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Aree di potenziale criticità

Nel documento Giornale di Geologia Applicata Geology (pagine 197-200)

L’elaborazione e l’interpretazione dei dati raccolti ha confermato complessivamente un buono stato di conser-vazione dell’acquifero, individuando però due aree di po-tenziale criticità, in prossimità della fascia costiera.

La prima situazione, al margine sud-occidentale della Tenuta in località Ponte Fusano, presenta una costante depressione piezometrica dell’ordine di 0,5 -1 m al di sot-to del livello del mare, da mettere in relazione con una vicina stazione di pompaggio utilizzata per le esigenze della Tenuta; la falda in questo punto è costantemente monitorata da tre piezometri circostanti il punto di presa, di cui due attrezzati con sonde automatiche di rilevamen-to continuo. In Figura 11 vengono riportati i valori della profondità della falda (linea blu) e della conducibilità e-lettrica a fondo pozzo (linea rossa) registrati dalla sonda automatica del piezometro E35, dove si rileva il maggior abbassamento piezometrico. I dati orari registrati dalla primavera del 2006 sono stati trasformati in valori medi mensili per facilitare la lettura del grafico stesso.

Nel grafico sono riportati, inoltre, i valori misurati in occasione delle campagne freatimetriche (punti blu) e dei valori di conducibilità idraulica (punti rossi) rilevati nella realizzazione periodica dei log verticali di profondità, che confermano l’attendibilità dei risultati ottenuti dal rile-vamento automatico.

Il grafico mostra un progressivo abbassamento del li-vello piezometrico e una sostanziale stabilità dei valori di conducibilità elettrica a fondo pozzo, che si mantengono mediamente pari a 1500 μS/cm. La depressione piezome-trica, presumibilmente provocata dal pompaggio, non ha quindi, per il momento, alterato in maniera rilevabile l’equilibrio naturale fra la falda e l’acqua salata.

La criticità della seconda situazione, rilevata nel setto-re sud-orientale (località Pantan di Lauro - Discobolo), risulterebbe potenzialmente più sospetta, perché al pro-gressivo aumento dei valori di conducibilità si associa anche una graduale diminuzione del livello piezometrico (Figura 12).

Figura 10 - Diagrafie delle caratteristiche chimico – fisiche delle acque di falda rilevate nel piezometro Ca1 nel maggio 2008; a) tem-peratura; b) pH; c) potenziale di ossido-riduzione, d) ossigeno disciolto.

Figure 10 - Vertical log of chemical-physical parameters of groundwater recorded at Ca1 piezometer on May 2008; a) temperature; b) pH, c) Eh; d) dissolved oxygen.

Figura 11 - Valori medi mensili della profondità del livello statico e della conducibilità elettrica a 25°C della falda rilevati nel piezometro E35; a) profondità della superficie di falda dal piano campagna rilevate dalla sonda automatica; b) profondità della falda misurate nelle campagne di rilievo piezometrico; c) conducibilità elettrica a 25°C rilevata dalla sonda automatica; d) conducibilità elettrica a 25°C misurata a fondo pozzo durante il rilevamento delle caratteristiche chimiche-fisiche delle acque di falda.

Figure 11 - Monthly values of depth of groundwater table and of electrical conductivity (25°C) recorded in E35 piezometer; a) depth of groundwater table b.g.s. by automatic probe; b) depth of groundwater table directly measured; c) electrical conductivity (25°C) by automatic probe; d) electrical conductivity (25°C) measured at the bottom of the piezometer during the execution of the vertical logs.

Nel grafico di figura 12, realizzato con le stesse mo-dalità di quello precedente, il fenomeno è ben evidente fino al settembre 2007. Problemi tecnici al sensore della conducibilità elettrica della sonda automatica non hanno consentito di seguire con adeguata attenzione l’evoluzione del fenomeno nel 2008. L’interpretazione dei valori di conducibilità elettrica rilevati manualmente e dei dati acquisiti automaticamente dalla sonda,

ripristina-ta dal novembre 2008, indicherebbe un’attuale fase di stabilizzazione del fenomeno. Tale fenomeno costituisce, comunque, una significativa anomalia in quanto i valori di conducibilità elettrica sia superficiale che profonda, anche se attualmente stabilizzati, sono decisamente supe-riori ai valori medi rilevati nella restante porzione dell’acquifero di Castelporziano.

Figura 12 - Valori medi mensili della profondità del livello statico e della conducibilità elettrica a 25°C della falda rilevati nel piezometro E31; a) profondità della superficie di falda dal piano campagna rilevate dalla sonda automatica; b) profondità della falda misurate nelle campagne di rilievo piezometrico; c) conducibilità elettrica a 25°C rilevata dalla sonda automatica; d) conducibilità elettrica a 25°C misurata a fondo pozzo durante il rilevamento delle caratteristiche chimiche-fisiche delle acque di falda.

Figure 12 - Monthly values of depth of groundwater table and of electrical conductivity (25°C) recorded in E31 piezometer; a) depth of groundwater table b.g.s. by automatic probe; b) depth of groundwater table directly measured; c) electrical conductivity (25°C) by automatic probe; d) electrical conductivity (25°C) measured at the bottom of the piezometer during the execution of the vertical logs.

Le cause di questa anomalia dovranno essere appro-fonditamente indagate, con una migliore caratterizzazione della situazione locale della falda, ottenuta dall’integrazione del monitoraggio con l’esecuzione di analisi chimiche delle acque in programma nell’immediato futuro. E’ necessaria, inoltre, un’accurata verifica degli utilizzi delle acque sotterranee nella zona di litorale esterna alla Tenuta, dove l’attività balneare e di ristoro è ben sviluppata, soprattutto nel periodo estivo.

Conclusioni

La rete di monitoraggio delle acque sotterranee della Te-nuta di Castelporziano è attualmente costituita da 44 pie-zometri, distribuiti su un territorio di circa 60 km2. Il rile-vamento periodico del livello freatimetrico e dei log ver-ticali delle principali caratteristiche chimico - fisiche del-le acqua di falda garantiscono un costante controllo quali – quantitativo dell’intero acquifero. La maggiore densità dei punti di controllo in corrispondenza della fascia co-stiera e l’utilizzo di sonde automatiche per il rilevamento continuo del livello freatimetrico, temperatura e conduci-bilità elettrica delle acque di falda, consentono di seguire con estremo dettaglio l’evoluzione temporale e spaziale della dinamica dell’interazione acqua dolce - acqua sala-ta, segnalando tempestivamente l’eventuale verificarsi di locali squilibri su cui, una volta individuata la causa, po-ter inpo-tervenire con le adeguate azioni di mitigazione.

La banca dati dell’Osservatorio Multidisciplinare per lo Studio degli Ecosistemi Costieri Mediterranei, che ha sede nella Tenuta, è depositaria di una serie continua di 14 anni di dati relativi alle acque sotterranee della Tenuta Presidenziale rilevati dalla rete di monitoraggio descritta.

L’analisi dell’intera serie di dati disponibile ha messo

in evidenza una condizione di marcata aridità per il bien-nio 2007 – 2008, da mettere in relazione alla diminuzione della ricarica meteorica rilevata dalle stazioni meteorolo-giche della Tenuta. I dati rilevati negli ultimi due anni confermano, infatti, una generalizzata tendenza al pro-gressivo abbassamento della falda, caratterizzata comun-que da una ridotta oscillazione stagionale del regime pie-zometrico.

L’elaborazione e l’interpretazione dei dati raccolti, ol-tre a ribadire complessivamente un buono stato di con-servazione dell’acquifero, ha consentito di individuare due aree, in prossimità della fascia costiera, di potenziale criticità.

La prima situazione, al margine sud-occidentale della Tenuta in località Ponte Fusano, presenta una lieve de-pressione piezometrica, da mettere in relazione ad una vicina stazione di pompaggio utilizzata per le esigenze della Tenuta. La seconda situazione, rilevata nel settore sud-orientale, in località Pantan di Lauro – Discobolo, presenta valori di conducibilità elettrica elevati rispetto a quelli medi della restante porzione di acquifero. E’ stato inoltre registrato, fino all’estate del 2007, un aumento della salinità delle acque, associato ad un progressivo ab-bassamento piezometrico. L’evoluzione attuale del feno-meno mostra una tendenza alla stabilizzazione.

Per meglio caratterizzare le anomalie riscontrate nei due settori dell’acquifero si prevede di integrare la conso-lidata attività di monitoraggio con l’esecuzione di analisi chimiche delle acque di falda e con la realizzazione di un censimento degli utilizzi delle acque sotterranee sia all’interno della Tenuta che, soprattutto, nelle zone di confine esterno.

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