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Definizione dei valori del fondo naturale

Nel documento Giornale di Geologia Applicata Geology (pagine 130-135)

Al fine di ricavare un valore di fondo naturale di nichel nella zona in esame, sono stati impiegati metodi statistici ad una sola variabile. I valori analitici di nichel riscontra-ti, compresi tra 0 e 495 μg/l, sono stati suddivisi in classi di concentrazione con ampiezza pari a 10 μg/l partendo dal valore di 5 μg/l (limite di rilevabilità strumentale con la tecnica analitica utilizzata).

Dal diagramma della distribuzione delle diverse classi (Fig. 9), si può osservare come le maggiori frequenze si trovino comprese tra i 75 e i 95 μg/l.

Successivamente, è stato applicato il metodo di Lepel-tier (1969) col quale si rappresenta su un diagramma bi-logaritmico una curva che descrive l’andamento delle concentrazioni in funzione delle frequenze cumulate. Il metodo si basa sull’ipotesi che le concentrazioni degli elementi in traccia presenti naturalmente nelle matrici ambientali si dispongano secondo una curva normal-logaritmica; la presenza sul diagramma di un’interruzione di tale andamento, è indice di anomalie non imputabili a origine naturale.

Figura 7 – Distribuzione del nichel nelle acque sotterranee.

Figure 7 – Distribution of nickel in groundwater.

Figura 6 – Diagramma di Schoeller relativo ai campioni prelevati. In ordinata meq/L: in blu sono riportati i campioni delle acque sotterra-nee e in rosso i campioni delle acque apparte-nenti al reticolo idrografico.

Figure 6– Schoeller diagram of the samples of this study. Blue lines and dots represent meq/L of groundwater samples; red lines and dots represent the hydrographic network samples.

Figura 8 – Relazione del contenuto in nichel con la conducibilità elettrolitica.

Figure 8 – Relationship between Nickel content and electrolytic conductivity.

Figura 9 – Andamento delle classi di frequenza del contenuto in nichel.

Figure 9 - Nickel content frequency classes.

Dalla Fig. 10 si osserva come, applicando tale meto-do, il valore del fondo naturale nel caso di studio si attesti intorno ai 100 μg/l.

Il metodo di Lepeltier è stato anche applicato con l’interpretazione proposta da Bauer et alii, (1993, 1995); la quale prevede di rappresentare su un diagramma semi-logaritmico una curva che descrive l’andamento delle concentrazioni in funzione delle frequenze cumulate. Ri-spetto al metodo originale, gli autori identificano nei fles-si della curva le indicazioni riguardanti le diverse origini della specie in esame (Fig. 11); secondo l’interpretazione degli autori, i valori inferiori al primo flesso forniscono

l’indicazione del livello di fondo naturale mentre i valori superiori al secondo flesso indicano contenuti apporti di origine antropica. Per quanto concerne i valori compresi tra i due cambiamenti di pendenza, ad essi viene attribuita un’origine incerta.

Figura 10 – Definizione del livello di fondo naturale secondo il metodo di Lepeltier (1969).

Figure 10 – Definition of the natural background values ac-cording to Lepeltier method (1969).

Secondo questo approccio, i contenuti in nichel infe-riori a 85 μg/l darebbero indicazione del valore di fondo naturale, mentre valori superiori ai 150 μg/l indicazioni di

contenuti originati da fonti non naturali.

A verifica di questo risultato, sono stati utilizzati altre metodologie statistiche. Kunkel et alii, (2002), propone di utilizzare per la definizione del valore di fondo naturale il 90-percentile; in questo caso, si ottiene un valore pari a 113 μg/l. Si è infine eseguito un confronto con il metodo Box and Plot, nel quale vengono considerati i valori del I, II e III quartile; secondo la relazione:

Figura 11 – Definizione del livello di fondo naturale secondo il metodo Bauer et al. (1993, 1995). La freccia blu indica i valori di fondo naturale mentre la freccia rossa indica valori derivanti da cause antropiche.

Figure 11 – Definition of the natural background values accor-ding to Bauer et al. (1993, 1995). The blue arrow shows the "background values", whereas the red arrow shows the values influenced by anthropogenic causes.

in questo caso il valore calcolato è risultato pari a 158 μg/l.

Conclusioni

L’analisi dei risultati dei dati provenienti dalla Rete di Monitoraggio della Regione Piemonte mostra superamen-ti del valore di 20 μg/l di nichel in corrispondenza a circa il 10% del totale dei punti di prelievo; è questo il caso del conoide del F. Stura di Lanzo, in cui le elevate estensioni di corpi ultrabasici posti a monte giustificherebbero le elevate concentrazioni di nichel riscontrate nei campioni prelevati dalla falda superficiale.

La provenienza naturale del nichel sarebbe conferma-ta anche da un’analisi svolconferma-ta nella zona esaminaconferma-ta per in-dividuare eventuali attività impattanti.

L’applicazione di metodologie statistiche già utilizza-te in altri studi per la definizione del livello di fondo na-turale ha consentito di individuare un valore per il nichel che si attesta intorno a 90 μg/l. Valori più elevati di tale soglia potrebbero essere ricondotti ad attività antropiche, anche se, in ogni caso, la conferma di inquinamento “na-turale” deve essere provata da uno studio di dettaglio e dall’assenza di qualsiasi altro indicatore di inquinamento antropico.

La presenza dei quantitativi di nichel riscontrati rap-presenterebbe un grave problema all’uso potabile; tutta-via, i dati relativi alla falda profonda risultano confortanti in quanto i valori rilevati sono ampiamente sotto ai limiti di legge.

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