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LA METODOLOGIA DEL ROLE PLAYING e L’INTERPRETAZIONE TESTUALE

7) AIUTA A PENETRARE SISTEMI COMPLESS

Ogni conoscenza si pone come una struttura complessa che deve essere spezzata e suddivisa in unità più piccole e più semplici.

Il role playing e l’assunzione di un ruolo proprio di un personaggio letterario o di uno storico dà la possibilità agli studenti di aprire nuovi scenari alla conoscenza, apertura di questioni e domande che non sarebbero mai emerse con la sola lettura del testo. Possiamo quindi dire che il role playing, a questo livello, aiuti lo studente a fare al testo o all’insegnante nuove domande, a porre nuove questioni al fine di aumentare e sfumare la conoscenza di quel determinato contenuto. Quanto più adeguata la domanda, tanto più sarà proficuo il lavoro interpretativo.

L’insegnante viene incitato dalle domande dei suoi allievi a verificare la tenuta della propria conoscenza a riguardo e, in caso contrario, si possono aprire fertili vie di ricerca in un processo di apprendimento reciproco che lo coinvolge insieme al gruppo127.

3.2.4 Rischi del role playing didattico

Il rischio insito nella tipologia ludodidattica che abbiamo presentato, è quello di pensare di risolvere la complessità del reale con il modello creato e rappresentato nel gioco. È importante ribadire agli studenti che la seduta ludica prodotta non pretende di esaurire la ricchezza e la varietà della realtà e del mondo e che il role playing, seppur valido strumento di comprensione e di approfondimento, è solo una delle molteplici sfaccettature che il sapere, come un Proteo sfuggente, permette di acquisire. Il role playing

costituisce un modello e, come tale, è funzionale purchè non si dimentichi che esso non risolve la complessità del reale. Spesso, infatti, anche nelle aule scolastiche, può esserci la tendenza a rifugiarsi in modelli e stereotipi per il desiderio di voler rinchiudere ed ingabbiare la realtà in forme sempre ripetibili e, in quanto tali, riconoscibili.

Ciò è, non solo inutile, ma anche dannoso, perché è proprio questa incompletezza del modello ciò che permette, volta per volta di approfondire aspetti differenti della conoscenza appresa, o, nel nostro caso, del brano preso in esame. Contrariamente alle simulazioni di giochi virtuali o di video games, il

role playing non ingabbia la realtà in figurazioni

sempre previste dal computer, ma si serve della ricchezza di argomentazioni e di ipotesi dell’individuo che gioca.

3.3

Role

playing

come

possibilità

metodologica

per

l’analisi

di

testi

letterari

Il role playing, come detto, trae la sua

caratteristica ludica principale nella simulazione di un ruolo. Secondo Moreno, il ruolo è

La forma operativa che l’individuo assume nel momento specifico in cui egli reagisce ad una situazione specifica nella quale sono implicati altre persone ed oggetti[…]. La forma è creata dalle esperienze passate e dai modelli culturali della società in cui la persona vive, ed è sostanziata dalle caratteristiche specifiche delle capacità produttive della persona stessa. Ogni ruolo contiene una fusione di elementi sia privati sia collettivi128.

Da quanto esposto si ricava l’idea fondamentale che ci interessa sottolineare: ogni seduta di role playing

diventa un unicum, condizionato, nelle peculiarità e specificità di ogni singola seduta di gioco, da una miriade di fattori difficilmente controllabili. Tale abbondanza di variabili può essere ugualmente riscontrata nel processo della lettura: ogni singolo atto di lettura, o condotto da persone diverse o da una stessa persona in momenti differenti, rimanda a sfumature interpretative diverse.

Questo sottolinea il fatto che ogni seduta di role

playing, tanto più se applicata all’analisi

letteraria, evidenzierà un singolo aspetto di quell’immensità di sfumature che è il testo. Ciò che risulta interessante è l’idea che, in una classe, il confronto tra queste sfumature, accentuate o meno dai diversi role playings realizzati, inneschi il motore

128 J. L Moreno, Il concetto di ruolo: un ponte fra la psichiatria e la

sociologia, in “American Journal of Psychiatry”, 118, dicembre 1961, pp.

quello che definiamo il motore della comprensione, l’esercizio critico ermeneutica che l’allievo e gli allievi devono condurre a partire dal testo.

3.3.1 Debriefing motore della discussione

Il role playing mette in azione una dinamica che

permette agli allievi di aderire al testo rivestendolo di una propria individuale personalizzazione. Role

playing e lettura condividono una caratteristica

fondamentale che è costitutiva di entrambe: la costruzione di immagini. Il processo di lettura realizza, in colui che legge, una costruzione soggettiva di immagini che non sono materialmente visibili e che rimangono come proiezioni mentali del lettore, il role playing, ugualmente permette di tradurre tali immagini in rappresentazioni reali. Fabrizio Frasnedi, professore di Didattica dell’italiano dell’Università di Bologna, espone questo concetto:

Per insegnare a leggere e a scrivere occorre soltanto, se si può dire soltanto, insegnare a vedere la scrittura[…]. Insegnare vuol dire allora trasformare in discorso (e in immagini mimate, aggiungiamo noi) la percezione della scrittura; come dicevamo, insegnare a vederla.[…] 129

Con questo riferimento, giungiamo direttamente al secondo momento della nostra trattazione: il paragone e del confronto. Il role playing, infatti, lavorando sulla visione, costruisce immagini a partire sì dal rispetto del testo, ma integrando ad esso, una inevitabile percezione personale del lettore e del

129 F. Frasnedi, “Vedere la scrittura”: il racconto, in M. L.

Altieri Biagi ( a cura di), Come si legge un testo letterario,

giocatore; esso, sconfina, cioè, nel campo dell’interpretazione. Con la parte di debriefing,

ossia il dopo-gioco successivo ad una seduta di role

playing, si apre il campo alla discussione e può

essere considerato il momento in cui il lettore mette a confronto il proprio personale intendimento del testo con quello degli altri. È ovvio che, per rappresentare un personaggio, il giocatore-attore non può non intervenire con una scelta personale degli aspetti da sottolineare e quelli da lasciare in ombra. Questa scelta va inevitabilmente a scontrarsi con le interpretazioni degli altri.

Ecco quindi che quest’ultima fase del role playing può essere interpretata come fase di raccordo tra la comprensione sintetica di ognuno e le differenti interpretazioni personali che nascono all’interno della classe.

IV