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5. L’ INDAGINE SUI SOCI S LOW F OOD 1 Il questionario e la raccolta dei dat

5.4 L’analisi fattoriale

In relazione al rapporto dei soci Slow Food col cibo, la FA ha messo in luce la presenza di tre fattori, in grado di spiegare complessivamente il 61% della variabilità totale (Tabella 5.9). Il primo fattore, che da solo spiega quasi il 32% della variabilità totale, è stata definito Consumo distratto. Questo fattore, infatti, caratterizza i soci con scarsa propensione alla consultazione delle guide e delle etichette relative ai prodotti ma

favorevoli ad un cibo diffuso e comodo da reperire. Il secondo fattore pone l’accento sugli aspetti legati all’abbondanza delle porzioni e sul cibo come atto necessario, che si oppone all’enfatizzazione dell’elemento culturale, per tale ragione è stato descritto come Consumo materialista. L’ultimo fattore, invece, è dominato dall’attenzione per il cibo locale ma anche per la ricerca di gusti semplici e cibi familiari, quindi, relativi alla tradizione. Tale fattore è stato interpretato come un Consumo alternativo a quello massificato, seguendo anche l’impostazione adottata da Carfagna et al. (2014), specie con riferimento all’attenzione per i prodotti locali.

Per quanto concerne la dimensione relativa al turismo, che considera sia gli aspetti relativi al cibo che al viaggio (§ 5.1), si evidenziano quattro fattori, che insieme spiegano il 52% della variabilità (Tabella 5.10). Il primo fattore si caratterizza per una rispondenza positiva di quasi tutte le variabili legate alle attività relative al cibo, come la partecipazione a festival ed eventi gastronomici, l’acquisto di prodotti locali, la visita alle aziende agricole. Pertanto, è stato definito Turismo gastronomico. Il secondo fattore, definito Turismo immerso, evidenzia un turista più attento agli aspetti del viaggio che a quelli del cibo, con particolare riferimento alla cultura dei luoghi visitati, la preferenza per il soggiorno in piccole strutture, la propensione ad adattarsi ai costumi locali e a vivere l’esperienza con lentezza ma anche flessibilità. Si tratta, dunque, di un fattore per il quale l’aspetto della sostenibilità appare importante e che, per certi versi, ricalca maggiormente il modello dello slow tourist o slow traveller delineato da una parte della letteratura (cap. 4). Il terzo fattore vede la presenza di una propensione a farsi orientare fortemente delle iniziative di Slow Food, specialmente attraverso le guide ma senza dimenticare la rete Cittàslow. Per tale ragione è stato interpretato come il fattore del Turismo da socio Slow Food, per antonomasia. Infine, il quarto fattore, così come il primo, si caratterizza per l’attenzione agli aspetti legati al cibo, ma con un interesse focalizzato soprattutto sulla cucina e sulla preparazione dei pasti e, viceversa, non propenso alla sperimentazione di cibi sconosciuti o a partecipazione ad eventi, motivo per il quale è stato definito Turismo da cuoco. Questi risultati appaiono leggermente diversi rispetto a quanto riscontrato da Lee et. al. (2015b), per i quali si evidenziavano tre fattori, due relativi al cibo (coinvolgimento nelle attività culinarie; assaggiare i sapori locali) ed una relativa al viaggio (immersione nella destinazione).

Infine, la FA applicata ai temi della natura, dell’agroindustria e del progresso tecnologico, consente di estrapolare tre fattori, che spiegano il 47% della variabilità complessiva (Tabella 5.11). Il primo fattore è stato definito Positivismo, in quanto evidenzia un atteggiamento di fiducia verso il progresso tecnologico e, anche se in misura minore, verso il modello attuale di produzione agroalimentare.

Il secondo fattore, definito Ecologismo, invece esprime la preoccupazione verso l’ambiente ed il destino della Terra, con particolare riferimento allo sfruttamento delle risorse operato dall’uomo. Infine, l’ultimo fattore comunica una forte critica verso il sistema agroindustriale di produzione del cibo, soprattutto per quanto riguarda la qualità degli alimenti prodotti e, in seconda battuta, anche in relazione agli aspetti economici. Per tale ragioni è stato definito Anti-agroindustria.

Tabella 5.9 – Fattori relativi al rapporto col cibo

Fattore

Distratto Materialista Alternativo α Variabile

Il consumo di cibo è un atto necessario. 0,358 0,542 0,285 0,67 Preferisco pranzi/cene con porzioni abbondanti. -0,002 0,816 -0,065

Preferisco consumare cibo familiar. 0,142 0,502 0,590

Preferisco scegliere cibo di origine locale. -0,179 0,006 0,805

Preferisco un alimento diffuso e facilmente reperibile. 0,641 0,458 0,042 Quando assaggio un alimento preferisco un gusto semplice. 0,373 -0,102 0,667

Leggo le informazioni in etichetta distrattamente. 0,717 0,281 0,018 Non consulto mai le guide prima di acquistare prodotti

agroalimentari. 0,759 -0,179 0,011

Variabilità spiegata - % 31,5 16,3 13,3 61,1

Tabella 5.10 – Fattori relativi al turismo Fattore Gastro- nomico Immer- so Socio SF Cuoco α Variabile

Mi piace, se possibile, frequentare corsi di cucina durante

i miei viaggi. 0,373 -0,029 0,204 0,629 0,81

Mi piace, se possibile, prepararmi i pasti durante i miei

viaggi. 0,130 0,217 -0,103 0,615

Mi piace provare cibo di strada nelle località che visito. 0,546 0,215 -0,035 -0,126 Non mangio cibo locale durante i miei viaggi. Preferisco

cibo col quale ho familiarità.* 0,328 0,081 -0,039 -0,604

Mi piace leggere le ricette degli alimenti tipici delle

località che visito. 0,630 0,142 0,123 0,140

Mi piace acquistare libri di cucina nelle località che visito. 0,603 0,007 0,206 0,393 Mi piace acquistare i prodotti tipici delle località che

visito. 0,673 0,238 0,083 -0,106

Mi piace partecipare a eventi / festival del cibo durante i

miei viaggi. 0,645 0,189 0,223 0,087

Preferisco soggiornare in ostelli piccoli e/o a conduzione

familiare piuttosto che in grandi catene alberghiere. 0,181 0,682 0,011 0,050 Mi piace visitare aziende agricole / mercati tradizionali

nelle località che visito. 0,559 0,416 0,215 0,041 Mi piace soggiornare in una destinazione turistica il più a

lungo possibile. -0,099 0,383 0,089 0,352

Mi piace adattarmi agli usi ed ai costumi locali durante i

miei viaggi. 0,316 0,667 0,086 -0,077

Mi piace poter cambiare programmi ed itinerari durante i

miei viaggi. 0,269 0,604 0,021 -0,006

Mi piace “assaporare” con lentezza le località che visito. 0,025 0,678 0,293 0,112 Mi piace visitare località che fanno parte della rete

“Cittàslow” (Slow City). 0,108 0,356 0,608 0,184 Consulto le guide Slow Food prima di scegliere un

ristorante nelle località che visito. 0,099 0,052 0,854 -0,112 Consulto le guide Slow Food per scegliere gli itinerari di

viaggio. 0,107 0,043 0,866 0,134

Variabilità spiegata - % 16,2 14,1 12,8 9,2 52,2

Tabella 5.11 – Fattori relativi all’atteggiamento verso ambiente, agroindustria, progresso tecnologico

Fattore Positi-

vismo Ecolo-gismo

Anti agroin- dustria

α Variabile

La crisi ecologica che sembra stia affrontando il genere umano è solo una

esagerazione del mondo scientifico.* -0,341 0,456 -0,337 0,76 La Terra è uno spazio limitato con risorse limitate. 0,070 0,550 0,015 L’equilibrio naturale è abbastanza forte da porre rimedio ai danni causati

dalle società moderne.* -0,388 0,459 -0,403

Se le società avanzate proseguiranno lungo questo percorso di sviluppo, molto presto gli uomini si dovranno confrontare con gravi disastri

ecologici. -0,086 0,780 0,156

L’uomo contemporaneo sta sfruttando eccessivamente l’ambiente

naturale. -0,009 0,807 0,121

L’industria alimentare è molto attenta al valore nutritivo dei suoi prodotti.* -0,438 0,313 0,138 I metodi moderni di produzione danno luogo a cibi senza vitamine e

minerali. -0,129 0,111 0,674

La maggior parte dei cibi perde il proprio valore nutritivo a causa del

processo di trasformazione. 0,009 0,218 0,664

Attualmente, nei paesi sviluppati la maggior parte dei prodotti alimentari

non presenta alcun rischio per la salute.* -0,529 0,187 0,175 La gran parte delle imprese agroalimentari è interessata ai profitti piuttosto

che alla qualità dei beni che producono. -0,062 0,359 0,424

Guardando alla storia, la conoscenza e il progresso hanno sempre

rappresentato l’arma migliore nella lotta per la sopravvivenza. 0,565 0,087 -0,050 In Italia grazie al progresso tecnologico viviamo meglio di qualunque altra

generazione del passato. 0,708 0,018 -0,134

Il grado di civiltà di un paese si misura con il suo sviluppo tecnologico. 0,773 -0,093 0,027 La tecnologia è la principale forza del progresso sociale. 0,758 -0,054 0,014 Se si investono risorse nello sviluppo tecnologico saremo sicuramente in

grado di fronteggiare i problemi futuri. 0,732 -0,075 0,066 Variabilità spiegata - % 22,0 15,5 9,8 47,3