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Confronto tra la vulnerabilità specifica ai ni- ni-trati e lo stato di contaminazione della falda

Nel documento Giornale di Geologia Applicata Geology (pagine 93-97)

Manuela Lasagna, Laura Debernardi, Domenico Antonio De Luca

6. Confronto tra la vulnerabilità specifica ai ni- ni-trati e lo stato di contaminazione della falda

libe-ra

Al fine di valutare la validità del metodo proposto sono stati realizzati dei grafici di correlazione tra i parametri NLA e la concentrazione di nitrati riscontrata nei pozzi in falda superficiale. In zone ad elevata vulnerabilità speci-fica ai nitrati (e quindi valori bassi NLA), in effetti, è plausibile aspettarsi alte concentrazioni di nitrati misurate

nelle acque sotterranee, e viceversa.

Dai grafici di Figura 12 e Figura 13 emerge che nell’area A la correlazione tra i due parametri in esame è caratterizzata da un R2 pari a 0.74, mentre nell’area B la correlazione tra i parametri considerati ha un R2 pari a 0.77.

Nonostante il modesto numero di dati di concentra-zione di nitrati disponibili, quindi, risulta una buona cor-relazione tra i due parametri; fanno eccezione alcuni

va-lori che si discostano leggermente dal trend generale (Fi-gura 13) mostrando, pur in zone ad alta vulnerabilità, concentrazioni di nitrati più elevate rispetto alla normale tendenza di distribuzione dei dati.

Verosimilmente è possibile imputare questo scosta-mento a situazioni puntuali in cui la

vulnerabilità è stata sottostimata ri-spetto al suo reale valore: ciò può essere legato ad una sottostima del valore di concentrazione di nitrati in ingresso alla cella (per esempio a causa di sversamenti localizzati di reflui azotati non evidenziati nella campagna di monitoraggio) o per un errore nella valutazione dei parame-tri idrogeologici connessi a situazio-ni locali di anomalia.

Tuttavia, la generale buona cor-relazione tra NLA e concentrazione di nitrati in falda induce a ritenere valido l’approccio descritto, che ne-cessita comunque di trovare altre conferme in condizioni idrogeologi-che diverse.

7. Conclusioni

Il metodo proposto consente la valutazione della capacità di attenuazione per diluizione dell’acquifero nei confronti dei nitrati, in funzione della portata unitaria, e della vul-nerabilità specifica dell’acquifero ai nitrati, in funzione della capacità di attenuazione effettiva dell’acquifero.

La portata unitaria qu è proporzionale alla capacità di un acquifero di operare una diminuzione della

concentra-zione di un inquinante in falda: a pari-tà di Azoto lisciviato (NL), maggiore è la qu, maggiore è la quantità d’acqua in grado di diluire il contaminante e, quindi, di mantenere bassa concentra-zioni di contaminante in falda. La por-tata unitaria è direttamente proporzio-nale ai parametri trasmissività dell’ac-quifero e gradiente idraulico.

La capacità di attenuazione effetti-va dell’acquifero rappresenta la capa-cità della falda di attenuare le concen-trazioni di nitrati per diluizione in modo tale da non superare il limite di legge di 50 mg/l, considerando anche la concentrazione di nitrati già presen-te in falda. Questa capacità è espressa in termini di Azoto Lisciviato Ammis-sibile (NLA, kg N/ha), che rappresenta il valore di Azoto lisciviato massimo che la falda riesce a sopportare in mo-do che non venga superata la concen-trazione limite di 50 mg/l di nitrati. La vulnerabilità specifica dell’acquifero ai nitrati è inversa-mente proporzionale alla NLA. Infatti, tanto più la falda è in grado di sopportare elevati carichi azotati senza supe-rare a valle i 50 mg/l, tanto più la sua vulnerabilità

speci-y = 1E-05x2 - 0.0261x + 48.106 R2 = 0.7453 0 20 40 60 80 100 -600 -400 -200 0 200 400 600 800 1000 NLA (kg N/ha) Cu a cq u if er o ( m g /l) y = -0.4236x + 73.259 R2 = 0.7735 0 20 40 60 80 100 120 140 -100 -50 0 50 100 150 200 NLA (kg N/ha) C u a cq u ife ro (m g /l )

Figura 13: Relazione esistente tra l’azoto lisciviato ammissibile (NLA) e la concentrazione di nitrati rilevata in falda per l’area B (pianura alessandrina). Il parametro NLA è inversa-mente proporzionale alla vulnerabilità specifica ai nitrati.

Figure 13: Correlation between NLA (acceptable nitrogen leaching) and nitrate concen-tration in groundwater in area B. NLA is in inverse relation to nitrate vulnerability.

Figura 12: Relazione esistente tra l’azoto lisciviato ammissibile (NLA) e la concen-trazione di nitrati rilevata in falda per l’area A (pianura cuneese). Il parametro NLA è inversamente proporzionale alla vulnerabilità specifica ai nitrati.

Figure 12: Correlation between NLA (acceptable nitrogen leaching) and nitrate con-centration in groundwater in area A. NLA is in inverse relation to nitrate vulnerabi-lity.

fica risulterà bassa. L’Azoto Lisciviato Ammissibile può essere calcolato conoscendo i parametri portata unitaria, concentrazione di nitrati già presente in falda e infiltra-zione efficace.

Tale metodologia risulta in linea con le richieste del D.L. 152/2006, il quale tende alla definizione della vulne-rabilità specifica ai nitrati in funzione delle capacità di attenuazione del suolo, dell’insaturo e dell’acquifero.

In tale contesto risulta, quindi, un possibile strumento da utilizzare per studi a carattere previsionale in termini di gestione e salvaguardia delle risorse idriche.

È inoltre un metodo multidisciplinare che permette di riunire le componenti del sistema suolo/zona non satura al sistema acquifero; in questo modo identifica un sistema “gestione agronomica – inquinamento degli acquiferi

(causa - effetto)” utilizzabile a livello di programmazione dell’uso del territorio.

L’applicazione del metodo in due aree campione della pianura piemontese (settori di pianura cuneese e pianura alessandrina) ha dato buoni risultati. Infatti i grafici di correlazione tra i parametri NLA e concentrazione di ni-trati rilevata nei pozzi in falda superficiale presentano co-efficienti di correlazione R2 superiori a 0.74. Risulta quindi che in aree a elevati valori di NLA (e quindi bassa vulnerabilità specifica ai nitrati) si rilevano generalmente concentrazioni di nitrati in falda più bassi. Al contrario sono stati stimati valori di NLA bassi (e quindi una vul-nerabilità elevata) in aree in cui sono state rilevate elevate concentrazioni di nitrati.

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Caratterizzazione idrogeochimica e qualità delle acque di un acquifero

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