• Non ci sono risultati.

INTEGRAZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI E IMPATTO SUL CONTROLLO DI GESTIONE: IL CASO SEA FASHION

4.3 ANALISI DELLA LETTERATURA

Gli autori che hanno analizzato le relazioni esistenti tra la contabilità e il controllo direzionale, e i sistemi informativi, hanno focalizzato la loro attenzione esclusivamente sulle tecniche di contabilità direzionale. L’obiettivo è stato quello di comprendere il cambiamento di alcuni strumenti come il budget, l’analisi delle varianze, la struttura del bilancio gestionale e generale, a fronte delle modifiche o dell’integrazione di esistenti sistemi informativi. Poca attenzione è stata, invece, data al sistema di controllo nel suo insieme. Senz’altro, l’adozione degli strumenti contabili sarebbe impraticabile senza l’uso di particolari tecnologie informatiche (Granlund and Mouritsen, 2003). Bensì, le tecniche di contabilità direzionale, come analizzato, rappresentano solo una parte del sistema di controllo di gestione. E, attualmente, solo pochi studi sono stati sviluppati con il tentativo di analizzare l’impatto dell’integrazione o del cambiamento dei sistemi informativi aziendali sull’intero sistema di controllo di gestione (Granlund, 2011).

Il problema centrale, in quest’ambito della ricerca, riguarda la comprensione delle influenze che intercorrono tra i sistemi informativi e la contabilità e il controllo direzionale. Cioè, le aziende scelgono i loro sistemi informativi in ragione delle loro esigenze di contabilità e controllo? Oppure, adeguano i loro strumenti di contabilità e controllo, in base alle caratteristiche dei loro sistemi informativi? Sebbene la teoria della contingenza abbia guidato allo studio di relazioni unidirezionali, nelle quali erano i sistemi informativi a modificare i sistemi di contabilità e controllo, certe relazioni potrebbero essere anche bidirezionali. Come sostengono Granlund and Malmi (2002), un sistema informativo integrato attraverso fasi successive di sviluppo, ha molte più possibilità di impattare su un sistema di contabilità direzionale e controllo, a differenza dei sistemi ERP, i quali, come ritiene Davenport (1988), sono complessi da modificare una volta implementati. Secondo questa logica i sistemi informativi possono avere un impatto relativo sui sistemi di contabilità e controllo, o meglio un impatto “moderato”, nel senso che non ci saranno, probabilmente, cambiamenti rivoluzionari nell’uso dei sistemi di contabilità e controllo.

La relazione bidirezionale esistente tra sistemi informativi e contabilità e controllo direzionale è analizzata da Luft and Shields (2003), i quali sostengono che nella fase di implementazione le tecniche di contabilità direzionale possono cambiare le caratteristiche dei sistemi informativi integrati. Cioè, la scelta di implementare specifiche componenti di un sistema informativo integrato, potrebbe essere dettata dall’esigenze di supportare alcuni strumenti di contabilità e controllo già in uso, o di introdurre nuove pratiche. I due autori, inoltre, ritengono che quando la fase di implementazione è superata, gli utenti, aumentando il loro livello di confidenzialità con il nuovo sistema, possono provare ad introdurre piccoli e lievi cambiamenti all’interno di esso, come in un esperimento controllato (Luft and Shields, 2003).

L’obiettivo di questo caso di studio è l’analisi del cambiamento dell’intero sistema di controllo, dovuto al cambiamento e all’integrazione dei sistemi informativi esistenti. In questo studio, non solo si ritiene che esista una relazione bidirezionale tra sistemi informativi integrati e sistemi di controllo di gestione, ma, inoltre, si ritiene che in fasi di riorganizzazione aziendale, i soggetti preposti

al disegno dei sistemi informativi, potrebbero attuare delle scelte con l’intenzione di stabilire nuove forme di controllo, piuttosto che per consolidare le pratiche esistenti. In tal senso, il management, in primis, analizza i problemi organizzativi e operativi del business124, poi verifica l’esistenza di idonei meccanismi di controllo, ridisegna questi ultimi in ragione delle necessità informative, e stabilisce delle logiche di cambiamento o integrazione dei sistemi informativi. Seguendo tale logica, i sistemi informativi sono pensati come soluzioni che consentono o vincolano specifici comportamenti, e cioè facilitano l’attuazione di pratiche di controllo all’interno dell’organizzazione.

La maggior parte dei framework teorici che descrivono la struttura dei sistemi di controllo, analizzati nel primo capitolo di questo volume, non incorporano esplicitamente i sistemi informativi. Ad esempio, nel framework di Simon (1995), così come in quello di Otley and Ferreira (2005, 2009) esiste un riferimento specifico alla rilevanza dei flussi informativi necessari al funzionamento del sistema, ma la relazione tra i sistemi che supportano tali flussi informativi e il controllo di gestione, non è analizzata, così come, non è preso in considerazione, come differenti configurazioni del sistema informativo possono incidere sul funzionamento del sistema di controllo nel suo insieme.125 (Rom and Rohde, 2007).

A tal fine, il framework di riferimento selezionato per analizzare il cambiamento dei sistemi informativi e la relazione con il controllo di gestione in SEA Fashion, è quello di Brunetti (1979), presentato nel primo capitolo, e rielaborato da differenti autori italiani di controllo di gestione, tra cui in particolare Marchi (2003).

124

Davenport (1995) pone l’accento sull’importanza dei progetti di Business Process Reengineering, attraverso i quali l’azienda analizza i livelli di efficacia della struttura organizzativa e dei processi aziendali, al fine di stabilire le procedure standard su cui basare i flussi di lavoro, e le modalità di funzionamento del sistema informativo. Per approfondimenti si veda Davenport, Thomas H., Will Participative Makeovers of Business Processes Succeed Where Reengineering Failed?, Planning Review, January 1995; pp. 24-47

125

Rom A., Rohde, C., Management Accounting and integrated information systems: A literature review, International Journal of Accounting Information System, N. 8, 2007, p.468.

Figura 4.1 Il framework di riferimento di controllo di gestione

La scelta di utilizzare un certo framework per analizzare il ruolo dei sistemi informativi, nasce dal fatto che tale modello considera la componente informativa come parte integrante della dimensione informativa del controllo.

Di seguito le diverse componenti del sistema di controllo, saranno analizzate in relazione con gli studi che hanno trattato le tematiche della relazione tra contabilità e controllo direzionale e sistemi informativi integrati. L’obiettivo principale è analizzare i criteri attraverso i quali il management aziendale definisce delle scelte di integrazione dei sistemi informativi, con lo scopo di progettare un nuovo sistema di controllo di gestione.

Infatti, in questo lavoro, noi concordiamo con le assunzioni secondo le quali il cambiamento dei sistemi informativi o la loro integrazione possono impattare sul controllo di gestione (Granlund and Malmi, 2002; Hyvonen, 2003; Davenport, 2008), e che viceversa, gli strumenti di controllo, possono modificare l’utilizzo dei sistemi informativi esistenti (Luft and Shield, 2003). Questa influenza reciproca tra sistemi informativi e sistemi di controllo di gestione è condivisa. Inoltre, gli studi sulla relazione tra sistemi informativi e sistemi o pratiche di controllo, osservano i fenomeni di integrazione informatica nelle fasi post- implementazione dei sistemi. Anche questa visione è condivisa, poiché

Ruoli, Com pit i, Organi Linee di aut orit à e relazioni form alizzat e

Cent ri di responsabilit à

ST RU T T U RA IN FORM AT IVO- CON TA BILE