Nel programma Interreg Italy-Croatia, ARCA ADRIATICA è uno dei trentaquattro progetti attivi all’interno dell’Asse prioritario numero 3: “L’ambiente e il patrimonio culturale”. Il
programma152 di questo specifico progetto consiste in una serie di investimenti destinati
alla protezione, promozione e valorizzazione turistica del patrimonio marittimo
dell’Adriatico153.
Il progetto, avviato ufficialmente il 1° gennaio del 2019 e destinato a concludersi il 30 giugno 2021, si avvale di un patrimonio di esperienze pregresse acquisite con i progetti
europei Slovenia-Croazia Mala Barka e Mala Barka 2154.
152 https://www.italy-croatia.eu/documents/20126/39734/IT-HR_Annex_Factsheet_n_+1_20170220-5-
7.pdf/1d5398bb-7667-c806-9824-c8be7290d0b2?t=1547487969044, 21/11/2019.
153 https://www.italy-croatia.eu/environmental-and-cultural-heritage, 22/11/2019.
154 https://www.unive.it/pag/fileadmin/user_upload/dipartimenti/DSU/Arca_Adriatica_institutional_web_ita.pdf,
I partners coinvolti nel progetto ARCA ADRIATICA sono molteplici; della Croazia ne fanno parte: la regione Litoraneo-Montana del Quarnaro, il Comune di Malinska-Dubasnica, l’Ente Turistico del Quarnaro, l’Ecomuseo “Casa di Batana” di Rovigno e il Comune di Tkon. Dell’Italia ne fanno parte: il Comune di Cervia, il Comune di Cesenatico, l’Istituto Agronomico Mediterraneo Di Bari (CIHEAM IAMB) 3, il Comune di San Benedetto del Tronto e l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Gli investimenti economici per il progetto ARCA, finanziati per l’85% dal Fondo europeo di sviluppo regionale e per il 15% dai partners del progetto, sono destinati a sostenere l’obiettivo principale del progetto: <<lo sviluppo del prodotto turistico comune basato sui principi di sostenibilità sociale ed ecologica valorizzando, conservando, proteggendo e promuovendo il patrimonio marittimo materiale e immateriale che viene rilanciato
con una serie di misure tali da renderlo unico e riconoscile155>>.
Gli obiettivi del progetto sono tre: proteggere e recuperare il patrimonio culturale marittimo, sostenere lo sviluppo economico basato sulla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale rappresentato dalle piccole realtà portuali costiere e diminuire la pressione esercitata dal turismo e dall’uomo su tale patrimonio.
Trenta mesi con l’obiettivo di preservare il patrimonio culturale materiale e immateriale attraverso la valorizzazione degli ecomusei, delle tradizioni artigiane, dei mestieri legati
alla marineria e altro ancora per uno sviluppo sostenibile ed equilibrato del territorio156.
Il progetto ARCA, come abbiamo avuto modo di vedere, coinvolge anche l’Università Ca’ Foscari di Venezia localizzata in un’area che ha un’immensa eredità storica navale,
marittima, lagunare e fluviale e un altissimo interesse turistico157. I flussi turistici si
concentrano, anno dopo anno, in un’area molto piccola del territorio veneziano (l’area Marciana ne è un perfetto esempio) e contribuiscono a generare una situazione
155 https://www.unive.it/pag/fileadmin/user_upload/dipartimenti/DSU/Arca_Adriatica_institutional_web_ita.pdf,
20/11/2019.
156 https://www.maclab.info/portfolio/interreg-italia-croazia-arca-adriatica/, 15/02/2020.
insostenibile158 per i residenti e per la città che sopravvive grazie a un fragile equilibrio
creatosi tra architettura, natura e società autoctona159.
Il responsabile scientifico del progetto, il professore Carlo Beltrame, dirige un gruppo di professionisti impegnati in una serie di iniziative quali la creazione di prodotti multimediali, di approfondimenti scientifici e di laboratori incentrati sui temi della navigazione tradizionale, della pesca, della cantieristica, del rilievo e documentazione delle imbarcazioni. Questi professionisti mettono a disposizione il loro know-how per raccogliere e documentare quanto rappresenta il mondo della marineria, in modo da salvaguardare e promuovere una tradizione che ha attraversato i secoli e che ha caratterizzato nel passato la vita sociale ed economica dei centri costieri bagnati dall’Adriatico.
Il progetto ha l’obiettivo di trovare, analizzare e costruire nuove metodologie di studio che permettono di salvare in tempi medio-brevi un’eredità culturale millenaria che,
giorno dopo giorno, diventa sempre più effimera160. Fin dall’antichità molti segreti di
progettazione e costruzione dei navigli si basava sulla trasmissione dell’esperienza e su processi fondamentalmente non scritti: il padre o il maestro insegnava al figlio o allievo il mestiere. Con l’introduzione di nuove tecnologie e materiali sono scomparse molte professioni e sono venuti meno gli eredi a cui tramenare queste conoscenze stratificate nel tempo. La scomparsa fisica degli ultimi detentori di questa cultura ha cancellato
conseguentemente secoli di tradizioni161.
Il terzo asse prioritario del progetto Interreg Italy-Croatia, come abbiamo avuto modo di vedere, si prefigge una <<diversificazione dell'economia locale sfruttando il patrimonio dell'area in modo sostenibile, proteggendolo e valorizzandolo sia nei contesti urbani che rurali, in particolare nelle aree meno conosciute o visitate. Ciò supporterà lo spostamento dei flussi turistici dai mesi di picco verso i mesi della bassa
stagione162>>.
158 Uno dei maggiori effetti negativi del turismo incontrollato è il progressivo e inarrestabile spopolamento di
Venezia. I cittadini veneziani poiché non si sentono tutelati e valorizzati lasciano la città, ritenuta invivibile, per trasferirsi nell’entroterra.
159 Settis 2014, pp. 7-12.
160 http://batana.org/it/progetti-dellecomuseo/arca-adriatica/, 13/02/2020.
161 Izzo 1998, p. 265.
Questo obiettivo per la città di Venezia, per la laguna e la gronda lagunare, ossia quella zona rurale del Veneto che gravita intorno alla Laguna Veneta con una capillare rete fluviale sfruttata nel passato per i più svariati motivi socio-economici e in cui si è creata una ricca tradizione navale fluviale/lagunare, è di fondamentale e primaria importanza per la sopravvivenza di un patrimonio culturale storico e tradizionale navale plurisecolare.
Viviamo nell’era della comunicazione in cui tutto passa attraverso il digitale163: in Italia,
il 92% della popolazione utilizza internet e il 59% della popolazione è attiva sui social
network (Facebook, YouTube, Instagram e altri ancora)164. Scegliere accuratamente i
canali di comunicazioni in grado di divulgare contenuti accattivanti ed efficaci del patrimonio culturale permette di coinvolgere il pubblico e attrarre i flussi turistici già
presenti nel territorio165.
In quest’ultimo decennio si sta creando un turismo che inizia a voler includere non solo le maggiori e principali “attrazioni del luogo” ma anche quei luoghi che testimoniano lo spirito autentico della zona visitata, alimentando in tal modo un turismo tematico in grado di ammortizzare maggiormente l’impatto sul territorio, con numerosi benefici economici, lavorativi ma ancor più per la conseguente maggior propensione a tutelare
quel patrimonio che è divenuto centro di interesse collettivo turistico166. Possiamo
citare, come esempio, il progetto che rientra all’interno del programma Interreg Central
Europe “YouInHerit”. Il Centro Internazionale per la Civiltà dell’Acqua in collaborazione
con l’Istituto per il Turismo Francesco Algarotti e l’Università Ca’ Foscari di Venezia ha realizzato cinque nuovi itinerari digitali che valorizzano la tradizione nautica di
Venezia167. I nuovi percorsi invitano il turista a visitare i sestieri di Cannaregio168 e
163 Un sempre più crescente numero di aziende, anche colossi mondiali, determinano il loro successo commerciale
in base campagne di comunicazione online: il web marketing.
164 https://wearesocial.com/it/, 13/02/2020. 165 https://www.italy-croatia.eu/documents/20126/39734/IT-HR_Annex_Factsheet_n_+1_20170220-5- 7.pdf/1d5398bb-7667-c806-9824-c8be7290d0b2?t=1547487969044, 12/02/2020. 166 http://batana.org/it/progetti-dellecomuseo/arca-adriatica/, 18/02/2020. 167 https://www.interreg-central.eu/Content.Node/YouInHerit/Pilot-in-Veneto.html, 15/02/2020. 168 https://izi.travel/it/f94a-venezia-nascosta-esplora-cannaregio-e-la-sua-tradizione-nautica/it, 16/02/2020.
Dorsoduro169, le isole della Giudecca170 e di Pellestrina171 e l’antica Altino172; gli itinerari
a piedi e in biciletta alimentano un turismo tematico slow in cui patrimonio culturale artistico e della nautica tradizionale si fondono e creano dei percorsi molto suggestivi
ma poco conosciuti173. All’interno della piattaforma open source Izi.TRAVEL si possono
scaricare i cinque percorsi tematici digitali in italiano e in inglese disponibili in forma di audio guida con video interviste ad artigiani, professionisti della voga/gondolieri ed
esperti della nautica veneziana174; per questo progetto sono state coinvolte ben 30
associazioni e istituzioni di Venezia175.
Fig. 2.5 I percorsi tematici del progetto Interreg Central Europe “YouInHerit. Fonte:
https://www.watermuseumofvenice.com/archivio-news/5-nuovi-itinerari-digitali-sul-patrimonio-della- tradizione-nautica-di-venezia/.
Nell’area geografica della gronda lagunare, l’applicazione del progetto ARCA avrebbe un immenso impatto positivo; ne goderebbero tutte le piccole realtà cittadine e rurali con una passata tradizione navale fluviale per il maggiore flusso turistico il quale
169 https://izi.travel/it/921b-venezia-nascosta-esplora-dorsoduro-e-la-sua-tradizione-nautica/it, 16/02/2020. 170 https://izi.travel/it/38f8-venezia-nascosta-esplora-la-giudecca-e-la-sua-tradizione-nautica/it, 16/02/2020. 171 https://izi.travel/it/0240-venezia-nascosta-esplora-pellestrina-e-la-sua-tradizione-nautica/it, 16/02/2020. 172 https://izi.travel/it/7d3f-venezia-nascosta-esplora-altino-e-la-sua-tradizione-nautica/it, 16/02/2020. 173 https://www.interreg-central.eu/Content.Node/YouInHerit/Pilot-in-Veneto.html, 15/02/2020. 174 https://www.watermuseumofvenice.com/archivio-news/5-nuovi-itinerari-digitali-sul-patrimonio-della- tradizione-nautica-di-venezia/, 15/02/2020.
175 Tra le associazioni che sono state prese in considerazione possiamo citare il Circolo Remiero di San Giobbe, i
Canottieri Bucintoro, gli amici della Sanpierota, Venice on Board, l’Arzanà gli squeri di San Trovaso e Tramontin e altri ancora.
incrementerebbe le entrate economiche e, in conseguenza, si avrebbe una maggiore occupazione lavorativa che interessa le piccole realtà di servizi e quelle commerciali sempre più in difficoltà per il prolificare delle grandi società e dei grandi centri della distribuzione. Tuttavia il maggiore impatto positivo lo avrebbero tutte quelle piccole realtà museali, come ad esempio il Museo della Navigazione Fluviale di Battaglia Terme, e ancor più tutti gli enti, le associazioni pubbliche e i privati che si sono fatti carico e tramandano un’eredità culturale molto importante per il nostro territorio. Queste realtà culturali e/o sportive assolvono un importantissimo compito socio-culturale, che senza il loro apporto non sarebbe possibile, con la conseguente perdita di un aspetto fondamentale per ricostruire la vita sociale ed economica del passato.
Il progetto ARCA, grazie alle competenze dei professionisti coinvolti, potrebbe intervenire su più piani; carattere di urgenza avrebbe il censimento di queste piccole realtà locali per quantificare quanto è rimasto ancora, amministrare correttamente, rintracciare in ogni momento e valorizzare al meglio tutti i beni censiti. Il censimento permette di capire la qualità e la quantità del nostro patrimonio e potrebbe stimolare la creazione di un network di tutte le associazioni, enti e musei per condivide esperienze, mezzi, conoscenze e disponibilità economiche. Solo attraverso la creazione di questo
network, che raggruppa le forze delle singole realtà, si possono poi intraprendere azioni
3 Il censimento delle imbarcazioni storiche e tradizionali
Il censimento176 è un’attività che si ripete sistematicamente da secoli all’interno di una
società poiché permette di quantificare i beni che un uomo ha a propria disposizione. A dimostrazione dell’antichità di questo processo, possiamo prendere come esempio il
censimento citato nel Capitolo 2 del Vangelo secondo Luca177, uno dei libri più conosciuti
della storia. Nelle Res Gestae si può esplicitamente leggere del censimento romano
descritto nel Vangelo; Ottaviano Augusto, il primo imperatore di Roma178, censì la
popolazione dell’impero per tre volte (nel 28 a.C., 8 a.C. e 14 d.C.) durante il suo
governo179 potendo contare su un rinnovato apparato statale molto strutturato e
capillarizzato in tutti i territori conquistati180.
Ovviamente, il censimento non riguarda solamente le persone ma anche tutti i beni posseduti da un individuo o una comunità: terre, ricchezze e oggetti.
Catalogare i propri beni permette di prendere atto e conoscenza di quanto si ha a disposizione; quello che non viene catalogato ha un’alta probabilità di essere disperso o smarrito. Ad esempio, il censimento di una collezione museale permette di rintracciare in qualsiasi momento il bene conservato e tutelato; invece se un bene non è censito il furto, lo smarrimento, il degrado fisico passerebbero inosservati, arrecando una perdita materiale e immateriale che rimarrebbe invisibile.
Il censimento rende noto e conosciuto quanto oggigiorno esiste e il suo scopo è ancor più rilevante nel futuro poiché restituisce un quadro dettagliato di quanti beni censiti si sono preservati e quanti invece sono scomparsi, per motivi legati al naturale degrado della materia o per motivi antropici (smarrimento, furto, vandalismo). Quanto appena detto vale anche per il nostro patrimonio navale storico e tradizionale; ogni studioso,
176 Operazione statistica di rilevazione diretta e totale intesa ad accertare lo stato di un fatto collettivo in un dato
momento e caratterizzata dall’istantaneità, dalla generalità e dalla periodicità. È così che viene definita dall’enciclopedia Treccani una delle attività più antiche fatte dall’essere umano.
http://www.treccani.it/vocabolario/censimento/, 02/01/2020.
177 <<In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo
censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio […]>>. Vangelo e atti degli apostoli, Edizioni San Paolo, Milano 1996, pp. 134-135.
178 Cresci Marrone, Rohr Vio, Cavelli 2014, p. 215.
179 Magistri 2016, pp. 123-135.
ente, museo, associazione o appassionato è infatti concorde nell’affermare che il censimento gioca un ruolo fondamentale nella conservazione ed è l’unico modo per continuare ad utilizzare anche in futuro la parola “patrimonio navale”.
Ogni attività di ricerca e censimento si deve confrontare con delle variabili che modificano e contribuiscono in maniera molto rilevante al successo della ricerca: le risorse economiche utilizzabili, le competenze scientifiche e metodologiche, il tempo a disposizione e l’estensione geografica dell’area presa in considerazione. L’obiettivo del censimento può essere raggiunto utilizzando una metodologia calibrata a questi fattori e in grado di seguire due linee guida: la gradualità e la flessibilità. Come abbiamo già avuto modo di precisare, in Italia il censimento è un’operazione molto urgente per la
quasi totale scomparsa del patrimonio navale storico e tradizionale della Nazione181; tale
urgenza è confermata dagli eventi che si verificano ed erodono questa eredità culturale anno dopo anno. Ad esempio nel 2019 è stata decretata la tragica fine del
motopeschereccio Marinaretto, l’ultima delle grandi imbarcazioni in legno che
possedeva l’Istituto Nautico Cini-Venier di Venezia. Interamente progettata e costruita
dagli allievi della scuola nel 1956182 e adibita alla pesca d’altura, nel suo ponte si sono
formati moltissimi studenti che poi hanno intrapreso la carriera marittima183.
L’imbarcazione, dal grande valore materiale e immateriale, venne venduta a un’asta
simbolica184; l’incuria e l’incapacità di tutelare un bene storico hanno contribuito a
segnare il destino del peschereccio che affondò tragicamente a causa dell’eccezionale
alta marea che ha colpito la laguna veneta il 12 novembre 2019185. Fortunatamente,
prima del tragico destino, il motore Ansaldo era stato acquistato e musealizzato
all’interno del Museo del Mare del comandante Ferruccio Falconi186.
181 Panella 2010, pp. 209-216.
182 L’imbarcazione aveva superato la soglia dei 50 anni di vita e quindi era un’imbarcazione storica con tutte le
tutele previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.
183 Costantini 2009, p. 90. 184 Panella 2010, pp. 209-216. 185https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2019/11/25/news/affondato-dall-acqua-alta-addio-al- marinaretto-la-fine-ingloriosa-di-un-mito-1.37995184, 30/12/2019. 186 https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/05/15/news/il-motore-del-marinaretto-recuperato-ed- esposto-al-lido-1.16841607, 30/12/2019.
Fig. 3.1 La fine del Marinaretto. Fonte:
https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2019/11/25/news/affondato-dall-acqua-alta-addio-al- marinaretto-la-fine-ingloriosa-di-un-mito-1.37995184.
Questa situazione di urgenza ed emergenza si confronta inevitabilmente con le scarse risorse economiche a disposizione che impongono di utilizzare un metodo che proceda
per obiettivi limitati, per raggiungere poi quelli più complessi187, tenendo ben presente
il focus della ricerca.
La flessibilità, l’altra linea guida, prevede di utilizzare un metodo di lavoro in grado di modificarsi flessibilmente a seconda delle esigenze del singolo progetto di censimento e in grado di tener conto delle singole realtà con cui ci si confronta. Ad esempio persino il parametro dei 50 anni, il minimo tempo utile per decretare l’interesse storico e applicare le leggi di tutela, potrebbe essere modificato in caso di un’imbarcazione come
Azzurra, il primo yacht italiano ad aver partecipato alla Coppa America dal 1983
collezionando molti successi, primo fra tutti l’interesse degli italiani per questa competizione sportiva. Come avremo occasione di vedere, per raggiungere nel migliore modo possibile lo scopo desiderato è necessario coinvolgere le associazioni, gli enti
pubblici e i privati nel censimento188.