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Le considerazioni teoriche fino ad ora viste, meritano di essere applicate ad un caso pratico. Prendiamo in considerazione la società di revisione Alfa, alla quale abbiamo sottoposto un questionario [si veda l’Appendice del presente lavoro], formulato sulla base di 17 domande, per finalità di ricerca e professionali. Con le prime quattro domande siamo andati ad indagare sulle caratteristiche personali dell’organico della società stessa; con le restanti, si è cercato di capire come ciascun membro considera particolari aspetti legati al Sistema di Controllo Interno della Qualità, quali la crescita professionale, i punti di forza e di debolezza del sistema stesso e la sua importanza, l’indipendenza. Con riferimento alle prime quattro domande: la Società in oggetto presenta un organico composto da 19 soggetti. In particolare, come si evince dai Grafici 1 e 2 (pagina seguente), i livelli relativi ai doveri ed alle responsabilità sono cinque (Junior Assistant, Senior, Manager, Socio-Amministratore e Partner).

88 [Grafico 1] [Grafico 2] [Grafico 3] 4 9 4 1 1

Junior Ass. Senior Manager Socio-Ammin. Partner

Mix professionale

(q.tà)

Fonte: elaborazione dati questionario 21% 47% 21% 5% 5%

Mix professionale

(%) Junior Ass. Senior Manager Socio-Ammin. Partner

Fonte: elaborazione dati questionario 5% 5% 11% 32% 47%

Titolo di studio

(%) n.p. Diplona L.Trienna le L.Quadri ennale

89

Analizziamo ora i dati relativi alle domande da 5 a 17. Il Sistema di Controllo Interno della Qualità della società Alfa si compone di sette procedure, denominate dalla lettera A alla lettera G, supportate dal Manuale del Revisore e dalla presenza di una rete intranet. Secondo quanto emerso, l’organico della società Alfa ha acquisito e sta acquisendo le competenze necessarie allo svolgimento della professione di Revisore Legale mediante l’esperienza di lavoro, l’attività di coaching e le procedure di revisione. Solo una piccola percentuale ha affermato che l’acquisizione delle competenze si ha anche tramite la formazione professionale (21%) e lo studio individuale (16%).

[Grafico 4]

In merito a quest’ultimo aspetto, invece, l’84% si è espresso in modo negativo. Il Sistema di Controllo Interno di Qualità è ritenuto dalla maggior parte degli intervistati uno strumento valido per garantire il rispetto dei principi professionali, migliorare l’organizzazione interna e stimolare il rispetto dei principi etici [Grafico 5]. Solo una minoranza ritiene che il sistema possa essere considerato come un valido strumento per migliorare l’accuratezza del lavoro.

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 50% 55% 60% 65% 70% 75% 80% 85% 90%

Acquisizione competenze

(%) per nulla poco abbastanza molto estremamente

Fonte: elaborazione dati questionario

90

[Grafico 5]

Per quanto riguarda la cadenza con cui vengono consultate le procedure di revisione emerge, dal Grafico 6, come l’organico vi faccia ricorso:

[Grafico 6]

Chi ha risposto “raramente”, cioè il 47%, consulta le procedure in caso di necessità, per avere chiarimenti circa le procedure da seguire, per avere la sicurezza della correttezza della documentazione, per conoscere il comportamento da tenere in determinate situazioni e perché magari neo-assunti. Il 32% afferma di ricorrere all’attività di consultazione “spesso”: nel momento in cui avverte la necessità, per adottare un comportamento coerente con le linee

74% 79% 21% 58% 0% Garantisce il rispetto dei principi professionali Migliorare l'organizzazione interna Migliorare l'accuratezza del lavoro Stimolare il rispetto dei Principi Etici Non è un valido strumento

Il Sistema di Controllo Interno

(%)

Fonte: elaborazione dati questionario

11%

47% 32%

11%

Consultazione delle procedure

(%)

ad ogni incarico raramente spesso mai

Fonte: elaborazione dati questionario

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guida della società, per verificare le variazioni e gli aggiornamenti delle procedure e come supporto per la predisposizione dei vari allegati richiesti dal lavoro di audit. La consultazione delle procedure “ad ogni incarico” viene effettuata solamente da due membri per mantenere aggiornate le attività e come guida per la compilazione degli allegati richiesti dall’incarico stesso. Infine, l’11% non ricorre mai all’attività di consultazione in quanto sostiene di non averne avvertito, almeno fino ad oggi, la necessità di farlo. Alla domanda circa il fatto se il Sistema di Controllo Interno della Qualità sia in grado di contribuire a far svolgere il lavoro di revisione legale in maniera efficiente, tutti i membri (ad eccezione di una sola risposta non pervenuta) si sono espressi in modo positivo affermando, in alcuni casi, che tale efficienza è data dal fatto che il sistema così impostato permette:

 di chiarire le linee guida da seguire;  una migliore organizzazione del lavoro;

 un confronto adeguato del team con gli altri colleghi;  una razionalità del flusso delle attività.

I punti di forza del Sistema di Controllo Interno della Qualità della società Alfa, emersi dall’analisi delle risposte pervenute sono i seguenti:

 formalizzazione;

 rappresenta una guida completa come supporto per il revisore nell’attività di audit;

 aggiornamento continuo e possibilità di un’immediata consultazione;  chiarezza, sinteticità e completezza.

I punti di debolezza riscontrati fanno invece perno su tre elementi: la presenza di qualche incongruenza in alcune procedure, la richiesta di una maggiore chiarezza e la pesantezza del numero di allegati da compilare. Infine il questionario è andato ad approfondire il tema legato al requisito dell’indipendenza: per 3 soggetti si sono verificate delle minacce a tale requisito. L’intervistato numero 1 ha sostenuto di essersi ritrovato in una situazione di “interesse personale” ed è riuscito ad eliminare tale circostanza rimuovendo i motivi che l’hanno generata. Altra minaccia verificatosi è stata quella della “confidenzialità” con una società

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cliente che è stata risolta dal soggetto non presentandosi più presso la società stessa. Infine l’intervistato numero 19 si è trovato in ben tre situazioni di minaccia, ovvero l’interesse personale, la confidenzialità e l’intimidazione: ha reagito giudicandosi direttamente in modo da eliminare i motivi lesivi del requisito in oggetto. Per l’organico societario le situazioni di minaccia al requisito dell’indipendenza vanno affrontate seguendo quanto stabilito dalle procedure, parlandone immediatamente con il responsabile interessato nel caso si verifichi la circostanza oppure, in via preventiva, tramite la rotazione dei team e dei responsabili della revisione.