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2.4. Acquisti

2.4.3. Approfondimento: Richiesta d'acquisto

Un processo di approvvigionamento può essere avviato con una richiesta di acquisto, passaggio che si colla prima dell'ordine di acquisto nel processo descritto fino a questo momento.

La richiesta d'acquisto (RdA) è uno dei documenti del modulo MM.

Una richiesta può essere inviata agli acquisti per l'approvvigionamento di una certa quantità di materiali o di prestazioni di servizio per una determinata scadenza.

Le richieste d'acquisto possono essere acquisite manualmente (tramite modello) nei reparti nei quali nasce la necessità dell'approvvigionamento di una risorsa, oppure create automaticamente da altri componenti.

In particolare, le richieste d'acquisto possono essere create tramite: • pianificazioni dei fabbisogni di materiale

• ordini di produzione • ordini di manutenzione

Qualora nel sistema esistano fonti d'acquisto per un materiale richiesto, è possibile trovarle e attribuirle automaticamente alla richiesta d'acquisto. Le richieste d'acquisto attribuite possono essere elaborate rapidamente dagli acquisti, poiché la fonte d'acquisto è già nota. Le possibili fonti d'acquisto sono le seguenti:

• fornitore fisso • contratto quadro • record di informazione

In sintesi le principali funzioni della richiesta d'acquisto sono le seguenti:

• definizione della quantità e della scadenza di un materiale o di una prestazione di servizio da acquisire

• base per l'ulteriore elaborazione tramite procedimento di rilascio, determinazione della fonte d'acquisto, ordine d'acquisto

3.Progetto: Implementare FI per una Società

Slovacca controllata dall'Italia

3.1.Introduzione

Come descritto nell'introduzione, questa tesi è nata con lo scopo di progettare una soluzione per gestire la contabilità di un'azienda operante in Slovacchia.

A fianco dei requisiti comuni per una soluzione di questo tipo, le specifiche di progetto contemplavano alcuni requisiti speciali:

la possibilità di supervisionare il bilancio dall'Italia

la possibilità di monitorare e controllare alcuni processi contabili dall'Italia

Una simile soluzione è attuale e risponde alle esigenze di molti imprenditori italiani, che investono per le proprie attività di business nei paesi dell'est.

Scendendo ad un primo livello di dettaglio, sono emersi i seguenti requisiti di progetto: • conformità ai requisiti per la contabilità esterna imposti dall'autorità fiscale slovacca • supporto multilingua

• supporto multidivisa

• supporto a permessi di autorizzazione per alcune attività specifiche (es. conferma dei pagamenti ai fornitori).

Tali requisiti saranno ulteriormente dettagliati nei paragrafi seguenti.

E' stato scelto il sistema SAP per implementare la soluzione perché tale sistema è oggi ormai lo standard consolidato di mercato e dispone di caratteristiche uniche, in grado di supportare in modo stabile con funzionalità avanzate un modello di business come quello descritto.

Il sistema SAP implementa le migliori business practices (best practices) con strumenti e funzionalità specifiche per la contabilità per i vari sistemi di tassazione, le differenti imposizioni fiscali e norme manufatturiere in più di 40 paesi.

Si tratta delle Country Versions24, una delle quali è prevista anche per la Slovacchia.

Le diverse Country Versions possono essere implementate simultaneamente su uno stesso sistema e ogni utente può loggarsi indipendentemente nella lingua che preferisce (sono previste oltre 30 lingue), con ovvi vantaggi.

3.2.Supporto Multilingua

3.2.1.Requisiti

Implementare nel sistema le lingue Slovacca, Inglese ed Italiana: la lingua slovacca come lingua per la maggior parte delle attività operative; quelle inglese ed italiana per la

supervisione, il controllo di alcune attività e la manutenzione del sistema.

3.2.2.Implementazione

In generale l'installazione di una lingua nel sistema richiede:

• l'importazione di un pacchetto relativo al linguaggio, contenente parte dei testi di sistema tradotti

• la corretta configurazione del codepage di sistema • la selezione del corretto set di caratteri per la GUI

Codepages

Un sistema SAP utilizza diversi code page:

Code page di Sistema - relativo all'Application Server e al DataBase

Code Page del Front End - Microsoft, Apple, ecc.

Code page delle periferiche - per stampanti, RFC ecc.

Il termine Codepage è originariamente stato introdotto da IBM per designare una tabella per la codifica dei caratteri. Ogni carattere è associato ad un codepoint, cioè a delle coordinate nello spazio definito dalla matrice del codepage.

Molti sistemi operativi, come Microsoft Windows, utilizzano codepages proprietari e questo crea problemi di interoperabilità tra sistemi diversi e anche differenti localizzazioni dello stesso sistema. La non interoperabilità tra codepages è un tipico problema nell'internazionalizzazione del software.

La maggior parte dei codepages utilizzati nei software e nei sistemi operativi condividono almeno i caratteri ASCII (rappresentati su 7 bit) garantendo comunque una limitata interoperabilità.

Tra i codepages non proprietari (utilizzati anche nei sistemi SAP non Unicode e non basati su blended codepage) segnaliamo quelli definiti dallo standard ISO/IEC 8859, un insieme di 10 set di caratteri fondati su una codifica su singolo byte, tra i quali l'ISO 8859-1 o Latin-1 (West European) e l'ISO 8859-2 o Latin-2 (East European). Con lo scopo di superare i problemi di interoperabilità del software dovuti all'utilizzo di codepages diversi è nato Unicode.

Unicode (ISO 10646) è uno standard internazionale per la codifica dei caratteri promosso da un consorzio del quale fanno parte alcune tra le più importanti società operanti nel settore dell'informatica (tra le quali SAP, Google, Microsoft, Apple, Ibm, Sun, Oracle, Hp e Yahoo).

Lo standard Unicode assegna ad ogni carattere un numero scalare univoco, indipendentemente dalla piattaforma, dal programma o dal linguaggio, e copre virtualmente tutte le lingue esistenti.

Implementare lo standard Unicode abilita quindi un singolo prodotto software o un singolo sito web ad essere accessibile attraverso diversi linguaggi, paesi e piattaforme senza il bisogno della re-ingegnerizzazione dello stesso.

A partire dal rilascio di SAP NetWeaver 2004, Unicode è divenuto la standard per tutte le nuove installazioni SAP e la conversione ad Unicode viene raccomandata per tutti i sistemi esistenti.

La seguente tabella riassume il supporto offerto da SAP alle varie installazioni in base alla soluzione adottata:

R/3 4.6 C R/3

Enterprise

ERP 2004 ERP 2005

Unicode Non disponibile Supporto Supporto Supporto

Non Unicode: Single Code Page

Supporto Supporto Limitato Supporto Limitato Supporto Limitato Non Unicode:

MDMP – Blended Code Page

Supporto per Installazioni esistenti Supporto Limitato Supporto Limitato Nessun Supporto

Per sistemi non Unicode SAP ha sviluppato due soluzioni proprietarie:

Blended Code Pages

MDMP

I Blended Code Pages sono code pages proprietari che contengono caratteri provenienti da uno o più code pages standard, offrendo il supporto all'utilizzo combinato di due lingue su uno stesso application server.

I blended code pages sfruttano i code points inutilizzati nei codepages standard che utilizzano due bytes per la codifica di ogni carattere, e prevedono anch'essi due bytes per la codifica di ogni carattere.

Tecnicamente un sistema basato su un blended codepage è equivalente ad un sistema basato su un singolo code page e gli utenti possono vedere e inserire tutti i caratteri contenuti nel codepage, indipendentemente dalla loro lingua di log-on.

Illustrazione 28: Esempio di Blended Codepage

Asian Unification K (English, Japanese, Corean)

Shift JIS

KSC5601

In un sistema MDMP (Multiple Display Multiple Processing) il code page utilizzato dall'application server (System Codepage) viene selezionato dinamicamente in accordo alla lingua di logon dell'utente; questo rende possibile l'utilizzo di ogni combinazione di linguaggi supportati da SAP su un unico Application Server.

SAP consiglia l'utilizzo di una installazione MDMP nel caso in cui:

• Uno o più codepage aggiuntivi sono richiesti per l'utilizzo di una nuova lingua su una installazione preesistente.

• Nessun blended code page offre il supporto necessario alla combinazione di linguaggi richiesta per una nuova installazione.

In una installazione MDMP tuttavia un utente che si logga nella lingua “A” può immettere e vedere solo i caratteri presenti nel codepage relativo a tale lingua ma non può immettere o vedere correttamente i caratteri presenti nel codepage della lingua “B”, nonostante essa coesista comunque nel sistema.

Questo introduce le seguenti importanti limitazioni:

i dati generali condivisi dagli utenti (global data) devono contenere soltanto i caratteri ASCII standard (codificati su 7 bit), che sono presenti in tutti i codepages;

✗ gli utenti possono utilizzare solamente i caratteri previsti dalla lingua con cui hanno effettuato il log-on oppure i caratteri ASCII standard.

E' possibile convertire un sistema che utilizza una qualunque soluzione non Unicode (single codepage, blended codepage o MDMP) in Unicode a partire dalla release 4.6C.

Procedura di Installazione

Innanzitutto è opportuno recuperare informazioni sul supporto offerto dal sistema per la lingua che si desidera installare dal sito service.sap.com/languages.

Selezionando la lingua è possibile visualizzare alcune informazioni importanti tra le quali: ➔ Translation Level

SAP classifica il livello di traduzione implementato per ogni lingua supportata su una scala di 5 livelli:

User Interface Preliminary Version

User Interface

User Interface and Forms

User Interface, Forms and Selected Help

Complete Translation

Per informazioni più precise in merito allo stato della traduzione associato a ciascun livello è possibile consultare la documentazione on-line.

Code Page

La “tabella di traduzione dei caratteri” corretta per la lingua che si desidera installare. Il codepage indicato fa riferimento a codepage standard non proprietari, ad esempio quelli definiti dallo standard ISO 8859.

ISO Code

Una stringa di 2 caratteri associata alla lingua da utilizzare per il log-on.

In SAP è implementata anche una language key per ciascuna lingua supportata di 1 solo carattere (ex.: alla lingua rumena sono associato l'ISO code RO e la language key 4). Per le lingue più comuni il livello di traduzione offerto è in generale sufficiente.

Nel nostro caso per la lingue Slovacca abbiamo rilevato il livello di traduzione User Interface and Forms.

Se la lingua che si desidera installare non è stata completamente tradotta è comunque possibile specificare per ogni lingua un Supplementation Language, cioè una lingua secondaria ad essa associata che il sistema utilizza nel caso non sia disponibile la traduzione di un certo testo nella lingua primaria.

E' possibile utilizzare come Supplementation Language una delle lingue inglese o tedesco (le uniche per le quali è disponibile la traduzione completa del sistema) oppure una lingua che sia stata a sua volta supplementata.

Attività Operativa: Installazione di una lingua

Forniamo di seguito indicazioni minime sul processo di installazione di una nuova lingua nel sistema SAP; per informazioni più dettagliate (ad esempio per l'utilizzo in modalità expert del

supplementation program, per la supplementazione di una precisa selezione di tabelle) è

possibile consultare la documentazione ufficiale.

Le operazioni da eseguire per l'installazione di una nuova lingua sono nell'ordine: 1. Classificazione

2. Importazione del language package 3. Supplementazione

4. Configurazione del codepage e operazioni post-installazione

Classificazione, Importazione, Supplementazione

la transazione SMLT - Language Management.

L'operazione di classificazione di una nuova lingua è necessaria affinché sia possibile importare un language package e specificare un supplementation language per la lingua stessa.

Una lingua non compare nell'elenco mostrato nella transazione finché questa non viene classificata.

Per classificare una nuova lingua che si desidera utilizzare:

1) Cliccare il bottone o selezionare Language → Classify.

2) [dialog box] Specificare la lingua che si desidera importare ed indicare per essa il

supplementation language desiderato

Il supplementation language può essere indicato un'unica volta per una lingua e può essere specificato anche in un secondo momento selezionando Language → Information o cliccando il bottone relativo alla lingua per la quale si desidera specificarlo.

Dopo che una lingua è stata classificata compare nell'elenco delle lingue mostrato nella transazione.

Per importare un language package per una delle lingue che sono state classificate cliccare il bottone relativo alla lingua oppure selezionare Language → Import Package.

Nel successivo dialog box indicare il percorso del package (relativo al server) e le opzioni per l'avvio del job che esegue l'importazione.

Per ogni lingua classificata per la quale sia stato specificato un supplementation language è possibile avviare in qualunque momento il job che esegue la supplementazione (anche se per la stessa lingua non è ancora stato importato alcun language package).

Per avviare la supplementazione di una lingua cliccare il bottone relativo alla lingua oppure selezionare Language → Supplement Language.

Nel successivo dialog box è necessario fornire una breve descrizione e le informazioni per l'avvio del job.

supplementazione di una lingua può essere visionato in qualunque momento dalla stessa transazione SMLT (oltre che nel modo standard valido per qualunque tipo di job in esecuzione).

Nella schermata della transazione per ogni lingua classificata per la quale sia stato avviato uno dei job appena indicati è mostrata una riga che visualizza informazioni sullo stesso job e permette di controllarne l'esecuzione e consultare i log relativi; in particolare la prima icona della riga ( , , , , , ) indica lo stato dell'attività.

Configurazione del codepage

La configurazione del codepage di sistema è effettuabile attraverso il report RSCPINST. Il report è avviabile attraverso una delle due modalità standard:

• SE38 [Inserimento nome del report] → → Program → Execute → Direct Processing • [Da qualunque schermata del sistema] System Services → → Reporting →

[Inserimento nome del report] →

Il report determina automaticamente i settaggi richiesti per una configurazione internazionale del sistema, in base alle lingue indicate.

E' quindi possibile attivare la soluzione selezionata tra quelle possibili, proposte dal report. NOTA: il report non aggiorna i profili di sistema, che devono essere modificati manualmente.

Lingua del Front-End

SAPGui non richiede una versione localizzata del Sistema Operativo.

Per poter utilizzare set di fonts diversi e lingue addizionali è necessario effettuare la seguente selezione dal menù della SAPGui:

Customizing of local layout (ALT F12) → Options → [TAB] I18N25 → [checkbox] "Activate the multi-byte functionalities to support"

Dopo il riavvio del SAPLogon è possibile selezionare:

Customizing of local layout (ALT F12) → Character Set

Deve essere quindi scelto il Character Set corrispondente alla lingua di log-in. Nel nostro sistema un utente deve selezionare

West European se intende effettuare il login in lingua Inglese o Italiana

Central European se intende effettuare il login in lingua Slovacca

Deve essere inoltre scelto il font corrispondente al Character Set. Soluzione Adottata

Nel nostro primo sistema di sviluppo, una installazione preesistente di un sistema R/3 Enterprise 4.7 non Unicode con codepage unico Latin-1 e numerosi language package pre- importati (tra i quali quelli relativi alle lingue Inglese, Italiana e Slovacca), abbiamo scelto di adottare una soluzione MDMP per il codepage.

Questa scelta ha permesso di integrare in breve tempo la lingua Slovacca nel sistema senza introdurre eccessive restrizioni.

La coesistenza della lingua Slovacca con le lingue Inglese ed Italiana non era realizzabile con un blended codepage e la conversione dell'intero sistema in Unicode non era necessaria per i requisiti di utilizzo dello stesso.

25 La parola “i18n” (utilizzata anche dal sistema) è un'abbreviazione di “internazionalizzazione”, nella quale il numero 18 si riferisce al numero di lettere omesse. Nell'informatica il termine “i18n” (o “I18n”) è utilizzato in relazione a operazioni di modifica di un software o di tecnologie correlate dirette a rendere possibile la gestione di linguaggi multipli