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le imprese in campania 48,2%

il 21,4% in quella di Salerno, il 15,7% in quella di Caserta, l’8,1% in quella di Avelli- no ed il 6,6% nella provincia di Benevento. Salerno è la provincia con il maggior aumen- to delle imprese attive, 651 imprese in più (+0,64%) rispetto al 2009, seguita da quella di Caserta che fa registrare un incremen- to dello 0,60%, pari a 449 imprese in più. Dopo molti anni, nella provincia di Napoli, le imprese attive diminuiscono di 1.892 uni- tà, -0,8% rispetto al 2009. La provincia di Avellino continua, a far registrare, nel 2010, una diminuzione del numero delle imprese

le imprese in campania

48,2% 8,1% 6,6% 15,7% 21,4% Napoli Avellino Benevento Caserta Salerno 228.552 38.445 31.082 74.518 101.537 Ripartizione provinciale delle imprese attive, 2010

Fonte: elaborazioni su dati Infocamere

attive, -3%, pari a 1.203 imprese attive in meno rispetto al 2009. Nella provincia di Benevento si continua a registrare una diminuzione del numero di imprese attive, -0,3%, pari a 100 imprese attive in meno rispetto al 2009.

Le imprese operanti nei settori agricoltura,

caccia e silvicoltura si attestano a quota 71.199 e rappresentano il 15% delle impre- se attive in Campania, facendo registrare una diminuzione del 2,4% rispetto al 2009. Aumentate di 4 unità, raggiungendo quota 334, le imprese impegnate nella pesca, pi- scicoltura e servizi connessi. Il saldo nati-

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mortalità nel settore agricoltura, caccia e pesca resta ancora negativo (-2,8%) rispet- to al 2009 (-2,4%).

Resta invariata la percentuale (17%) di im- prese campane attive in attività manifatturie- re, pari a 7.162 imprese,di cui 412 operano nel settore degli alimenti e bevande. Esaminando gli andamenti relativi ad alcuni settori, nelle cinque province campane, si os- serva una generalizzata contrazione del nu- mero di imprese attive nei settori analizzati; tuttavia non manca qualche particolarità. In provincia di Avellino si ha un rilevante calo delle imprese attive nel settore agricol- tura, caccia e silvicoltura (-3,4%), mentre la diminuzione per il settore alimentare e bevande è più contenuta (-1%) rispetto al 2009 che faceva registrare una contrazione pari al 26,9%.

In provincia di Benevento si riscontra una diminuzione delle imprese del settore agricoltura, caccia e silvicoltura (-2,4%), a fronte di un lieve incremento per l’industria alimentare e bevande (+1%).

In provincia di Caserta aumentano, pur

lievemente, del 4,8% le imprese nel settore della pesca; si riducono, invece, le imprese attive nel settore dell’agricoltura, caccia e silvicoltura (-2,9%).

In provincia di Napoli le dinamiche negative riguardano il settore dell’agricoltura, caccia e silvicoltura (-2,9%), ma si riscontrano contrazioni anche nell’industria alimentare e bevande (-3,6%), e diminuiscono di una

sola unità le imprese attive nel settore della pesca, piscicoltura e servizi connessi. In provincia di Salerno si registra un au- mento di imprese nel settore pesca, piscicol- tura e servizi connessi (4,4%) e in quello alimentare e bevande (+0,5%), mentre si evidenzia una contrazione del numero di imprese nel settore dell’agricoltura, caccia e silvicoltura (-1,2%).

Fonte: elaborazioni su dati Infocamere

Imprese attive per settore di attività (valore assoluto), 2010 Agricoltura, caccia e silvicoltura

Pesca, piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. energia elettrica, gas e acqua Costruzioni Comm. ingr e dett.; ripartiz. beni pers. e per la casa Alloggio e ristorazione Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. Intermediaz. monetaria e finanziaria Attività immob., noleggio, informat., ricerca Istruzione Sanità e altri servizi sociali Altri servizi pubblici, sociali e personali Imprese non classificate

71.199 334 248 41.870 1.296 60.069 30.755 22.429 9.006 29.733 2.684 3.784 23.763 822 176.142

Registrate Attive Iscritte Cessate (altri mov.)Variazioni var. % 2010/09Attive

CAMPANIA

Agricoltura, caccia, silvicoltura 72.075 71.199 2.447 4.476 258 -2,4 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 382 334 11 10 7 1,2 Industria alimentare e bevande 8.289 7.162 163 335 169 0,2

Industria del tabacco 28 20 0 1 0 0

AVELLINO

Agricoltura, caccia, silvicoltura 12.100 12.046 427 896 49 -3,4 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 3 3 1 0 -1 0,0 Industria alimentare e bevande 794 727 16 47 25 -1,2

Industria del tabacco 4 4 0 0 0 0,0

BENEVENTO

Agricoltura, caccia, silvicoltura 13.255 13.225 452 791 803 -2,4 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 5 4 0 1 1 33,3 Industria alimentare e bevande 591 546 6 21 24 -25,8

Industria del tabacco 11 10 0 0 0 0,0

CASERTA

Agricoltura, caccia, silvicoltura 14.274 14.165 474 948 62 -2,9 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14 12 0 0 0 9,0 Industria alimentare e bevande 1.161 1.042 34 45 60 4,8

Industria del tabacco 9 3 0 0 0 0,0

NAPOLI

Agricoltura, caccia, silvicoltura 12.037 11.839 431 826 12 -2,9 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 246 220 5 6 3 -0,4 Industria alimentare e bevande 3.565 3.091 88 165 10 -1,1

Industria del tabacco 2 2 0 1 0 0,0

SALERNO

Agricoltura, caccia, silvicoltura 20.409 19.924 663 1.003 112 -1,2 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 114 95 5 3 3 4,4 Industria alimentare e bevande 2.178 1.756 19 57 50 0,4

Industria del tabacco 2 1 0 0 0 0,0

Movimenti delle imprese per alcuni settori di attività, 2010

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Il numero degli esercizi commerciali al dettaglio, in sede fissa, con specializza- zione prevalente nel settore alimentare, rileva al 30 giugno 2011 la presenza in Campania di 27.853 esercizi, con un lieve incremento dello 0,09% rispetto al 2010. In particolare, l’incremento ha interes- sato gli “altri esercizi specializzati ali-

mentari”(+1,9%), al pari dell’incremento registrato nel corso del 2010 ed, in misu- ra minore, il numero degli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare (+0,23%). Si configura, invece, una situa- zione di quasi stazionarietà per gli eserci- zi di pesci, crostacei, molluschi (+0,9%) e di bevande (+0,14%). Viceversa, sono

diminuiti il numero di esercizi di frutta e verdura (-0,09%) , il numero di esercizi di vendita delle carni (-0,5%), di pane, pa- sticceria, dolciumi (-1,9%).

A livello provinciale, la consistenza del- la rete commerciale alimentare in sede fissa presenta un aumento degli esercizi nella provincia di Caserta (+1,5%), di Esercizi commerciali alimentari al dettaglio in sede fissa, 2011

Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico “Osservatorio Nazionale del Commercio” * dati aggiornati al 31 giugno 2011

distribuzione

Specializzazione AV BN CE NA SA Campania

% % % % % %

Frutta e verdura 179 9,9 80 6,9 433 10,1 1.659 11,3 695 11,8 3.046 10,9

Carne e prodotti a base di carne 427 23,6 291 25,2 936 21,8 3.074 20,9 1.246 21,2 5.974 21,4

Pesci, crostacei, molluschi 83 4,6 60 5,2 189 4,4 990 6,7 342 5,8 1.664 5,9

Pane, pasticceria, dolciumi 47 2,6 33 2,9 148 3,4 673 4,6 207 3,5 1.108 4,0

Bevande (vini, olii, birra ed altre) 22 2,2 17 1,5 127 3,0 473 3,2 89 1,5 728 2,6

Altri esercizi specializzati alimentari 90 5,0 49 4,2 245 5,7 1.130 7,7 273 4,6 1.787 6,4

Non specializ. prevalenza alimentare 960 53,0 624 54,1 2.214 51,6 6.739 45,7 3.039 51,6 13.576 48,7

In complesso 1.808 100,0 1.154 100,0 4.292 100,0 14.738 100,0 5.891 100,0 27.883 100,0

% su totale esercizi 27,9 26,3 28,6 27,4 28,3 27,7

Benevento (+0,9%) e di Salerno (+0,7%); mentre sono diminuiti gli esercizi nel- le province di Avellino (-4,5%) e Napoli (-0,03%).

I dati relativi al commercio al dettaglio ambulante, nel 2010, evidenziano un in- cremento del 2,4% rispetto all’anno pre- cedente e gli esercizi ambulanti specializ- zati nell’alimentare rappresentano il 18% del totale.

A livello provinciale si registra un au- mento degli esercizi ambulanti alimentari soltanto nelle provincia di Salerno (+5 Esercizi commerciali ambulanti, 2011

Distribuzione degli esercizi commerciali all’ingrosso per specializzazione merceologica, 2011 Fonte: Osservatorio nazionale del commercio, Ministero dello Sviluppo Economico

Fonte: Osservatorio nazionale del commercio, Ministero dello Sviluppo Economico

AV BN CE NA SA TOTALE

Altri Articoli 185 125 1.701 2.907 1.528 6.446

Abbigliamento, Tessuti e Calzature 48 45 1.212 1.088 854 3.247

Alimentare 241 147 590 1.957 943 3.878

Calzature e Pelletterie 31 25 177 345 111 689

Mobili e Articoli di uso domestico 13 12 51 213 91 380

Non specificata 138 51 476 1.144 332 2.141

Abbigliamento e Tessuti 169 105 1.009 2.494 989 4.766

TOTALE 825 510 5.216 10.148 4.848 21.547

PROVINCIA Altri prodotti Altri prodotti di consumo finale Macchinari e attrezzature Materie prime agr. e animali vivi Prodotti alimentari, bevande, tabacco agricoli, rottami e cascamiProd. intermedi non Totale

AV 25 351 178 216 338 365 1.473 BN 30 221 125 82 204 263 925 CE 86 1901 451 200 1039 974 4.651 NA 553 11.861 1.993 1.099 4.104 3.210 22.820 SA 104 1573 641 263 1.849 1.120 5.550 TOTALE 798 15.907 3.388 1.860 7.534 5.932 35.419

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Grande distribuzione alimentare per ripartizione provinciale, 2011

Fonte: Osservatorio nazionale del commercio, Ministero dello Sviluppo Economico unità) e Benevento (+1 unità), mentre si registra una variazione negativa nella provincia di Napoli (-2,5% ), di Avellino (-13,6% ) e di Caserta (-1,3%). Riguardo la distribuzione sul territorio regionale più della metà degli esercizi si localizza in provincia di Napoli (47,10%), segue la provincia di Salerno (22,3%), quella di Caserta (24,2%). Infine, si registra una lieve diminuzione nella provincia di Avel-

lino (-11,7%) e Benevento (-0,8%). Il numero di esercizi commerciali all’in- grosso in Campania continua a cresce- re, difatti al 30 giugno 2010, si contano 35.419, il 2,7% in più rispetto all’anno precedente; l’incremento ha interessato le cinque province campane e tutte le ca- tegorie merceologiche. In particolare, gli esercizi all’ingrosso specializzati nella vendita di altri prodotti (+20,5%), mac-

chinari e attrezzature (+4%), aumentano del 3,7% i prodotti intermedi non agricoli, rottami e cascami e dell’1,2% i prodotti alimentari, bevande e tabacco, mentre crescono del 2% circa quelli di materie prime agricole e animali vivi ed altri pro- dotti di consumo finale.

La grande distribuzione

Al 1° gennaio 2011, i dati dell’Osserva-

Supermercati Ipermercati Minimercati

Numero Sup. di vendita mq Addetti Numero Sup. di vendita mq Addetti Numero Sup. di vendita mq Addetti

AV 66 51.326 704 4 12.096 178 44 13.062 223 BN 9 7.139 165 1 2.500 18 7 2.539 49 CE 71 55.225 813 5 38.850 1.589 68 19.308 390 NA 248 167.881 3.157 12 118.851 2.216 255 69.708 1.694 SA 109 93.946 2.229 1 8.500 130 74 20.941 422 Campania 503 375.517 7.068 23 180.797 4.131 448 125.558 2.778 Italia 9.651 8.561.480 173.000 588 3.643.868 84.674 5.524 1.623.097 34.314

torio nazionale del commercio, Ministero dello Sviluppo Economico evidenziano, in Campania, un numero di supermercati pari a 503, contro i 514 del 2009 (-2,14%).La diminuzione del numero di supermercati ha interessato quasi tutte le province, so- prattutto, la provincia di Benevento, dove il numero di supermercati è quasi dimez- zato (16 unità nel 2010, 9 nel 2011). In diminuzione anche la superficie complessi-

va di vendita, pari a 7.139 mq (-45,3%), e l’occupazione (-41%). Si è registrata una variazione negativa, del numero di super- mercati, anche nella provincia di Salerno (-8,4%) con conseguente diminuzione della superficie complessiva di vendita (-7%), in controtendenza il numero di addetti ha su- bito un incremento del 23%.

Per quanto concerne il numero di iper- mercati si registra una situazione quasi

stazionaria rispetto all’anno precedente (23 unità nel 2011, 24 nel 2010) e, una superficie di vendita di circa 181.000 mq; destinata per il 49,4% alla vendita di ge- neri alimentari.

In diminuzione anche il numero dei mini- mercati della Regione, che raggiungono le 448 unità (-4,3%), con una superficie di vendita di 125.558 mq (-5,8%) e 2.778 addetti (+2,8%).

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to al 2009, cresce la spesa media mensile per carne, mentre continua a diminuire quella per oli e grassi. Stazionaria risulta essere la spesa per patate frutta e ortaggi, per zucchero, caffè e altro. La spesa per l’acquisto di carne si conferma la più alta tra le spese alimentari.

Riguardo la composizione della spesa si os- serva che oltre a quella per generi alimen-

tari e bevande, una quota elevata di spesa totale è destinata all’abitazione (26,5%), segue la spesa per i trasporti (10,8%) e quindi le altre categorie. La propensione alla spesa per istruzione e per sanità è le- gata alla diversa compartecipazione delle istituzioni locali alla spesa sostenuta dalle famiglie, ma anche alla maggiore presen- za, nel primo caso, di bambini e ragazzi in Nel 2010 la spesa media mensile per famiglia

è stimata a livello nazionale a 1.908 euro, con una variazione positiva rispetto all’anno precedente del +0,7%, mentre in Campania il valore della spesa media mensile è inferiore al dato nazionale (2.453 euro), ma superiore rispetto al dato per la circoscrizione del Mez- zogiorno (1.882 euro); difatti sono le circoscri- zioni del Nord e del Centro a mostrare i valori più alti di spesa media mensile.

In Campania la spesa alimentare assorbe più di un quarto della spesa totale (27,3%), valore superiore sia a quello registrato nel- la ripartizione del Mezzogiorno (25%) sia al dato nazionale (19%).

Da un’indagine svolta dall’ISTAT, emerge che la spesa media per generi alimentari e bevande non mostra variazioni significa- tive rispetto al 2009 (+1,2%) e si attesta a 467 euro mensili. Cresce il numero di famiglie che dichiarano di aver diminui- to, nel 2010, sia la quantità che la qualità dei prodotti alimentari acquistati rispetto all’anno precedente. In particolare, rispet-