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Le imprese armatoriali assicurate

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2010 (pagine 88-91)

14. Certificazione dell’esposizione all’amianto dei lavoratori del settore marittimo utile per conseguire i benefici previdenziali: la legge finanziaria per il

4.2.6 Le imprese armatoriali assicurate

L’obbligo assicurativo del personale marittimo trova il suo fondamento normativo negli artt. 1, 4 e 7 del T.U. n. 1124/1965.

L’articolo 1 comprende tra le attività protette la navigazione marittima, lagunare, lacuale, fluviale e aerea, eccettuato il personale di cui all'art. 34 del R.D.L. 20 agosto 1923, n.

2207, concernente norme per la navigazione aerea, convertito nella L. 31 gennaio 1926, n. 753; la pesca esercitata con navi o con galleggianti, compresa la pesca comunque esercitata delle spugne, dei coralli, delle perle e del tonno; della vallicoltura, della miticoltura, della ostricoltura.

L’articolo 4 prevede che per quanto riguarda la navigazione e la pesca, sono compresi nell'assicurazione i componenti dell'equipaggio, comunque retribuiti, delle navi o galleggianti anche se eserciti a scopo di diporto.

L’articolo 7 stabilisce che agli effetti dell'ultimo comma dell'art. 4 si considerano come persone componenti l'equipaggio della nave tutte quelle regolarmente iscritte sul ruolo di equipaggio o comunque imbarcate per servizio della nave. I ruoli di equipaggio e gli stati paga di bordo tengono luogo dei libri di matricola e di paga. Per le navi che non siano munite di carte di bordo, si considerano componenti l'equipaggio le persone iscritte sulla licenza e tutte le altre che sono indicate nei libri di matricola e di paga prescritti dall'art.

20 e che per dette navi il datore di lavoro deve tenere. Tale disposizione deve osservarsi anche per le navi che siano munite di carte di bordo limitatamente alle persone di rinforzo all'equipaggio e a quelle adibite ai servizi speciali durante la sosta in porto. Detto personale è compreso nella copertura assicurativa, ai sensi dell'art. 127, n. 1, del citato decreto.

Secondo l’articolo 127 del TU 1124/1965 non sono assicurati presso l’Inail: gli addetti alla navigazione marittima ed alla pesca marittima, nonché i radiotelegrafisti di bordo non assunti direttamente dagli armatori, alla cui assicurazione provvedono le ex Casse Marittime, previste nell'art. 4 del regio decreto legge 23 marzo 1933, n. 264, convertito nella legge 29 giugno 933, n.860; le ex Casse predette sono autorizzate a provvedere anche all'assicurazione di prestazioni supplementari previste da regolamenti organici, da contratti collettivi, da convenzioni di arruolamento e di ingaggi in favore delle persone soggette all'obbligo dell'assicurazione presso le ex Casse stesse. Infine l’articolo 291 del TU 1124/1965 prevede che “le Casse marittime di cui all'art. 127 sono autorizzate ad assicurare contro gli infortuni e le malattie, su richiesta dell'armatore, gli equipaggi di navi battenti bandiera estera, in quanto composti per almeno due terzi, da marittimi di cittadinanza italiana. L'assicurazione comprende le stesse prestazioni previste per i marittimi delle navi italiane; la sua validità è in ogni momento subordinata al regolare versamento dei contributi da parte dell'armatore. La gestione è tenuta in coassicurazione fra le tre Casse marittime per gli infortuni sul lavoro e le malattie con ripartizione degli oneri e dei contributi in proporzione all'ammontare complessivo dei contributi spettanti a ciascuna Cassa a carico dell'armamento nazionale di ogni categoria”.

Le aziende (navi) assicurate presso la Sede compartimentale ex Ipsema di Trieste, iscritte nei compartimenti marittimi del alto e medio Adriatico, che comprende le regioni Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise, risultano complessivamente n. 2.149 di cui 161 unità assicurate solo per la malattia – operanti principalmente nella laguna di Venezia. La parte più corposa della flotta assicurata è costituita dai pescherecci, con n. 1.368 unità, per la maggior parte – in considerazione della tipologia del mare Adriatico - addetti alla pesca costiera.

Da considerare che un grande numero di unità non sono comprese nel dato suindicato in quanto trattasi di imbarcazioni adibite alla piccola pesca con equipaggi che beneficiano del regime assicurativo previsto dalla L 250/1958 (pescatori autonomi o soci di cooperative) e quindi non di competenza dell’ex Ipsema.

Ovviamente questa situazione, come altre particolarità del settore marittimo (ad es. le unità di trasporto operanti nella laguna di Venezia), verrà normalizzata con i processi di integrazione dell’ex Ipsema in Inail in corso di attuazione.

Si nota la quasi assenza delle navi da passeggeri e il ridotto numero di quelle adibite al trasposto merci che, in effetti sono concentrate nei porti dell’Italia meridionale e quindi rientrano nelle competenze delle altre Direzioni compartimentali Inail ex Ipsema. Il fatto che le grandi navi da traffico (carico e passeggeri) siano assicurate in numero esiguo presso la Direzione compartimentale di Trieste è stato determinato soprattutto dall’introduzione della fiscalizzazione degli oneri sociali a favore delle imprese operanti nei territori del mezzogiorno.

Per il settore marittimo i benefici contributivi introdotti con la norma sono stati concessi alle imprese armatrici di “navi iscritte nei porti situati nei territori del mezzogiorno”: ciò ha determinato all’epoca il trasferimento di iscrizione delle navi in esercizio e l’iscrizione di nuove navi nei Registri (matricole) dei porti delle suddette aree. Nella tabella sottostante è riportata la suddivisione delle navi per categoria di naviglio.

Tav. 65 - Navi/Imbarcazioni Assicurate – Compartimento marittimo dell’alto e Adriatico

Categoria naviglio Navi/imbarcazioni assicurate

2009 2010 Variaz. 2010/2009

Passeggeri 3 3 0,0%

Carico 80 77 -3,8%

Rimorchiatori 85 86 1,2%

Naviglio ausiliario 186 186 0,0%

Traffico locale (**) 253 259 2,4%

Pesca 1.344 1.368 1,8%

di cui Pesca oceanica 1 1 0,0%

di cui Pesca

mediterranea 10 10 0,0%

di cui Pesca costiera 1.333 1.357 1,8%

Diporto 153 170 11,1%

di cui Diporto a

noleggio 47 47 0,0%

Totale 2104 2149 2,2%

(*)La categoria comprende il "Diporto a noleggio iscritto al Registro internazionale".

(**) la categoria comprende anche le unità assicurate per la sola malattia ( trasporto locale in laguna.

Fonte: rilevazione INAIL

I marittimi assicurati nel 2010 sono stati 13.093. Il dato è stato ricavato dalle comunicazioni effettuate dai datori di lavoro in sede di accertamento dei contributi assicurativi.

Tav. 66 - Marittimi assicurati – Compartimento marittimo dell’alto e medio Adriatico

Categoria di naviglio Marittimi assicurati 2010

Concessionari di bordo 55

Personale addetto alle prove in mare 85

Tecnici ed ispettori 10

Appalti servizi di bordo (1) 35

Passeggeri (2) 27

di cui Diporto a noleggio 113

Totale 13.093

(1) Si tratta di riparazione di impianti in alto mare.

(2) La categoria comprende il “Diporto a noleggio iscritto al Registro internazionale”.

(3) La categoria comprende n. 723 marittimi assicurati solo per la malattia in quanto parte degli equipaggi di unità adibite al trasporto in laguna.

N.B. Si tratta dei marittimi dichiarati dagli armatori in sede di accertamento del contributo 2010; gli stessi potrebbero anche aver prestato servizio anche per un solo giorno.

Fonte: rilevazione INAIL

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2010 (pagine 88-91)