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L’analisi econometrica, sull’impatto degli IDE sulla crescita economica

CAPITOLO 2 ANALISI DEL MODELLO DI SVILUPPO ECONOMICO ALBANESE, Il

2.5 L’impatto degli investimenti diretti esteri sullo sviluppoo econonomico del paese

2.5.1 L’analisi econometrica, sull’impatto degli IDE sulla crescita economica

Qui di seguito, per verificare bene l’impatto degli IDE sulla crescita economica, presenteremo un’analisi econometrica che esamina il legame fra gli IDE in Albania e la crescita economica. Poiché gli IDE non influenzano soltanto il PIL ma anche altre variabili, nel modello introdurremo anche gli investimenti interni pubblici e privati, l’export netto e in un secondo momento proveremo anche l’impatto che hanno avuto gli IDE sul consumo e sull’occupazione153.

Indichiamo con: Y - PIL

Ie - Investimenti diretti esteri

Ii - Investimenti interni (investimenti pubblici più privati) Nx - Export netto (Export- Import)

Nel modello mono fattoriale indichiamo Nx come variabile dipendente e gli investimenti diretti esteri come variabile indipendente per studiare la correlazione che c’è tra gli IDE e il Nx

Nx= β1 + β2Ie

Partiamo dall’idea base che gli IDE, oltre all’impatto sul PIL, dovrebbero avere un impatto anche nel miglioramento del saldo commerciale.

Usando il programma Gretl otteniamo i seguenti risultati:

Modello 1: OLS, usando le osservazioni 1993-2012 (T = 20) Variabile dipendente: Nx

Coefficiente Errore Std. rapporto t p-value

const -0,705556 0,147058 -4,7978 0,00014 *** Ie 0,00230917 0,000274909 -8,3998 <0,00001 ***

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Abbiamo citato anche prima che spesso gli investitori stranieri per avere più sicurezza coinvolgono anche investitori del paese di origine ovvero, investitori albanesi

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Media var. dipendente -1,577500 SQM var. dipendente 1,005704 Somma quadr. residui 3,906129 E.S. della regressione 0,465840 R-quadro 0,796740 R-quadro corretto 0,785447

F(1, 18) 70,55640 P-value(F) 1,22e-07

Log-verosimiglianza -12,04692 Criterio di Akaike 28,09383 Criterio di Schwarz 30,08530 Hannan-Quinn 28,48259

Rho 0,668124 Durbin-Watson 0,686350

Tabella 2. 3 Dati macroeconomici dell’Albania in milioni di dollari

Y Nx Ie Ii Y Nr. degli occupati 1993 -0.83 68 230 1.8 987.000 1994 -0.54 54 350 1.9 1.079.000 1995 -0.55 70 520 2.5 1.138.000 1996 -0.73 89 470 3.3 1.116.000 1997 -0.56 47 390 2.3 n.d 1998 -0.65 45 580 2.7 n.d 1999 -0.56 41 810 3.4 n.d 2000 -0.75 143 1200 3.6 1.068.190 2001 -0.85 208 1600 4.1 920.569 2002 -1.13 135 1700 4.4 920.144 2003 -1.4 178 2300 5.7 926.225 2004 -1.6 324 2700 7.3 931.217 2005 -2 257 3000 8.2 932.102 2006 -2.2 314 3500 9 935.058 2007 -2.9 647 4100 11 939.000 2008 -3.5 888 4700 11.8 901.708 2009 -3.1 942 4400 12.7 905.088 2010 -2.4 1109 3700 13 904.210 2011 -2.9 1036 4300 13 925.242 2012 -2.4 957 3900 13.01 958.474 Fonte: World economic outlook, INSTAT, 2014

Dai risultati sopra riportati, nel periodo in questione si nota una correlazione tra l’export netto e gli IDE, con equazione di regressione: Nx= -0.71 + 0,01x con R= 0,79. Il risultato di questa correlazione è molto sorprendente perché si nota che gli IDE hanno un impatto molto debole sull’export. Per analizzare ulteriormente questo fattore, vediamo adesso l’incidenza che gli investimenti totali hanno sulla crescita dell’export. L’equazione di regressione si trasforma in Nx= -0.25 + 0,001X1 +0.1X2 nel secondo caso, l’impatto degli IDE s’indebolisce ancora di più, rimane comunque il segno più, il quale vuol dire che gli IDE in Albania hanno un impatto positivo ma molto debole sull’export.

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Per essere certi di quanto detto sopra cercheremo in seguito di interpretare il modello 1 nel suo complesso.

Nella prima colonna vediamo che il Std. Error (ɛ), che sta a indicare l’errore del coefficiente del regresso, è molto basso e ciò significa che anche l’errore di valutazione è molto basso.

Il p-value è molto basso e con tre stelle che indicano che esiste una correlazione forte tra gli IDE e l’export. Comunque, per non arrivare a conclusioni errate, in seguito cercheremo di valutare l’importanza del modello nel suo complesso. Iniziamo dalle ipotesi:

H0: β1= 0 (ipotesi nulla, il coefficiente investimenti diretti esteri non è importante)

Ha: β1≠ 0 (il coefficiente è importante)

Con queste ipotesi valutiamo tramite il criterio del t di student con il coefficiente dell’affidabilità α = 0.05 con due gradi di liberta n-2. L’ipotesi H0 non viene accettata se tv>tkr

tv= β1/ES( β1 )= 0,00230917/0,000274909 = -8.3998 visto che tv ha un valore negativo allora tv <tkr questo vuol dire che l’ipotesi nulla è vera e il coèfficiente non è importante ovvero che gli IDE non sono importanti per l’aumento dell’export.

Anche se il modello ha solo venti osservazioni non possiamo dire con assoluta certezza che gli IDE non hanno stimolato le esportazioni e di conseguenza hanno avuto un impatto rilevante sull’esportazione netta. Si conferma quanto detto sopra: gli IDE in Albania spesso sono utilizzati solo per le privatizzazioni delle public utilities e non per investimenti greenfield. Per di più, dopo la privatizzazione, non vengono eseguiti altri investimenti nella ristrutturazione e nel miglioramento tecnologico. Di conseguenza questi IDE servono soltanto al governo spesso e volentieri per sistemare i conti e per fare qualche investimento nelle infrastrutture e, come citato anche in precedenza, non hanno nessun impatto sulla crescita della produzione sull’occupazione e sulla crescita economica in generale. Per di più l’affermazione sul mancato impatto degli IDE nell’export trova riscontro anche nello studio di Meksi (2014) dove si nota che negli ultimi quattro anni il volume degli IDE è stato di 2,962 miliardi di euro, mentre

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l’incremento del volume dell’export per il periodo in questione è stato soltanto 85 miliardi di leke154. Questo per gli stessi motivi che ho spiegato in precedenza ovvero per la “mancanza di qualità” degli IDE che vengono in Albania. L’impatto degli IDE è stato molto debole anche sull’occupazione: i risultati del programma non saranno dimostrati perché la mancanza di dati completi potrebbe condurre a considerazioni distorte. Però, dando uno sguardo alla tabella sotto riportata, si nota che mentre gli IDE per il periodo 2008-2013 ammontavano a 3,041 miliardi di euro, l’occupazione è aumentata di solo 53484 unità secondo i dati INSTAT (ovviamente non è stato soltanto frutto degli IDE). Lo stesso ragionamento che abbiamo fatto per l’impatto degli IDE sulle esportazioni si può fare anche per l’occupazione.

Ricordiamo che nel 2013 secondo i dati riportati dall’UNCTAD, dalla regione dei Balcani sono stati assorbiti 3,7 miliardi di dollari di cui circa un terzo sono andati in Albania collocandola cosi al primo posto tra i paesi dei Balcani per il volume di IDE.

Tabella 2. 4 L’andamento degli IDE, Export e l’occupazione per il periodo 2005-2013

Anno 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2013-2008 IDE in mln euro 224 260 477 610 689 789 716 727 730 3041 Export in mld leke 65 77 97 112 104 161 197 213 246 921 Occupazione 932 102 935 058 939 000 9017 08 9050 88 9042 10 9252 42 9584 74 9551 92 53484

Fonte: nostre elaborazioni con i dati dell’INSTAT; World Bank; UNCTAD, 2014

Come si può vedere anche dalla tabella 2.4, nel 2013 gli IDE hanno registrato un incremento toccando il loro massimo storico. Nello stesso tempo, guardando il grafico sotto riportato si evince che una buona parte di questi investimenti sono stati utilizzati per la privatizzazioni.

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Grafico 2. 2 Le privatizzazioni in Albania per il periodo 1993-2013 in mln di leke

Fonte: Open Data Albania; ministero delle finanze, 2014

Nel 2013, a incidere positivamente sul volume degli IDE sarebbe stata la privatizzazione di quattro centrali idriche per 110 milioni di euro dalla società turca KURUM e la rivendita della raffineria di petrolio ARMO che è passata al gruppo azero.

Il vero problema dell’Albania di oggi è proprio questo: da un lato siamo i primi nell’area balcanica per il flusso degli IDE e dall’altro lato si nota che questi IDE non hanno un impatto sulla crescita e sull’occupazione.

In teoria, l’aumento degli IDE si deve tradurre in una maggiore produttività, maggiore occupazione e maggiore crescita economica ma in realtà spesso si traducono in una “crescita senza sviluppo” nel senso che sono solo cifre per “manipolare” la massa e al di là di queste cifre non c’è proprio niente. Per avere crescita, queste IDE devono essere indirizzate in quei settori, dove emerge una mancanza di produzione, dove si può produrre all’inizio per il mercato interno per abbassare l’importazione e pensare in seguito anche all’esportazione.

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Bisogna quindi intervenire anche all’interno dell’INSTAT per rendere i dati più credibili e sapere con certezza i prodotti dell’importazione, le informazioni sull’occupazione e sulla disoccupazione per poi cercare di orientare sia gli IDE sia gli investimenti interni. Tutto ciò senza dimenticare i dati sull’economia informale per cercare poi di “abbatterlo”.

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CAPITOLO 3

IL CAMBIAMENTO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA DEL

PAESE,

LA SPECIALIZZAZIONE COMMERCIALE E LA SITUAZIONE

ECONOMICA ATTUALE

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3.1 I GRANDI CAMBIAMENTI DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA NEGLI