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L’andamento infortunistico in generale

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2010 (pagine 34-39)

Passando ora alla tradizionale analisi dell’andamento degli infortuni denunciati, alla data di rilevazione del 30 aprile 2011 il bilancio infortunistico 2010 registra complessivamente in regione 21.507 infortuni e 17 morti sul lavoro, in flessione rispetto al 2009, rispettivamente, del -3,6% (803 infortuni denunciati in meno) e del 15% (3 mortali in meno). Il calo complessivo (-3,6%) è superiore a quelli (più modesti) registrati nel Nord Est (-1,6%) e a livello nazionale (-1,9%) e può essere prudentemente valutato in termini positivi, anche nel confronto con gli indicatori relativi alla stagnazione del mercato del lavoro descritti in premessa, caratterizzati da una sostanziale stabilità occupazionale registrata dall’ISTAT (quasi 508mila occupati, in lieve calo rispetto al 2009 del -0,1%), da ponderare comunque con l’incremento del ricorso alla Cassa integrazione guadagni (straordinaria ed in deroga), con la registrazione di un saldo negativo sui movimenti di assunzione e cessazione dei rapporti di lavoro dipendente rilevati da Ergonet (meno 5,5mila rapporti), con l’ingresso di oltre 7,4mila lavoratori nelle liste di mobilità.

Considerato il calo record registrato nell’anno 2009 (-14%), nell’ultimo triennio gli infortuni denunciati sono diminuiti del 17,1% (4.427 infortuni in meno).

La flessione caratterizza tutte le province, con picchi maggiori, in termini assoluti, nelle province di Pordenone (meno 252 infortuni rispetto al 2009, pari a una flessione del -4,6%, la maggiore registrata in termini percentuali) e nella provincia di Udine (meno 227 infortuni, pari a una flessione del 2,6%).

Tav. 17 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2008-2010 per provincia e regione

Provincia e Regione 2008 2009 2010 var 2010/2009 var 2010/2008

L’analisi per tipologia di evento evidenzia che, in termini assoluti, calano maggiormente gli infortuni verificatisi in ambienti di lavoro ordinari (meno 604 casi, pari al -3,1% rispetto al 2009), mentre in termini percentuali la maggior flessione si registra tra gli infortuni in itinere, diminuiti del 13,6% (-271 casi).

Nonostante la crisi, continuano invece a registrare un andamento in aumento gli infortuni in occasione di lavoro dovuti alla circolazione stradale (+8%, pari a 72 casi).

Complessivamente, il rischio strada pesa sul totale degli infortuni denunciati per il 10,5%.

Per approfondimenti si rimanda al par. 2.4.

L’andamento in diminuzione caratterizza quasi tutti i settori di attività economica. Sia in termini assoluti che percentuali, la maggior flessione si riscontra nel macro settore Industria e Servizi, con un calo complessivo del -7,7% rispetto al 2009 e del 25,1%

rispetto al 2008, con picchi nel settore delle Costruzioni (13,9% rispetto al 2009 e -25,2% rispetto al 2008) e dell’Industria Manifatturiera (-5% rispetto a 2009 e -25,3%

rispetto al 2008). Una diminuzione più modesta del -1.8% nel biennio (pari a 138 casi in meno) e del -7,1% nel triennio nei settori afferenti ai Servizi. Questi ultimi, quindi, pur risentendo in maniera forte della crisi occupazionale, non registrano un calo infortunistico rilevante e, nel bilancio regionale, vanno a superare la quota di infortuni dell’Industria. Il dato va comunque necessariamente valutato alla luce degli indicatori di crisi e, in particolare, del ricorso alla Cassa Integrazione per settori. Per approfondimenti si rimanda al par. 2.6.

Tav. 18 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2008 –2010 per macro settore di attività economica

Graf. 7 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2008 – 2010 per macro settore di attività economica

Fonte: Consulenza statistico attuariale Inail

14 La quota di casi “non determinati” si riferisce, per la maggior parte, agli infortuni con assenza da lavoro non superiore ai 3 giorni (franchigie). Molti eventi, infatti, - soprattutto tra quelli segnalati dai pronto-soccorso e non denunciati dal datore di lavoro - riguardano infortuni le cui conseguenze invalidanti si sono estinte entro il periodo di franchigia assicurativa (3 giorni oltre a quello di accadimento dell’infortunio).

Spesso per tali infortuni minori le informazioni pervenute all’INAIL sono incomplete e ciò porta ad enfatizzare il numero dei casi ricompresi nella voce INDETERMINATO.

9.391

Gli infortuni al femminile rappresentano nel 2010 il 31,8% del totale complessivo, concentrati per il 54% nei settori dei Servizi e in calo rispetto al 2009 del 2,2%

(nonostante la ripresa occupazionale). Da segnalare in controtendenza il continuo e progressivo aumento degli infortuni nei settori della Sanità e dei Servizi Pubblici (v. par.

2.8).

L’analisi per classi di età evidenzia che il maggior calo infortunistico (circa l’85% della flessione totale, 684 eventi su 803 in tutto) si è verificato tra i lavoratori giovani, di età compresa tra i 18 e 34 anni, che peraltro hanno subito il maggior calo occupazionale. Per approfondimenti si rimanda al par. 2.9.

In linea con la flessione complessiva del 3,6%, calano anche gli infortuni occorsi ai lavoratori stranieri (-3,9%, pari a 202 casi in meno rispetto al 2009), in controtendenza rispetto al lieve aumento registrato a livello nazionale (+0,8%). In Friuli Venezia Giulia, peraltro, si conferma l’elevata incidenza di infortunati stranieri: le 4.949 denunce pervenute rappresentano infatti (come l’anno scorso) il 23% del totale regionale (a fronte di un’incidenza media nazionale del 15,5% e del Nord Est del 21,2%), con picchi nella provincia di Pordenone (27,1%). Per approfondimenti si rimanda al par. 2.10.

Per quanto riguarda gli infortuni con esito mortale, il bilancio delle morti bianche nel 2010 scende sotto la soglia dei 20 casi, registrando 17 infortuni, per il 65% (11 infortuni) collegati al rischio della circolazione stradale (5 incidenti avvenuti durante lo svolgimento di attività lavorativa e 6 avvenuti in itinere (v. par. 2.4). Hanno perso la vita 4 lavoratrici e 13 lavoratori. In due casi, l’infortunato era di nazionalità straniera.

Tav. 19 - Infortuni mortali avvenuti nel periodo 2008-2010 per provincia, regione

Provincia e

Regione 2008 2009 2010 var.

2010/2009

var 2010/2008

Gorizia 1 1 1 0 0

Trieste 2 4 1 -3 -1

Udine 17 12 8 -4 -9

Pordenone 6 3 7 4 1

FRIULI VG 26 20 17 -3 -9

ITALIA 1.120 1.053 980 (*) -73 (*) -140 (*) (*) stima previsionale del dato annuo definitivo.

Fonte: Consulenza statistico attuariale Inail

2.4 Infortuni “in occasione di lavoro” e “in itinere”. Il rischio da circolazione stradale

L’analisi per “modalità di evento” rivela che, in termini assoluti, la flessione infortunistica ha riguardato più marcatamente gli infortuni “in occasione di lavoro” (avvenuti nell’effettivo esercizio dell’attività lavorativa) che, con 19.791 casi denunciati (il 92% del totale) sono diminuiti del 2,6% (meno 532 casi rispetto al 2009).

In particolare, il calo ha riguardato i soli infortuni verificatisi in ambiente di lavoro ordinario (-3,1%, pari a 604 denunce in meno). Al contrario, gli infortuni lavorativi determinati dalla circolazione stradale (che pesano per il 4,5% sul totale regionale), dopo essere rimasti praticamente costanti anche nel precedente biennio (con addirittura lievi aumenti nelle province di Gorizia e Trieste), sono gli unici a risultare anche nel 2010 in aumento (+8%, pari a 72 casi in più, distribuiti nelle province di Udine, Trieste e Pordenone). Lo stesso fenomeno si riscontra nel nord-est (+7,8%) e a livello nazionale (+5,3%). In termini assoluti, la provincia che registra il maggior numero di infortuni stradali lavorativi è Udine (368 casi pari al 4,3% del totale provinciale), mentre quella che registra la più elevata incidenza percentuale è Trieste (245 casi, pari al 5,4% del totale provinciale).

Gli infortuni “in itinere” (avvenuti durante il normale tragitto casa-lavoro-casa) registrano in termini percentuali una flessione più marcata: -13,6%, pari a 271 casi in meno. Dei 1.716 infortuni denunciati (l’8% del totale regionale), circa il 74% avviene con il coinvolgimento di mezzi di trasporto (vedi infra). In termini assoluti, la provincia che registra il maggior numero di infortuni in itinere è quella di Udine (662 casi, di cui il 76,4%

è avvenuto con il coinvolgimento di un mezzo di trasporto). La provincia di Trieste è quella con più elevata incidenza percentuale di infortuni in itinere (435 casi, pari al 9,6%

del totale provinciale, di cui però solo il 53,3% è avvenuto con il coinvolgimento di mezzi di trasporto).

Tav. 20 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2009-2010 per modalità di evento e province

Modalità di evento

Gorizia Trieste Udine Pordenone FRIULI VG var. FVG 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 v.a. %

Graf. 8 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel 2010 per modalità di evento

Fonte: Consulenza statistico attuariale Inail

Volendo quindi pesare il c.d. “rischio strada” – precisando che per infortunio stradale si intende quello che si verifica nella pubblica via, a causa della circolazione stradale e con il coinvolgimento di mezzi di trasporto stradale, indipendentemente dal fatto che si tratti di infortunio occorso nell’esercizio di attività lavorativa (stradale lavorativo) o in itinere – risulta che, con 2.249 casi in tutto, questa tipologia pesa per il 10,5% sul totale degli infortuni, e registra una flessione del -8,1% (198 casi in meno), riferita ai soli agli infortuni stradali in itinere (diminuiti del 17,5%) e non agli infortuni stradali lavorativi.

Tav. 21 - FOCUS: infortuni sul lavoro STRADALI avvenuti nel periodo 2009-2010

Modalità di evento

Gorizia Trieste Udine Pordenone FRIULI VG var. FVG 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 v.a. %

Totale infortuni

Infortuni 3.316 3.176 4.731 4.547 8.768 8.541 5.495 5.243 22.310 21.507 -803 -3,6%

Infortuni stradali Di cui,

stradali 299 269 550 477 953 874 645 629 2.447 2.249 -198 -8,1%

-in occas.

lavoro 115 111 221 245 339 368 229 252 904 976 72 8,0%

- in itinere 184 158 329 232 614 506 416 377 1.543 1.273 -270 -17,5%

% stradali

su tot. 9,0% 8,5% 11,6% 10,5% 10,9% 10,2% 11,7% 12,0% 11,0% 10,5%

Fonte: Consulenza statistico attuariale Inail

Per quanto riguarda gli infortuni con esito mortale, nel 2010 hanno perso la vita in Friuli Venezia Giulia 17 lavoratori, 3 in meno rispetto all’anno precedente (-15%) e 9 in meno rispetto al 2008. Calano (praticamente dimezzandosi) gli infortuni in occasione di lavoro verificatisi in ambienti di lavorativi (da 13 nel 2009 a 6 nel 2010) ed aumentano gli infortuni mortali collegati al rischio strada: 5 lavoratori hanno peso la vista in infortuni lavorativi stradali e ben 6 lavoratori (il doppio dell’anno precedente) in incidenti stradali

18.815 ; 87%

976 ; 5%

1.716; 8%

Infortuni in occasione di lavoro, in ambiente di lavoro ordinario

Infortuni in occasione di lavoro, da circolazione stradale

Infortuni in itinere

avvenuti nel tragitto casa-lavoro-casa (in itinere).Complessivamente, quindi, per quanto riguarda gli infortuni mortali, nel 2010 il “rischio strada” incide per ben il 65%: 11 infortuni stradali su 17, di cui 5 in occasione di lavoro (riconducibili alla gestione industria e servizi) e 6 in itinere.

Tav. 22 - Infortuni MORTALI avvenuti nel periodo 2009-2010 per modalità di evento

Modalità di evento

Gorizia Trieste Udine Pordenone FRIULI VG var. FVG 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 v.a. % In occasione

di lavoro 1 1 3 - 11 6 2 4 17 11 -6 -35,3%

- Ambiente

lav. ordinario 1 1 3 - 8 3 1 2 13 6 -7 -53,8%

- Circolazione

stradale 0 0 0 0 3 3 1 2 4 5 1 25,0%

In itinere 0 0 1 1 1 2 1 3 3 6 3 100,0%

TOTALE 1 1 4 1 12 8 3 7 20 17 -3 -15,0%

Fonte: Consulenza statistico attuariale Inail

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2010 (pagine 34-39)