La relazione e la vita col tuo cane deve il più possibile essere equilibrata e sana.
Non è così quando, per via di comportamenti problematici o problemi comportamentali, ti devi deprivare della tua vita sociale per via del cane.
Per rendere il tuo cane felice, cerca di coinvolgerlo nella tua vita e nelle tue attività il più possibile: portatelo in giro, in vacanza, in
passeggiata (intesa stavolta come uscita non fatta appositamente per il cane), a casa di amici, in viaggio, in cortile mentre ti dedichi ad una tua passione… rendilo insomma partecipe della tua vita.
Non è consigliabile (e io non capisco perché lo si faccia) prendere un cane solo per farlo vivere in giardino. Un cane, a mio parere, va goduto in tutti i momenti della quotidianità.
Chiaramente, tutte queste attività vanno svolte effettivamente insieme al tuo cane sempre e solo se lui stesso riesce a viverle bene, senza stressarsi in modo negativo (vedi paragrafo sullo stress).
Se per esempio il tuo cane è a disagio in posti affollati, evita di portarlo in centro città tutti i giorni, fallo raramente e progres-sivamente fino a guidarlo, insieme al tuo aiuto, ad uno stato di serenità. Se il tuo cane invece vive ogni situazione in modo sereno, rendilo partecipe!
Detto questo, ogni tanto è giusto anche fare qualcosa senza di lui: ci saranno delle sere in cui potrai decidere di lasciarlo a casa ed uscire a cena con gli amici.
Insomma, come in tutte le cose ci vuole il giusto equilibrio: il tuo cane deve imparare anche a stare da solo senza andare in panico.
Questo è il punto che spesso causa problemi nella vita di alcune persone che, per ansia o per reali problemi, si deprivano di piaceri della vita per via di quello che può succedere o che succede lascian-do il cane a casa da solo.
Ci sono proprietari che seguo che mi dicono che non possono più uscire a fare una cena con i loro affetti perché se lasciano il cane a casa da solo fa disastri, o altri che ormai non fanno più vacanze all’estero perché il loro cane non si sa comportare educatamente fuori casa.
Questo non deve succedere! Il nostro cane deve arrivare nella nostra vita e arricchirla, non impoverirla.
Alcune di queste situazioni sono causa di problemi comporta-mentali, ma altre sono legate all’ansia del proprietario e non hanno niente a che fare con il cane.
Magari l’ansia scatta anche senza avere nessuna prova o nessun fatto antecedente che confermi quel timore; così, il proprietario si auto depriva di qualcosa per paura che possa accadere qualcosa di negativo nel farla. Se fai parte di questo gruppo, ti consiglio di leggere (o rileggere) il paragrafo sull’ansia, che è in effetti proprio il peggior nemico della relazione con il tuo cane!
Se invece il problema è reale e porta a un problema comporta-mentale, devi fare di tutto per risolverlo, per accrescerne le compe-tenze relative alla gestione del distacco o alla sensibilità al contesto (capacità di adattarsi alla situazione).
Vedrai che una volta risolti i problemi sarai più felice della vita insieme al tuo cane, lui sarà più equilibrato e tu sereno di poter scegliere di potartelo ovunque o di poterlo lasciare a casa senza ansie o preoccupazioni.
Per risolvere questi problemi ti invito a leggere (o rileggere) il paragrafo sui problemi comportamentali.
Cosa vuol dir quando...?
Il proprietario medio spesso è molto curioso, alcuni in partico-lare osservano tanto il proprio cane e per ogni comportamento cer-cano di capire il motivo che scatena quello che stanno osservando, e quindi si riempiono di domande, tipo: “Cosa vuol dire quando il
mio cane si strofina la schiena sul divano?”; “Cosa vuol dire quan-do il mio cane...”; “Cosa vuol dire quanquan-do il mio cane quan-dopo che ha fatto la pupù si mette a correre come un pazzo?”; “Perché a volte il mio cane dorme a pancia in su?”; “Perché il mio cane alza la zampa dopo che ha fatto pipì?”; “Perché il mio cane continua ad annusare il nostro alito?”.
Queste sono alcune domande, o dubbi, che tante persone attente si fanno sul proprio cane. Questi comportamenti hanno sicuramen-te un significato, ma quando ha davvero senso capirne i motivi?
Mi spiego: è sicuramente importante cercare di comprendere il linguaggio dei cani, cercare di comunicare nel modo più giusto e appropriato con loro per farsi capire e farsi ascoltare, capire le loro motivazioni, i loro segnali. Ma non per forza dobbiamo sapere o comprendere tutto, a volte i cani fanno cose solo per il gusto di farle, senza un reale motivo o messaggio nascosto dietro quel comportamento.
Questo voler chiedersi per forza cosa il cane vuol dire o perché fa una certa cosa rientra nella nostra natura umana di voler sapere e controllare ogni situazione, soprattutto dei nostri cani. Il non essere a conoscenza di tutto, in alcune persone, provoca un senso di impo-tenza, come a voler dire: “Cavoli, io sono l’umano, io devo sapere!”.
Invece, si vive sicuramente più sereni nell’ignoranza, quella sana, arrendiamoci all’idea che non per forza possiamo capire ogni comportamento del nostro cane, non per forza dobbiamo avere il controllo su tutto.
Impariamo a lasciare andare, a far scorrere. Io che sono istrutto-re cinofilo, che ho studiato, che osservo cani tutti i giorni, spesso vedo comportamenti dei miei cani Vanity e Diva e li osservo per
quello che sono, li accetto, li osservo ma non cerco di interpretarli, non tutti.
Impara quindi ad osservare, ma non per forza a cercare di ca-pire, a volte bisogna davvero imparare a non chiedersi il perché, a vivere e basta, i cani non sono perfetti, e noi neppure, a volte non capiamo e va bene così.