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Elaborazione ed interpretazione dei dati

Nel documento Giornale di Geologia Applicata Geology (pagine 193-196)

I dati raccolti dalla rete di monitoraggio, elaborati ed in-terpretati presso il Dipartimento di Scienze della Terra

dell’Università di Roma “La Sapienza”, sono stati utiliz-zati per la realizzazione di:

- carte piezometriche relative a ciascuna campagna di rilevamento;

- carte di conducibilità elettrica relative a ciascuna campagna e riferite a diverse profondità;

- diagrafie dei parametri chimico-fisici rilevati, relativi a ciascuna campagna di misura.

Questo tipo di rappresentazione dei dati consente di evidenziare, in tempi immediati, locali situazioni critiche o di particolare attenzione legate ad anomale interferenze fra acqua di intrusione marina e falda costiera.

Le elaborazioni e le interpretazioni proposte prendono in considerazione anche i risultati della revisione e dell’analisi dei dati preesistenti, raccolti nel periodo 1995 – 2005 direttamente dall’ENEA. Un primo confronto è stato fatto fra i valori medi annui dei livelli piezometrici, calcolati per il 2007 e il 2008, con quelli relativi all’intera serie di dati disponibili dal 1995. Il grafico di Figura 5 propone il confronto dei livelli medi annui della falda in tre piezometri della fascia costiera. I livelli piezometrici medi annui rilevati negli ultimi due anni corrispondono ai valori minimi del periodo di osservazione, essendo leg-germente inferiori a quelli del biennio 2002-2003. Questi minimi piezometrici, comunque a carattere temporaneo, sono da mettere in relazione con la scarsità di precipita-zioni degli anni immediatamente precedenti, come mo-strato dagli istogrammi relativi al 2001 e al 2006 – 2007, costruiti con i dati pluviometrici della stazione meteoro-logica di Castello, ubicata all’interno della Tenuta stessa. L’andamento medio annuo dei livelli piezometrici mostra una tendenza al progressivo abbassamento della falda nel tempo (linee tratteggiate), in accordo con un’attuale ed ormai prolungata situazione di generale riduzione della disponibilità della risorsa idrica rilevata in altri acquiferi dell’Italia centrale (Petitta, 2009).

Figura 5 - Livelli medi annui della falda e relative linee di tendenza in tre piezometri della fascia costiera e loro confronto con le precipitazioni annue; a) stazione pluviometrica di Castello; b) piezometro E2; c) piezometro E3; d) piezometro E8; e) linea di tendenza (E2); f) linea di tendenza (E3); linea di tendenza (E8). L’ubicazione dei piezometri è riportata in Figura 4.

Figure 5 - Yearly average groundwater levels and related trendlines of three piezometers in the coastal area, compared with rainfall; a) rainfall station of Castello; b) E2 piezometer; c) E3 piezometer; d) E8 piezometer; e) trendline (E2); f) trendline (E3); g) trendline (E8) . Location of the piezometers is shown in Figure 4.

Sono stati, inoltre, elaborati ed interpretati i dati regi-strati dalle sonde automatiche e archiviati nella banca dati dell’Osservatorio. La disponibilità di questi dati è stata di particolare aiuto per la ricostruzione dell’evoluzione tem-porale delle situazioni critiche individuate, che verranno descritte nei successivi paragrafi. I dati acquisiti dalle sonde in rilevamento continuo, infatti, vengono riportati in grafici in cui l’evoluzione di eventuali situazioni criti-che a diverse scale temporali (oraria, giornaliera, mensile,

ecc) risulta di immediata lettura e interpretazione.

Carte piezometriche

Sono state ricostruite le superfici piezometriche relative a ciascun rilievo freatimetrico eseguito rispettivamente nel settembre e novembre del 2007 e nei mesi di marzo, maggio, agosto e dicembre del 2008.

Figura 6 - Carte piezometriche relative alle campagne di rilievo freatimetrico; a) settembre 2007; b) novembre 2007; c) marzo 2008; d) maggio 2008; e) agosto 2008; f) dicembre 2008. Con il cerchio rosso è indicata la zona di depressione piezometrica di Ponte Fusano.

Figure 6 - Piezometric maps related to different surveys; a) September 2007; b) November 2007; c) March 2008; d) May 2008; e) August 2008; f) December 2008. Red circle shows piezometric depletion of Ponte Fusano.

L’andamento generale della piezometria (Figura 6) conferma quanto proposto da Bucci & Grillini (2001) e Busuoli et alii (2001) e sintetizzato nell’inquadramento idrogeologico. Si nota, infatti, la brusca variazione del gradiente, che a monte dell’isopieza 5 m assume valori medi del 10‰ e nella fascia costiera diminuisce fino ad un valore medio inferiore al 3‰. Alcune trascurabili dif-ferenze rilevabili localmente fra le due ricostruzioni della superficie piezometrica sono attribuibili all’assenza, nelle ricostruzioni precedenti, dei dati relativi ai piezometri E31, E32, E33, E34 e Ca1, perforati successivamente al 2001.

L’andamento dello spartiacque sotterraneo, corri-spondente all’alto strutturale del substrato impermeabile rappresentato in Figura 2, condiziona le principali diret-trici di flusso soprattutto verso sud e sud-est, mentre la componente di flusso diretta verso nord sembrerebbe tra-scurabile. In tutte le piezometrie riportate in Figura 6 è osservabile nel settore sud-occidentale uno spartiacque sotterraneo orientato NE-SW, particolarmente evidente nei mesi invernali e primaverili, che dividerebbe le diret-trici del deflusso sotterraneo nelle due componenti prin-cipali: la componente orientale drenante verso il delta del Tevere e la componente meridionale che trova il suo pun-to di recapipun-to nel mare.

Tutti i rilievi freatimetrici hanno messo in evidenza l’esistenza di una depressione piezometrica in località Ponte Fusano in corrispondenza del piezometro E35, al

confine occidentale della Tenuta (Figura 8). In questo piezometro è stata rilevata una stabile depressione com-presa fra quota - 1,01 m s.l.m. (agosto 2008) e - 0,50 m s.l.m. (maggio 2008). Le cause della depressione piezo-metrica potrebbero essere attribuite alla presenza di un impianto di prelievo di acque sotterranee, ubicato ad una distanza di circa 100 m ed utilizzato per l’irrigazione in-terna della Tenuta. Il punto di prelievo è costantemente monitorato da altri due piezometri, in cui l’abbassamento della piezometria risulterebbe meno evidente (- 0,26 m s.l.m. nell’agosto 2008; - 0,20 m s.l.m. nel settembre 2007).

Le superfici piezometriche relative ai diversi periodi dell’anno non mostrano escursioni stagionali del livello di falda apprezzabili alla scala della riproduzione carto-grafica.

L’escursione stagionale dei livelli piezometrici è ge-neralmente maggiore nei piezometri della fascia costiera, dove la differenza fra periodo estivo e primaverile è nell’ordine del metro con il massimo nei mesi di aprile-maggio e il minimo nei mesi di agosto-settembre (linee continue in Figura 7). Nell’entroterra l’escursione piezo-metrica stagionale è in genere inferiore a 20 cm, non evi-denziabile alla scala della Figura 7 (linee tratteggiate). Gli andamenti medi mensili dei livelli piezometrici rela-tivi al periodo 2007 – 2008, riportati nel grafico, confer-mano la tendenza generalizzata al progressivo abbassa-mento della falda, già evidenziata in Figura 5.

Figura 7 - Andamento medio mensile delle profondità dei livelli statici registrati dalle sonde automatiche; a) piezometro E4; b) piezometro E35; c) piezometro E1; d) piezometro F7; e) piezometro E32; f) piezometro E12; g) piezometro E7; h) piezometro E15. L’ubicazione dei piezometri è riportata in Figura 3.

Figure 7 - Monthly regime of depth of groundwater table recorded by automatic probes. a) E4 piezometer; b) E35 piezometer; c) E1 piezometer; d) F7 piezometer; e) E32 piezometer; f) E12 piezometer; g) E7 piezo-meter; h) E15 piezometer. Location is shown in Figure 3.

Nel documento Giornale di Geologia Applicata Geology (pagine 193-196)