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T Sei una persona tranquilla, ti piace camminare e vuoi un cane che sia abbastanza indipendente.

Ecco alcune razze per te: Akita Inu, Shiba Inu, Husky, Levrieri in generale e incroci con queste caratteristiche.

T Sei tipo/a da divano, passeggiate non troppo lunghe e coccole.

I cani per te possono essere piccoli come il Barboncino, Malte-se, BologneMalte-se, Spitz, tutti i cani brachicefali (col muso schiaccia-to) tipo Carlino, Shitzu, Bulldog (francese, inglese) fino ai cani giganti tipo Alano, Pastore dei Pirenei, Terranova, Maremmano e via dicendo.

Questi sono solo consigli a grandi linee, ma non sono regole tassative! Per farti un esempio, ho visto un Dalmata, che io ho indicato nel primo gruppo, fare Disc Dog col suo umano, quindi attività da gruppo due, o un Border Collie, indicato proprio nel gruppo due, fare una vita tranquilla senza bisogno di fare sport (è raro, ma capita).

Quindi: esistono le eccezioni, ma se riesci ad adattare il tipo di cane al tuo stile di vita, credimi, sarà tutto più facile!

Ora, una volta scelte le caratteristiche e motivazioni del tuo cane, bisogna scegliere dove andare a prenderlo.

Allevamento, canile, associazioni, negozi

Scegliere il “dove” è veramente fondamentale, non solo per au-mentare la possibilità di avere un cane equilibrato ma, soprattutto, per non alimentare mercati di sfruttamento, mafia e maltratta-mento.

Vediamo, prima di tutto, dove non prendere un cane.

T Negozi.

In Italia, purtroppo, è ancora legale vendere cani nei negozi.

Nonostante se ne sia parlato ampiamente in televisione in pro-grammi come Striscia La Notizia, ancora oggi tante persone fanno l’errore di acquistare cani nei negozi, un po’ presi dalla pena che effettivamente fanno questi cuccioli e un po’ per risparmiare, in quanto un cane di razza venduto nei negozi spesso costa meno che in allevamento.

Devi sapere che i cuccioli che trovi nei negozi spesso sono più piccoli di quello che viene dichiarato, arrivano dall’Est Europa e dietro questi allevamenti c’è uno sfruttamento al massacro.

Le fattrici vengono coperte (montate, in termine tecnico) ad ogni calore, fanno una cucciolata dietro l’altra e non hanno una vita. Sono maltrattate e spesso anche malate.

I cuccioli vengono tolti presto alla cura del genitore e ciò com-porta che la mamma non riesce nemmeno a dare loro i primi inse-gnamenti; viene fatto un passaporto con timbri falsi e questi cuc-cioli vengono spediti in Italia.

Una volta acquistati, spesso sono malati, alcuni muoiono dopo pochi giorni, e quelli che sopravvivono con molta probabilità svi-luppano problemi comportamentali.

Dietro questo mercato di sfruttamento e maltrattamento girano milioni e milioni di euro.

Si arricchiscono persone che non amano i cani, ma che li sfrut-tano solamente per i loro interessi economici.

Se non ci fosse più domanda, non ci sarebbe più offerta, e così

ci sarebbero meno cani sfruttati e maltrattati.

Non farti impietosire e non acquistare mai un cucciolo in un negozio! Mai!

T Allevamenti.

Se vuoi un cane di razza, devi spendere.

Cerca un allevamento serio, che ti permetta di visitarlo, di co-noscere i genitori, di vedere la cucciolata.

Scegli un allevamento che ti possa dimostrare che nei primi mesi i cuccioli nati siano spinti a vivere delle esperienze nuove com’è giusto che sia.

Per esempio che abbiano un giardino, magari con degli ostacoli, che inizino a mettergli pettorina, collare e guinzaglio, che vengano portati in auto in posti diversi per fare nuove esperienze.

Evita assolutamente allevatori che tengono i cuccioli nella stessa gabbia per mesi!

I primi 5-6 mesi di un cucciolo sono fondamentali per il suo futuro: ogni esperienza sana farà in modo che da adulto sia equi-librato.

L’allevatore ti deve inoltre assicurare il pedigree e le lastre dei genitori.

L’allevatore serio non ti consegna il cucciolo a metà strada, ma ti chiederà di andare da lui, e ti farà anche molte domande per essere sicuro che il suo cucciolo finisca in buone mani.

Diffida di chi ti assicura il cucciolo dopo due minuti di telefo-nata: vuol dire che dietro non c’è serietà.

T Canile, Associazioni, Rifugio.

Scegliere di adottare un cane meno fortunato è un atto d’amore di assoluto rispetto.

Puoi adottare un cane già adulto, o anziano, e questo ti permet-terà di non doverlo educare per andare al guinzaglio e per sporcare fuori, perché probabilmente lo saprà già fare.

Solitamente consiglio questa scelta a persone anziane oppure a famiglie molto impegnate.

Ma puoi trovare anche cuccioli o cuccioloni che sono stati ab-bandonati o nati in canile.

Anche in questo caso, seppure sia la scelta più onorevole, biso-gna fare attenzione ad alcune cose.

Nel mondo del volontariato spesso c’è tanto amore ma poca competenza (ti ricordi il mio slogan? Non Basta Amare, Biso-gna Sapere Come Fare).

Alcuni cani, ferali e randagi, andrebbero lasciati dove sono.

Nella loro vita da randagi hanno la loro libertà, i loro riferimen-ti, ambientali e affettivi. Sopravvivono magari con difficoltà, ma lo fanno con dignità e con serenità.

Immagina cosa può provare un cane che viene separato dalle sue sicurezze, portato dal veterinario, poi in canile o rifugio dentro una gabbia, poi ancora un viaggio dentro un furgone fino a ritro-varsi in un nuovo ambiente completamente diverso, magari pure un contesto cittadino pieno di rumori, auto, moto e via dicendo.

Sarebbe uno shock per chiunque, non credi?

In più, spesso il cane magari nel rifugio si adegua, e le famiglie adottanti ricevono video dove vedono il cane felice e tranquillo, poi avviene l’ennesimo cambio di contesto con conseguente

viag-gio. Questo sfasa di nuovo il cane stesso, che arriva in famiglia e si dimostra fobico, pauroso o peggio aggressivo.

L’adozione è un gesto bellissimo, ripeto, ma va fatto coscien-ziosamente!

Se puoi, vai al rifugio o al canile per conoscere il cane perso-nalmente, inizia a legare con lui, fagli fare una passeggiata e poi adottalo.

Negli ultimi anni, in alcuni canili ci sono volontari che sono educatori molto bravi, sanno leggere bene il cane, le sue difficoltà ed i suoi pregi, e sanno consigliare ed accompagnare al meglio la famiglia; se vuoi optare per un’adozione, fai così: vai in un canile o rifugio con educatori e fatti seguire. Avrai la possibilità di fare l’adozione migliore possibile.

T Cucciolate familiari.

Il mio consiglio spassionato è di far fare le cucciolate agli alle-vatori.

Non improvvisarti allevatore facendo coprire la tua femmina e facendole fare una cucciolata.

Ma se dovessi incappare in un cucciolo nato in famiglia, preoc-cupati delle seguenti osservazioni.

Assicurati di poter vedere la cucciolata, conoscere il padre e la madre, osservane il carattere e come ti accolgono nella loro casa.

Soprattutto, sappi che un cucciolo nato in famiglia non può es-sere venduto come un cucciolo nato in allevamento, quindi diffida da chi ti chiede un prezzo alto.

Un cucciolo nato in famiglia non può essere riconosciuto di raz-za, a meno che entrambi i genitori abbiano il pedigree. Di

conse-guenza non devi pagarlo caro: al limite, la famiglia ti può chiedere un rimborso spese per lo svezzamento e le prime cure.

Vanity, la mia collie, è nata in famiglia; io non ero ancora educa-tore e sono stato fortunato perché è un cane sano, equilibrato e la persona che me l’ha venduto mi ha chiesto solo il rimborso spese.

Bene, ora che abbiamo scelto insieme che tipo di caratteristiche sono adatte al tuo stile di vita e soprattutto dove andare a scegliere il cucciolo (o adulto) da accogliere in casa, possiamo passare al prossimo capitolo, dove tratteremo i primi mesi insieme.

Se invece tu che stai leggendo hai già un cane, spero che questo capitolo ti sia servito da guida e da aiuto per un eventuale prossi-mo arrivo in famiglia!

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