertaining to licenses or economic transactions between host and guest, but instead as communication between people in an actual space and time with contents at the centre of those interactions, then this constitutes a vital insight into what conditions might enable successful contents tourism elsewhere. (2015, p. 76)
Come accennato nell’introduzione al capitolo, il termine contents tourism viene utilizzato in Giappone già dagli anni Novanta in riferimento a tutti gli aspetti della cultura pop legati al
Figura 13
Confronto fra la scena mandata in onda nell’anime e l’ambientazione reale. (Fonte: Yahoo! Japan)
turismo; molti studiosi, vedendo i benefici che esso può portare all’economia, iniziarono a studiare casi precedenti che oggi possono essere considerati come forme “primordiali” di tale fenomeno. Masubuchi (2010) fa risalire il primo caso di contents tourism (qui, turismo letterario) alla visita dei luoghi legate alle poesie e alla figura di Matsuo Bashō (1644-‐1694) nel periodo Edo. Steinberg, autore fondamentale per gli studi sul media mix, in Anime’s media mix: franchising toys and characters in Japan (2012) fa risalire gli inizi di tale fenomeno nel 1960 in concomitanza con il successo della serie Tetsuwan Atomu 鉄腕アトム di Tezuka Osamu 手塚治, mentre Yamamura (2011) ne colloca l’inizio negli anni Novanta, dividendone l’evoluzione in tre fasi:
1) Anni ‘90: boom legato alla cultura anime e manga;
2) Anni 2000: utilizzo di mass media e internet per condividere contenuti;
3) Post 2000: contents turism; città e luoghi reali diventano essi stessi media, in quanto sempre più legati a contenuti “virtuali” e letterari (anche attraverso musei, monumenti ecc.), aumentando così le prospettive economiche e turistiche.
Il successo del contents turism non è così scontato: essendo strettamente legato alla risorsa principale (sia essa romanzo o film), il successo che ne deriva può essere duraturo nel tempo o molto limitato, esaurendosi non appena la “freschezza” della novità svanisce.
In conclusione, come sostengono Beeton, Yamamura e Seaton:
[…] contents tourism is not only a form of tourism for young people in Japan, with older visitors continuing to demonstrate a fascination with their own (and other’s) versions of popular culture and the layers of meaning this can provide. By looking at popular cultural tourism in terms of its contents and meaning, we can take the notion of contents tourism beyond Japan, using it as a framework from which to consider the relationship between tourism and culture of the day in other cultures and parts of the world (2016, p. 151).
3.3 Case Study: La Kyōto di Morimi
Nel 2015 Kyōto ha conquistato per il secondo anno consecutivo il titolo di “città più bella del mondo”, piazzandosi al primo posto nella classifica stilata dalla rivista Travel+Leisure37.
Capitale e dimora dell’imperatore dal 794 al 1868, è oggi considerata la “capitale culturale”