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Ambienti di apprendimento in rete: il WIS-Learning

Le tecnologie della comunicazione educativa, consentono di supportare i processi di insegnamento-apprendimento on line, mediante la creazione di “luoghi” virtuali all’interno dei quali condividere e negoziare conoscenza. Tali “luoghi” vengono indicati come “ambienti di apprendimento” che nell’ambito delle tecnologie web-based quindi on line, diventano “ambienti di apprendimento in rete”. In letteratura sono presenti diverse definizioni di ambiente di apprendimento, spesso vengono utilizzati quali sinonimi di piattaforme e-learning, piattaforme tecnologiche, sistemi di e-learning etc., in altri casi per ambienti di apprendimento si intendono i diversi sistemi multimediali che consentono la fruzione di informazioni. Il principio di fondo, che caratterizza comunque le varie definizioni che si riscontrano, è comunque quello di “luogo in cui

gli oggetti della conoscenza possono essere fruiti dai soggetti della conoscenza,

mediante opportune strategie didattico-pedagogiche e comunicative”, luogo che

nell’ambito specifico degli ambienti di apprendimento in rete, assume le caratteristiche della virtualità e della simulazione. Il termine “ambiente”, deriva dal latino ambire cioè “andare intorno, circondare”, per cui si ha un’idea di delimitazione dello spazio, che racchiude in se elementi che costituiscono un insieme di oggetti e di regole che mettono in relazione i vari oggetti fra di loro. Nell’accezione di ambiente di apprendimento, gli oggetti e le regole sono mirati alla funzione di apprendimento ed il soggetto che apprende, a volte, viene visto come un oggetto dell’insieme stesso, altre volte viene

posto al di fuori di quest’insieme; come sostiene Boscolo32, nel primo caso si parlerà correttamente di ambiente di apprendimento, nel secondo caso è preferibile parlare di

ambienti di insegnamento. Un ambiente di apprendimento può essere visto come:

- luogo fisico o virtuale, in relazione allo spazio di azione materiale o immateriale di cui l’ambiente è provvisto;

- spazio mentale e culturale, in relazione ai processi cognitivi che l’ambiente innesca e che fanno di questo un centro di accrescimento della conoscenza;

- luogo non solo di mero accrescimento della conoscenza formale ma spazio in cui si instaurano processi affettivi/emotivi e dove si può innescare un processo di tipo collaborativo e cooperativo33.

Nell’attuale società dell’informazione e della conoscenza, gli ambienti di apprendimento hanno subito una graduale e significativa trasformazione, che mira sempre di più a considerare tali ambienti non tanto come artefatti tecnologici ma come veri e propri ambienti di lavoro intellettuali, all’interno dei quali potere sviluppare dinamiche relazionali e garantire le dimensioni della riflessività, dialogicità e criticità anche in contesti virtuali. In tale direzione, che è quella ispirata ai modelli socio- costruttivisti, assume un ruolo centrale il soggetto in formazione e gli ambienti diventano funzionali anche e soprattutto allo sviluppo delle dimensioni metacognitive dei soggetti, mediante la promozione di strategie orientate al cooperative e collaborative learning. Le moderne tecnologie infatti, hanno sempre di più offerto una possibilità di miglioramento di ambienti di apprendimento che nella visione tradizionale assumevano

32 P. Boscolo, Psicologia dell’apprendimento scolastico. Aspetti cognitivi e motivazionali, Utet, Torino, 1998.

Capitolo 2° - Ambienti di apprendimento in rete

essenzialmente una forma trasmissiva. È infatti necessario per poter essere efficace, secondo una prospettiva formativa, che un ambiente debba essere sempre dinamico e in grado di fornire ai discenti metodologie atte a poter trasferire loro autonomia e flessibilità cognitiva al fine di poter innescare processi cognitivi finalizzati alla creazione e sviluppo della conoscenza.

In considerazione delle attuali tecnologie informatiche, sempre più innovative ed efficienti in termini di tempo nell’elaborazione delle informazioni, gli ambienti di apprendimento on line o meglio ancora gli Ambienti Virtuali di Apprendimento (AVA) oggi riescono a rispondere ad una duplice esigenza tipica di questi ambienti34: la prima è che vi è un’alta dinamicità in termini di condivisione della conoscenza e di integrazione cognitiva che porta ad evitare la staticità sistemica ambientale che svaluta il processo di creazione della conoscenza; la seconda, e forse più importante, è che proprio la tecnologia consente di incentrare l’ambiente sempre più sulle caratteristiche cognitive del soggetto che con esso deve interagire, rendendo più applicativo il concetto di ambiente cognitivamente compatibile o adattivo in ottica personalizzata (vedi Capitolo 4°). Gli ambienti di apprendimento on line, oltre alle caratteristiche di dinamicità e adattività, hanno in più la possibilità di innescare processi di tipo affettivo/ emotivo e di instaurare una interazione razionale ed integrata delle informazioni e della relazione comunicativa tali da favorire l’acquisizione di una mentalità scientifica e critica da parte dei discenti. Per meglio comprendere gli aspetti e gli effetti che i modelli dell’apprendimento mediati dalle nuove tecnologie della comunicazione educativa ed in particolare i modelli e-learning si pongono come obiettivo, è necessario fornire una

definizione più ampia di ambiente di apprendimento in rete, alla luce del paradigma dei sistemi informativi web-based35.

In effetti, per meglio comprendere le dinamiche alla base di un ambiente di apprendimento in rete e gli aspetti che consentono il favorimento delle metodologie tipiche dell’e-learning come il cooperative e collaborative learning, è preferibile come sostiene Orlando De Pietro, partire da una visione integrata di ambiente, secondo la quale un ambiente è costituito da alcuni macro-elementi che assieme consentono il raggiungimento di obiettivi di natura non soltanto tecnologica ma anche e soprattutto educativa. Secondo tale accezione, un ambiente di apprendimento in rete può essere considerato come un sistema informativo in cui vengono inseriti, classificati e distribuiti i vari oggetti della conoscenza (learning objects) secondo determinate procedure ed interazioni e per mezzo della tecnologia. Tale sistema può essere schematizzato secondo la seguente figura:

Fig. – Schema ambiente di apprendimento

35 De Pietro O. ,

Capitolo 2° - Ambienti di apprendimento in rete

In base a tale schema, riformulato a partire dalla struttura tipica dei sistemi informativi i cui componenti sono rappresentati da: Dati, Persone, Procedure, Mezzi e Strumenti

Tecnici, si evince che un ambiente di apprendimento è costituito da una serie di

elementi o sotto-sistemi tra di loro collegati in maniera interdipendente che concorrono allo sviluppo di strategie finalizzate alla condivisione della conoscenza tra i soggetti in apprendimento. E’ chiaro che in base al contesto ed alla strategia didattico-pedagogica in essere, vi potranno essere degli orientamenti verso una specifica componente ma sicuramente tutti gli elementi devono essere tra di essi correlati e strutturati secondo comuni obiettivi.

I Learning Objects rappresentano i contenuti didattico-formativi che possono essere strutturati secondo differenti formati e modalità di presentazione della conoscenza (word, power-point, excel, html, pdf etc.) e/o multimediali (audio, video, animazioni e filmati flash etc.);

Gli Strumenti tecnologici si identificano nelle tecnologie educative intese nell’accezione puramente tecnologica ovvero quali mezzi e strumenti tecnici, ciò che potremmo definire come “Infrastruttura Tecnologica” (componenti hardware e software);

Le Procedure sono rappresentate da tutte le strategie messe a punto dal team docente- tutor finalizzate a mettere in relazione gli oggetti della conoscenza con i soggetti della conoscenza nonché per gestire in maniera efficiente ed efficace la componente tecnologica.

Gli Attori si identificano nei soggetti in apprendimento (formandi), nel team docente (formatori), negli e-tutor (mediatori), nei soggetti addetti all’amministrazione e gestione degli aspetti tecnici, organizzativi e gestionali (tecnici ed amministratori di sistema).

Questi elementi, nel corso del tempo ed in base all’evoluzione delle tecnologie educative di cui si è discusso nella prima sezione, hanno subito diversi cambiamenti e negli ultimi periodi soprattutto il sotto-sistema “Strumenti tecnologici” ha condizionato tutti gli altri secondo nuovi schemi che vedono sempre di più l’impiego delle tecnologie educative a distanza a supporto dei processi di insegnamento-apprendimento.

Ciò che è cambiato in effetti, è rappresentato dai processi e differenti strategie formative sia nei settori formali sia in quelli non formali ed informali della formazione, in cui i momenti di utilizzo delle tecnologie della comunicazione educativa a distanza si ampliano sempre di più e, in taluni casi prevalgono anche su quelli in presenza o tradizionali. Tali cambiamenti, come detto in precedenza, sempre di più vedono come fattore di rilievo e propulsivo le tecnologie del Web, fino ad arrivare ad uno schema di ambiente di apprendimento in cui tutti i sotto-sistemi si trovano ad interagire in ambienti “virtuali” web-based. In effetti, questa è la logica degli attuali Sistemi Informativi che sono sempre più orientati al Web, a tutto vantaggio della gestione del patrimonio dei dati, che diventa molto più ricco ed in grado di raggiungere un numero maggiore di utenti36. Secondo tale evoluzione dei sistemi informativi, si arriva al concetto di WIS - Web based Information System -, cioè sistemi informativi la cui gestione avviene tramite l’utilizzo della tecnologia Web, per la diffusione e condivisione dell’informazione all’interno di comunità enormemente più ampie di quelle tradizionali. Ed ecco che nei processi di e-learning un WIS può essere considerato uno strumento in grado di migliorare la gestione, la diffusione e la condivisione degli oggetti didattici, fruibili direttamente e con notevole semplicità

36 P. Atzeni, G. Mecca, P. Merialdo, V. Crescenzi – The Araneus Guide to Web-Site Development – Second International Workshop on the Web and Databases (WebDB'99) in conjunction with SIGMOD'99

Capitolo 2° - Ambienti di apprendimento in rete

attraverso interfacce grafiche friendly e consentire più efficaci procedure ed interazioni tra tutti gli attori coinvolti. Un sistema di questo tipo va al di là del normale utilizzo dei tradizionali strumenti di comunicazione presenti fino a qualche anno addietro, fino a pervenire ad una forma di sistema capace di arricchire la condivisione delle informazioni tra gli utenti-discenti, ed in grado di aumentare l’interazione con il docente ed i tutor (e-tutor). Pertanto, un ambiente di apprendimento così come descritto in precedenza, assume con l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione diffuse sul Web, nuovi cambiamenti in termini di:

- maggiore condivisione della conoscenza - aumento delle interazioni tra i soggetti - maggiore ampiezza del numero di attori

- utilizzo sempre più diffuso della multimedialità ed ipermedialità

Da qui il paradigma di WIS-learning (Web based Information System per l’e-learning) ovvero sistemi informativi basati sul Web per l’e-learning. Secondo queste ultimi impostazioni, un ambiente di apprendimento è quindi un caso particolare di sistema informativo basato sul Web (un WIS orientato all’e-learning per l’appunto) che dovrà fornire agli attori coinvolti una serie di strumenti di comunicazione, per lo sviluppo delle principali categorie pedagogiche e per lo sviluppo delle dimensioni metaognitive. La progettazione di un ambiente di apprendimento in rete, deve tenere conto quindi, non soltanto dell’elemento tecnologico ovvero di quello che si può devinire infrastruttura tecnologica o LMS (Learning Management System) ma deve considerare l’ambiente

informatico, i contenuti e le strategie comunicative messe in atto che consentono di fare dialogare i soggetti.

A partire da tali considerazioni, nei successivi paragrafi viene descritto l’ambiente di apprendimento in rete GriadLearn37, progettato ed implementato a livello di ricerca

nell’ambito delle sperimentazioni condotte durante il periodo di Dottorato ed in collaborazione con la Cattedra di Pedagogia Sperimentale dell’Università della Calabria, che si pone l’obiettivo di rispondere ad esigenze formative on line mediante l’adeguamento alle strategie didattico-pedagogiche poste in essere dal gruppo di ricerca GRIAD. Tale ambiente di apprendimento, è stato sviluppato a partire da un progetto di piattaforma e-learning di tipo open source: la piattaforma Moodle ed è stato ripensato secondo le specifiche esigenze.

Gli elementi che sono stati ri-progettati in relazione al progetto iniziale Moodle, si pongono obiettivi orientati al miglioramento della veste grafica ovvero il layout dell’ambiente di apprendimento; all’integrazione di ulteriori moduli web-based aggiuntivi ed in grado di integrarsi condividendo la stessa base di conoscenza; all’integrazione di specifici contenuti progettati ad hoc in chiave personalizzata.

Capitolo 2° - Ambienti di apprendimento in rete

2.2 Progettazione tecnologica: l’ambiente di apprendimento in