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Monica parla di Eileen (21 aprile 2012)

168 14 Intervista a Eileen ( 19 maggio 2012)

15. Monica parla di Eileen (21 aprile 2012)

L’intervista con Monica, la mamma di Eileen, si è svolta nella cucina di casa il giorno 21 aprile 2012. Nell’abitazione erano presenti anche i figli Sofia, Eileen e Marco, ma non hanno preso parte alla conversazione. La stessa è stata interrotta in un’occasione per esigenze familiari.

A. : Alessandra, intervistatrice. E. : Eileen , intervistata. Età del bambino: 10 anni. Sesso del bambino: femmina. Classe: V elementare.

Luogo in cui vive: Marocco di Mogliano Veneto.

Con chi vive: Matteo (44 anni, padre), Monica ( 42 anni, madre), Sofia (13 anni, sorella), Marco (4 anni, fratellino). Altri adulti che si occupano di lei: madre, padre e nonni materni.

Livello di studi di madre e padre: laureati.

Professione dei genitori: padre export manager, madre casalinga.

A. : Le domande iniziali non te le faccio, perché le risposte le so già (cfr. Monica parla di Sofia). Eileen ha compiuto nove anni?

M. : 10 anni a Gennaio.

A. : Parliamo un po’ dell’organizzazione del tempo, dimmi un po’ se se lo organizza lei o se glielo organizzi tu.

M. : Con lei siamo ancora nella fase che le viene di più organizzato, sì, nel senso scuola, si, poi sport, la accompagno , qualche compleanno lo stesso, insomma non è che è autonoma e gira da sola, ecco, è seguita proprio.

A. : Per trovarsi con le amiche, è lei che chiama la sua amica e si mette d’accordo o siete ancora voi mamme?

M. : no, loro si mettono d’accordo, poi iniziano a piantarsi, a fare il ‘piantillo’ davanti alle mamme, “Io voglio andare qua, io voglio andare di là!” cioè, loro si mettono d’accordo già a scuola normalmente, e poi noi ci troviamo incastrate, comunque poi deve sempre passare sotto la corda, perché in genere una viene a casa dell’altra, è ancora, appunto non è che vanno via da sole, quindi ti dico, alla fine viene ancora organizzato il suo tempo, non è ancora autonoma sotto questo punto di vista.

A. : E lei si trova per esempio al parchetto?

M. : si, quando escono da scuola in genere, oppure con il fatto che vado a prendere suo fratello qua all’asilo e poi c’è una sua compagna che ha il fratellino anche lei, per dirti, allora si trovano qua sotto, ma ci sono sempre ecco, o io o l’altra mamma, non sono mai da sole.

A. : Quindi sempre sorvegliate a vista? M. : sì, sì.

A. : E durante il week-end?

M. : secondo quello che facciamo noi, dove andiamo lei viene. A. : Vi segue ancora?

M. : sì, per quello si, non fa storie ancora. A. : E per quanto riguarda l’uscire da sola? M. : no.

A. : Assolutamente niente?

M. : no, se va, va a casa di un’altra, c’è il genitore per cui. A. : Ma autobus, bicicletta, da sola no?

M. : mah, bicicletta, il giretto qua sotto, ma al di fuori di qua sotto no. A. : Non glielo fai fare?

M. : no.

A. : Quindi la portate e la andate a prendere? M. : sì.

A. : Per quanto riguarda gli spazi, lei di solito, quando è in casa dove sta?

M. : lei di più in salotto, ti dirò, che in camera, più in salotto e ogni tanto se deve giocare, che ancora lei ha l’abitudine di giocare, siccome ha i suoi giochi sotto al letto, allora si mette là un po’ in camera, sì se deve giocare si mette in camera e se no si mette in salotto, legge, oppure guarda la televisione.

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M. : sì, si, si.

A. : Gioca ancora con i giochi in scatola?

M. : abbastanza, lei ogni tanto anche con suo fratello, con la scusa anche di impegnare il fratellino, o appunto gli legge le storie, che a lei piace leggere, è un’appassionate della lettura, oppure ogni tanto si tira fuori ancora le Barbie e ti dico, magari poi si intromette suo fratello, ma l’altro giorno è venuta una bambina di pallavolo, che ha la sua stessa età, è in quarta, ma hanno la stessa età e si sono messe un pochetto a giocare con le Barbie, poi hanno messo via, per dirti ancora le tira fuori.

A. : C’è ancora la dimensione del gioco? M. : sì.

A. : Ma te li chiede anche i giochi?

M. : sì, cioè ancora, sotto Natale ha ancora la tendenza, adesso per il compleanno meno, siamo andati più sui vestiti, ti dirò, però ancora sotto Natale ha la tendenza a chiedere ancora qualche gioco, ecco quest’anno aveva la macchinetta per fare la pasta, quindi cose un po’ più, però sì. Adesso hanno la Wee però è più Sofia che guarda il gioco Wee che lei, lei è ancora con un giochino un po’ più semplice.

A. : Però ti chiede anche libri e dvd?

M. : sì, si, si, più che dvd libri, lei sì, è che tante volte ha il vizio che inizia e non finisce, è sempre con un libro in mano, è curiosa, difatti anche prima mi ha detto:”Se la maestra ci dà un elenco di libri posso prenderne uno?”, perché sa che ogni volta le dico: “Ne hai diecimila di là che non hai letto!”, oppure se li scambiano tra compagnette, si , quello sì, e poi tante volte da Marco fanno il prestito libri, all’asilo, per una settimana, prendono il libretto e se lo devono far leggere a casa e in genere è lei che glielo legge.

A. : Quindi è proprio un’appassionata! M. : sì.

A. : Ma gliel’avete trasmesso voi, gliel’avete insegnato?

M. : mah, a me piace leggere, ma ti dirò che il tempo è sempre, ultimamente in gravidanza ho letto, dopodiché non riesco mai a leggere, perché mio figlio vuole sempre addormentarsi con la mamma e poi ti vien sonno e non ti leggi più. Però a me è piaciuto sempre, mio papà è un gran lettore per dirti, però Sofia ha schivato molto di più di lei, Sofia adesso si è appassionata un po’ a quello dei vampiri, e invece lei inizia, ha sempre avuto questo, ti dico spesso, se non c’è un programma che le piace la vedi con un libro in mano, ma magari non ha la costanza di, perché poi spesso non le interessa la storia, allora poi cambia e ne inizia un altro, però ha sempre un libretto in mano, infatti in italiano è brava, anche la maestra dice: ”Si vede che legge la bambina, che ha fantasia.”, in italiano va bene per questo.

A. : Dopo si rispecchia. M. : si, si.

A. : E giornaletti te ne chiede.

M. : Ma non tanto lei, è stato il momento, come ti dicevo l’altra volta, quando li ha chiesti Sofia, che allora lei: “E io?”, però vedo che non è, sì il libro chiede, se vede un libro in libreria.

A. : Ma sono ancora libri da bambini, con storie? M. : sì, però anche storie di suspance.

A. : Comunque con ragazzini, non proprio storie da bambino o bambina? M. : si con ragazzine, più da ragazzine sì.

A. : ... ti chiedo le relazioni, con i fratelli e le sorelle, com’è? Stanno spesso insieme?

M. : Allora il piccolo gli sta tanto dietro e siccome lei è una paziente, e poi avendo meno differenza di sua sorella o poi essendo più giocherellona, ci gioca, dopo ogni tanto si stufa chiaramente, però insomma gioca tanto con il piccolo. Con la grande si pizzicano tra di loro, anche l’altro giorno, perché sono un po’ a guardarsi: “Tu fai questo, tu fai quello!”, e quindi è più una ‘baruffa’ continua, dopo loro si vogliono bene chiaramente, dopo su ‘na sgridata se c’è d’appoggiarsi si appoggiano. Ma tendenzialmente sono sempre un po’ là.

A. : Un po’ litigiose? M. : sì, sì.

A. : Quindi molto meglio con il piccolo? M. : sì.

A. : Ma comunque rimangono coalizzate? M. : sì, esatto.

A. : ... Musica?

M. : musica adesso si è voluta far prendere il dischettino di Justin Bieber, per dire, qualcosa, ma non è neanche ancora nella fase dell’ ‘è fanatica’.

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M. : Ascolta più quello che ascolta magari sua sorella, così, non ha proprio dei gusti suoi decisi. A. : Quindi va a momenti?

M. : sì.

A. : Ma per esempio anche per i programmi televisivi, si mette a guardare quello che guarda sua sorella? M. : si, in genere si. Poi litigano per qualcosa, ma insomma adesso, come ti dicevo l’altro giorno questi della Disney su queste storielle di adolescenti, si mette anche lei, le piace.

A. : Violet, Violetta!

M. : sì. Si mette a seguire, dopo, magari a lei piace un programma di cucina, che fanno su Real Time, e allora magari lei guarda come fanno le torte, e adesso siccome quell’altra ha iniziato, c’è un programma dove si truccano e allora inizia a guardare anche lei come si truccano.

A. : Ma il trucco, si trucca già?

M. : ma poco, in genere quando viene qualche amichetta qua, magari dice: ”Ci mettiamo lo smalto!”. A. : Per gioco?

M. : esatto, per gioco, ma non che lei per uscire si voglia metter, ancora no, no. A. : Ho visto che di smalti ne ha.

M. : Sì, ne ha perché magari gliene hanno regalati, cioè non è che esce, come Sofia, vede e: “Mi prendi questo smalto?”, ancora non ha questa tendenza.

A. : Per quanto riguarda la cura di sé, cosa mi dici di Eileen?

M. : mah, adesso inizia ad avere un po’ più di attenzione, ti dirò, negli ultimi mesi, prima si faceva più guidare da me, adesso ultimamente si è tagliata i capelli, che li aveva lunghi, allora adesso è: ”Me li tiri, me li fai un po’ più lisci?”.

A. : Con la piastra?

M. : sì, ecco, ma è una cosa di pochi mesi, di stare un po’ più attenta, come se li pettina, la mollettina, la coda, la treccia, sì.

A. : Vestiti?

M. : vestiti, anche quello è una cosa che ultimamente adesso inizia: “Metto questo!” cioè a scegliersi lei tutto, mentre prima mi diceva: “Questa mattina cosa mi metto?”, cioè le preparavo io in sostanza i vestiti, adesso sono lì che dico: “Questo no, è freddo ancora!”, ma insomma è lei che vuole vestirsi e si sceglie gli abbinamenti, certe volte chiede a sua sorella magari, se non litigano, se no stanno litigando le chiede: “Questo va bene con quest’altro?” e adesso ci fa più attenzione, ho visto proprio questo cambiamento. A. : Ma anche tutti gli abbinamenti con le scarpe?

M. : si, si, poi magari mi chiede: “Ma questo ci sta? Questo colore sta bene con questo?”. A. : Quindi si fida anche della tua opinione?

M. : sì, quello si, però poi ti dico, anche giorni fa voleva mettersi quello (vestito) con la bretellina, ma c’era fresco fuori, non è questo Giugno, è fresco, e allora dopo si arrabbia: “Ecco, non me lo metto mai, non me lo fai mai mettere!”, però, vuol far lei.

A. : Ma andate insieme a comperare i vestiti? M. : sì, ancora sì.

A. : No glieli puoi più portare a casa?

M. : no, ormai no, più che altro per farglieli provare, anche se lei è abbastanza, veste la sua età, prendo quell’anno in più, però insomma lei veste la sua età, mi ricordo che con Sofia dovevo sempre andare in quelli da ragazzina già a dieci anni, perché fisicamente fanno tutte le cose strettissime, Eileen ci sta insomma. Mi ricordo che anche quando ha fatto il compleanno ha voluto scegliersi il regalo, il vestito, infatti adesso più che il gioco è passato al vestito, alle scarpe, ecco, ‘me fa morir co ‘e scarpe’, beh tutte e due veramente, due ore per un paio di scarpe, dopo lei è tremenda, perché Eileen è una cosa incredibile, lei si sceglie queste scarpe, dopo le fa male da una parte o quell’altra e non se le mette, si mette sempre le stesse scarpe, infatti litigo anche su sta cosa, ma insomma, tante volte si è comperata scarpe che poi aveva qualche fastidio, e il bello è che io tutte le volte la pilotavo per altre: “Ma no queste, queste e queste!” e dopo, da non metterle insomma.

A. : eE poi dopo inizia la sgridata.

M. : Eh, si, per forza... anche là adesso inizia ad avere i tempi lunghi anche lei nella scelta. A. : ... ritornando alla cura di sé, deodoranti e profumi?

M. : no, più che altro il profumo si spruzza, il pro fumetto, creme, gliene hanno regalate al compleanno, ecco il bagnoschiuma si mette quello profumato, che le hanno regalato e dopo creme vere e proprie non ne usa, al di là del bagnoschiuma, ogni tanto si mette il profumino, ma per andare a scuola non ci pensa neanche, magari per andare al compleanno, così, che magari passa un po’ più di tempo a vestirsi, che allora se lo mette, però se no non è ancora portata a scegliere.

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M. : miei no, magari di sua sorella, siccome hanno tutte quelle cremette profumate, allora il bagnoschiuma o lo shampoo, ecco lo shampoo, se magari lo shampoo che fa i capelli dritti allora, magari l’altro giorno hanno litigato: “Quello è mio!” e io: “ No, qui tutto è di tutti!”.

A. : Perché hanno uno shampoo diverso? M. : sì.

A. : Quindi tu vai al ipermercato e comperi lo shampoo di una e dell’altra!

M. : no, ti dirò che Eileen ha sempre usato lo shampoo che usavo io la Sofia, che ha un po’ di forfora, allora, però siccome lei ha i capelli lisci lei si prende quello per i capelli lisci e allora adesso Eileen ha la fissa che deve farsi i capelli lisci.

A. : Anche lei.

M. : e da la nasce la questione che le usa lo shampoo.

A. : ... quindi non è ancora pretenziosa su queste cose, non ti chiede? M. : no, assolutamente.

A. : Per quanto riguarda il racconto di quello che fanno a scuola, di quello che fa con le varie amiche, lo ‘spettegolare’ anche.

M. : si, no ancora racconta. A. : Racconta?

M. : sì. Più un racconto, forse un po’ più infantile, forse più un pettegolezzo: “Sai questo ha fatto quello!” un po’ più il pettegolezzo che hanno quando sono piccolini, che ti raccontano di più, sì, sì, racconta, racconta tornata a casa, tante volte a tavola lei ha proprio la tendenza a raccontare mentre mangiamo... infatti ogni volta la sgrido perché è lunga a mangiare e in più si mette a raccontare e non finisce più il piatto, è sempre l’ultima. Però si racconta.

A. : Racconta davanti a tutti senza?

M. : davanti a noi, sì, in genere si, non dice: ”Non ci deve essere Sofia”, ancora racconta tendenzialmente, a meno che non debba essere una cosa sua, personale che non vuole che sua sorella, ma più che altro che perché dopo se litigano.

A. : Vanno a rinfacciarselo? M. : esatto.

A. : ... gli spazi della casa, mi hai detto che lei di per se, sta tra il soggiorno. M. : e la camera.

A. : E camera sua, naturalmente può andare dappertutto in casa, non ci sono limiti? M. : no, certo, assolutamente.

A. : Non avete spazi?

M. : off limits (ride), no, questi sono. Per i compiti in genere lei si mette in cucina e quell’altra si mette in salotto per non disturbarsi.

A. : Fa i compiti da sola?

M. : oramai si, da quest’anno, matematica ogni tanto, che è un po’ lo zoccolo duro, allora ogni tanto mi viene a chiedere. Però per tutto il resto, ovvero italiano, storia no, ha sempre fatto da sola.

A. : Senza problemi. M. : sì.

A. : ... riguardo l’età, quanto la trovi cresciuta? Quanto la trovi cambiata?

M. : ti dico, più in questi ultimi mesi, un pochino, l’atteggiamento, come ti dicevo nel vestire, si, nel prepararsi, nel curarsi.

A. : Ma da cinque o sei mesi? M. : sì.

A. : Da quando, diciamo, ha compiuto i dieci anni?

M. : si e chiaramente poi influisce un po’ l’ambiente di classe, perché chiaramente le altre bambine, che hanno un anno in più, iniziano a guardarsi, come sei vestita, come sei pettinata, a parlare di certi argomenti più da grandetti, per ci lei si trova in mezzo e quindi, un po’, secondo me, di conseguenza, che non tanto con sua sorella,perché ti dico magari su certe cose ancora non si scambiano grossi pareri, però chiaramente si vede che lei vuole affermarsi, anche caratterialmente, un pochettino di più, ti dico lei è una timidina e anche mite di carattere, però vedi che ogni tanto vuole alzare la voce anche lei, infatti ogni tanto glielo faccio anche fare, proprio perché si rinforzi un pochettino, da questo punto di vista. In questi mesi, un pochettino quello, però una cosa molto graduale.

A. : Ma più caratteriale o fisica?

M. : caratteriale. Si fisica, ma è cresciuta molto in altezza, chi non la vedeva da un po’, ultimamente mi ha detto: “Mamma mia, quanto è cresciuta in altezza!”, ha ancora il fisico un pochino, un fisichetto minuto da bambina, secondo me... e caratteriale, quello vede che inizia a voler essere un pochetto più autonoma, a dir la sua.

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M. : a farsi sentire, si.

A. : ... cose di scuola mi hai detto che te le racconta senza problemi, anche le varie dispute. M. : sì.

A. : La definisci più un adolescente o una bambina?

M. : più una bambina, forse ancora la vedo, si nella fase ancora un pochettino più bambina che adolescente.

A. : Secondo tre ha già intrapreso il cammino verso il cambiamento?

M. : si, beh, iniziato sicuramente, però più graduale rispetto a come mi sono trovata con Sofia, più graduale.

A. : Secondo te lei ne è consapevole?

M. : ma penso di si, ti dico, poi forse già parlando con le altre che hanno una compagnetta che si è sviluppata, hai capito, forse anche iniziano ad entrare in questi argomenti e quindi ad aspettarsi su di sé certi cambiamenti, ad osservarsi di più.

A. : Ti ha già fatto magari domande particolari?

M. : no, ogni tanto mi dice: “Sai che l’Alessia ha le mestruazioni, ma verranno anche a me?” e io le ho detto: “Mah, poi si vede!”. Però al di là di quello, sa che sua sorella ce le ha, quindi per fortuna è già un po’ inquadrata nel discorso che. Ecco, Sofia, che ha il mal di pancia forte, allora mi dice: “Ma avrò anche io il mal di pancia?” e dico: “Ma, non è detto!”... ecco quest’anno è capitato qualche volta avesse mal di pancia e anche la maestra mi diceva: “Secondo me è un attimo, un momento di crescita”, sai, forse un malessere un po’ più psicologico, magari nell’affrontare delle difficoltà in maniera un po’ più da adulto.

A. : Una cosa più di stomaco diciamo?

M. : sì, esatto! Che lei ha più questa tendenza ad avere un po’ il mal di testa, un po’ il mal di stomaco, quando c’è qualcosa.

A. : Quando c’è qualcosa di strano da affrontare? M. : sì.

A. : E anche lei (come Sofia) medicine da sola non ne prende?

M. : no, no! Ma ti dirò che in particolare non prende niente, ma ogni tanto la camomillina, le faccio, quando, perché poi sono appunto mal di pancia più psicologici che altro, quindi.

A. : Non ho più niente da chiederti, c’è qualche cosa che mi vuoi dire, riguardo ad Eileen, riguardo al cambiamento.

M. : Quello che ti ho detto più che altro, una cosa degli ultimi mesi, però, graduale tutto sommato. A. : E lei la sta vivendo serenamente.

M. : Si, mi pare di si, adesso secondo me ci sarà il grande scalino delle scuole medio che ti trovi un po’, in ambienti diversi, con ragazzini più grandi, però in questo momento mi sembra anche tranquilla, insomma, nella sua crescita ecco. Ha ancora il alto bambino sicuramente più di quando ha fatto questo passaggio Sofia, Sofia ha rinunciato prima ai giochi rispetto a lei.

A. : Lei invece li vuole ancora? M. : sì.

A. : Te li chiede anche.

M. : Anche l’altra volta volevo togliere delle cose e lei mi ha detto: “No, io devo giocare!”, non voleva che toccassi, regalassi i suoi giochi.

A. : A qualcun altro.

M. : Si, si, si. Oppure, ecco, lei ogni tanto viene di là e dice: “Giochiamo tutti a Monopoli”. Cioè le piace fare il gioco con mamma e papà, ecco, cose che magari la Sofia non ti propone in genere. Per cui ti dico la vedo anche molto graduale tutto sommato, poi può darsi che appunto iniziando la scuola media, sia più veloce il momento, però per ora la vedo più come la ho vissuta io, rispetto a come. Poi consideriamo che i tempi sono molto più accelerati, l’ho visto proprio più veloce, la Sofia invece è stata proprio una cosa più brusca, si con lo sviluppo probabilmente.

Finita l’intervista Monica mi racconta che il fratellino più piccolo, Marco, di soli quattro anni, parlando con la mamma dice che, secondo lui, Eileen sta diventando grande,ma che non è ancora così tanto grande come Sofia. Per lui