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3.2 Censire le gronda lagunare: la scheda catalografica

3.2.2 Area 2

La seconda area della scheda catalografica è dedicata al patrimonio dell’associazione ossia quanto l’associazione o il museo possiede. Il colore che contraddistingue questa area è l’azzurro.

Il patrimonio si divide in due macro-campi tipologicamente differenti. Uno riguarda il patrimonio materiale: all’interno di esso sono inclusi tutti i beni materiali tradizionali e/o storici. L’altro invece riguarda i beni immateriali, intangibili che l’associazione tutela e valorizza con differenti modalità e con differenti attività, come possono essere le interviste audiovisive a vecchi professionisti o la valorizzazione e rievocazione di mestieri scomparsi. Le cerimonie, i costumi, le tradizioni, le tecniche di navigazione, i mestieri, i rituali, le musiche, le danze, le credenze, le espressioni di fede religiosa, le conoscenze legate alle attività di pesca, le espressioni orali e molte altre testimonianze ed espressioni immateriali aventi valore di civiltà testimoniano il rapporto umano e intimo che si crea dall’interazione tra l’uomo e l’acqua su cui naviga (mari, fiumi, laghi, lagune). Molto importante per quest’area è la data di compilazione che permette di capire se le informazioni sono attendibili. Grazie all’aggiornamento periodico, nel tempo si creerà uno storico di schede che inquadrano lo stesso museo o la stessa associazione in differenti momenti mettendo in luce l’oscillazione qualitativa e quantitativa del loro patrimonio culturale; il confronto delle schede e dei dati in esse contenute permette di fare delle analisi e dei ragionamenti sull’efficacia ed efficienza delle misure di tutela,

SEZIONE 6

Tipologia dell'associazione Museo, associazione sportiva, gruppo rievocativo ecc. Pubblica o privata

Visitabile su pagamento di una tariffa sì/no

Tariffario previsto Indicare l'ammontare del costo se previsto Orari in cui è visitabile o svolge le sue attività Indicare i giorni e le fasce orarie

conservazione e valorizzazione dei beni materiali e immateriali adottate dall’associazione.

L’Area 2 è costituita da due sezioni. La Sezione 1, “Patrimonio materiale”, è costituta da 6 campi.

Il primo, “Imbarcazioni”, è quello più articolato e all’interno di esso sono inserite tutte le imbarcazioni, di ogni tipologia e dimensione, possedute dall’associazione o dal museo. All’interno del campo va scritta la tipologia della barca censita (ad esempio: gondola,

caorlina, batela, peata e altre tipologie) il nome con cui si identifica se presente e il

numero di matricola se attribuito. Le informazioni identificano e inquadrano

velocemente e chiaramente l’imbarcazione senza entrare troppo nello specifico.261 Il

campo “Imbarcazioni” è costituito da dei sottocampi che inquadrano meglio il natante. Nel primo sottocampo, “Utilizzo”, è indicato l’utilizzo maggiore nel periodo storico in cui

viene censita262; una barca può essere quindi musealizzata263, in uso, in restauro o in

secco.

Il seguente sottocampo, “Anno di costruzione”, prevede l’inserimento dell’anno di costruzione dell’imbarcazione; può essere inserita una data ipotetica con l’indicazione “circa” (abbreviato “ca.”) se non si è certi che la data indicata corrisponda precisamente all’anno di fabbricazione. Il penultimo e l’ultimo sottocampo determinano se l’imbarcazione presa in esame può essere dichiarata storica (in base al limite temporale

dei 50 anni esplicitato dall’ultimo comma dell’articolo 2 del Codice)264 e/o tradizionale

se costituisce un’importante testimonianza della tradizione navale del luogo.

Sempre all’interno della sezione “Patrimonio materiale”, all’interno del secondo campo “Raccolta bibliografica” viene descritta la raccolta bibliografica dell’associazione; la descrizione deve essere breve, sintetica e tematica ma in grado di inquadrare quali libri

261 L’obiettivo della scheda non è il censimento della singola imbarcazione ma della realtà che tutela e valorizza

l’imbarcazione. Per avere un dettagliato resoconto tecnico delle imbarcazioni dovrebbe essere fatto un censimento ad hoc dedicato a ogni singola imbarcazione con una scheda creata appositamente. Il censimento delle imbarcazioni storiche e tradizionali dell’Emilia-Romagna in questo caso è un ottimo modello.

262 Nel tempo, un’imbarcazione potrebbe cambiare utilizzo. L’aggiornamento ordinario della scheda potrebbe

mettere in luce questo cambiamento eseguito per esigenze di varia natura.

263 Una barca può essere musealizzata con differente modalità: può essere prevista una musealizzazione in acqua

come accade per le imbarcazioni del Museo della Navigazione Tradizionale di Cesenatico o può essere musealizzata in strutture costruite appositamente e collocata quindi in secco.

e volumi sono posseduti dall’associazione. La descrizione sintetica potrà sembrare a volte insufficiente ma lo scopo di questa scheda è di dare al fruitore un quadro generale e rimandare a un’analisi più approfondita in base ai suoi interessi.

Il terzo campo, “Raccolta multimediale”, è dedicato alla raccolta dei documenti audio visivi posseduti dall’associazione e raccolti nel tempo; sono testimonianze molto importanti e significative poiché all’interno di questa macro-tipologia sono incluse anche le videointerviste o gli spezzati cinematografici degli ultimi eredi di una cultura nautica e navale fluviale ormai scomparsa. Come per i beni bibliografici, la descrizione deve essere breve, sintetica e tematica per permettere di inquadrare il materiale multimediale posseduto dall’associazione e rimandare a un’analisi più approfondita a seconda dell’interesse del fruitore.

Il quarto campo, “Raccolta dei documenti”, è dedicato a una breve descrizione dei documenti posseduti dal museo o dall’associazione: ad esempio carte commerciali, documenti di compravendita di beni e tutti gli altri documenti che testimoniano la vita sociale ed economica del passato della gronda lagunare.

La quinta sezione, “Altre tipologie di patrimonio materiale”, è dedicata a censire il patrimonio materiale posseduto da una associazione non richiudibile nelle macro categorie dei precedenti campi.

Infine, a conclusione della Sezione 1, è stato creato un ultimo campo libero denominato: “Note”. Si tratta di uno spazio libero lasciato al compilatore in cui può inserire particolari osservazioni o spiegazioni sul patrimonio materiale. Il compilatore dispone di questo spazio che potrà utilizzare in base alla sua sensibilità e per particolari annotazioni scritte sinteticamente.

Fig. 3.14 Area 2, Sezione 1.

L’ultima sezione dell’Area 2, “Patrimonio immateriale”, si articola in quattro campi. Il patrimonio immateriale nautico è una parte fondamentale dell’eredità culturale navale giunta a noi oggi e, molto probabilmente, è quella che rischia maggiormente di scomparire per la non fisicità del bene; il censimento ha quindi un ruolo fondamentale nel mantenere traccia della variegata eredità culturale immateriale sopravvissuta fino ad oggi.

Il primo campo che inaugura questa sezione è chiamato: “Tecniche di navigazione”. Un’associazione culturale o sportiva, un museo o un gruppo rievocativo potrebbero tramandare conoscenze legate alla navigazione marittima, lacustre, lagunare e fluviale, con imbarcazioni tradizionali. In questo campo sono quindi descritte le varie tecniche di voga o di vela tradizionali che si tramandano.

Il secondo campo, “Mestieri”, è dedicato a tutte le conoscenze artigianali possedute e praticate dai soci. Un’associazione e un museo spesso sono dei punti di riferimento per tutte le persone che hanno un particolare legame con la nautica e che possono possedere specifiche conoscenze circoscritte a una zona geografica delimitata. L’industrializzazione del settore navale e la meccanizzazione della produzione dei beni hanno cancellato molti mestieri legati all’artigianato nautico perché divenuti inutili; diventa quindi fondamentale segnare e portare a conoscenza nella scheda catalografica il patrimonio immateriale costituito dai mestieri che sopravvivono per i più svariati motivi nelle associazioni e nei musei.

Il terzo campo, “Altre tipologie di patrimonio immateriale”, è dedicato alla descrizione del patrimonio culturale immateriale non categorizzabile nelle due precedenti

SEZIONE 1

PATIRMONIO MATERIALE BREVE DESCRIZIONE

Imbarcazioni Tipologia dell'imbarcazione (ad esempio sandalo), nome e matricola identificativa se prevista Musealizzata, in uso, dismessa aaaa si/no sì/no

aaaa si/no sì/no

aaaa si/no sì/no

aaaa si/no sì/no

aaaa si/no sì/no

aaaa si/no sì/no

aaaa si/no sì/no

aaaa si/no sì/no

aaaa si/no sì/no

Raccolata bibliografica Breve descrizione della raccolta bibliografica

Raccolata multimediale Breve descrizione del materiale multimediale

Raccolta dei documenti Breve descrizione dei documenti in possesso dall'associazione, ente o museo

Altre tipologie di patrimonio materiale Breve descrizione dei beni materiali non inseribili nelle tipologie presenti nella scheda

Note Spazio libero per annotazioni sul patrimonio materiale

TRADIZIONALE UTILIZZO ANNO DI COSTRUZIONE

AREA 2

categorie. Questo spazio verrà quindi compilato solamente se ci sono delle informazioni da rendere note.

Il quarto campo, “Note”, chiude la seconda sezione dell’Area 2. Questo può considerarsi uno spazio libero dedicato a delle specifiche note che il catalogatore vuole segnalare e aspetti degni di nota poiché unici di quanto censito.

Fig. 3.15 Area 2, Sezione 2.