operare
il
Cooperatoree la
Cooperatrice.Non è
fuggendoda ta\
<< ordinarie condizionidi
vita »>, ma restandoin
esse,che deve fare propri
gli
atteggiamenti ei
comportamenti del Signore, come dice l'articolo7
del Regolamento.7.6.
Salesianonel
mondoIl
Cooperatore << vuole seguire Gesù Cristo, Uomope-rfetto (...).
Per questo tende ad attuare, nelle ordinariecon-dizioni di vita,
l'ideale evangelico dell'amorea Dio ed
al prossimo ».Ma
vuole compiereciò non
genericamente, come qual-siasi cristiano secolare, benslin
modo specifico, come apo-stolo salesiano nel mondo. Per questo motivo l'articolo preci-sa opportunamente che «Lo fa
animato dallo spiritosalesia-no e portando ovunque un'attenzione privilegiata alla gioven-tù »>.
In effetti, il
Cooperatore atruala
sua peculiare scelta apostolicapima di tutto
nelle siruazioni concretee
ordinarein
cuila
sua qualifica secolarelo
porta ad agire.In
famiglia, nel lavoro, nelle attività socialie
ricreative,la
sua costanre attenzione saràper i
giovani, maa
paftlreda
una speciale sensibilità alle esigenzedi
quantilo
circondanoe
dimostran-dosi pronto ad awicinarsi a loro conlo
stiledi
relazione ti-picodi
don Bosco(di cui
all'articolo 31 del Regolamento)8.8 Cf Atti e Docuraenti dcl 2, C-ongresso nondizle C.ooperatori Sabsinni (Roma 1985) 68.
100
ART. 8
IN
FAMIGLIAConsapevole dei valori della famiglia, ogni Cooperatore fot-ma con
i ptopti
familiari una <( chiesa domestica » 11 contri-buiscedla
crescita umanae
cristianadei
suoi membd, fa-votendoil
dialogo,il
mutuo affeffoe la
pteghiera comune;cura
i
legamidi
parentela con particolare attenzione versoi più
giovanie gli
anziani;è
generosoe
ospitale, soccorre quanti sono bisognosidi
aiuto, esi
apre alla collaborazione conle
altre famigliez.I
Vat.II,
LG 11.2 Cf RDB Itr.
Il
primo ambientein
cui ogni Cooperatore, celibeo
spo-sato
o
vedovo,è
chiamatoa
wolgereil
suo apostolatoè
la propria famiglta. L'articolo8
offre alcune indicazioniconcre-te
sugli impegni familiari che riguardanotutti i
Cooperatorie tutte le
Cooperatrici indistint,rmente. L'articolo9,
invece,ratta in
modo particolare delle responsabilità matrimonialidei
Cooperatori sposatie
della preparazioneal
marimonioda
partedei
Cooperatori fidatuati.8.1. <(Consapevole
dei valori
della famiglia»>Aggiornando
la
diagnosi della fantigha fatta dal Vaticano[', il
sinodo dei vescovi del 1980 ha uacciatosinteticamen-te il
seguente quadro. <<La
situazione,in cui
versala
fami-glia, presenta aspetti positivied
aspetti negativi; segno, gliuni,
della salvezzadi
Cristo operante nel mondo; segno, glialtri,
delrifiuto
che l'uomo oppone all'amoredi
Dio.<<
Da
una parte,infatti, vi è
coscienzapiù viva
dellali-1 Cf GS 8c, 47, 5la.
101
bertà personale
e
una maggiore attenzione alla qualità delle relazioni interpersonali nel marimonio, alla promozione della dignità della donna, alla procreazione responsabile, alla edu-cazione deifigli; vi è
inoltrela
coscienza della necessità chesi
wiluppino relazionitra le
famiglie perun
reciproco aiuto spiritualee
materide,la
riscoperta della missione ecclesialepropria defla famiglia e della sua responsabilità per la costru-zione
di
una società giusta.<< D'altra parte, tuttavia, non mancano segni
di
preoccu-pante degradazione
di
alcuni valori fondamentali: una errata concezione teorica e pratica dell'indipendenza dei coniugi fradi loro; le
gravi ambiguità circail
rapportodi
autorità tra genitorie figli; le
difficoltà concrete, chela
faffigha spessosperimenta nella trasmissione dei valori;
il
numero crescentedi
divorzi;la
piaga dell'aborto;il
ricorso semprepiù
fre-quentemente
alla
s1e-rilizzazione; l'instaumrsidi una
veramentalità contraccettiva.
<<
Nei
paesi del così detto Terzo Mondo, vengono spessoa
mancare alle famiglie siai
fondamenta[ mezziper la
so-prawivenza, quali sono
il
cibo,il
lavoro, l'abitazione,le
me-dicine, siale più
elementari libenà.<<
Nei
paesipiù
ricchi, invece, l'eccessivo benesseree
lamentalità consumistica, paradossalmente
unita a una
certa angosciae
incefiezzaper il
futuro, tolgono agli sposila
ge-nerosità
e il
coraggiodi
suscitare nuovevite
umane: così la vita è spesso percepita non come una benedizione, ma comeun
pericoloda cui
difendersi. (...)<< Vivendo
in un
mondo siffatto, sottole
pressionideri-vanti soprattutto dai rnass-media, non sempre
i
fedeli hannosaputo
e
sanno mantenersi immuni dall'oscurarsidei
valori fondamentali e porsi come coscienza criticadi
questa cultura familiaree
come soggettiattivi
della costruzionedi un
au-tentico umanesimo familiare. (...)
« Si pone così a tutta
la
Chiesail
compitodi
una rifles-sionee di un
impegno assai profondi, perchéla
nuovacul-trra
emergente sia intimamente anangelizzata, sianoricono-sciuti i veri valori,
sianodifesi i diritti
dell'uomoe
delladonna
e
sia promossala
giustizia nelle strutture stesse della società.In tal
modoil
" nuovo umanesimo"
non distoglierà 102gli
uomini dal loro rappofto conDio,
ma veli
condurrà più pienamente. (...)<<
Si
rende, pertanto, necessario recuperareda parte
dituni la
coscienza del primatodei
valori morali, che sonoi
valori della persona umana come tale. La ricomprensione del senso
ultimo
dellavita e dei
suoi valori fondamentaliè il
grande compito che si impone oggi peril
rinnovamentodel-la
società. Solola
consapevolezzadt
questivalori
consenteun
uso delle immense possibilità, messe nelle manidell'uo-mo
dalla scienza, che sia veramente finelizzato alla promo-zione della persona umana nella sua intera verità, nella sualibertà
e
dignità.La
scierza è chiamata ad allearsi con la sa-pierza »>2.Ci si è
dilungati nel copiare questo testo dell'esortazione apostolicasula
famigliadi
Giovanni PaoloII,
perchéè
apartire
da
questa diagnosi generale, realista manon
scorag-giante, che vannoletti
e compresigli
articoli delRegolamen-to
dedicati all'apostolatoin
famigliae
nel matrimonio.Nella
congiuntura descrinaè
fondamentaleche
ogni Cooperatore, ogni Cooperatricesi
pongatra i
soggetti attividi un
"autentico umanesimofamiliare"!
Come?Acquistan-do
una rinnovata consapevolezza dei valori familiari, special-mentedi
quelli che oggi esigonodi
essere meglio garantiti epiù
efficacemente perseguiti.fl
Regolamentoli
ptesenta rapi-damente sulla scorta dell'insegnamentodel
Concilioe
delsuccessivo magistero pontificio
ed
episcopale'.8.2. <( Forma con
i propri
familiariuna tt chiesa domestica
"
»>La
famighadre
fioriscedal
matrimonio cristiano non rappresenta semplicemente una premessa della Chiesao
unaparte di
essa.Può
essere chiamatacon
ragione << piccolagrandissimo valore che essa assume
nel
piano salvifico in-stauratodal
Signore Gesù.Da
san Paoloai
grandi Padri deiprimi
secoli 5,la
fami-glia cristiana è vista appunto come una chiesa
in
piccolo, in cui si realizzano e si manifestano alcuni lineamenti costitutivi dellapiù
vasta famigliadi Dio
che èla
Chiesa:il
mistero di fede,di
amore,di
testimonianza potente del Regnodi
Dio edi
presenza viva del Signore risorto. << Fate della vosraca-sa
una
chiesa >>, predica sovente san Giovanni Crisostomo,tra le
acclamaziontdi
gioiadel
suo popolo6.Ma
cosafare
perché questo esaltante ideale evangelicodiventi consolante realtà, augurabile
a tutti i
nuclei familiari cristiani?Il
Regolamento segnala alcunedirettrici di
marciaallo sforzo concreto
di ogni
Cooperatoree
Cooperatrice.8.r.
<< Contribuisce alla crescita umanae
cdstianadei
suoi membri »>Prima