L’intervista con Anna, la figlia minore di Viola si è svolta nell’abitazione familiare il giorno 20 luglio 2012. Nell’abitazione erano presenti la madre e la sorella Laura. La stessa è stata interrotta in un paio di occasioni per esigenze familiari.
A. : Alessandra, intervistatrice. An. : Anna, intervistata.
A. : Partiamo dalla tua stanza. AN. : Perfetto.
A. : Raccontami di te a partire dalla tua stanza, dove sono le tue cose eccetera. AN. : Non guardare qua il casino.
A. : Non ti preoccupare di quello. AN. : Allora, questo è il mio letto. A. : Tu dormi sotto.
AN. : Si, io dormo sotto.
A. : Tutti questi bellissimo poster, cosa sono?
AN. : allora, questa è una foto, che è storta perché poi si è rotta, la ci sono le mie quattro compagne, eravamo solo quattro femmine in I elementare, solo noi quattro... lei, qualche volta la sento, ma non viene più nella scuola media,loro due, la Veronica, quella che ti ho detto, e la Elisa, che è ancora in classe con me... questa sono io da piccola...
A. : ... e poi questi disegni?
AN. : allora, alcuni li ho fatti io, alcuni la Veronica, alcuni la Ida, che però non ci vado tanto d’accordo, alcuni dalla Carlotta, altri poster invece li ho attaccati io... questo invece lo ha fatto un mio compagno di classe... l’ha solo colorata.
A. : Come mai ti ha regalato la fata?
AN. : non lo so, non gli ho neanche chiesto... A. : ... e l’hai appesa.
AN. : ... invece... questi li ho fatti io...
A. : ma sono tutti fatti all’asilo e alle elementari?
AN. : si, asilo ed elementari... I e II, questo qua non ero ancora all’asilo quando l’ho fatto.
A. : Sul comodino hai i libri, quelli del momento?
AN. : si, perché tipo, qualche giorno fa ne avevo una pila così, tipo. A. : Hai dovuto toglierli.
AN. : Si, perché poi sono allergica alla polvere, quindi... qua in teoria c’è il beauty con i miei trucchi, a parte le chiavi, sono un po’
A. : fammi vedere quali sono i tuoi trucchi.
AN. : la polvere, non so, poi sono piena di lucidalabbra, non so. A. : Ma perché te li compri o te li regalano?
AN. : alcuni compero e alcuni regalano.
A. : Quindi la mattina decidi quale tipo di lucidalabbra mettere? AN. : no, non me lo metto semplicemente. Questo è il mio preferito. A. : ... quello trasparente, quello più semplice possibile.
AN. : si... questo è un burro cacao, questo è uno specchietto, una crema, i robi per lo smalto... braccialetti e collana.
A. : Ma questa è la tua trousse che porti in giro, oppure? AN. : no, no, la tengo qua... non me la porto mai in giro.
A. : ... tu hai detto che non ti piace, non ti trucchi... e anche le tue amiche non te ne regalano, perché tanto sanno che non usi.
AN. : no, esatto, cioè, se mai... i trucchi proprio no, però magari il prossimo anno, quando saprò truccarmi e saprò usarli, imparerò a truccarmi, visto che non ce li ho.
A. : Qua sono cassetti tuoi e di tua sorella?
AN. : si... tipo questi sono miei, questi di mia sorella, e questi sono per lo sport, ma soprattutto gli ultimo due sono miei, perché io ho più cose di lei... ma poi lei ha un altro armadio dove...
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Approfittando dell’interruzione Anna mi mostra il suo clarinetto, facendomi anche vedere le operazioni necessarie per montare lo strumento.
A. : Dimmi un po’ di questo clarinetto, sei soddisfatta della scelta musicale, oppure no?
AN. : si, si, perché comunque io ero passata in chitarra e in clarinetto, però poi ho detto: “La chitarra me la insegna mia sorella, quindi imparo il clarinetto!”.
A. : ... quest’anno le basi le hai fatte? Oppure sei ampiamente oltre?
AN. : Allora il voto in pagella mi ha dato nove, che nessuno di prima ce l’ha avuto, hanno avuto tutti otto e sette, però comunque c’è anche una mia compagna che suona benissimo il clarinetto, che secondo me anche a lei doveva dare nove, però boh, fa le sue scelte... anche perché con il programma sono più avanti di loro, perché con il programma sono già a quello di II, cioè, ho già iniziato quello di II.
A. : Ma sono individuali le lezioni, quindi?
AN. : individuali di quaranta minuti, dopo magari facciamo musica d’insieme, facciamo l’orchestra, però con tutti gli strumenti.
A. : ... e quante volte lo fai a settimana?
AN. : una volta alla settimana quella individuale e una volta con l’orchestra. A. : Quindi fai quaranta minuti e altri quaranta
AN. : si, tre ore... tre o due, e poi facciamo solfeggio con un’altra Prof. che è quella di pianoforte, con tutti quelli di prima. Io però vado in Via Gagliardi a farla, perché loro la fanno martedì ed io ho lezione di canto ... vado con quelli... che poi c’è un’altra di Via Roma, che viene con me, quindi.
A. : ... come sono andate le selezioni?
AN. : praticamente eravamo in 208 ragazzi, ne passavano 24 e la prima selezione tipo, vedevano se avevi l’orecchio musicale e tutte queste cose, l’abbiamo passata in 67 mi sembra, poi tu mettevi lo strumento che volevi... provare e loro poi ti facevano la selezione per lo strumento, tipo per la chitarra ti facevano strimpellare, cioè toccare le corde e vedevano come metti la posizione delle dita, poi con il clarinetto la stessa cosa, come le mettevi sui buchi e poi decidevano. Passavano 6 per ogni strumento e io ero passata in chitarra e clarinetto, e però dovevi sceglierne solo una... e io ho scelto il clarinetto.
A. : ... ti sei presentata sapendo già n po’ suonare la chitarra perché tua sorella ti ha un po’ spiegato come fare, oppure no, sei proprio andata ‘alla cieca’?
AN. : no, no, del clarinetto non sapevo neanche l’esistenza... cioè, lo sapevo perché c’erano la Tiziana e la Silvia, che suonavano il clarinetto, perché anche loro erano passate, però l’anno prima, ma prima di quell’anno, non ne conoscevo l’esistenza... con la chitarra invece sapevo suonare qualche canzoncina, però comunque quattro o cinque accordi.
A. : ... poi ci sarebbero stati pianoforte e ? AN. : pianoforte e percussioni.
A. : Però quelli non ti piacevano?
AN. : no, la Veronica, lei (indicandola sulla foto appesa sopra al suo letto) è passata in percussioni. A. : ... lo devi rismontare.
AN. : si, ma dopo, lo lascio qua, intanto.
A. : ... i tuoi vestiti sono insieme a quelli di tua sorella? AN. : si, si, sono tutti la dentro. Li vuoi vedere? A. : ... mi fai vedere i tuoi vestiti preferiti? AN. : va beh, non ne ho di preferiti.
A. : Preferisci stare in gonna o in jeans? Abitualmente cosa ti metti?
AN. : io mi metto sempre pantaloni, però tipo d’estate, o durante le feste mi metto anche in vestito, la gonna proprio no, gonna e maglietta no. Soltanto al musical l’ho usata, ma perché era il musical... però a me piacciono di più i vesti ti che l a gonna, mi piacciono quelli senza spalline da qua, che non sono proprio scollati.
A. : Di solito te li vai a comperare tu i vestiti?
AN. : con le mie amiche, che mi danno un consiglio. Tipo uno me lo hanno proprio detto loro: “Prenditi questo Anna, prenditelo!”... l’altro io ho detto “Vi piace?” “Si, si Anna, prenditelo!”.
A. : ... di’inverno sei una da felpa o maglione?
AN. : felpa, anche perché io sono una abbastanza calorosa. A. : ... i maglioni sono troppo pesanti?
AN. : si, si, anche perché non mi piacciono quelli di lana. A. : Certo, e per le scarpe invece, cosa ti piace?
AN. : Adidas.
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AN. : si, scarpe da ginnastica, ballerine proprio non ne ho, e sandali e ciabatte, non le infradito, le ciabatte tipo quelle di Birkenstck, quelle la.
A. : quelle comode, insomma. AN. : si, si, quelle così.
A. : Fammi vedere qualche vestito che ti piace! O maglietta... i tuoi preferiti.
AN. : ... io di vestiti ho questi qua... questo è quello che ho usato anche al musical e questo è quello della ‘Hollyster’...
A. : Insomma la ‘Hollyster’ ti piace molto.
AN. : si, e invece questo è di ‘Tally Weijl’... l’altra che ti dicevo... questi sono i miei preferiti. A. : E li hai comperati tutti e due da sola?
AN. : questo è quello che mi hanno consigliato le mie amiche, che mi hanno proprio detto : “Prenditelo!”, e questo mi piaceva e loro mi hanno detto: “Si è bello Anna!” e invece questo è quello del musical...
A. : comunque li hai comperati senza la mamma? AN. : si.
A. : Perché facevi la cantante?
AN. : si, che poi alla fine... beh, insomma, è una storia complicate. A. : E la tua maglietta preferita qual è?
AN. : non ho magliette preferite. A. : ... quella che capita, capita?
AN. : si, ci sono delle magliette che non mi piacciono, però io prendo quelle che mi piacciono e basta... scelgo... vagliando i colori, tipo quel giorno mi piace di più il colore questo e allora lo scelgo.
A. : ... ma di solito sono magliette che ti ritrovi anche perché sorella non usa più e ti passa? AN. : si, si, si.
A. : fate anche questi scambi?
AN. : si, perché magari a lei non va più bene e allora lo prendo io, come i pantaloni e le felpe... vestiti. A. : Non hai problemi ad usare I vestiti di tua sorella?
AN. : no, no, anche perché lei li tiene molto... molto bene. A. : quindi ti arrivano quasi nuovi?
AN. : esatto.
A. : E la libreria, qual è la tua parte, c’è una tua parte, oppure sono tutti insieme, tutti mischiati? AN. : no, tutti mischiati.
A. : Di solito qui metti i libri di scuola e i libri da leggere? AN. : si, si, anche se anche là ho i libri di scuola.
A. : ... li hai un po’ sparsi, dove c’è spazio tu li metti? AN. : si.
A. : Qual è la tua parte di scrivania?
AN. : questa, anche se certe volte vado là, certe volte mia sorella viene qua. A. : Quindi dipende un po’ dal momento.
AN. : si.
A. : E le tue borse dove le metti?
AN. : qua e qua, anche se... io le butto in giro! A. : Qual è la tua borsa preferita?
AN. : questa di Snoopy.
A. : ... bella grande, ci metti dentro di tutto.
AN. : si, ma questa è da mare, perché io non ne uso tante... A. : e quando sei in città?
AN. : io non uso borse.
A. : Esci con in mano cellulare e soldi?
AN. : metto I soldi in tasca e anche il cellulare, anche se non esco molto con il cellulare. A. : Perché ti dicono che non serve?
AN. : esatto.
A. : E questa cosa è vera oppure?
AN. : a me dispiace, perché comunque vorrei portarmelo, però comunque. A. : Alla fine non te lo fanno portare e non glielo chiedi neanche più?
AN. : esatto. Solo certe volte me lo fanno portare, ma poche. Questo è il mio bellissimo cellulare, con il tasto di accensione rotto.
A. : ... quindi lo lasci sempre acceso, oppure infili una matita? AN. : no, infilo una matita.
A. : Ma perché l’hai rotto?
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A. : Quindi non sei raggiungibile di solito? Lo lasci spento? AN. : si, no, va beh, lo lascio acceso, ma lo uso solo in casa. A. : Ho capito. Tu cinture e sciarpe, le usi, oppure no?
AN. : qua (indicando due scatole) siamo pieni di sciarpe, io le uso soltanto d’inverno. Le cinture invece le uso con le maglie tipo larghe... sai quelle tipo elastiche, oppure le cinture con i pantaloni larghi.
A. : Ma ne hai alcune tutte tue, oppure le usi insieme a tua sorella e tua mamma? AN. : quelle di mia sorella e mie sono là.
A. : Tutte nelle scatole.
AN. : Si, ma sono di tutte, chi le ha bisogno le usa.
A. : Fammi vedere tutti i tuoi smaltini... andiamo in bagno.
Dovendo attendere che si liberasse il bagno, per farmi vedere i suoi prodotti per la cura del corpo, Anna continua a farmi vedere il resto della casa.
A. : Questa è la tua macchina fotografica personale che porti in giro? AN. : questa.
A. : ... violetta!
AN. : il viola e l’arancione sono i miei due colori preferiti. A. : ... due colori belli forti
AN. : si.
A. : Ci fai un sacco di foto, e la usi con le tue amiche?
AN. : no, perché adesso è proprio nuova, mi è arrivata per il compleanno. A. : Quindi è nuova, nuova... te l’hanno regalata perché avevi rotto l’altra?
AN. : no, cioè, me l’aveva rotta... era caduta a mia sorella... perché gliel’avevo prestata per una gita. A. : e te l’ha rotta?
AN. : almeno così mi ha detto, dopo boh. A. : ci hai creduto.
AN. : esatto.
Anna mi porta a vedere il garage che i suoi genitori hanno trasformato in ‘stanza divertimenti’ per lei e la sorella Laura.
A. : Che bel posto... ! AN. : si.
A. : E qui ci venite quando? Sempre con gli amici?
AN. : beh, oramai non tanto, soprattutto quando eravamo un po’ più piccoli, ci venivamo. A. : Perché preferite adesso stare di sopra?
AN. : perché insomma adesso non giochiamo più con certe cose, però comunque di solito ci troviamo fuori. Guarda cosa ci hanno fatto la Veronica e la Cinzia e l’Ylenia e Luca.
A. : ‘per il garage più bello del mondo’ AN. : vedi, abbiamo anche l’uno! A. : Avete vinto il primo premio.
AN. : si. Ecco tipo con quelli (indicando delle scatole di giochi) non ci giochiamo più! A. : ... memory, memo, il super color.
AN. : Qua ci sono i robi delle nostre canzone tipo. A. : giusto, tutti gli spartiti.
AN. : si, di mio papa, e della sua band, che oramai è formata da tre persone, poi mie e di mia sorella, un po’ di tutto.
A. : Sono tutte le canzone che avete provato e riprovato?
AN. : si, abbastanza. Qua c’è la chitarra rotta e qua c’è lo scompartimento dove buttiamo tutte le robe A. : i giochi
AN. : si, tutti i pupazzi.
A. : ... qua ci sono invece tutti i libri che hai già letto e che non leggi più. AN. : ... vado a prendere il mio libro preferito.
A. : “Una stella tra I rami del melo” di Annabel Pitcher... te l’hanno regalato o l’hai scoperto tu? AN. : era di mia sorella, l’hanno regalato a lei, però l’ho letto prima io di mia sorella.
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AN. : si.
A. : Ma poi l’hai regalato e scambiato con qualcuno, oppure è solo rimasto il tuo libro preferito? AN. : no, dopo l’ho fatto leggere ad altre mie amiche che dopo me l’hanno ridato...
A. : ... ne hai letti anche altri, dello stesso genere?
AN. : dello stesso genere no, tipo I polizieschi che mi piacciono molto... questo qua è tipo, drammatico, perché parla di un bambino che ha 10 anni, sta facendo la V elementare, e ha I genitori separate e ha una sorella che ha una gemella, solo che è morta in un’esplosione in Kazakistan, di kamikaze, e lui fa amicizia con una sua compagna di classe, che si chiama Sunya, perché ha traslocato con suo papà e sua sorella, cioè vedi anche qua... parla di questa amicizia tra lui e questa sua amica, che però lui non può far vedere a suo papà, perché se no dopo lei
A. : per questioni di razza?
AN. : si, e allora tutta questa roba, poi c’è Roger, il gatto, che muore in un incidente stradale, loro che vogliono rimettere insieme, lui e sua sorella, i genitori e tutta questa roba... comunque è bello, è particolare, è molto travolgente insomma.
A. : Ma tu, di solito, I libri che ti piacciono, poi ti è capitato di comprarli e regalarli a qualche tua amica, oppure di solito, nel caso glieli fai leggere, ma non glieli regali?
AN. : no, li faccio leggere, perché tanto ce li ho io, non vale A. : la spesa, dici?
AN. : esatto, glieli do io.
A. : ... di solito ti capita di andare anche in biblioteca... ?
AN. : allora in biblioteca qua no, cioè quella sopra la palestra no, perché sono tutti quanti libri da, non da piccolo, cioè... a me non piacciono il genere da piccoli, a me piacciono quelli da grande, quelli che magari I miei genitori mi impedirebbero di leggere, ma tanto non sanno la storia, quindi li leggo comunque, che sono da adulti... anche quelli fatti per la mia età, a me non piacciono.
A. : Dici che sono ancora
AN. : banali, da piccolo... quindi qua non ci vado, perché sono ancora da piccoli, oppure le Bibbie, o quelli grossi così, che figurati sono noiosi. Se mai vado nella biblioteca della scuola media, che, magari a ricreazione e ne prendi uno, però anche quelli sono abbastanza corti comunque, magari ha una storia bella, ma sono corti...
A. : però ti capita di andare appunto in biblioteca... ? AN. : si, si.
A. : Avevate la tv in camera?
AN. : no, no, questa l’abbiamo proprio comperata. Questo è mio e questo di mia sorella (indicando due mobiletti)
A. : e ci hai messo giustamente tutti I libri vecchi.
AN. : Questa qua è una saga che ho letto... manca Eragon che è su... anche Birsingr... è uno dei miei preferiti... invece ‘La storia infinita? Non mi ha appassionato così tanto, perché è pesante, che dopo è una storia bellissima è vero, però.
A. : Quella di cui hanno fatto anche il film, vero?
AN. : si, si. Invece questo qua è un gioco che ho fatto io ma che poi si è rotto... A. : ... ma questo mobile l’avete messo per infilare un po’ di cose?
AN. : si, si...
A. : ... ma come mai avete comperato questa television rosa, con il cuore e la bacchetta magica?
AN. : perché da piccole... c’era questa, oppure una dei pirati, con I teschi, abbiamo preferito questa... anche perché eravamo abbastanza piccole quando...
A. : Vi capita ancora di mettervi qua a guardare I dvd, con le vostre amiche? AN. : ... si.
A. : Intanto che fate la ciclette?
AN. : no, beh, la spostiamo, questa l’ha messa qua mio papa perché non sapeva dove metterla... ci sediamo qua, sopra I cuscini... questo è il mio bellissimo diario dell’altr’anno...
A. : W inter, ma l’hai ricoperto e scritto tu?
AN. : no, no, era già così, ma è quello vecchio, cioè non quello di quest’anno, quello di V. A. : Lo usavi come diario, oppure ti scrivevano anche le dediche?
AN. : solo in fondo, però... soprattutto quest’anno, anche perché ti interessano di più... questo è un libro stupendo, che mi è piaciuto tantissimo, che parla dei vampire e che ha, ecco le prove, tienile al sicuro. A. : ... te l’hanno regalato anche questo o l’hai comperato tu?
AN. : me l’hanno regalato... qua ci sono gli oggetti A. : da ritrovare mentre leggi il libro?
AN. : si.
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AN. : si, si.
A. : Comunque vedo che leggi libri di diverso genere, proprio spazi senza troppo guardare.
AN. : ma anche questo parla di una ragazza che si è innamorata di un vampiro, però lei non sa che è un vampiro, che è immortale e tutte queste cose... poi dopo lo scopre, deve tenere il segreto, se non viene uccisa e c’è tutta la storia
A. : dietro.
Riprendiamo l’intervista nel bagno, dove Anna mi mostra I suoi prodotti per la cura del corpo ed il suo zaino.
A. : Eccoci in bagno.
AN. : Questo è il casino del cassetto A. : questo è il vostro cassetto
AN. : si, con gli astucci di tutti quanti, a parte mio papa che... A. : non usa.
AN. : no, non ha neanche tanti capelli, non è pelato, però non ha tanti capelli. A. : ... tutti I colori (di smalto) che mi dicevi prima.
AN. : ... questo mi piace, anche questo mi piace molto. A. : ... è brillantinato,però non si vede molto, è bello scuro.
AN. : Si, si. È l’unico brillantinato che mi piace... questo è stupendo, però è nuovo... questi chiari non li uso...
A. : ... hai colori un po’ di tutti I tipi... di tutte le tonalità, sia chiari che scuri! AN. : Si, questo qua è il cerchiello che mi metto sempre.
A. : ... quando?
AN. : sempre... a me non piace molto tenere il ciuffo, quando me lo tengo, me lo tengo,ma di solito mi tengo sempre o la coda, o il cerchiello.
A. : Con I capelli sciolti quindi mai?
AN. : ... a parte quando metto il cerchiello oppure mi tengo il ciuffo davanti, basta... A. : mettiamo via gli smalti.
AN. : questo comunque è il mio preferito!
A. : ... nel senso che oramai metti solo quello... o che ti piace solo di più? AN. : mi piace solo di più.
A. : Però li metti tutti quanti. AN. : si, a parte quello rosa.