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La distribuzione degli impegni per provincia

Nel documento L'agricoltura nella Campania in cifre. 2011 (pagine 136-144)

la distribuzione del sostegno al settore

Grafico 25 La distribuzione degli impegni per provincia

Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Altro 13,1% 10,4% 11,1% 19,8% 26,9% 18,8%

Tabella 11 - Impegni per provincia della spesa pubblica in agricoltura, 2011 (valori in percentuale)

Fonte: elaborazioni INEA su dati BCA, 2011

BENEFICIARI PROVINCIA Totale

Complessivo

Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Altro

Ditte Private 0,1 0,5 0,4 3,5 3,3 22,0 5,9 Settori Provinciali 30,9 35,6 24,0 11,6 27,4 0,0 20,1 Province 3,3 10,9 43,1 24,2 6,8 0,0 13,0 Consorzi di Bonifica 0,4 13,2 8,3 0,1 9,4 1,2 5,1 Comunità Montane 62,5 38,1 15,5 0,0 36,1 0,0 23,6 Istituti di ricerca 0,8 0,0 1,5 18,8 0,3 2,6 4,6

Associazioni di produttori e Organismi Professionali 0,8 0,0 0,0 8,4 0,0 3,0 2,3

Cooperative e Consorzi 0,2 0,1 0,2 0,0 0,0 0,6 0,2 Agenzie di Sviluppo 0,3 1,5 0,5 5,7 0,7 5,6 2,6 Regione 0,0 0,0 0,0 16,0 0,0 0,7 3,3 Comuni 0,1 0,0 2,5 0,0 1,5 0,0 0,7 Editoria e pubblicità 0,0 0,0 0,9 0,2 0,0 0,2 0,2 AGEA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 59,6 11,2 Aziende Ittiche 0,0 0,0 2,9 11,5 14,5 0,0 6,5 Non classificabile 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,5 0,8

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interventi relativi dal Fondo Europeo Pe- sca (Tabella 11).

La provincia di Napoli riceve finanziamen- ti per circa 21,2 milioni di euro, pari al 19,8% del sostegno complessivo; all’Am- ministrazione Provinciale sono destinate il 24,2% delle risorse impegnate; notevoli le risorse stanziate per gli enti e istituti di ricerca (4 milioni di euro), come ad esempio l’Istituto Sperimentale per la Sel- vicoltura, il CRA CAT-Colture Alternative al Tabacco e il Consorzio per la ricerca applicata in agricoltura, e per le Aziende Ittiche (2,4 mln. di euro).

La stima del sostegno che riceve il settore agricolo nella provincia di Avellino am- monta nel 2011 a 14 milioni di euro; nel- la fattispecie sono le Comunità montane a beneficiare della parte di oltre la metà delle erogazioni (8,7 milioni di euro). Non trascurabile la quota assegnata ai Settori Provinciali, che ammonta a 4,3 milioni di euro (pari al 30,9% dei trasferimenti nella provincia).

La provincia di Caserta riceve finanziamenti per circa 11,8 milioni di euro, pari all’11,1% del sostegno complessivo. Il 43,1% è costi- tuito da impegni a favore dell’Amministra- zione Provinciale, seguono le somme stan- ziate a favore dei Settori Provinciali (pari al 24% degli impegni nella provincia) e delle Comunità Montane (15,5%).

Infine la provincia di Benevento che riceve finanziamenti per circa 11 milioni di euro; in questo caso sono le Comunità montane e i Settori Provinciali a beneficiare della parte più cospicua delle erogazioni (rispet- tivamente 4,2 mln. e 3,9 mln. di euro). Non trascurabile la quota assegnata ai Consorzi di Bonifica.

La provincia di Salerno si conferma anche nel 2011 quella che riceve maggiori stan- ziamenti, mentre quella di Napoli (ultima nel 2010) ritorna al secondo posto cosi come wwnel 2009. Tra gli enti delegati le Comunità montane si confermano leader nelle assegnazioni, anche se l’incidenza sul totale passa dal 33,6% del 2010 al

23,6 dell’anno appena trascorso (-10%), allo stesso modo diminuisce il peso degli impegni a favore dei Consorzi di bonifi- ca, infatti l’incidenza sul totale passa dal 23,5% del 2010 al 5,1% del 2011. Tra i nuovi beneficiari va evidenziata la presen- za delle Aziende Ittiche, attive soprattutto nelle provincie di Salerno e Napoli. Gli argomenti trattati nelle pagine pre- cedenti testimoniano come sia sempre più necessario che il settore agricolo sia sostenuto dalla collettività con incentivi volti a migliorare la qualità della vita, di quanti, impegnati in agricoltura, in man- canza, e di fronte a redditi notoriamente bassi, abbandonano il comparto in cerca di lavori più remunerativi e meno gravosi. Il mancato presidio delle popolazioni rurali su territori tradizionalmente svantaggia- ti, determina un naturale e progressivo degrado con conseguenze visibili a breve e lungo periodo. Ecco perché lo scenario in cui vanno inserite le scelte e le strategie di tutela e sviluppo del territorio sempre

più in futuro si muoveranno verso forme di incentivazione a sostegno socio-econo- mico finalizzato all’agricoltura sostenibile (anche detta ecocompatibile) ovvero di un processo produttivo agrario capace di

soddisfare le esigenze economiche (di ali- menti per i consumatori e di reddito per gli agricoltori) senza compromettere il “capitale ambientale”, patrimonio di tutti e risorsa per le future generazioni.

Un ambito quest’ultimo, nel quale è neces- sario l’impegno congiunto degli enti locali per la tutela e la riqualificazione delle aree più vulnerabili: Comuni, Province, Comu- nità montane.

glossario

Contributi alla produzione

Con l’entrata in vigore nel 2005 della riforma della PAC e l’introduzione del pa- gamento unico per azienda è stata rivista la classificazione degli aiuti che prima confluivano nel prezzo base. Ora vengono classificati in: Contributi ai prodotti, Altri contributi alla produzione, e Contributi per altre attività economiche. Solo la prima ca- tegoria contributi ai prodotti rientra nella valutazione del prezzo base.

Contoterzismo

Fornitura di mezzi meccanici da parte di ditte e/o società specializzate nello svolgi- mento di attività produttive aziendali (ara- tura, semina, raccolta, ecc.).

Famiglia del conduttore

L’insieme delle persone coabitanti legate da vincoli di matrimonio o parentela, affi- nità, adozione, tutela o affettivi.

Fatturato

L’ammontare di tutte le fatture emesse

nel periodo di riferimento per vendite sul mercato interno ed estero. Il valore del fat- turato si intende al netto dell’IVA fatturata ai clienti, degli abbuoni e sconti e al lor- do delle spese (trasporti, imballaggi, ecc.) e delle altre imposte addebitate ai clienti (per es. imposta di fabbricazione). Nel fat- turato sono comprese anche le vendite di prodotti non trasformati

dall’impresa e le fatture per prestazioni di servizi e per lavorazioni eseguite per conto terzi su materie prime da essi fornite; sono escluse le vendite dei capitali fissi dell’im- presa.

Grande distribuzione

L’impresa che possiede punti vendita operanti nella forma di supermercato, ipermercato, discount, grande magazzi- no, altra impresa specializzata di grande superficie.

Imposte

I prelievi obbligatori operati dalle ammini- strazioni pubbliche. Sono di due specie: le

imposte dirette, che sono prelevate perio- dicamente sul reddito e sul patrimonio; le imposte indirette, che operano sulla produ- zione e sulle importazioni di beni e servizi, sull’utilizzazione del lavoro, sulla proprietà e sull’utilizzo di terreni, fabbricati o altri beni impiegati nell’attività di produzione.

Ipermercato

Esercizio al dettaglio con superficie di vendita superiore a 2.500 mq., suddiviso in reparti (alimentare e non alimentare), ciascuno dei quali aventi, rispettivamen- te, le caratteristiche di supermercato e di grande magazzino.

Manodopera extrafamiliare

Operai a tempo indeterminato, categorie speciali, impiegati, dirigenti, operai a tem- po determinato e coloni impropri.

Manodopera familiare

Persone di 15 anni e più appartenenti alla famiglia del conduttore che svolgono lavo- ro agricolo nell’azienda.

141 Minimercato

Esercizio al dettaglio in sede fissa operan- te nel campo alimentare con superficie di vendita che varia tra 200 e 399 mq. e che presenta le medesime caratteristiche del supermercato.

PIL - Prodotto interno lordo

Il PIL è costituito dal valore complessivo dei beni e servizi prodotti all’interno di un paese, durante un determinato periodo di tempo (di solito un anno solare). Non comprende il valore dei beni e servizi in- termedi.

Produzione al prezzo di base

Con il SEC 95 vengono inclusi nella pro- duzione i reimpieghi e gli scambi fra le aziende agricole, nonché i servizi annessi all’agricoltura. La valorizzazione della pro- duzione viene effettuata al prezzo di base, cioè al prezzo ricevuto dal produttore per unità di prodotto, dedotte le imposte sul prodotto e inclusi tutti i contributi lega- ti al prodotto stesso. Si escludono i contri-

buti non commisurati ai prodotti.

Reimpieghi

Con il SEC 95 si distingue tra quelli reim- piegati nell’ambito della stessa azienda e quelli oggetto di scambio tra aziende agricole con contropartita di carattere economico. Dalla nuova valutazione vanno escluse dal calcolo le seguenti produzioni: uve per la produzione di vino da parte delle aziende agricole, in quanto il relativo va- lore è compreso nella trasformazione del vino; olive destinate alla produzione di olio direttamente da parte delle aziende agri- cole; il latte destinato all’alimentazione dei redi nell’ambito della stessa azienda agri- cola; le foraggere permanenti non oggetto di compravendita tra aziende agricole; i sottoprodotti senza valore economico; le sementi riutilizzate nell’ambito della stes- sa azienda agricola. Vanno invece incluse nel calcolo dei reimpieghi: le sementi, che hanno un valore economico e che sono vendute ad altre aziende agricole; i prodot- ti utilizzati anche nell’alimentazione del

bestiame; le produzioni foraggere diretta- mente commercializzabili (fieno, insilati di mais, ecc.).

Servizi connessi

Esercizio per conto terzi e noleggio di mez- zi e di macchine agricole con personale; raccolta, prima lavorazione (esclusa tra- sformazione), conservazione di prodotti agricoli e altre attività dei servizi connessi all’agricoltura svolti per conto terzi; siste- mazione di parchi, giardini e aiuole; attivi- tà dei servizi connessi all’allevamento del bestiame, esclusi i servizi veterinari.

SAU - Superficie agricola utilizzata

Costituita dall’insieme dei seminativi, pra- ti permanenti e pascoli, coltivazioni legno- se agrarie, orti familiari e castagneti da frutto.

SN - Saldo normalizzato

È dato dal rapporto percentuale tra il sal- do semplice (esportazioni - importazioni) e il volume di commercio (esportazioni +

importazioni); varia tra -100 (assenza di esportazioni) e + 100 (assenza di importa- zioni) e consente di confrontare la perfor- mance commerciale di aggregati di prodot- ti diversi e di diverso valore assoluto.

Supermercato

Esercizio al dettaglio operante nel campo alimentare, organizzato prevalentemente a libero servizio e con pagamento all’usci- ta, che dispone di una superficie di vendita superiore a 400 mq. E di un vasto assorti- mento di prodotti di largo consumo ed in massima parte preconfezionati nonché,

eventualmente, di alcuni articoli alimenta- ri di uso domestico corrente.

UL - Unità di lavoro

Unità di analisi che quantifica in modo omogeneo il volume di lavoro svolto da co- loro che partecipano, con diverse modalità ed intensità di tempi, al processo di pro- duzione un paese, a prescindere dalla loro residenza. L’insieme delle unità di lavoro è ottenuto dalla somma delle posizioni lavo- rative a tempo pieno e dalle posizioni lavo- rative a tempo parziale (principali e secon- darie), trasformate in unità a tempo pieno.

VA - Valore aggiunto

È il saldo tra la produzione e i consumi intermedi, in cui la produzione è valutata ai prezzi di base, cioè al netto delle impo- ste sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti. La produzione valutata ai prezzi di base si differenzia da quella valutata al costo dei fattori: quest’ultima è al netto di tutte le imposte (sia quelle sui prodotti, sia le altre imposte sulla produzione) e al lordo di tutti i contributi (sia i contributi com- misurati al valore dei beni prodotti, sia gli altri contributi alla produzione).

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Nel documento L'agricoltura nella Campania in cifre. 2011 (pagine 136-144)