Nell’ambito del controllo di qualità del lavoro di revisione è possibile rinvenire anche alcune linee guida dettate appositamente per gli studi professionali medi e piccoli: è quanto previsto dall’IFAC(28) con la “Guida al controllo della qualità nei piccoli e medi studi professionali”(29), giunta alla sua terza edizione. Con la presente Guida è possibile, per gli studi di dimensioni minori, realizzare un sistema di controllo della qualità conforme al Principio ISQC 1, in modo proporzionato rispetto alle esigenze ed alle risorse dello studio stesso. L’obiettivo è quello di salvaguardare e migliorare la qualità della perfomance relativa alla gestione di un soggetto abilitato nel suo complesso: dal momento che un soggetto abilitato alla revisione presenta una struttura di piccole dimensioni, è possibile che solo una persona sia chiamata a svolgere la maggior parte delle funzioni necessarie all’applicazione del sistema di controllo della qualità; si potrebbe perfino decidere di impiegare una persona qualificata esterna in grado di fornire tale servizio. Con il termine “piccoli e medi studi professionali (PMS)”, la Guida fa riferimento agli “studi professionali contabili o soggetti abilitati alla revisione che presentano le seguenti caratteristiche generali”:
i clienti sono per la maggior parte piccole e medie imprese o imprese di dimensioni minori;
è previsto l’utilizzo di risorse esterne in modo da integrare le risorse tecniche interne limitate;
numero limitato di personale professionale(30).
Da un punto di vista strutturale la Guida si suddivide in tre macro parti: nella prima parte si ha il richiamo di quanto contenuto nel Principio internazionale ________________
(28) IFAC: International Federation of Accountants. “Consiste in un’organizzazione internazionale al servizio del pubblico interesse: il suo compito è quello di rafforzare la professione contabile in ogni parte del mondo contribuendo così allo sviluppo di economie internazionali forti.” http://www.ifac.org/ [16/02/2014]
(29) La “Guida” è stata predisposta dalla Small and Medium Practices Committee (con sede a New York) dell’International Federation of Accountants [IFAC] nell’agosto del 2011. È stata tradotta in italiano dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (con sede a Roma) e riprodotta con il permesso di IFAC. Per la consultazione integrale si rimanda all’indirizzo: http://www.ifac.org/publications
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ISQC 1; nella seconda e terza parte troviamo invece due modelli per il controllo della qualità relativi rispettivamente: uno al singolo professionista con personale costituito da non professionisti, l’altro ad un soggetto abilitato con 2-5 partner. Vediamo ora le principali caratteristiche di ciascun Manuale. Nell’ambito del sistema di controllo della qualità è il professionista stesso ad esercitare la massima autorità ed essere il principale responsabile. Prende inoltre le decisioni su tutte le questioni fondamentali riguardanti l’attività professionale. Con riferimento a questo specifico Manuale le figure dirigenziali di maggior rilievo che emergono sono:
il singolo professionista: è proprietario e dirigente del soggetto abilitato; il responsabile del Riesame della qualità dell’incarico: inteso come
qualsiasi professionista incaricato di svolgere il riesame;
il responsabile delle Risorse Umane: è la persona responsabile di tutte le funzioni legate alle risorse umane.
Il Manuale relativo al soggetto abilitato con 2-5 partner prevede che sia il Managing Partner (MP) ad essere l’autorità massima e ad avere la responsabilità del sistema di controllo della qualità. Laddove il soggetto abilitato abbia due o tre partner, ed è quindi meno probabile la presenza di un Managing Partner, la responsabilità potrebbe essere condivisa tra i membri del comitato direttivo o del consiglio di amministrazione o attribuita ai diversi partner a rotazione. I ruoli dirigenziali che emergono in questo specifico Manuale sono:
il Managing Partner: è il responsabile del monitoraggio dell’efficacia del lavoro svolto dagli altri autori dirigenziali;
il responsabile del Riesame della Qualità dell’incarico: inteso come qualsiasi professionista che è chiamato a svolgere la funzione di riesame; il responsabile dell’Etica: rappresenta la persona che deve essere
consultata e che deve fornire le risposte su tutte le questioni legate _________________
(30) Con questo termine la Guida sta ad indicare: se ci riferiamo al singolo professionista “il personale che svolge funzioni tecniche relative agli incarichi a supporto del professionista stesso, escludendo chi svolge solo funzioni non tecniche ma semplicemente amministrative.” Riferendoci invece ad un soggetto abilitato con 2-5 partner “professionisti diversi dai partner, tra i quali rientrano gli eventuali esperti di cui il soggetto abilitato si avvale.”
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all’etica (indipendenza, conflitto di interessi, privacy e riservatezza); il responsabile delle Risorse Umane: è la persona responsabile di tutte le
funzioni legate alle risorse umane.
I punti comuni ai due Manuali sono: l’obiettivo che il soggetto abilitato si prefigge è quello di “stabilire, mantenere, monitorare e far rispettare un sistema di controllo della qualità che soddisfi le regole stabilite dall’ISQC 1”(31). Tutti i membri del personale professionale, assieme al singolo professionista o assieme ai partner, sono comunque responsabili dell’applicazione delle direttive sul controllo della qualità del soggetto abilitato, anche se con diverso grado. Il messaggio predominante, per il singolo professionista, per i partner e per i membri è l’impegno per la qualità, l’incoraggiamento e la promozione del personale professionale. Inoltre, confrontando i contenuti dei due Manuali con il contenuto del Principio ISQC 1 emerge come alcuni paragrafi di quest’ultimo non siano necessari(32) ai fini del controllo della qualità per il singolo professionista e per il soggetto abilitato con 2-5 partner: i paragrafi 1-10 in cui vengono presentati l’oggetto, l’ambito di applicazione e la data di entrata in vigore sono da ritenersi non necessari; i paragrafi 13-17 riguardanti l’applicazione, la conformità alle regole e gli elementi del sistema di controllo della qualità sono ritenuti impliciti nell’esistenza e nel contenuto dei Manuali stessi ed infine il paragrafo 54 è ritenuto non necessario in quanto si applica solamente ai soggetti appartenenti ad una rete(33).