• Non ci sono risultati.

METODOLOGIE DIDATTICHE A CONFRONTO

4.3 Descrizione degli strumenti e della metodologia

4.4.1 Metodologia tradizionale: analisi del personaggio Hercule Poirot

Il testo che è stato analizzato secondo questa modalità è “Assassinio sull’Orient Express”, romanzo giallo scritto da Agatha Christie nel 1933, che vede come protagonista l’investigatore belga Hercule Poirot, alle prese con un caso di omicidio compiuto sul famoso treno che collegava, agli inizi del Novecento, Parigi ad Istanbul.

Gli allievi ne avevano ultimato la lettura durante le vacanze estive, insieme a “Il mastino dei Baskerville” di Arthur Conan Doyle, a “Firmato Picpus” di George Simenon e a “La croce azzurra” di Gilbert Keith Chesterton. All’inizio del mese di ottobre sono state dedicate all’analisi del testo di Agatha Christie tre lezioni, tenutesi a distanza di un giorno l’una dall’altra:

- PRIMO INCONTRO: l’insegnante, tramite l’ausilio di

slides in power point e videoproiettore, riprende i

punti salienti della trama, provvedendo ad accertare che tutti abbiano letto il libro, ne abbiamo capito le fasi essenziali e abbiano compreso i ruoli svolti dai diversi personaggi e le relative qualità caratteriali e fisiche. Si assegna alla classe il compito di reperire sul testo le citazioni principali che riguardano il carattere di Hercule Poirot e il suo metodo investigativo, precisando che nei romanzi gialli, il metodo investigativo del detective è ciò che esprime anche la sua visione del mondo e il clima culturale in cui è inserito.

- SECONDO INCONTRO: l’insegnante fa intervenire gli alunni e raccoglie, secondo un casuale brainstorming,

le citazioni che essi hanno sottolineato. Tali citazioni vengono scritte alla lavagna e classificate secondo criteri quali “aspetto fisico”, “visione del mondo” e “metodo investigativo”.

Viene avviata la discussione su quale sia il metodo investigativo di Poirot e quale sia la sua visione del mondo. L’insegnante invita gli allievi a reperire sul testo quelle che secondo loro sono citazioni interessanti per capire il metodo investigativo e il carattere di Hercule Poirot.

Le citazioni sottolineate vengono lette da allievi che liberamente chiedono di intervenire:

“Vede caro dottore, io non sono solito basarmi sui vari procedimenti seguiti dai miei colleghi. È della psicologia che mi preoccupo non delle impronte digitali o della qualità della cenere delle sigarette”144.

“Se non mi sbaglio, vedo che a lei non sembra molto efficace il mio metodo di indagine. Forse pensa che un investigatore inglese si comporterebbe diversamente; tutto sarebbe preciso, quadrato, limitato ai soli fatti… 145

“Ma vede, signorina, io ho le mie piccole originalità. Quando interrogo qualcuno, lo scruto, mi faccio un’idea del suo carattere, e poi dalle mie domande la norma che ritengo più opportuna. Proprio qualche minuto fa, ho interrogato un signore, il quale voleva dirmi le sue idee su qualsiasi argomento e l’ho dovuto frenare perché si attenesse esclusivamente alla questione che ci interessa. Poi è venuta lei, e ho capito subito che avrebbe risposto in modo metodico, breve e preciso, insomma, senza divagazioni. Quindi, Mademoiselle, poiché lei ha un certo carattere diverso da quello che aveva colui che l’ha preceduta, le

144 A. Christie, Assassinio sull’Orient Express, Mondadori, Milano

1979, pp. 52-53

pongo domande diverse. Per esempio, le chiedo di dirmi che cosa sente, che cosa pensa… non le piace proprio, questo metodo ?”146

“Il metodo che l’investigatore usò con lei fu in completo contrasto con quello di cui si era servito con l’istitutrice inglese”147

“Mon ami, se si vuol prendere un coniglio selvatico, gli si caccia nella tana un furetto ; e se il coniglio c’è fuggirà via. È precisamente ciò che ho fatto “148

“Se si mette bruscamente uno di fronte alla verità uno che ha mentito, nove volte su dieci, colto di sorpresa confesserà. Naturalmente, però, è necessario individuarla la verità, per produrre quest’effetto. Così faccio in questo caso, e continuerò a farlo: esamino cioè la deposizione di ogni viaggiatore e dico a me stesso: “Se il Tal dei Tali mente, su quale punto mente e per quale ragione,?”. E ne deduco che, se mente, badi che dico se, non può essere che su questo e su questo punto e su questa e quest’altra cosa.” 149

A partire dalle citazione proposte, un ragazzo, con funzione di “verbalizzatore” per tutta la classe, è invitato a redigere alla lavagna, a partire dalle citazioni-indizio reperite sul testo, i punti salienti della personalità di Poirot e del suo metodo investigativo. Gli altri allievi suggeriscono al verbalizzatore i dati da appuntare, provvedendo a trascriverli essi stessi sui loro quaderni.

Da ciò che viene espresso, emerge, come ragionamento esteriorizzato, un’idea negoziata e condivisa dalla

146 Ivi, p. 120 147 Ivi, p. 125 148 Ivi, p. 150 149 Ivi, p. 185

comunità ermeneutica che è la classe, sul metodo investigativo di Poirot: esso appare basato sulle deduzioni che l’investigatore elabora a partire, non appena e non solo dagli indizi materiali raccolti sulla scena del crimine, ma anche e soprattutto dalle interrogazioni poste ai soggetti coinvolti. Tali colloqui sono svolti da Poirot con metodi diversi a seconda dell’interlocutore che ha di fronte, così da poter far emergere il punto debole dell’indagato.

L’insegnante precisa che, nel momento storico in cui è ambientato il romanzo e in cui Agatha Christie scrive, si è appena compiuta la scoperta dell’”inconscio” da parte degli studi di Sigmund Freud. Il docente chiede come questo può legarsi al metodo investigativo descritto relativo a Poirot.

Con liberi interventi, la classe lega il metodo di Poirot al tentativo di reperire negli interrogati quella zona della mente che sfugge al controllo della ragione e che è appunto l’inconscio.

Diversi allievi notano poi come, dalle citazioni raccolte, emerga l’intento di Poirot di porre domande agli indiziati, cercando di immedesimarsi in loro e nelle loro motivazioni. Il suo metodo non è, interviene un alunno, come quello di Sherlock Holmes, che è unicamente concentrato sull’osservazione scientifica dei fatti. L’insegnante precisa quindi che ci sarà l’opportunità di aprire confronti con il detective inglese, con il quale Poirot polemizza esplicitamente.

Un aspetto rilevante del metodo di Poirot, continuano gli interventi in classe, è quello che si può cogliere nella parte finale del romanzo dove egli propone due soluzioni come risoluzione del mistero.

La classe è d’accordo nel sostenere che egli, contrariamente a Sherlock Holmes, non sparisce con lo

scioglimento dell’enigma, ma cerca di andare incontro ai colpevoli, tentando di capirne le ragioni: nel romanzo in questione, infatti, la vittima infatti è un famoso criminale coinvolto nel rapimento e nell’uccisione della piccola Daisy Armstrong, alla quale sono, a vario titolo, legati tutti i colpevoli, che hanno inferto, ognuno, una coltellata.

Poirot propone due soluzioni, una vera e un’altra compatibile con la scena del crimine, ma falsa. Sostenendo quest’ultima interpretazione, i colpevoli sono scagionati.

La discussione della classe si conclude con l’osservazione interessante di uno studente. Egli afferma che la duplicità di soluzioni non sarebbe possibile in un romanzo di Sherlock Holmes dove la soluzione è dettata dall’elaborazione scientifica degli indizi offerta nell’analisi retrospettiva150 fornita da Sherlock Holmes, espressione di una mentalità positivista, che non potrebbe mai ammettere che la realtà possa essere diversa da come appare.

- TERZO INCONTRO: viene chiesto agli allievi di scrivere in un’ora e mezza un testo argomentativo sulla seguente traccia:

“Descrivi la figura dell’investigatore Hercule Poirot illustrandone le caratteristiche caratteriali

e fisiche e spiegando con opportuni riferimenti al

testo il suo metodo investigativo”.

150 Nel romanzo giallo “Il mastino dei Baskerville” di Arthur Conan

Doyle, la soluzione finale del caso viene offerta da parte di Sherlock Holmes in un’analisi retrospettiva che rimette a posto tutti i dettagli sparsi che il lettore ha potuto acquisire grazie alla narrazione di Watson, dal cui punto di vista viene raccontata la vicenda.

Nella sezione che riguarda l’esame dei risultati raggiunti sono state trascritte le prove realizzate dai allievi che sono oggetto del nostro studio di caso. Si è ritenuto opportuno trascrivere tali produzioni, non in questo punto del lavoro, ma nella sezione riguardante i risultati cosicché potessero essere più agevolmente confrontati con i testi prodotti dopo l’applicazione della metodologia alternativa, che ora descriviamo.

4.4.2

Metodologia

innovativa:

analisi

del