Nel corso del 2011 l’INEA Campania è sta- ta impegnata nell’attività di monitoraggio della stagione irrigua intrapresa nel 2009 allo scopo di rilevare ed analizzare i dati relativi all’andamento idro-meteorologico e di evidenziarne le eventuali ripercussioni nel settore agricolo. Dall’osservazione dei
parametri più significativi e dal confronto con i dati climatici del trentennio di riferi- mento 1971-2000 (UCEA), il 2011 risulta generalmente più caldo ed asciutto rispetto alla media climatica. Le precipitazioni , ad eccezione del primo trimestre, si sono man- tenute al di sotto dei valori climatici medi
specie nel periodo ottobre-dicembre. Le precipitazioni cumulate nel periodo primaverile-estivo di interesse primario per le produzioni agricole, risultano molto più scarse rispetto all’anno precedente specie nelle province di Avellino, Napoli e Salerno, dove sono stati registrati circa 150 mm di pioggia in meno. In realtà nel corso del 2010 le precipitazioni erano state piuttosto abbondanti e superiori alla media climatica. Dal confronto, più significativo, con le preci- pitazioni medie climatiche, emerge comun- que una situazione di deficit generale accen- tuata nelle province di Napoli e Caserta. Le temperature si sono mantenute gene- ralmente sopra la media, specie nei valori massimi. I mesi in cui il fenomeno è stato più accentuato sono aprile, agosto e settem- bre. Nel mese di settembre si è registrato il massimo scostamento delle temperature medie massime rispetto ai valori di riferi- mento (fino a 5 gradi in più nelle province di Benevento e Caserta).
I picchi di temperatura nel periodo estivo Precipitazioni trimestrali cumulate per provincia. Scarto rispetto alla media climatica (1970
- 2000), 2011 I trimestre II trimestre III trimestre IV trimestre -120 -100 -80 -60 -40 -20 0 20 40 60 Benevento Avellino
Napoli Caserta Salerno
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sono stati registrati il 22 agosto nel napo- letano (t.max 40°C a Giugliano e 40,5 °C a Villaricca). Anche le temperature minime si sono mantenute generalmente sopra la media, con uno scarto elevato nel mese di settembre.
Non sono mancate le ripercussioni nel setto- re agricolo causate da una parte dall’anda- mento anomalo delle temperature, dall’altra da eventi piovosi molto concentrati. Nel cor- so del primo trimestre, a Sala Consilina in provincia di Salerno il maltempo ha causato
l’esondazione del fiume Tanagro, provocan- do allagamenti di abitazioni, stalle e terreni agricoli. Anche nel casertano si sono verifi- cati numerosi allagamenti per l’esondazione dell’ultimo tratto del Garigliano. Nel periodo primaverile le temperature diurne elevate e le scarse piogge, specie nel mese di aprile hanno reso necessarie le prime irrigazioni di soccorso. Inoltre, le forti escursioni ter- miche tra il giorno e la notte hanno causato degli sfasamenti nelle fasi fenologiche di alcune colture arboree del napoletano e del casertano con cascola precoce dei frutticini. Nel mese di giugno, invece, le elevate tempe- rature associate a piogge molto concentrate hanno determinato la maggiore suscettibi- lità delle produzioni agricole a fusariosi e batteriosi.
Nel complesso la stagione estiva si è manife- stata più calda e asciutta degli altri anni. Nel mese di agosto le precipitazioni sono state molto scarse in tutte le province campane. Sono stati registrati dai 35 ai 40 mm di pioggia cumulata mensile in meno rispetto Precipitazioni cumulate II e II trimestre per provincia, anni 2010 e 2011, confronto con la media
climatica (1970 - 2000) 0 50 100 150 200 250 300 350 400 Benevento Avellino
Napoli Caserta Salerno
2010 2011 Med (1971-2000) Fonte: elaborazione INEA su dati UCEA
alla media climatica, mentre le temperature medie massime hanno superato i valori di riferimento (due gradi in più nelle province di Napoli Avellino e Salerno, quasi quattro gradi in più a Benevento e Caserta). Malgrado le buone le disponibilità idriche
accumulate nei mesi precedenti, la siccità del periodo estivo ha causato alcune difficol- tà all’agricoltura. In molte aree produttive della regione è cresciuta l’incidenza delle irrigazioni di soccorso e di conseguenza il costo della pratica irrigua.
Alcune produzioni hanno risentito a tal punto dell’aumento dei costi da determinare l’abbandono delle colture in pieno campo. Anche sulle colture protette è stato regi- strato un maggior numero di irrigazioni, nonché significativi ritardi nella messa a dimora delle piantine di ortive a causa della forte siccità.
Non sono mancati disagi legati agli eventi pio- vosi. L’andamento caldo e asciutto del mese di settembre è stato interrotto da piogge mol- to concentrate nei giorni 18 e 19 con danni di lieve entità nel salernitano e nell’avellinese. I danni maggiori da maltempo sono stati regi- strati nei mesi di ottobre e novembre, nono- stante le precipitazioni cumulate risultino di gran lunga inferiori alla media climatica. Le intense precipitazioni del 7 e 8 ottobre hanno causato allagamenti e frane nel na- poletano e nel salernitano determinando dissesto dei versanti soprattutto nei comuni di Buccino, Colliano e S.Gregorio Magno. Da un’analisi dettagliata della protezione Civile che ha riguardato le stazioni di Contursi Temperature medie massime per provincia anno 2011. Scarto rispetto alla media climatica
(1970 - 2000) -1 0 1 2 3 4 5 6 Napoli
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Avellino Benevento Caserta Salerno Fonte: elaborazione INEA su dati UCEA
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Meteo e Muro Lucano, più prossime ai comu- ni interessati dall’evento, è emersa l’ecce- zionalità del fenomeno. Presso la stazione di Contursi Meteo sono stati superati i valori3 massimi di precipitazione rispetto alle misu- razioni dei dieci anni precedenti4. Presso la stazione di Muro Lucano, le precipitazioni massime misurate negli intervalli compresi tra 3 e 12 ore hanno superato di oltre due volte il valore massimo di precipitazione mi- surato negli otto anni precedenti.
Ingenti danni anche a causa delle precipita- zioni del 20 ottobre. Straripati i fiumi Sele, Tanagro e Sarno, allagata l’autostrada A3 Salerno-ReggioCalabria in prossimità del Vallo di Diano.
Nel salernitano per motivi di sicurezza sono state evacuate numerose abitazioni. Il mal- tempo ha provocato danni anche alle con- dotte idriche, con notevoli disagi nella ero- gazione dell’acqua potabile. Nel casertano a causa delle piogge intense della seconda metà di ottobre sono stati inondati i campi dove erano distese le mele annurche per la
maturazione con forti perdite di prodotto. L’episodio più grave si è verificato nel napo- letano dove una ragazza di 23 anni è dece- duta travolta da una colata di fango e detriti alle falde del Vesuvio.
A causa delle intense precipitazioni il 7 novembre è stato proclamato lo stato di emergenza a Napoli e provincia. Tantissimi gli interventi di soccorso, per l’allagamento di scantinati, per la rimozione di pali perico- lanti e alberi sradicati dal vento forte. Anche l’azione di alcuni fitofagi può essere messa in relazione al particolare andamen- to meteorologico del 2011. Risultano parti- colarmente danneggiate due produzioni re- gionali di spicco: il castagno e il nocciolo. Nel primo caso è stato registrato un forte calo della produzione legato alla concomitante azione del clima e degli attacchi del cinipide. Questo insetto appartenente all’ordine degli imenotteri sta arrecando danni sempre più consistenti negli ultimi anni, pur non essen- do ancora appurata l’eventuale relazione con l’andamento climatico. Rispetto alle
produzioni medie degli ultimi cinque anni in tutte le province si sono avute forti ri- duzioni con punte di oltre il 50% di perdita di prodotto.
Negli ultimi tempi sta crescendo la preoccu- pazione legata alle cimici nocciolaie, favori- te quest’anno anche dalle temperature più miti. Gli attacchi, infatti, sono stati partico- larmente virulenti ed il nocciolo ha subito una forte perdita.
Le elevate temperature, inoltre, hanno con- tribuito alla maggiore pericolosità della Tuta absoluta che ha causato danni nel napole- tano specie alle colture di pomodoro da in- dustria, a zucchine e peperoni. Dal monito- raggio dei cicli produttivi dell’insetto è stata registrata nel giuglianese (dove sono stati rilevati i valori più alti di temperatura) una generazione in più rispetto alle altre aree produttive e di conseguenza una maggiore virulenza. Il caldo eccessivo è stato tutta- via utile ad alcune produzioni tra cui olivo e vite, che nel complesso hanno risentito meno degli attacchi parassitari.
3 Considerando intervalli temporali di 20 e 30 minuti. 4 Periodo di funzionamento della stazione.