3.1 Esperienze di censimento nazionali e internazionali: un patrimonio di esperienze
3.1.1 Il Regno Unito Un’isola con il maggior patrimonio galleggiante d’Europa
Un modello di censimento internazionale che funge ancora da modello è quello inglese. Il Regno Unito ha dimostrato una grandissima sensibilità nei confronti del suo patrimonio navale; questa sensibilità collettiva, accresciuta sicuramente dalla conformazione geografica del Paese, si è concretizzata in innovativi progetti di tutela e
valorizzazione. Il Mary Rose Museum189 che accoglie, dopo un imponente piano di
recupero e conservazione190, l’omonima caracca inglese di epoca Tudor191 e l’HMS
188 Panella 2010, pp. 209-216.
189 https://maryrose.org/, 29/12/2019.
190 Childs 2014, p. 9.
Victory, il vascello dell’ammiraglio Nelson192, sono due esempi eccelsi di valorizzazione
del proprio patrimonio navale nazionale.
La nazione che conserva uno dei patrimoni galleggianti più grandi d’Europa, alla fine
degli anni 50, si è posta il problema della conservazione di questa grande eredità193.
Oggigiorno, il National Historic Ships UK è l’istituzione preposta a questo compito e
onere sociale194. Si tratta di un'organizzazione indipendente finanziata dal governo e che
fornisce una consulenza obiettiva ai governi, alle autorità locali del Regno Unito, agli organismi di finanziamento e al settore delle navi storiche su tutte le questioni relative
alle navi storiche nel Regno Unito195.
Oltre 1600 scafi sono stati registrati196, un numero che tuttora è in continua crescita197.
I registri di catalogazione sono sei e ognuno corrisponde a una tipologia di censimento: • The National Small Boats Register (NSBR);
• The UK Replica List;
• The National Archive of Historic Vessels (NAHV); • The Overseas Watch List (OWL);
• The National Historic Fleet (NHF),
• The National Register of Historic Vessels (NRHV).
Il registro che raccoglie il maggior numero di imbarcazioni è il National Register of
Historic Vessels (NRHV): ad oggi, sono stati censiti ben 1300 scafi198. L’NRHV ha il
compito di identificare le navi significative che dovrebbero essere conservate, fornire indicazioni ai responsabili delle decisioni sull'assegnazione dei finanziamenti e segnalare
le navi la cui conservazione rischia di essere compromessa199.
Un aspetto particolarmente interessante del censimento è il coinvolgimento di tutta la comunità poiché oltre il 57% delle navi storiche registrate sul NRHV sono di proprietà
192 https://www.nmrn.org.uk/our-museums/hms-victory, 29/12/2019. 193 Panella 2010, pp. 209-216. 194 https://www.nationalhistoricships.org.uk/, 01/01/2020. 195 https://www.nationalhistoricships.org.uk/about, 03/01/2020. 196 Dato rilevato il 03/01/2020. 197 https://www.nationalhistoricships.org.uk/registers, 03/01/2020. 198 https://www.nationalhistoricships.org.uk/the-registers/about-the-registers, 03/01/2020. 199 Panella 2010, pp. 209-216.
privata o gestite commercialmente mentre i musei e i fondi di beneficenza rappresentano il 14% del totale.
La scheda include dettagli riguardanti le informazioni progettuali quali il costruttore, le dimensioni, la costruzione, la propulsione, la storia, la posizione corrente dello scafo, il proprietario e le immagini dell’imbarcazione. Questa lista è riuscita a quantificare su una base oggettiva il patrimonio storico/culturale e navale e in seguito, in base alle risorse
disponibili, si sono concentrati tutti gli sforzi di tutela e conservazione200.
Il National Register of Historic Vessels (NRHV) ha posto fin da subito dei criteri oggettivi e omogenei che guidavano il censimento. Il primo criterio stabiliva che l’imbarcazione
doveva avere almeno 50 anni201 dall’inizio della sua costruzione.
Il secondo criterio è costituito da quattro parametri e l’imbarcazione esaminata deve rispondere ad almeno uno dei cinque. Il primo prevede che l’imbarcazione debba essere stata costruita nel Regno Unito, il secondo prevede che l’imbarcazione possa essere stata costruita in un altro stato ma per fini che riguardano prettamente il Regno Unito, il terzo prevede che l’imbarcazione abbia avuto o ha ancora un legame con gli eventi o le persone del Regno Unito e infine il quarto parametro stabilisce che l’imbarcazione debba aver trascorso almeno il 50% della sua vita in acque inglesi.
Il terzo criterio decreta, secondo quando stabilito dal diritto marittimo internazionale, che le imbarcazioni devono essere localizzate all’intero delle acque nazionali o nelle acque interne (fiumi e laghi) o nel territorio della Gran Bretagna (navi in secco).
Il quarto criterio stabilisce che la lunghezza della barca sia di oltre 33 piedi fuoritutto; le imbarcazioni più piccole sono inserite all’interno di un altro registro: il National Small
Boat Register.
L’ultimo criterio, il quinto, prevede che lo scafo deve essere integro almeno per il 70%. Tuttavia se lo scafo è considerato culturalmente importante per il Paese e integro meno
del 70%, può essere iscritto nel Registration Sub-Committe202.
200 https://www.nationalhistoricships.org.uk/the-registers/about-the-registers, 05/01/2020.
201 Secondo il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio un’imbarcazione può essere definita storica dopo 50 anni di
vita.
Sarebbe un errore copiare esattamente il censimento inglese in Italia senza alcuna modifica poiché il patrimonio, le esigenze, le risorse a disposizione nel nostro Paese sono totalmente differenti da quelle inglesi. Ciò nonostante, ci sono degli aspetti su cui ragionare e che fungono da esempio. Il National Histoical Ship UK ha promosso lo sviluppo di un sito web accattivante che condivide i contenuti finora raccolti e rende partecipe la comunità inglese al censimento, attraverso il coinvolgimento attivo con la
possibilità di segnalare delle nuove imbarcazioni da inserire all’interno del registro203
attraverso un procedimento guidato204. Il coinvolgimento di un’intera comunità porta a
un maggior consenso nei confronti di tutte le politiche di salvaguardia e un maggior interesse sul destino del patrimonio navale con una conseguente mobilitazione collettiva volta alla tutela. Il coinvolgimento anche dei “non addetti ai lavori” potrebbe comportare un aspetto negativo che pregiudica la qualità della ricerca; per questo
motivo la segnalazione di un’imbarcazione deve rispondere ai criteri prima elencatie
condivisi nella pagina web. Infine la candidatura viene esaminata da persone con le
conoscenze idonee per qualsiasi tipo di valutazione205.
203 https://www.nationalhistoricships.org.uk/update, 09/01/2020.
204 https://www.nationalhistoricships.org.uk/the-registers/register-your-vessel, 06/02/2020.
Fig. 3.2 Esempio di scheda online del National Historic Ships Fonte: https://www.nationalhistoricships.org.uk/register/3019/rawanah.
3.1.2 La Francia e l'Association de préfiguration pour la Fondation du patrimoine