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CAPITOLO III: I CASI DI STUDIO

1.3. Agricoltura Biodinamica.

Prima di andare a parlare dell'altra attività che interessa le due Aziende prese in esame e cioè l'attività agrituristica, è necessario spiegare cosa si intende per Agricoltura Biodinamica/omeodinamica, essendo questa la caratteristica che differenzia le due Aziende.

L'azienda agricola ''Floriddia'' produce prodotti biologici, mentre l'Azienda agricola ''Il Cerreto'' produce prodotti biodinamici/omeodinamici.

L'agricoltura Biodinamica è un altro metodo di coltivazione che segue i principi dell’ agricoltura biologica. Questa ha come obiettivo non solo il risanamento della Terra ed il rafforzamento di tutte le relazioni ecologiche planetarie in cui è inserita ogni azienda, ma anche la rifondazione della qualità degli alimenti per l’uomo.

È applicata in tutto il mondo dal 1924. Parte al fondamento che l’azienda agricola è un vero e proprio organismo vivente a ciclo chiuso, inserito nel più grande organismo vivente cosmico.

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Le sue basi teoriche sono da ritrovare nell'Antroposofia di Rudolf Steiner, filosofo austriaco di fine ottocento noto per le sue applicazioni in campo medico, pedagogico (scuole Waldorf), economico, agricolo e artistico.

Fu lui a dare le indicazioni su un modo diverso di coltivare in un momento in cui l'agricoltura convenzionale, nata nel 1860, cominciava a produrre i primi disastri.

Gli animali nutriti con i fieni concimati con prodotti chimici perdevano di fertilità, i terreni diventavano sempre più poveri e la qualità degli alimenti degenerava rapidamente.

Era il 1924 e un gruppo di importanti proprietari terrieri della Germania orientale, chiese a Steiner come intervenire sulla vitalità dei terreni.

Alcuni agricoltori tedeschi organizzarono un meeting per riflettere sui problemi emergenti dall’agricoltura chimica.

Il risultato fu una serie di conferenze, che oggi sono raccolte nel libro "Impulsi scientifico- spirituali per il progresso dell'agricoltura". Conferenze che non vennero divulgate fino a che ricerche e prove sperimentali su campo non hanno dimostrato che il metodo funzionava. Vennero fatte ricerche, ad esempio, su semi in germinazione che dimostravano un effetto preciso di dosi infinitesimali di sostanze medicinali sulle fasi di germinazione.

A volte si pensa che l’agricoltura biodinamica e biologica sia quasi un modo di coltivazione spontanea delle colture, senza o con limitati interventi dell’uomo.

In realtà proprio nell’agricoltura biodinamica è l’uomo il fulcro principale di tutto che, grazie alla sua capacità anche “spirituale” , coordina le varie forze per la realizzazione della sua azienda agricola.

La complessità delle relazioni che si intrecciano in ogni organismo vivente è l'oggetto dell'attenzione e della sperimentazione in biodinamica, tanto che l'approccio viene considerato un metodo scientifico - spirituale.

Due principi che si possono ritenere tipici della teoria biodinamica di Steiner hanno a che vedere con il compostaggio e con le fasi della luna.

Inoltre è importante sottolineare che alcune pratiche biodinamiche hanno una radice scientifica e una loro intrinseca utilità, come ad esempio il "sovescio", cioè l'interramento di particolari piante a scopo fertilizzante e la rotazione delle colture.

Altre pratiche risultano decisamente bizzarre e senz'altro più vicine alla magia che non all'agricoltura razionale come ad esempio, una pratica ritenuta di fondamentale importanza consiste nello spruzzare il terreno con "preparati biodinamici", ottenuti da letame, polvere di quarzo o sostanze vegetali, in diluizione omeopatica.

In ragione di questi elementi e di altri ancora (ad esempio l'importanza attribuita alle forze cosmiche o il concetto di energia vitale) la biodinamica è oggi considerata una pseudoscienza.

Il metodo biodinamico considera ogni sostanza come un binomio di materia e forza vitale; più una sostanza è diluita, più avrebbe effetto sugli organismi con cui viene a contatto. Il principio è simile a quello che sta alla base dell'omeopatia e medesime le contestazioni: le leggi della chimica provano infatti che il prodotto finale è così diluito da non contenere più neppure una molecola della sostanza di partenza.

Per migliorare la qualità del terreno, aumentandone la quantità di humus, e allo stesso tempo migliorare la qualità del raccolto, si impiegano delle sostanze di origine naturale appositamente trattate, che vengono chiamate "preparati". Ne esistono di due tipi: da spruzzo e da cumulo, anche detto ''Preparato500''.

I preparati per il compostaggio ("da cumulo") vengono aggiunti al cumulo di materiale da compostare, al fine di facilitarne la decomposizione in humus e terriccio.

Steiner suggeriva che la precisa composizione, posizione, forma e manipolazione di una pila di compost fosse critica per raggiungere il risultato migliore. I preparati da cumulo sono in tutto sei e sono ottenuti a partire da erbe officinali (Achillea millefolium, Matricaria

chamomilla, Urtica dioica, Quercus robur, Taraxacum officinalis, Valeriana officinalis)

ognuna fatta compostare o macerare in condizioni ambientali particolari e impiegando come contenitori parti dei corpi di animali.

Questo perché, sempre secondo la teoria delle forze vitali, ambiente e contenitore influenzano le caratteristiche del materiale finale.

I preparati da spruzzo sono invece solo due, "cornosilice", a base di quarzo macinato, e "cornoletame", a base di letame bovino. In questo caso il contenitore che serve alla loro preparazione è il corno del medesimo animale. Le corna vengono svuotate e riempite con quarzo o letame, e sotterrate per sei mesi. Trascorso questo periodo il preparato può essere conservato per diverso tempo. Il cornosilice viene spruzzato sulle piante e ne stimolerebbe la fruttificazione e i processi legati alla fotosintesi e alla luce. Il cornoletame viene spruzzato sul suolo e ne aumenterebbe il contenuto in humus, agendo di conseguenza sullo sviluppo radicale e sulla nutrizione della pianta.

Tutti i preparati vengono usati in piccolissime quantità, quelli da spruzzo vengono distribuiti dopo essere stati "dinamizzati", ossia mescolati secondo un certo metodo e per un certo tempo.

Altro principio tipico della biodinamica sono le fasi lunari.

L'irrigazione del terreno deve seguire un vero e proprio rituale (movimenti circolari, tempi definiti, ecc..) e viene data grande importanza alla posizione degli astri seguendo un calendario simile, nel fondamento, a quello astrologico.

Gli steineriani Lilly Kolisko prima e Maria Thun in seguito, avrebbero, a loro dire, evidenziato l'esistenza di relazioni fra l'esito delle coltivazioni e la posizione della luna e di altri pianeti al momento dell'operazione colturale svolta. Maria Thun pubblica ogni anno un calendario delle semine, basato su effemeridi diverse da quelle astrologiche, nel quale illustra l'esito degli ultimi studi e indica i momenti critici per il buon esito delle operazioni agricole.

In estrema sintesi gli strumenti adottati dall'Agricoltura Biodinamica sono: • Le rotazioni agricole

• I preparati biodinamici: sono una caratteristica originale di questa metodologia agricola: questi vengono prodotti a partire da sostanze naturali quali letame, corna bovine, quarzo, fiori di Tarassaco, Achillea, Camomilla, Valeriana, piante quali Ortica e parti di piante quali la corteccia di Quercia e sono stati studiati in relazione agli aspetti energetici delle piante prese in considerazione utili a contribuire alla salute della pianta e del suo ecosistema.

• Il compostaggio sia in cumuli con i preparati biodinamici o con trattamenti di superficie

• Il calendario lunare e planetario per le semine e per le operazioni colturali: sperimentazioni continue hanno permesso di verificare non solo l'influenza del movimento lunare ma anche quello dei pianeti in relazione con essa.

Di matrice steineriana è anche il concetto di luna ascendente e luna discendente, utilizzate in agricoltura biodinamica per sfruttare al meglio le energie espansive e contrattive dell'universo.

Il calendario delle semine di Maria Thun è quello ufficiale adottato dai produttori biodinamici e viene pubblicato ogni anno da Antroposofica Editrice.

• Le lavorazioni non distruttive del terreno

• la concimazione di qualità attraverso sovesci particolari e concimazione con compost biodinamici.

Sicuramente tra gli aspetti più affascinanti dell'Agricoltura Biodinamica vi è la relazione stretta col pensiero antroposofico e col tentativo di mettere in relazione micro e macro cosmo.

L'analogia uomo - pianta è tra le più famose ed interessanti: l'uomo appare, nel pensiero steineriano, come capovolto rispetto alla pianta.

Il termine "biodinamica" è un marchio commerciale detenuto dalla Demeter International, associazione di coltivatori che si propone, attraverso un disciplinare, di mantenere i medesimi standard tra i coltivatori sia nella fase di produzione che di trasformazione dei cibi. Ogni Stato ha la propria associazione Demeter che deve adeguarsi agli standard e ai protocolli dettati dalla Demeter International. Scopo del marchio è quello di proteggere sia i consumatori che i produttori di cibo biodinamico.

Ogni azienda agricola biodinamica ideale ha anche un allevamento di bestiame dove il concime prodotto dagli animali va a fornire il fertilizzante, da usare dopo il compostaggio per incrementare la vitalità del terreno.

Oggi l'agricoltura biodinamica è praticata con successo in tutto il mondo, dall'India all'Australia, dall'Africa al Canada.

Della diffusione del metodo biodinamico in Italia si occupa l'Associazione per l'Agricoltura Biodinamica, che ha sede nazionale a Milano.

Il controllo della qualità e della giusta applicazione del metodo è garantita dall'Associazione Demeter di Basilicanova (PR) che rilascia l'omonimo marchio.

In Italia gli iscritti all'Associazione sono circa un migliaio e sono circa 300 le aziende che producono con marchio Demeter; tra queste, molti piccoli agricoltori ma anche grandi aziende. 65