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L’EVOLUZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI: DAI SISTEMI DI MATERIALS RESOURCE PLANNING AI SISTEMI D

IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA INFORMATICA NEL CONTROLLO DI GESTIONE

STRUTTURA AZIENDALE

2.3 L’EVOLUZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI: DAI SISTEMI DI MATERIALS RESOURCE PLANNING AI SISTEMI D

ENTERPRISE RESOURCE PLANNING

I sistemi informativi operativi descritti nel precedente paragrafo, corrispondono ai sistemi informativi di tipo tradizionale, la cui architettura è progettata per soddisfare le esigenze delle singole funzioni. Tali sistemi tradizionali sono caratterizzati da un forte limite legato alla scarsa comunicabilità tra le differenti aree aziendali. Infatti, uno dei maggiori problemi riguarda la parcellizzazione dell’informazione tra le diverse unità organizzative, la quale richiede successive e costose operazioni di reinserimento dei dati, e genera un conseguente rallentamento del flusso informativo all’interno dell’organizzazione. Con l’aumentare della complessità delle attività aziendali, certi sistemi non risultano in grado di produrre informazioni coerenti con i processi, e si mostrano limitati nell’interscambio informativo tra le diverse unità funzionali. Ne consegue che le aziende necessitino di sistemi con una maggiore integrazione orizzontale, per poter portare a termine i loro processi in condizioni di efficacia e di efficienza. Una prima soluzione, a livello informatico, viene proposta negli anni ’70, quando i primi sistemi di Materials Requirements Planning (MRP) vengono sviluppati, al fine di gestire in modo ottimale l’approvvigionamento delle materie prime. Tali sistemi supportano la definizione dei fabbisogni di risorse necessarie per portare a

termine i piani di produzione, attraverso la gestione integrata degli ordini di acquisto, delle previsioni di mercato, e delle disponibilità di magazzino.

Un’ulteriore evoluzione si è avuta negli anni ’80 con i sistemi di Manufacturing Requirements Planning (MRP II), che hanno consentito l’integrazione di tutti i cicli operativi principali. Partendo dagli obiettivi di evasione degli ordini dei clienti, tali sistemi verificano la fattibilità produttiva, lanciano i programmi di acquisto dai fornitori di materie, ed infine lanciano gli ordini interni di produzione66. Inoltre, tali sistemi si integrano con i sistemi amministrativi attraverso l’adozione di un piano unico dei conti tra contabilità analitica e contabilità generale. Comunque, i sistemi di MRP e di MRP II non hanno consentito di superare completamente i limiti dei sistemi tradizionali, poiché con essi era ancora necessaria una duplicazione degli archivi di dati e mancava ancora un’integrazione completa tra i diversi sottosistemi.

Tali limiti sono stati superati con lo sviluppo dei sistemi di Enterprise Resource Planning (ERP). Come sostiene Pennarola67 con gli ERP si ha “un’integrazione

del sistema informativo aziendale sin dal suo concepimento”, cioè il sistema

informativo nasce già integrato sia sotto il profilo logico-organizzativo, sia sotto il profilo software, sia sotto quello hardware. E’ pianificata sin dall’origine l’integrazione di tutte le funzioni aziendali in un sistema unitario senza duplicazioni di archivi. Nei sistemi ERP le attività vengono aggregate rispetto a cicli omogenei di operazioni che si sviluppano in modo trasversale rispetto alle unità funzionali, combinando in un unico schema logico e applicativo i flussi di informazione che accompagnano le transazioni operative68. In tal senso, la logica precedentemente analizzata dei sistemi informativi operativi suddivisi per ogni

66

Per ulteriori approfondimenti sui sistemi di MRP e MRP II si vedano Amigoni F., Beretta S., La misurazione dell’impatto dei sistemi ERP sulla gestione: problemi di metodo e linee guida di intervento, EGEA, Milano, 2000; Tron A. L’implementazione e la valutazione degli strumenti ERP, in “Gestione Informatica dei dati aziendali” a cura di L. Marchi e D. Mancini, Franco Angeli, Milano, 2009; Inghirami I.E., L’evoluzione dei sistemi informativi aziendali: dal sistema informativo contabile al sistema informativo gestionale, in “Gestione Informatica dei dati aziendali” a cura di L. Marchi e D. Mancini, Franco Angeli, Milano, 2009.

67

Pennarola F. (a cura di), Innovazione e Tecnologie Informatiche, Il sole 24 Ore e Università Bocconi Editore, Milano, 2006

68

Al riguardo si veda Amigoni F., Alla ricerca di una giustificazione razionale dell’adozione degli Erp, in Information Technology e Creazione di Valore. Analisi del fenomeno SAP, Collana Cesad, Milano, EGEA, 1998

singola funzione cessa di esistere, e si passa da una logica funzionale ad una logica processuale.

I sistemi di Enterprise Resource Planning (ERP) sono un’architettura software che, attraverso un insieme di moduli e funzioni, permette di gestire in modo integrato tutte le funzioni interne, e talvolta, esterne di un’organizzazione complessa quali la produzione, gli acquisti, le vendite, l'amministrazione, la finanza e le risorse umane. Sono differenti le definizioni esistenti di sistemi ERP. Secondo Cerruti (1999) “i sistemi di Enterprise Resource Planning (ERP) sono pacchetti di software gestionale che supportano, attraverso moduli dedicati, i diversi processi operativi e gestionali dell’impresa, dal ciclo attivo dell’ordine alla schedulazione della produzione, dall’amministrazione del personale al reporting direzionale”69. De Marco (2000) sostiene che i sistemi ERP indicano un insieme di applicazioni software per la gestione aziendale caratterizzata da un elevato livello di integrazione. Secondo Amigoni & Beretta (1998) “gli ERP sono soluzioni applicative il cui fine prevalente è quello, da un lato, di codificare la maggior parte possibile di conoscenze manageriali e, dall’altro, di annullare le distanze spazio-temporali tra i diversi luoghi e tempi di generazione e impiego dell’informazione”. Ravagnani (2000) sostiene che un sistema ERP è un sistema integrato che rappresenta una tecnologia complessa, intrusiva, e nello stesso tempo, flessibile durante la progettazione e rigida nella fase di utilizzo70. Tali sistemi sono anche definiti pacchetti software, data la loro configurazione in moduli dedicati ai differenti processi operativi e gestionali. I sistemi ERP hanno avuto una grande diffusione principalmente nelle aziende di grandi dimensioni, ma nell’ultimo decennio anche le aziende di piccole e medie dimensioni hanno iniziato a introdurre certe tipologie di sistemi informativi. Le diverse definizioni di ERP proposte mettono il luce l’esistenza di quattro specifiche caratteristiche dei sistemi ERP71, e cioè:

69

C. Cerruti, Sistemi informativi e capacità competitiva: l’introduzione dei sistemi ERP nella grande impresa, Giappichelli Editore, Torino, 1999, p. 15

70

Ravagnani, R., Information technology e gestione del cambiamento organizzativo, EGEA, Milano, 2000

71

Per approfondimenti sulle caratteristiche chiave dei sistemi ERP si veda Davenport T.H., Putting the enterprise into the enterprise system, in Harvard Business School Press, 1998.

1. La modularità dell’applicazione;