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APPLICAZIONE DI TECNICHE NON FARMACOLOGICHE

Nel documento La lotta al Dolore (pagine 132-134)

Il dolore nel bambino

APPLICAZIONE DI TECNICHE NON FARMACOLOGICHE

Gli accorgimenti non farmacologici che si possono usare in un PS per diminuire il do- lore e la paura sono essenzialmente: • la preparazione e l’informazione di genito-

ri e bambino;

• incoraggiare una presenza attiva del geni- tore durante la procedura;

• la distrazione;

• l’uso delle bolle di sapone; • il rilassamento;

• la respirazione e il coinvolgimento attivo. I bambini, sia in età prescolare che scolare, più di ogni altra cosa vogliono i loro genitori accanto durante una procedura dolorosa, an- che se sono consapevoli del fatto che possono fare ben poco per alleviare il dolore della pro- cedura. I familiari, da parte loro, sono con- vinti del fatto che la loro presenza possa esse- re di aiuto durante la procedura dolorosa. Nella grande maggioranza dei casi i genitori accettano le indicazioni sul modo migliore di sostenere e confortare il bambino durante pro- cedure impegnative o dolorose, oltre a fornire preziose informazioni sul bambino e sulle strategie che si sono rivelate più efficaci in ana- loghe situazioni passate. Assegnare un ruolo al genitore spesso serve a “preparare il terreno”. Il tempo di apprendimento e di realizzazio- ne delle tecniche psicocomportamentali va- ria notevolmente; sarà compito degli opera- tori sanitari valutare, in base al tempo a di- sposizione e alla situazione che devono af- frontare, qual è la tecnica migliore da usare per ottenere i risultati più efficaci.

Per esempio 2 tecniche immediatamente ese- guibili sono la respirazione e l’uso delle bolle di sapone. Favorire la respirazione nel bambi- no lo aiuta ad allontanare la paura e il dolore 2. Trattamento del dolore da ferita in Pronto Soccorso.

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causato, per esempio, da un prelievo. Già al- l’età di 4 anni alcuni bambini possono essere in grado di effettuare profonde inspirazioni ed espirazioni guidati dal genitore o dall’infer- miere. È possibile insegnare al bambino a fare dei respiri profondi, soffiar via lentamente tut- to ciò che lo infastidisce, come il dolore o le sensazioni che lo spaventano (nuvola rossa). Fare bolle di sapone è una tecnica molto semplice da eseguire in un DEA e allo stes- so tempo estremamente efficace che rilassa e distrae. La maggior parte dei bambini sa fa- re questo gioco. Il bambino può contare le bolle che vagano nella stanza, può farle

scoppiare, soffiarle via o semplicemente guardare dove vanno.

Insieme alla respirazione può essere abbina- to il rilassamento muscolare. Per ottenere il rilassamento dei lattanti e dei prematuri è necessario cullarli, tenerli in una posizione confortevole, fargli succhiare il ciuccio o af- ferrare qualcosa.

Il rilassamento muscolare è usato per dimi- nuire la tensione fisica e mentale. E’ efficace soprattutto con adolescenti e bambini più grandi, poiché coinvolge il rilassamento dei muscoli scheletrici volontari.

3. Trattamento del dolore da procedura in patologie oncologiche Protocollo assistenziale-terapeutico, in uso all’AOU Meyer Il bambino con patologia oncologica va in-

contro a stati di sofferenza e di dolore in va- rie fasi della malattia e del trattamento. Il do- lore da cancro nel bambino è riconosciuto come un sintomo significativo che influenza la qualità di vita.

Nella maggioranza dei casi è possibile ga- rantire una adeguata analgesia con un ampio margine di sicurezza.

E’ documentato come le procedure invasive siano vissute dai bambini come eventi asso- lutamente traumatici e dolorosi. Sebbene il dolore legato alle procedure rappresenti esperienza di breve durata, a questo si ac- compagna un intenso grado di paura e di an- sietà. Ad esempio, alcuni ricercatori (Broo- me, Rehwaldt e Gogg, 1998; Broome e altri, 1990) si sono resi conto che le aspirazioni di midollo osseo, biopsie e punture lombari sono percepite come estremamente doloro- se dai bambini malati di cancro.

• Per il trattamento del dolore da procedure in pediatria è opportuno seguire alcuni principi di base schematizzati di seguito: 1. preparare il bambino e i genitori con in- terventi specifici (vedi modulo di informa- zione allegato);

2. assicurare il massimo trattamento del dolore e dell’ansia da prima procedura in modo da ridurre l’insorgere dei sintomi da

ansia anticipatoria;

3. assicurare un’adeguata conoscenza del comportamento e dei trattamenti farmaco- logici del dolore acuto e dell’ansia da parte del personale sanitario addetto alle proce- dure;

4. utilizzare un appropriato monitoraggio e l’attrezzatura di rianimazione nella stan- za dove si esegue la procedura, quando vie- ne eseguita la sedazione;

5. assicurarsi che vi sia una buona abilità manuale in coloro che eseguono le proce- dure pediatriche;

6. effettuare una valutazione dei comporta- menti del bambino per stimare l’efficacia del trattamento del dolore e dell’ansia; 7. ricreare un ambiente più piacevole pos- sibile nel luogo addetto ai trattamenti. • Le tecniche usate per il controllo del dolo-

re da procedura sono principalmente di ti- po farmacologico e non farmacologico. • Per ogni bambino è necessario “persona-

lizzare” il trattamento, trovare cioè la tec- nica migliore per il controllo del dolore, a seconda dei suoi bisogni e delle caratteri- stiche personali.

• Parte essenziale del trattamento del dolore è la misurazione del dolore stesso, attra- verso specifici strumenti adeguati a secon- da dell’età del bambino. Accanto alla mi-

sura del dolore è opportuno anche effet- tuare la misura della sedazione per verifi- care l’efficacia del metodo usato per il con- trollo del dolore e monitorare i possibili effetti collaterali.

TECNICHE FARMACOLOGICHE

Nel documento La lotta al Dolore (pagine 132-134)