Nella revisione definitiva
di
tale tesroci si è
aaenuti atale decisione ormai pacifica
e
siè
cercatodi
usarel'indica-tivo per
presentarei
valorie di
ricorrere all'imperativo per descrivere impegnio
formulare norme canonicheod
orienta-menti operativi.7.
Struttura globaledel
RegolamentoLa
strutturadel
Regolamenroè
semplicee la
sua divi-sionein
capitoli assai chiara. Rispecclianon
semplicemente esigenzedi
coerenza logica, ma precise sceltedi
ordine teo-logicoe,
precisamente,le
varie componenti essenziali del-l'identità dei Cooperatorie
della loro fusociazione.A
partei
Proenioe la
Conclusione, essoè
articolatoin
sei capitoli.I
primo capitolo intitolato <<I
Cooperatori salesiani nella Chiesa»
definiscein
maniera generalee
globale l'identità qualitativae
originaledei
Cooperatorie
dellaloro
Associa-zione. Esso delinea alaryli trani
donde vieneil
Cooperato-re, chi è, ciò chefa
e comelo
fa, qual'èil
posto edil
ruolo 2' Cf Moeu Mano, Nella Cbiesa e nella società con dan Bosco ogit5
32
suo e della
fusociazionenella
Famiglia salesianae
nellaChiesa. Riveste,
quindi,
un'importanza fondamentale: ponele basi
dell'edificio costituito dall'Associazione Cooperatori Salesiani.I
successivi capitolidel
Regolamento presentano singoli aspetti dell'identità vocazionaledel
Cooperatore globalmente descritta nel capitolo introduttivo.« I1 Cooperatore
-
recita l'articolo3
dedicato alla descri-zione dell'identità del Cooperatore- è un
caffolico che vivela
sua fede ispirandosi, entrola
propria realtà secolarc, alprogetto apostolico
di don
Bosco».
fl, capitolo seconda,dù titolo
<< Impegno apostolico », descrive appunto questo primo aspetto essenzialedi
tale identità e, precisamente,il
comples-so apostolato secolare del Cooperatoree,
insieme,gli
atteg-giamentie i
comportamenti evangelicie
salesiani concui
lo svolge.Il
Cooperatore-
continua l'articoloJ
citato-
<<si
impe-gna nella stessa missione giovanilee
popolare,in
forma fra-ternae
associata; sente vivala
comunione congli altri
mem-bri
della Famiglia salesiana». fl
capitoloteno è
strettamente collegatocon il
precedentee
porta l'attenziones,i
cone esi
con cbi operail
Cooperatoree
cioè srila componenteco-munionale della
sua
azione.Egli non è mai
isolato; anche quando wolgeun
apostolatodi tipo
personale, agisce << in forma fraternae
associata »>e
<(in
comunione conla
Fami-glia
salesiana»;
questo asserto generale dell'articolo3
vienesviluppato appunto dal capitolo terzo sotto
il titolo
<<In
co-munione
e
collaborazione >>.Alla
descrizione degli atteggiamentie
comportamentiti-pici
concui il
Cooperatore wolgeil
suo apostolatoin
ma-niera associata
è
dedicatoI
capitolo quarto intitolato: << Lospirito
salesiano». A dire il vero, di tali
atteggiamenti ecomportamenti parlano
già
variamentei capitoli tr e III,
perché nel suo apostolato secolare e nei suoi rapporti
di
co-munione e collaborazioneil
Cooperatore è e deve essere ani-mato dallo spiritodi
don Bosco. Tuttavia,si
è voluto riser-vareun
capitolo apposito alla presentazionepiù
ampiae
ar-ticolatadi
tale spirito.Come appare
da
questiriliwi,
nell'architettura globale t6del Regolamento
i
capitoliII, m e IV
formanoun
run'uno, perché descrivonodistinti ma
correlati aspetti dell'identità del Cooperatore.In
effetti,il
Cooperatoreè il
cattolico che svolgeun
apostolato nel mondo (cap.tr) in
manieraassocia-ta kap. Itr)
secondoil tipico
spirito salesiano (cap.IV).
Al
serviziodi
tale identità vissuta ed espressa aurorevol-mentenel
Regolamento viene accettatoil
duplice impegnodelTa f.otmazione
e
del7'otganazazione, descritto rispettiva-mente nei capitoli quintoe
sesto. Sono anch'essi aspettidel-l'identità vocazionale
del
Cooperatore.fl. capitolo quinto dal titolo « Appartenenza e formazione r>
descrive
il
cammino vocazionale che ogni Cooperatore deve percomere perchéla
sua identitàdi
apostolo secolaresalesia-no
maturie
godadi
buona salute. Tale cammino prevede tre tappe sostenute da un comispettivo impegnodi
formazio-ne: 1.
unaprwia e
conveniente prcparuzione;2.
l'entrata nella Associazione;3. la fedeltà quotidiana e progressiva allapropria vocazione
e
agli impegni che essa compofta.Infine
I
capitolo sesto intitolato <<Otgarizzazione» descri-ve,in
modo semplice ed essenziale,i
principi costitutivi del-l'otgantzzazione dell'Associazione,che rientrano
anch'essi nell'identitàdel
Cooperatore chiamatoa
partecipareal
pro-getto apostolicodi
don Bosco <<in
forma associata »> cioè in maniera non solo comunionale, ma anche strutturata e istitu-zionale comeè
appunto un'associazione.In
essa viene privi-legiata l'organizzazione localee
ispettorialee la
direzione ditipo
collegiale.Questa successione
di
capitolisi
awicina moltoa
quella delle Costituzionidei
Salesianidi don
Bosco.Una
stessasensibilità salesiana
ha
dettatoi due
documenti:in
primopiano
appaiono l'impegnoe le
attività apostoliche, porrate avantt con senso fraterno; esse però sono animate esostenu-te
dalla mistica del « damihi
animas », daltipico
stilesale-siano, dallo sforzo autentico
di
preghierae di
formazione.Tale disposizione
è
pure guidata daun
criterio pedago-gico, quellodi
condurrei
Cooperatoi alla progressiva com-prensione dellaloro
identità cristiana secolaree
salesiana.In
effetti,il
RegolamentoIi
raggiunge nella concretùza dellalo-ro
vitain
famiglia, nel lavoro, nella realtà socialee
culturale;T7
indica loro le mete
di
un'autentica vita evangelica vissutase-guendo
la
vocazione salesiana descritta prima globalmente epoi
nelle sue componenti essenzialie
inscindibili.8. Gited
seguitinel
redigeteil
commentoAlla fine di
questa note introduttive pare oppornrno ri-levarequali
sonostati i criteri
seguitinsl
lsdigere questo commento. Diversa è, almenoin
parte,la
natura del Regola-mento rispetto a quella del suo comRegola-mento.Il
primo è unfe-sto breae che espone
in
modo sintetiroi valori e le
normedell'fusociazione;
il
secondoè un
testopiù
ampio che spiegain
manierapiù
diffusatali
contenuti.Il primo ha
un'intona-zione sentplire
e
lineare;il
secondo rispondead
esigenze di alta diuulgazione dottrinale.Il
primoè
rivoltoa tutti i
mem-bri
dell'fusociazione;il
secondoè
destinatoin
modo preva-lenteai
dirigenti, ai formatori,a
Cooperatori qualificati.Se
i criteri
redazionali sonoin parte
diversi,i
criteridottrinali ed
esperienziali sono invecei
medesimi.E
non può essere diversamente, perchéil
commento devepresenta-re
fedelmentei
contenuti del Regolamento.In
concreto,- il
Regolamento propone un progettodi
uita euangelicasotto
forma di
concisi enunciati:il
commento descrive in modopiù
diffuso, con precisi riferimential
messaggio bibli-co,i
valori evangelici solo indicati dal testo regolamentare;- il
Regolamento recepisce, con affermazioni essenzialie con rimandi, la rinnovata ecclesiologia d.el Vatirano
.[
assie-me al successivo magistero episcopale
(i
Sinodi)e
pontificio (encicliche e lettere apostoliche) riguardante ad es. l'impegnoper la
giustizia, l'ertange)tzzazione,la
catechesi,la
riconcilia--ione,la
f.arnigha,il
lavoro,la
sofferenza; recepisce inoltre le norme del rinnovato Codicedi diritto
canonico:il
commen-to
sintetizza tale magistero spesso riportando ampi brani dei documenti magistrali riguardantii
distinti argomenti; inoltre, riassumeo
trascrivee
spiegale
norme codiciali pertinenti;- il
Regolamento recepisce, con formule brevie dic}ia-ruzioti
sintetiche,il
recmte magistero salesiano contenutone-gli Atti
dei Capitoli generali dei Salesianie in
autorevoli do-cumenti del Rettor Maggiore per quanto riguarda don Bosco18
Fondatore,
il
suo progetto apostolico,il
suo spiritoe là
suaFamiglia spirituale: su ognuno
di
questi argomenti,il
com-mento presenta tale magistero per
lo più in
modoabbastan-za diffuso
e
sovente ne trascrive ampi testi;- 4
Regolamentofa
costante riferimentocon
semplici cenni all'espeienza uissuta dei Cooperatoie
a17eloro
situazio-ni
esistenziali:il
commentola
mettein
risalto con maggiore abbondanzadi
informazioni ricavate dal ricco material-e- uti-lizzato per l'elaborazionee
revisione del testo regolamentare;il
Regolamento si richiama a dan Bosco, al s,ro Rego-lamento con brevi espressionio
semplici cenni;il
commeÀtovi
riservapiù
ampio spazio con informazioru storiche,cita-zioni
letterah, spiegazionidotrinali, rilievi
valutarivi; tutto questo per renderepiù
palesela
fedeltà dinamica del Rego-lamentoal
pensieroe agli
orientamentidel
Fondatore del-l'Associazione Cooperatori Salesiani.t9
PROEMIO
« L'opera dei Cooperatoi si dilaterà iru tutti