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3.3 Il Tool I-Observation

3.3.1 Interfaccia web e funzionalità

Come evidenziato in precedenza, l’idea alla base del tool in oggetto è quella di creare un “ambiente di lavoro” in cui l’apprendimento scaturisce da un processo dinamico, collaborativo e cooperativo, in cui partecipano tutti gli attori coinvolti nei processi formativi on line e dove alla base di tutto si instaura un processo di condivisione e negoziazione delle conoscenze. L’interfaccia web finale che può essere fruita dal discente mediante un normale browser ed il plug-in Real Player per l’interpretazione dei contenuti SMIL, è rappresentata nella figura sottostante. A titolo di esempio viene illustrato l’utilizzo del tool all’interno di una sperimentazione reale di formazione, quale il Master di 2° livello “Progettare e Valutare nella Formazione” (Dipartimento Scienze dell’Educazione – UNICAL), relativamente al supporto della fase di osservazione di un contesto formativo scolastico con la finalità di sviluppare on line le interazioni da parte dei corsisti in riferimento a tale attività.

60 Piu A., Progettare e Valutare – Dalla comunità di apprendimento al portfolio, Monolite Editrice, Italy, 2005.

Figura – Interfaccia web del tool I-Observation

La regione superiore dell’interfaccia è simile a quella del tool I-Lesson, ovvero il discente ha la possibilità di fruire il video mediante gli indici posti sul menu di sinistra che nel caso specifico indicato le dimensioni fondamentali del contesto scolastico oggetto di presentazione. Nella regione inferiore invece, vengono presentate al discente le funzioni messe a disposizione che gli consentono una interazione continua e dinamica tra i soggetti in formazione e tra questi ultimi ed il docente e l’e-tutor. In effetti, tale sezione rappresenta l’estensione del precedente tool I-Lesson, ovvero l’interfaccia che consente di costruire attorno all’oggetto multimediale video una base di conoscenza che

Capitolo 3° - Progettazione di tools per la gestione di Learning Objects Multimediali

di osservazioni e discussioni avvenissero in presenza nell’aula scolastica tradizionale intesa quale luogo fisico. E’ proprio in tale momento che le tecnologie della comunicazione educativa rafforzano la flessibilità spazio-temporale tipica degli ambienti e-learning, secondo l’ottica del life-long-learning e del life-wide-learning come sostiene Luciano Galliani61.

L’aspetto di notevole interesse da un punto di vista strategico è rappresentato dal fatto che durante la fruizione del filmato il soggetto che apprende, nel caso specifico il corsista-tirocinante che osserva il contesto scolastico, tramite un link appositamente visualizzato, ha la possibilità di inviare la propria “osservazione” che viene in tempo reale memorizzata nella base di dati. Tale “osservazione” viene memorizzata assieme al tempo (variabile timer) relativo alla parte di filmato “corrente” in cui è stata posta l’osservazione. Si avvia cioè, la costruzione automatica di un puntatore al video che tiene conto del valore assunto dal timer del video-streaming nel momento in cui viene attivato il link predisposto per l’invio della osservazione. Tutto ciò diventa fondamentale non soltanto ai fini delle successive attività di monitoraggio da parte del team docente, ma anche e soprattutto per le fasi di retrieving delle osservazioni da parte dei soggetti stessi che apprendono, poichè hanno la possibilità di visualizzare le osservazioni secondo differenti modalità di ricerca, ognuna delle quali è collegata ad una dimensione logica a monte strutturata in fase di progettazione del tool.

La memorizzazione della “osservazione” proposta dal tirocinante, avviene in maniera automatica ed in background, è necessario soltanto scrivere l’osservazione in un modulo web che viene aperto all’interno di una finestra di Pop-Up. Oltre alle

osservazioni inoltrate ed al relativo timer associato alla parte corrente del video o filmato, viene memorizzato anche l’ID associato al profilo-utente al fine di tenere traccia delle attività del corsista-tirocinante durante il percorso formativo on line. Ciò diventa fondamentale per un monitoraggio a posteriori sul profilo-utente ed avere un feed-back di riferimento per eventuali valutazioni che, incrociate con ulteriori strumenti di analisi comportamentale, possono contribuire all’ottenimento di un processo di certificazione delle conoscenze/competenze anche in contesti simulati.

La fruizione del filmato da parte dei soggetti tirocinanti che apprendono, anche in differenti momenti e con notevole flessibilità spazio-temporale, nel tempo porta all’arricchimento della base di dati e quindi ad un incremento della base di conoscenza che è frutto degli interventi di tutti gli attori coinvolti (discenti-docenti, e-tutor. E’ proprio in questo momento che il discente diventa parte attiva del processo di apprendimento, poichè è consapevole che la sua osservazione verrà condivisa dal resto dei soggetti e sarà anche oggetto di valutazione ed autovalutazione.

La condivisione delle osservazioni inoltrate dai soggetti in formazione, avviene secondo differenti modalità e quindi in base a diverse strategie o dimensioni che scaturiscono proprio durante il retrieving dei contenuti apportati dal gruppo in apprendimento. Dal punto di vista del discente, quattro sono le modalità di accesso al repository delle “osservazioni”, seguendo quelle che potremmo definire quattro dimensioni di classificazione: tempo, significatività, full, semantica.

Secondo la dimensione temporale, il learner durante la fruizione dello streaming video, operando un semplice click può visualizzare l’insieme delle osservazioni che si riferiscono alla parte di filmato in scorrimento proprio nel momento in cui decide di

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consultare le osservazioni. In realtà, il criterio di selezione delle osservazioni si basa in questo caso sulla suddivisione indicizzata del video operata dal team docente, poichè vengono estratte tutte le indexed observation che ricadono nella parte indicizzata che il discente sta visualizzando in un dato momento (ad esempio, tutte le osservazioni relative alla dimensione “stile di insegnamento” che nel caso del filmato in figura rappresenta proprio uno degli Indici). Tale opzione si basa sull’assunto che le osservazioni poste durante la fruzione del filmato, siano sostanzialmente correlate all’argomento trattato in quel dato momento cui si pone l’osservazione.

La dimensione della significatività invece, prevede una forma di pushing delle osservazioni ritenute più significative da parte del team docente che analizzando le osservazioni memorizzate nella base di dati, grazie ad una interfaccia di amministrazione web-based, propone ai discenti quelle ritenute maggiormente significative ai fini dell’argomento oggetto di studio. Il risultato è quindi la proposizione di un elenco di indexed observation che dal lato docente sono portate all’attenzione della community. Il meccanismo che attribuisce il grado di significatività è essenzialmente basato su una valutazione che opera il team docente oppure l’e-tutor su indicazioni degli esperti di contenuto; tale valutazione può essere implementata in due distinti modi: attraverso uno score che, inserito come ulteriore attributo della osservazione da parte dei docenti/e-tutor, indica l’importanza di quest’ultima su una scala di valori preordinata e fissata a priori oppure attraverso una selezione diretta delle osservazioni che deriva da un processo di selezione soggettiva ed in tempo reale sempre da parte del docente/e-tutor.

La dimensione full consente al discente di accedere all’elenco completo delle osservazioni, scorrendo l’intero elenco in base ai tradizionali criteri di ordinamento crescenti e decrescenti: per data, per autore (discente nel caso specifico), per indice etc. Infine, la dimensione semantica, fonda l’estrazione sul classico meccanismo dei motori di ricerca; ci si può avvalere quindi delle usuali strategie di ricerca basate sull’analisi testuale, che si fondono essenzialmente sulla corrispondenza tra le parole ricercate e le parole presenti nel testo delle osservazioni.

3.4 Contesti di sperimentazione: il tool nel Master “Progettare e