Superfici in ha dedicate alle principali produzioni biologiche, anni 2008, 2009, 2010 2010
ha 2009 ha 2008 ha
Cereali 1.902 1.883 2.216
Frutta secca 5.136 4.778 2.777
Prati permanenti (prati e pascoli) 1.840 3.205 3.441
Olive 3.436 3.192 3.632
Ortaggi* 800 897 997
Uva 708 739 700
Foraggio e altri seminativi 2.091 690 909
Frutta** 581 637 2.463
Colture industriali 48 117 44
Agrumi 254 80 70
Altre colture permanenti 5.619 39 24
Piante da radice 5 7 22
Colture proteiche, leguminose da granella 145 1 5
degli operatori attivi in regione10 . Nel complesso risultano attivi 1.731 opera- tori, di cui oltre il 77% classificati come produttori esclusivi. Dei 1.343 produttori esclusivi il 56% fa capo ad aziende total- mente biologiche, mentre la restante parte
è rappresentata da aziende in conversione (40%) o miste (4%).
Secondo i dati dell’ERAB nella provincia di Salerno si concentra il maggior numero di produttori specializzati. In questa pro- vincia infatti le aziende specializzate in
produzioni vegetali superano le 500 unità, di queste il 57% sono classificate come biologiche e il 5% miste, la restante in con- versione. Degli oltre 280 produttori con sede operativa nella provincia di Caserta il 47% ha l’azienda in conversione, mentre un numero poco significativo è di tipo mi- sto. In provincia di Avellino degli oltre 250 produttori il 50% fa capo ad aziende biolo- giche ed il 46% ad aziende miste. La per- centuale di aziende produttrici classificate come biologiche raggiunge il 64% (contro il 30% della aziende in conversione) nel Superfici in ha dedicate alle principali produzioni biologiche, anni 2008, 2009, 2010 Operatori attivi per attività praticata, 2011
2008 2009 2010 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 Cereali Olive Ortaggi* Uva Frutta** Frutta in guscio Agrumi Foraggio e altri sem.
* Agli ortaggi sono accorpate le voci “fragole” e “funghi coltivati”. ** Alla frutta è accorpata la voce “piccoli frutti”.
Fonte: SINAB Produttori esclusivi 1.343 Preparatori esclusivi 266 Produttori -Preparatori 118 Preparatori-Importatori 3 Prod-Prepar-Importatori 1
Totale Operatori attivi 1.731 Fonte: ERAB 2011
83
beneventano dove si contano poco più di 200 produttori esclusivi. La provincia con il minor numero di operatori è Napoli che supera appena le 60 unità.
Il maggior numero di operatori biologici del settore zootecnico, compresi produttori e
trasformatori, si trova nella provincia di Benevento, seguita dalla provincia di Sa- lerno.
Secondo i dati BioBank, in Italia cresce il numero di negozi specializzati che risulta pari a 1.163 unità nel 2010, contro le 1.132
del 2009. Tali negozi sono concentrati per il 65% al Nord, per il 23% al Centro (inclu- sa la Sardegna) e per il 12% al Sud (inclu- sa la Sicilia).
Sempre secondo BioBank nel dicembre 2000 in Campania erano presenti 28 nego- zi specializzati, il 2,8% dei negozi italiani, di cui uno in provincia di Avellino, 2 Be- nevento, 2 Caserta, 16 Napoli, 7 Salerno, mentre nel 2011 il numero di negozi spe- cializzati è salito a 34, di cui 3 in provincia di Avellino, 6 Caserta, 16 Napoli, 9 Salerno. Numero di negozi specializzati per provincia, anni 2000 e 2011
Operatori attivi per attività praticata, 2011
Cereali Frutta secca Prati permanenti (prati e pascoli) Olive Terreni incolti Ortaggi* Uva Foraggio e altri seminativi Frutta** Colture industriali Agrumi Altre colture permanenti Piante da radice Colture proteiche, leguminose da granella
Fonte: SINAB 2000 2011 Caserta 2 6 Benevento 2 - Napoli 16 16 Avellino 1 3 Salerno 7 9 Totale Campania 28 34 Fonte: BioBank, 2011
Operatori attivi per attività praticata, 2011 Distribuzione aziende biologiche (produttori) per provincia, 2011 Produttori esclusivi Preparatori esclusivi Produttori -Preparatori Preparatori-Importatori Prod-Prepar-Importatori
Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno
0 50 100 150 200 250 300 350
Biologiche Conversione Mista
85
Aziende agrituristiche operanti per tipologia, per Provincia. Archivio regionale, 2012
agriturismo
Le aziende agrituristiche attualmente ope- ranti in Campania sono quelle che hanno ottenuto l’apposita autorizzazione avendo adeguato le proprie strutture alle recenti normative.
Dal 2006 in Italia, l’attività agrituristica è regolata dalla Legge 20 n. 96 che ha defini- to l’agriturismo come attività di “ricezione ed ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli” e dettato i principi di una più mo- derna concezione di agriturismo. La legge
quadro ha stabilito le disposizioni generali che le regioni hanno dovuto recepire per adeguarsi. La Campania si è dotata del suo impianto legislativo emanando la Legge re- gionale 15/2008 “Disciplina per l’attività agrituristica” ed il successivo regolamen- to di attuazione approvato con DPR n. 18/2009 che pone precise indicazioni in merito ai requisiti tecnici, fiscali, igienici e qualitativi necessari ad ottenere l’autoriz- zazione per l’attività.
Presso l’Assessorato regionale all’agri- coltura è istituito l’archivio delle aziende agrituristiche in esercizio ai sensi della nuova normativa. L’archivio è aggiornato tramite comunicazioni ufficiali dei Comuni che riportano l’elenco delle aziende agritu- ristiche operanti nel proprio territorio. La fase di comunicazione da parte dei Comuni della Regione Campania non è ancora con- clusa, nell’archivio regionale11 sono pre- senti 355 aziende agrituristiche ufficial-
11 Dati archivio regionale aggiornati al 1 marzo 2012. AZIENDE
con posti letto Posti letto con posti mensaAZIENDE Posti mensa con altri serviziAZIENDE TOT AZIENDE
NA 48 582 56 2.371 4 65 AV 47 375 51 1.834 14 60 BN 73 689 81 3.081 3 87 CE 15 254 20 1.080 15 22 SA 104 1.299 94 4.063 20 121 Campania 287 3.199 302 12.429 56 355
mente operanti.
La provincia con il maggior numero di agri- turismi operanti è Salerno con 121 azien- de, seguita da Benevento con 87 aziende attive, Napoli ed Avellino rispettivamente con 65 e 60, ultima la provincia di Caserta con 22 agriturismi. La maggiore disponibi- lità di posti letto è offerta dalla provincia
di Salerno che può alloggiare circa 1.300 ospiti con una media di 10,7 posti letto per azienda, valore quasi in linea con la me- dia nazionale pari a 11,3. Il numero medio di posti letto cala invece nelle province di Benevento ed Avellino, che dispongono ri- spettivamente di un valore pari a 7,9 e 6,3. La possibilità di pernottamento è quasi
sempre associata all’offerta di posti men- sa, infatti nel 70% circa dei casi si tratta di agriturismi che offrono sia ospitalità che pasti, ad eccezione della provincia di Bene- vento dove la percentuale sale all’82%. La Campania è una delle regioni dove è poco diffusa la tipologia specializzata nel- la sola offerta di posti mensa presente Aziende agrituristiche operanti, 2012 Posti letto e posti mensa. Dettaglio per Provincia, 2012
Napoli Avellino Benevento Caserta Salerno 65 60 87 121 22
Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno
0 1000 2000 3000 4000 5000
Posti letto Posti mensa Fonte: Regione Campania, 2012 Fonte: Regione Campania, 2012
87
nel 9,3% dei casi circa, contro una media nazionale del 14,4%. Nel complesso, i po- sti a sedere superano le 12.400 unità, con dimensione media che si attesta intorno ai 35 posti, a fronte di una media nazionale di 38,9 posti mensa per azienda.
Solo il 6% delle aziende limita la propria offerta al pernottamento, mentre il 15% offre servizi alternativi tra cui degusta- zioni, disponibilità di aree pic-nic, piazzole con posti tenda e posti roulotte. I servizi per agricampeggio e pic-nic sono più diffu- si nella provincia di Avellino e Benevento, mentre le attività di degustazione sono più frequenti presso gli agriturismi della pro-
vincia di Salerno.
La regione Campania per il periodo di programmazione 2007-2013 ha attivato la misura 311”Diversificazione in attività non agricole” dell’Asse 3 attuabile nelle aree svantaggiate del territorio regionale. La misura 311 è finalizzate sia agli inter- venti di tipo agrituristico, ovvero ricezio- ne ed ospitalità, sia agli altri interventi di diversificazione dell’attività agricola come le fattorie didattiche e la produzione di energia. Nella prima fase di attuazione della misura 311, (attiva da agosto 2008 fino a novembre 2009) conclusa il 31 di- cembre 2010, la spesa pubblica erogata
ammontava a 2,57 milioni di euro, con un livello di esecuzione finanziaria rispetto alla dotazione complessiva dell’8,3% cir- ca. Alla stessa data sono state emesse a finanziamento 52 istanze per un volume totale di investimento pari a 4,7 milioni di euro. Di questi l’80% degli interventi richiesti riguardano proprio le attività di agriturismo. Gli interventi sovvenzionati in questo settore hanno determinato un effetto occupazionale di 84 Ult (Unità lavoro totale) necessarie alla gestione di oltre 600 nuovi posti letto e circa 3.500 nuovi posti tavola creati dalle aziende be- neficiarie.
Tra le pratiche di diversificazione delle attività agricole le fattorie didattiche su- scitano un interesse sempre crescente. Si tratta di aziende in grado di offrire servizi di accoglienza di vario tipo, dalle tecniche di produzione dei beni agricoli, comprese le trasformazioni alimentari, fino alla gestione delle risorse naturali, in ogni caso finalizzati alla diffusione della conoscenza del mondo rurale e con l’obiet- tivo comune di promuovere la salvaguar- dia del territorio. Le fattorie didattiche, infatti, trasmettono l’importanza del lavo- ro dell’agricoltore infondendo il rispetto dell’ambiente e avvicinando al principio della multifunzionalità le scolaresche, principali fruitici del servizio.
A livello nazionale è in rapida crescita il numero di aziende che offrono questo servizio e la Campania, dopo l’Emilia Ro- magna, è tra le regioni più attive. L’Albo regionale delle fattorie didattiche accredi- tate è stato istituito nel 2004 nell’ambito
del Programma Interregionale “Comu- nicazione ed Educazione Alimentare ai sensi della DGR n. 797 del 10.06.2004”. Da allora il numero di aziende che offrono questo servizio è passato da 4 alle attua- li12 208.
Gli impegni che le aziende ricadenti nel
territorio regionale devono rispettare per ottenere l’iscrizione all’Albo regionale sono riportati nella Carta della Qualità. Questo documento oltre a riassumere le caratteristiche che le aziende agricole e/o di trasformazione devono possedere, definisce gli impegni generali e specifi- 12 Dati aggiornati al 1 marzo 2012.