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Questionario auto-somministrato ai turist

3.1 Metodologia di ricerca

3.2.2 Questionario auto-somministrato ai turist

In questa sezione, si andranno a presentare tutti i risultati ottenuti dall’analisi empirica del questionario compilato dai potenziali turisti. È stato uno strumento di grande importanza per l’analisi della domanda turistica. Si parte, quindi, individuando quali siano le pratiche di turismo più diffuse tra gli italiani, effettuando una distinzione in base al fattore di età e successivamente si va ad analizzare il tema centrale dell’albergo diffuso, quanti lo conoscono, quali sono i soggetti che vi soggiornano più piacevolmente, come gli individui ne sono venuti a conoscenza.

Il campionamento è di tipo non probabilistico dato che la selezione del campione è stata effettuata seguendo criteri di praticità e di comodo. Il campione è composto da 265 individui aventi le seguenti caratteristiche.

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Come si può notare, la figura 13 riporta le peculiarità demografiche del campione oggetto d’analisi. In relazione ad una distinzione di genere, il campione risultare essere abbastanza omogeneo, con una leggera prevalenza di donne (54,3%) rispetto agli uomini (45,7%). Per quanto riguarda l’età, dalla figura 14 si evidenzia come i rispondenti della fascia di età 16- 25 rappresentano il gruppo più ampio in termini di età, seguito da una consistente porzione di soggetti facenti parte della fascia successiva, che comprende le persone dai 26 fino ai 35 anni. Per facilitare la lettura di alcuni risultati e grafici, si è deciso di creare due grandi macrocategorie:

- Categoria “Giovani” comprendente le prime due fasce cioè 16-25 e 26-35 anni - Categoria “Adulti” dove vi rientrano le fasce residuali (36-45, 46-55 e over 55)

La figura 15, invece, riporta il profilo di istruzione del campione, evidenziando come ben metà dei soggetti

Figura 14. Composizione campione, elaborazione personale

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possiede una laurea (49,8%), sinonimo di elevata formazione e disciplina. Ovviamente, tra i soggetti possessori di una laurea vi rientrano maggiormente la categoria 16-25 (55,3%) e la fascia successiva (32,5%).

Dopo aver analizzato le caratteristiche demografiche e i livelli di istruzione della popolazione di riferimento, si può procedere all’attuazione dell’indagine vera e propria.

Abitudini di viaggio

Il questionario ha avuto come scopo anche quello di indagare le diverse abitudini dei turisti italiani, individuando se la cadenza periodica con cui effettuano i viaggi è cambiata, soprattutto in seguito alla pandemia.

È risultato che ben il 79,6% degli individui ha effettuato un viaggio meno di un anno fa, a prova del fatto che nonostante il periodo particolare che l’Italia sta affrontando, le persone sono disposte a viaggiare e a visitare sempre di più nuovi posti.

Più precisamente, il 17% ha svolto la sua ultima vacanza da 1 a 3 anni fa, una piccola e quasi insignificante parte oltre 3 anni fa, mentre la restante parte del campione non ricordava esattamente il periodo in cui ha viaggiato per l’ultima volta.

Si può quindi affermare come il turismo risulta essere al giorno d’oggi un’attività ancora molto praticata dagli individui di tutte le fasce di età. Nello specifico, si è dovuto indagare su quali siano le mete che gli italiani preferisco per le loro vacanze. In questo caso, non si considerano delle città o luoghi ben specifici ma, in maniera molto generica, si vuole capire se un individuo preferisce visitare le grandi città d’arte, i luoghi di attrazione più famosi al mondo (Barcellona, Lisbona, Roma) oppure se al contrario privilegi i piccoli paesini italiani, caratterizzati da un passato culturale molto importante, da tradizioni secolari che si tramandano di generazione in generazione, da una cultura enogastronomica molto attenta e particolare.

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Figura 16. Preferenze degli italiani, elaborazione personale

Ai rispondenti, quindi, è stata posta la domanda riguardo la preferenza tra queste due diverse opzioni e le risposte possono essere analizzate tramite la figura 16. Si può notare come gli italiani non abbiano una particolare prediligenza riguardo le destinazioni turistiche: messi davanti una scelta, essi hanno affermato di essere interessati a visitare sia luoghi di fama mondiale, molto affollati e dove il turismo di massa è all’ordine del giorno, sia paesini sperduti tra le montagne, dove nella maggior parte dei casi il tempo sembra essersi fermato a molti anni fa.

La scelta tra l’uno e l’altro dipende molto dallo spirito della vacanza e anche dalla compagnia della vacanza: un ragazzo giovane può partire per Ibiza con gli amici ma andare a visitare un borgo italiano con la propria famiglia.

Effettuando una distinzione per fasce di età, i Giovani sono molto più propensi a scegliere entrambe le mete: ben il 77% ha optato per questa soluzione seguita poi dal 14% del campione che opta per mete più gettonate. Per quanto riguarda, invece, gli Adulti anche

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in questo caso la percentuale maggiore viene assegnata alla risposta “Entrambe” ma è decisamente più bassa rispetto a prima, un 53%, a spiegazione del fatto che la popolazione più adulta ha tutte le caratteristiche per poter prediligere mete più sconosciute ed intime a differenza del giovane che nella maggior parte dei casi preferisce i grandi luoghi di attrazione. Infatti, proprio per questo, un buon 30% ha optato per i luoghi insoliti. Una volta individuate le preferenze riguardo i posti da voler visitare, il questionario si è voluto concentrare su quali siano le strutture ricettive di cui usufruiscono i turisti italiani e, più precisamente, quali servizi non devono assolutamente mancare in un alloggio. Al giorno d’oggi sul territorio italiano sono presenti un’infinità di strutture ricettive con caratteristiche molto differenti tra loro e adatte per soddisfare tutti i bisogni dei turisti. Tra queste le più diffuse sono gli hotel, i bed & breakfast, gli ostelli ma negli ultimi tempi si sono affermate sempre di più diverse modalità di soggiorno: si parla per esempio dello scambio di casa o di Airbnb, argomenti ampliamente trattati nel primo capitolo. Inoltre, molti soggetti possono essere propensi a vacanze più alternative, magari immersi totalmente nella natura, optando quindi per il campeggio, rifugi alpini e anche gli alberghi diffusi.

Chiedendo ai rispondenti “In quale delle seguenti strutture hai soggiornato almeno una volta?” si è potuto constatare come prevedibilmente la struttura più gettonata rimane l’Hotel con un 81,1%, seguito poi dal Bed & Breakfast (74%) e da Airbnb (circa il 36%), a sostegno di come i turisti siano pronti ad accettare i nuovi cambiamenti che avvengono in ambito turistico sia dal lato dei luoghi da visitare sia delle soluzioni offerte agli stessi. Già da questa domanda, l’albergo diffuso è risultato essere poco ricercato, con solo il 20% dei rispondenti che vi hanno soggiornato.

Le risposte a questa domanda erano multiple poiché si presume che un turista abbia provato almeno più di una formula ricettiva. Analizzando le varie combinazioni è risultato

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che il 62,6% dei rispondenti ha soggiornato almeno una volta sia in hotel che in un Bed & Breakfast, risultati più che prevedibili. Per quanto riguarda le soluzioni più innovative, si è potuto notare che la maggior parte delle persone che ha preferito la formula di scambiarsi casa, che viene scelta soprattutto per la convenienza di prezzo, per vivere un’esperienza più autentica, ha soggiornato anche in un albergo diffuso e ha trascorso una vacanza all’aria aperta provando la formula del campeggio. Tutto ciò si spiega con il fatto che questi individui optano per forme di alloggio più sostenibili, che gli permettano di godere a pieno della natura e dei paesaggi circostanti, senza andar in qualche modo ad apportare conseguenze negative. Sono soggetti che preferiscono risparmiare e che molto spesso voglio creare un contatto, un legame con il territorio e con i soggetti che vi risiedono.

Figura 17. Strutture ricettive più gettonate, elaborazione personale

Dalla figura 17 si può notare come le scelte effettuate dai giovani e dagli adulti riguardo le strutture dove voler soggiornare durante la vacanza non sono molto differenti tra loro: Hotel e B&B vengono privilegiati da entrambe le categorie. In relazione alle altre

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strutture, invece, i giovani preferisco trovare una casa dove soggiornare su Airbnb o provare il campeggio mentre gli adulti prediligono di gran lunga formule come albergo diffuso o campeggio. Già da questi primissimi risultati, si può vedere che la differenza di percezione dell’albergo diffuso tra giovani ed adulti è ben evidente: soltanto una piccola parte dei giovani ha soggiornato in un albergo diffuso al contrario dei più adulti.

Per quanto riguarda i servizi che si possono trovare nelle strutture ricettive bisogna fare delle distinzioni. Ogni struttura offre diversi servizi: vi sono gli hotel, B&B che si distinguono per garantire il più delle volte il servizio colazione e ristorazione, il servizio lavanderia come il cambio di lenzuola ed asciugamani; vi è poi l’albergo diffuso che oltre a questi servizi garantisce anche un personale qualificato in grado di dare informazioni turistiche approfondite, caratteristica distintiva di questa formula di ospitalità.

Figura 18. Servizi richiesti in una struttura ricettiva, elaborazione personale

Tra gli individui che compongono il campione oggetto di analisi è emerso che il servizio di cui non posso proprio fare a meno è soprattutto il Wi-Fi gratuito offerto dalla stessa struttura ricettiva. Questo a prova del fatto che la nuova generazione, e più in generale la

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maggior parte della popolazione, ha un bisogno quasi primario di rimanere sempre connessi soprattutto sui social e questo tipo di servizio gli garantisce sempre una copertura internet adeguata. Questa risulta necessaria, in un’epoca in cui le esperienze vissute devono essere condivise, postate sui social. Come si può vedere dalla figura 6 altro servizio considerato indispensabile è la colazione inclusa in quanto viene percepita dagli ospiti come una grande comodità perché permette di non dover ogni mattina andare alla ricerca di un bar dove poter fare colazione. Risultato sconcertante è quello relativo all’utilità percepita di un personale che sia effettivamente aggiornato e informato riguardo il territorio in cui sorge la struttura, che sia in grado di dare consigli su cosa poter visitare, su quali siano le tradizioni del posto. Questo risvolto non è molto favorevole a quello che è l’argomento centrale della ricerca, ovvero l’albergo diffuso poiché in questa struttura il personale, il proprietario svolge un ruolo fondamentale per gli ospiti e cioè quello di consigliarli rispetto alle attività da poter svolgere, di indirizzarli verso i ristoranti più graditi e in grado di fargli provare i veri sapori locali.

Come ultima analisi del contesto turistico generale che si è voluto indagare sulle modalità utilizzate dai turisti per la prenotazione delle loro vacanze. In tempi non molto recenti, quasi la totalità della popolazione si recava nell’agenzia di viaggio più vicina a loro e prenotava lì il suo viaggio, affidandosi spesso ai consigli degli addetti e facendosi organizzare praticamente tutto. Qualcosa con il passare del tempo è cambiato: le nuove tecnologie hanno aperto innumerevoli strade per la semplificazione di tutte le attività che un individuo svolge nella vita e tra queste vi rientra anche il turismo.

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Figura 19. Modalità di prenotazione delle vacanze, elaborazione personale

Dalla figura 19, è possibile notare che ben il 73% del campione effettua la prenotazione online: il 47% tramite le OTA online come Booking e il 26% invece sul sito web della struttura ricettiva in questione. Questo ovviamente indica come il progresso tecnologico ha permesso alla maggior parte della popolazione di poter prenotare la propria vacanza stando comodamente a casa e in alcuni casi risparmiando anche. Dalle analisi effettuate, inoltre, si è constatato come convenga molto spesso utilizzare il sito web privato della struttura piuttosto che le OTA online poiché, in quest’ultimo caso, la struttura paga una commissione fissa, ad esempio su Booking è del 15% circa, e quindi per guadagnare dovrà fissare dei prezzi più alti del previsto. Allo stesso tempo però il minore utilizzo del sito web rispetto alle agenzie online si può spiegare in questo modo: molto spesso i siti web delle strutture risultano poco chiari, divisi in diverse sezioni dove viene spiegata la storia della struttura, i servizi che offre o anche una gallery dove trovare immagini e video e, quasi sempre in fondo, una parte riservata alle prenotazioni. Il turista deve quindi avere una certa dimestichezza nell’usare internet, cosa che in alcuni casi non accade. D’altro canto, le OTA online risultano più intuitive e più facili da utilizzare per i clienti poiché il soggetto cerca la meta che intende visitare in alcuni determinati giorni e avrà davanti a sé una lista di potenziali strutture ricettive che possono ospitarlo, con accanto i vari prezzi e la possibilità diretta di prenotare.

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Sorprendentemente, c’è una ancora una porzione di popolazione, se pur molto esegua, che continua a recarsi presso le agenzie di viaggio fisiche per prenotare ed organizzare la propria vacanza. Distinguendo, invece, le prenotazioni effettuate dalle due diverse categorie, non sono state rilevate particolari differenze.

Figura 20. Modalità di prenotazione per fascia, elaborazione personale

L’unico dato che risulta più interessante è legato al fatto che gli adulti più dei giovani preferiscono effettuare le prenotazioni tramite telefono, sinonimo di una parte della popolazione che sì utilizza e ha confidenza con le nuove tecnologie ma che rimane comunque legata alle vecchie abitudini. Per prenotare un viaggio, preferisce contattare direttamente il proprietario o il personale di quella struttura.

Sostenibilità ambientale

Sempre nella parte introduttiva del questionario si è voluto indagare circa la sostenibilità dei viaggi e quanto questa fosse importante per i turisti. Tema scottante in questo particolare periodo storico, la sostenibilità è da sempre considerata come la condizione per cui la generazione presente soddisfa i suoi bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. Praticare forme di turismo sostenibile è

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una scelta di vita attuata ormai da un numero sempre più alto di soggetti, i quali preferiscono optare per strutture ricettive che rispettano l’ambiente o anche utilizzare dei mezzi di trasporto più sostenibili. Pianificare un viaggio che sia eco-sostenibile non è difficile al giorno d’oggi ma necessita solo di qualche accorgimento in più. Per esempio, già optare per mete meno conosciute rispetto alle grandi metropoli può essere considerata una scelta sostenibile perché in questo modo si possono esplorare territori incontaminati, lontano dal turismo di massa ma anzi immersi in grandi parchi o aree protette. Si tratta più in generale di visitare un luogo con responsabilità. Questo si può tradurre, per esempio, nella volontà di lasciare il posto che si è visitato così com’era, senza inquinarlo gettando rifiuti a terra. Scegliere destinazioni “green” permette ai turisti di svolgere anche delle attività nel rispetto dell’ambiente come escursioni, camminate alla scoperta della natura, piantare alberi e molte altre.

Nel questionario, per analizzare questo aspetto tra gli individui del campione, è stato chiesto loro quanto fosse importante l’eco-sostenibilità di un viaggio, indicando su una scala da 1 a 5 (dove 1=poco importante e 5=molto importante) la rilevanza che se ne attribuisce. La risposta più gettonata è stata 3 che rappresenta una risposta che sta nel mezzo: quasi il 35% ha preferito non sbilanciarsi molto, affermando come il tema ambientale sia importante ma forse non così tanto, che è bello viaggiare senza dover star lì a pensare a scegliere un mezzo più ecologico, a svolgere un’attività che aiuti l’ambiente. Grande speranza viene riposta a un 27,2% e 19,2% che ha risposto rispettivamente 4 e 5, a spiegazione del fatto che lentamente il concetto di turismo sostenibile si sta espandendo sempre di più e che ben presto raggiungere una buona fetta di popolazione. Il punteggio medio dell’importanza data a questo aspetto è 3,5.

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Figura 21. Importanza della sostenibilità per le diverse fasce, elaborazione personale

Si è voluto, in aggiunta, effettuare un’analisi più approfondita tra le diverse fasce di età per vedere se la concezione di eco-sostenibilità dei viaggi cambi in base all’età o se invece rimanga invariata. Per far questo, si è proceduto al calcolo delle medie per le diverse categorie di individui, riportando così i risultati presentati nella figura 21. È possibile vedere come la media dei punteggi aumenta in maniera proporzionale con l’aumento dell’età. Al crescere dell’età sembra nascere un sentimento di consapevolezza e responsabilità da parte dei turisti, al punto che, nelle ultime due fasce si ottiene che l’importanza data a questo fattore è di circa 4,3 punti, un dato da tenere in considerazione. Infine, per studiare più a fondo le abitudini di tutti quei turisti che prediligono l’ecoturismo si è voluto chiedere quali siano nella realtà i comportamenti che essi attuano per rispettare l’ambiente e le attività che prediligono.

Figura 22. Modi per praticare turismo sostenibile, valori assoluti, elaborazione personale

Non tenendo in considerazione il 35% di soggetti che hanno risposto di non tener conto dell’aspetto ecologico quando sono in vacanza o quando la organizzano, si può vedere dalla figura 10 che gran parte dei soggetti praticano delle forme di turismo sostenibile: si

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predilige scegliere dei mezzi di trasporto più sostenibili come per esempio utilizzare delle auto elettriche, optare per il car pooling e car sharing (soluzioni forse non ideali per questo particolare periodo), scegliere il treno al posto dell’aereo. Oltre questo, molto votata è stata l’opzione di alloggiare in strutture ricettive che tengano conto del rispetto dell’ambiente, dato fondamentale per la ricerca che si sta effettuando. Nello specifico, ben il 50% dei 160 individui “eco-sostenibili” ha dichiarato di rispettare l’ambiente optato, tra le altre soluzioni, proprio per alloggi sostenibili e l’albergo diffuso ha tutte le caratteristiche per poter essere considerato tale.

Fattori ricercati in via primaria in un viaggio o vacanza

Per individuare più da vicini quali siano i criteri secondo cui i turisti organizzano una vacanza, si è voluto chieder loro quanta importanza attribuiscono ad alcuni fattori. Tra i fattori che si è deciso considerare vi è:

- Divertimento, inteso come la necessità di visitare località dotate di pub, locali adibiti alla vita notturna, discoteche;

- Bellezze culturali ed artistiche come musei, chiese, gallerie con mostre fotografiche;

- Paesaggi naturali che permettono ai turisti di svolgere diverse attività come le escursioni o anche gite immersi nella natura;

- Risorse enogastronomiche (cucina locale)

- Stringere relazioni interpersonali con i residenti del posto

- Fattore prezzo, inteso in questo caso sia il costo sostenuto per l’alloggio sia eventuali altri costi per attività da voler svolgere durante il soggiorno;

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- Passaparola quindi il consiglio da parte di altri, che possono essere amici, familiari colleghi ma anche individui sconosciuti che lasciano le proprie recensioni in blog online

Definiti meglio i fattori sui quali i rispondenti hanno dovuto esprimere un giudizio si procede con l’analisi riportando le medie dei punteggi attribuiti dai soggetti di tutte le fasce di età.

Figura 23. Fattori ricercati in un viaggio, elaborazione personale

Come si può notare dalla figura 23, il fattore che viene considerato più importante nel momento in cui si deve scegliere una destinazione turistica risulta essere tutto ciò che ha a che fare con le risorse enogastronomiche. Il turismo enogastronomico viene considerato una parte del turismo sostenibile e consiste proprio nella scoperta di prodotti e del territorio di produzione degli stessi. Questo tipo di turismo permette ai soggetti di assaporare lo spirito del luogo, cercando di assimilare la vera essenza di paesaggi rurali, montani. A seguire, altro elemento considerato di grande rilevanza, con un punteggio

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medio di 3,9, riguarda il parere positivo circa i paesaggi naturali, che vengono molto apprezzati dagli individui proprio perché possono essere sfruttati per allontanarsi dalla vita monotona di tutti giorni, per concedersi un periodo di relax. Con lo stesso punteggio di 3,8, altri due fattori di cui il turista tiene conto, sono le bellezze culturali ed artistiche e il fattore prezzo. Il primo riguarda il desiderio di andare alla scoperta degli innumerevoli monumenti, chiese, sculture che arricchiscono da sempre il territorio italiano e che si trovano non solo nelle grandi città ma molto spesso anche i piccoli borghi sono caratterizzati da questi elementi. Il secondo, il fattore prezzo, è da sempre considerato un elemento essenziale per l’organizzazione non solo dei viaggi ma anche per qualsiasi altro