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Alcuni esempi italian

2.4 Un progetto Made in Italy

2.4.2 Alcuni esempi italian

Per capire ancora più da vicino come effettivamente viene organizzato un albergo diffuso, vengono creati i network di imprese e tutte le attività a disposizione del turista, di seguito sono riportanti due esempi di alberghi diffusi presenti in Italia: l’AD a Sextantio a Santo Stefano di Sessanio e l’AD di Sauris. Vi sono dei motivi che spiegano la selezione di questi due casi: il primo, in Abruzzo, è uno degli alberghi diffusi più suggestivi e anche più lussuosi, oltre al fatto che recentemente (16 Ottobre 2020) ha ricevuto il nulla-osta della Commissione di Certificazione la quale gli ha assegnato la prestigiosa “Corona d'Oro di Residenze d'Epoca” poiché Sextantio ha superato con successo tutti i 50 controlli

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di qualità periodici; l’AD di Sauris, invece, è molto curioso da approfondire perché è il primo albergo diffuso italiano nato nel 1994.

Sextantio a Santo Stefano di Sessanio. Primo ad essere riconosciuto in Abruzzo, l’albergo diffuso sorge nell’antico borgo di Santo Stefano di Sessanio ed è caratterizzato da una configurazione urbana di tipo medievale in quanto il luogo è circondato da un perimetro murario fortificato e si trova all’interno del Parco Nazione Gran Sasso. Monti della Laga. Tutto è nato grazie a Daniele Kihlgren, filosofo e imprenditore, che visitando questa zona nel 1999 ne rimane affascinato e decise di avviare un progetto di recupero del territorio e di restauro poiché lo spopolamento di questo borgo era già iniziato negli anni ‘50. Vennero, quindi, acquistate e ristrutturate diversi edifici della città senza il supporto di fondi pubblici, trasformandoli in un albergo orizzontale distribuito in sei edifici e un edificio centrale dove era presente il servizio di ristorazione, wine bar e una sala per eventi e conferenze, anche se nel 2016 si contavano ben 21 unità abitative. I lavori svolti hanno avuto un duplice obiettivo: mantenere le caratteristiche storiche architettoniche del borgo e integrare nuove tecnologie, come ad esempio, le tecnologie antisismiche. In pochissimo tempo, l’albergo diffuso cominciò a generare dei flussi turistici abbastanza consistenti: nel 2008 a Santo Stefano di Sessanio si registrano circa 7300 presenze all’anno, di cui l’abbondante 90% proviene dall’Italia e la crescita delle visite turistiche aumenta di anno in anno su base esponenziale. 50

La forza di questo albergo diffuso sta tutta nella conservazione delle vecchie tradizioni, nel preservare tracce del vissuto antico, dell’anima più profonda e autentica del borgo.

Le unità abitative vengono allestite con materiale preso da musei in modo da utilizzare oggetti autoctoni, che rendono gli edifici ancora più autentici ed originali, ed inoltre l’arredamento prende ispirazione dalle foto che Paul Scheuermeier, linguista svizzero,

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scattò in Abruzzo intorno al 1920. Sono state preservate le piccole finestre dalle quali entra una luce fioca, i pavimenti irregolari e poi si è posta molta cura ai minimi dettagli, come per esempio l’utilizzo di saponi artigianali non profumati, prodotti secondo metodi tradizionali ovvero ottenuti con olio di oliva, e un sapone per i capelli realizzato con l’olio di lupini secondo una ricetta della medicina tradizionale. 51 In ogni stanza è possibile

trovare un materasso di lana poggiato su una struttura di ferro battuto, rivestito con coperte ricamate in perfetto stile abruzzese, filate con lana tinta naturalmente.

Un esempio di come l’AD riesca a far conoscere e diffondere la tradizione locale è legato alla possibilità che i vari oggetti che si trovano nelle stanze, come tappeti, lenzuola, asciugamani ricamati possono essere acquistati dagli ospiti presso la Bottega dell’artigianato domestico, dove si trova una donna con un grande telaio che produce tutti i vari oggetti come bottiglie in vetro, ceramiche varie.

Oltre alle caratteristiche estetiche delle case e delle stanze, altri fattori che caratterizzano l’AD Sextantio sono i vari servizi e le esperienze che offre ai propri clienti. Al di là di quelli tradizionali che vengono erogati in tutti gli alberghi, viene data la possibilità ai turisti di:

- noleggiare l’auto, mountain bike o ciaspole; - assumere una baby-sitter su richiesta; - prenotare dei massaggi;

- consultare un medico su richiesta.

Per quanto riguarda, invece, le esperienze, sono varie e di diverso genere per soddisfare tutte le esigenze della clientela, e tra queste si ha l’opportunità di svolgere visite guidate nel Parco Nazionale del Gran Sasso, escursioni a cavallo, caccia al tartufo, degustazioni

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vini locali, corsi di cucina e pasticceria tradizionali, corsi di tessitura. Inoltre, l’albergo diffuso può essere utilizzato per organizzare meeting o anche matrimoni.

Albergo diffuso a Sauris. Sauris è un paese che sorge nella regione del Friuli-Venezia Giulia, in una zona immersa nelle Alpi Carniche, conta circa 400 abitanti 52 ed è composto

da tre diverse frazioni: Sauris di Sopra e Lateis, Sauris di Sotto e dalle località di La Maina e Velt. Il territorio è caratterizzato da ambienti naturali, incontaminati, dove è possibile trovare distese boschive, paesaggi alpini, torrenti e anche un lago. Rappresenta uno dei borghi più affascinanti della Carnia, non solo per fattori paesaggistici ma anche per la sua cultura e tradizione: le case sono costruite in legno e pietra, gli abitanti parlano una lingua antica di influenza tedesca e si svolgono feste incentrate su miti del passato. In sostanza, vi sono tutti i presupposti per creare un albergo diffuso. È bene ricordare come questo termine sia nato proprio nella zona di Carnia, dopo il terremoto del 1976, anche se poi si è modificato e sviluppato durante gli anni successivi: nel 1983 la regione ha finanziato un progetto per il recupero di Sauris e di Carnia e nel 1994 un gruppo di imprenditori privati vinse il bando pubblico per la gestione del primo nucleo di quello che sarebbe diventato un vero e proprio albergo diffuso nel 2007.

Ad oggi è composto da circa 35 edifici realizzati con legno, che dispongono di cucina attrezzata, riscaldamento autonomo e biancheria, mobili in legno massiccio e che fanno dell’albergo diffuso una vera e propria città dove è possibile trovare molti servizi. Ad esempio, sono messe a disposizione dei turisti ben 70 piazzole dove è possibile fare campeggio immersi nel bosco, si trovano vicino la reception e viene fornito il lavaggio delle stoviglie, l’asciugatrice, wifi gratuito. Per gli ospiti che preferisco alloggiare nelle

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stanze, invece, viene data anche la possibilità di usufruire del centro benessere, dove si trova la Grien SPA e Ghesunthaus SPA con idromassaggi, sauna, bagni di vapore. Diverse sono le attività che si possono svolgere tra cui le escursioni, equitazione, canoa, tour a piedi o in bicicletta, tiro con l’arco, affitto di barchette sul lago di Sauris. Accanto a questi, esperienze più legate alla conoscenza del territorio sono i tour o le lezioni di cucina svolte dai ristoranti locali che diffondo i sapori del posto come il prosciutto, i formaggi, la birra. Infine, questa cittadina si caratterizza anche per la lavorazione del legno, attività molto importante e diffusa che viene trasmessa ai turisti attraverso lezioni dimostrative. Si può concludere, inoltre, affermando che l’AD garantisce esperienze autentiche per ogni stagione: dall’inverno, con lo sci, all’estate con i picnic all’aperto; dall’autunno con il canyoning (visite a torrenti e cascate) alla primavera che riporta in vita fiori e piante utilizzate molto in cucina e per produrre medicine.