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Articolazione professionalizzante di grande attualità

Nel documento Annuario 2015-2016 (pagine 41-43)

DAVIDE BAZZANELLA Docente di Biologia Vegetale, Ecologia Applicata e referente di Articolazione GAT

Conservazione, tutela, valorizzazione, organizzazione delle attività produt- tive: sono solo alcune delle parole chiave che un diplomato in Gestione Ambiente Territorio ha in mano per aprire le porte del suo futuro lavo- rativo. Saper tutelare e valorizzare una risorsa però non basta, bisogna saperla gestire. Ma cosa vuol dire ge- stire? Dei sinonimi possono essere amministrare, organizzare in manie- ra oculata.

Nella nostra scuola imparare a ge- stire un territorio vuol dire imparare ad usare in modo sostenibile le ri- sorse primarie che un determinato ambiente offre, al fine di soddisfare i bisogni delle popolazioni locali che vivono sul quel territorio.

Visto il contesto ambientale e pae- saggistico del Trentino all’Istituto Agrario di San Michele diventa natu- rale pensare all’articolazione G.A.T. come alla Gestione dell’ambiente e del territorio di montagna.

Il focus del corso è l’ambiente mon- tano nel quale si inseriscono tutte le attività del settore primario, dalla coltivazione agli allevamenti, dalla gestione dei boschi alla conserva- zione e valorizzazione dei prati e dei pascoli d’alta quota.

Il diplomato in Agraria, agroalimen- tare e agroindustrie nell’articolazio-

Prelievo di campioni in alveo

ne Gestione Ambiente Territorio ha le competenze trasversali delle altre articolazioni, ma in particolare valo- rizza le risorse naturali e agrarie con specifico riguardo alle produzioni a basso impatto ambientale e alle tecnologie orientate allo sviluppo sostenibile e alla salvaguardia delle risorse non riproducibili, facendo attenzione al processo di filiera e di certificazione della stessa.

Conosce gli aspetti e le caratteristi- che fondamentali del proprio terri- torio ed ha competenze in attività di gestione delle aree rurali marginali, in linea con la sua vocazionalità e conseguente corretta gestione. Utilizza strumenti e tecnologie in- novative finalizzate alla conoscenza, gestione e valorizzazione del territo- rio montano, con competenze speci- fiche nella lettura, interpretazione e redazione di carte tematiche di uso agricolo e forestale. Conosce ed ap- plica i principali strumenti normativi locali, finalizzati ad una corretta pia- nificazione delle aree agricole e fore- stali, con particolare riguardo ai re- gimi di vincolo posti sul territorio ed alla tutela delle aree protette. Col- labora alla gestione del paesaggio, a progetti di recupero ambientale delle aree degradate, e a interventi di ripristino, alla realizzazione di in- terventi di sistemazione idraulico-a- grarie e forestali.

Conosce i principi di una corretta trasformazione dei principali pro- dotti agro-alimentari, con particolare riguardo alla corretta gestione delle risorse e dei reflui.

Sa valorizzare le sinergie tra le attività agro-silvo-pastorali e le altre attività economiche dell’ambiente montano, nell’ottica della multifunzionalità. Per arrivare a sviluppare tali com- petenze è importante impostare la didattica su progetti di studio, di analisi di territori reali, sui quali svi- luppare delle idee gestionali soste-

Rilievi GPS su sentiero di campagna

nibili, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.

Il progetto di articolazione rappre- senta un’occasione per studiare un territorio e per formulare proposte d’intervento. Si sviluppa durante il pe- riodo del triennio e prevede obiettivi, metodi e risultati diversi per ciascuno anno scolastico.

Durante il terzo anno gli studenti ven- gono a contatto con il territorio scelto attraverso lo sviluppo di esperienze tecnico-scientifiche. Durante il quar- to anno si sviluppa la fase di studio approfondito del territorio. Vengono analizzati gli aspetti di carattere cli- matico-vegetazionale, amministrati- vo, si determina l’uso del suolo e si valuta la situazione socio-economica del territorio.

In questa fase sono previste diverse uscite di carattere tecnico. Durante il quinto anno si approfondiscono proposte di pianificazione e gestio- ne, attraverso l’intervento di esperti e tecnici in aula, ma anche con usci- te e visite tecniche. Si analizzano le specificità territoriali da valorizzare. Si sviluppano indagini dettagliate e tecniche relative ai possibili migliora- menti (colture, infrastrutture, ripristi- ni e ri-naturalizzazioni). Si individuano le risorse finanziare ed infine si redige una proposta pianificazione e gestio- ne da presentare gli amministratori locali.

Quest’anno le classi portano avanti il percorso di studio iniziato l’anno scor- so sul Col di Tenna, riportato per altro nell’annuario precedente nell’articolo

scritto da Franco Frisanco e intitolato

Lo studio del territorio, pane per i denti di quelli del GAT.

Altro progetto è invece nato da un ac- cordo di partenariato tra il Comune di Mezzolombardo e il Centro Istru- zione Formazione della FEM. L’am- ministrazione di Mezzolombardo ha proposto ai giovani ragazzi dell’artico- lazione di pensare ad un progetto di riqualificazione ambientale dell’alveo del torrente Noce e della zona Piani. Sicuramente una bella palestra di stu- dio per discutere in maniera interdi- sciplinare degli aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici. Per sviluppare questo tipo di didattica progettuale diventa importante avva- lersi della consulenza di esperti ester- ni quali ricercatori del C.R.I., tecnici del C.T.T. e dei Servizi Provinciali, ma anche liberi professionisti, tutte figu- re professionali in grado, oltre che di apportare conoscenze e consigli utili, di essere anche un buon esempio di orientamento per i ragazzi che si tro- vano in questo modo a confrontarsi con il mondo esterno alla scuola, in quello che la normativa riporta come “Alternanza scuola-lavoro”.

Il diplomato in Agraria - articolazione GAT - può dunque spendersi bene nel mondo del lavoro e in percorsi di alta formazione o può proseguire gli studi universitari. Qualunque sia la scelta, la figura professionale risulterà sicu- ramente preparata e di grande attua- lità.

Nel documento Annuario 2015-2016 (pagine 41-43)