Come accennato in precedenza, prima di occuparmi dell’ analisi economica della criminalità e in particolar modo del fenomeno sull’usura, devo fare un passo indietro e spiegare che cos'è l’asimmetria informativa.
L’analisi competitiva convenzionale ritiene che nel mercato ogni operatore sia piccolo rispetto al mercato stesso e che questo prenda il prezzo come dato, quindi non è in grado di influenzarlo.
Per spiegare bene l’asimmetria informativa prenderemo in considerazione un articolo di Akerlof del 1970 dove, facendo riferimento al mercato delle macchine usate, questi spiega come in un mercato non ci sia un’informazione perfetta, in quanto acquirente e venditore non possiedono gli stessi criteri di valutazione: il venditore conosce perfettamente i difetti della propria auto, mentre l’acquirente può avere solo le informazioni che riceve dal venditore, il quale potrebbe anche omettere la verità per chiedere un prezzo più alto dell’effettivo valore. Se il bene fosse omogeneo si stabilirebbe un unico prezzo di mercato, poiché non è così si stabilisce un prezzo medio,in questo modo il venditore, che sa di possedere una buona auto, rifiuta il prezzo di mercato che è più basso di quello che si avrebbe con un’informazione uguale per tutti e decide di vendere tramite un meccanico di fiducia o un concessionario d’auto usate. Questo è il fenomeno della selezione avversa, che ha come conseguenza l’uscita dal mercato delle auto migliori,la stessa situazione la ritroviamo nel mercato del credito, nel quale ci sono da un lato gli enti creditizi e dall’altro le imprese.
Le banche offrono credito ad un determinato tasso d’interesse, le imprese si rivolgono alle banche per ottenere i finanziamenti necessari per lo svolgimento della loro attività. Se non ci fosse asimmetria informativa la banca distinguerebbe i progetti rischiosi da quelli non rischiosi e offrirebbe contratti diversi a secondo del tipo di imprenditori. In realtà questi due soggetti non hanno le stesse informazioni, infatti l’ente creditizio non conosce esattamente la rischiosità dell’affidato, di conseguenza potrebbe richiedere un tasso troppo alto alle imprese che sanno di avere un’attività non rischiosa e provocarne così l’uscita dal mercato per concedere finanziamenti ai progetti più
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rischiosi. L’asimmetria informativa si manifesta ex-ante, attraverso l’informazione nascosta ed ex-post, con il fenomeno dell’azione nascosta.
Quindi una delle caratteristiche principali delle situazioni in cui c’è asimmetria informativa è che c’è interdipendenza tra le utilità delle parti coinvolte nello scambio, cosa che non succede nell’analisi convenzionale, dove ogni operatore ha un’utilità indipendente da quella degli altri, in questa situazione la teoria tradizionale dei mercati di concorrenza perfetta non porta a soluzioni efficienti e sarà quindi necessario, al fine di trovare soluzioni più efficaci, ricorrere ad altri metodi di analisi, uno dei quali è la teoria dei contratti52.
C’è invece asimmetria informativa quando le due parti coinvolte non hanno la stessa informazione, questo è un problema molto frequente nel mercato del credito, dove si riscontrano un finanziatore e un agente non informato e dove chi richiede il credito è proprio quest’ultimo,ciò accade nei mercati finanziari come in altri tipi di mercati,che si parli del mercato del lavoro come quello dei beni.
Si riscontra l’asimmetria informativa in due casi principali: informazione nascosta e azione nascosta.
Si ha informazione nascosta quando prima dello scambio una delle parti ha più informazione dell’altra sull’oggetto dello scambio. Questa è una situazione tipica del mercato del credito, dove anche nell’ambito di una stessa categoria di rischio alcuni di coloro che richiedono credito hanno progetti più sicuri e altri hanno progetti più rischiosi; solitamente le banche, o più in generale colui che può finanziare il progetto, non sono in grado di valutarne il grado di rischiosità.
Per questo motivo se venisse offerto, come avviene nei mercati concorrenziali impersonali, un tasso d’interesse uguale per tutti che andasse a coprire il rischio medio, il contratto sarebbe più appetibile per i richiedenti che hanno un progetto più rischioso e meno per gli altri.
I richiedenti con progetti meno azzardati potrebbero essere indotti ad abbandonare il mercato per non dover pagare un tasso d’interesse che non è commisurato alla propria
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Nella teoria dei contratti si utilizza il metodo dell’ottimizzazione vincolata nel tener conto della distribuzione dell’informazione, anziché il metodo dell’ equilibrio tra domanda ed offerta. Si trova quindi
rischiosità, se ciò avvenisse, sul mercato resterebbero solo i richiedenti più avventati e il mercato finirebbe per sparire.
È necessario dunque trovare dei meccanismi che rendano possibile portare alla luce l’informazione nascosta, i richiedenti più sicuri dovrebbero trovare il modo di segnalare la propria situazione finanziaria per ottenere dalla banca prestiti a condizioni più vantaggiose rispetto a quanti chiedono un prestito senza fornire valide garanzie. Ciò può avvenire mediante un contratto di credito che specifichi maggiori requisiti oltre al tasso d’interesse ( per esempio una garanzia reale da depositare),perché diversamente è difficile che questi sia in grado di portare alla luce la diversa natura della sua richiesta. Si ha un’azione nascosta quando dopo che è stato effettuato lo scambio, una delle parti non ha la possibilità di controllare, senza costi, l’operato dell’altra.
Questo avviene quando, il debitore che ha ottenuto il credito, ha l’opportunità di eseguire più progetti con differenti gradi di rischiosità ed il creditore invece, non ha la possibilità di controllare, senza sostenere ulteriori costi, quale progetto viene scelto e qual è il risultato ottenuto (quanto ha reso l’investimento), inoltre il creditore in questa circostanza non è nemmeno in grado di sincerarsi che il debitore faccia tutti gli sforzi necessari per ottenere che il progetto abbia successo.
In questo caso è necessario che la banca offra un contratto che incentivi il debitore ad evitare una condotta sleale e a comportarsi nel modo migliore per il debitore.
Nel constatare le dinamiche dell’ informazione nascosta risulta chiaro come questi mercati abbiano caratteristiche che li differenziano dai mercati tradizionali.
1. Nei mercati con asimmetria informativa non vengono scambiati beni omogenei ( il credito erogato ad un debitore rischioso non è lo stesso bene del credito erogato ad un debitore sicuro), quindi si stabilisce un unico prezzo che non è in grado di rappresentare tutta l’informazione necessaria: non sempre i prezzi sono in grado di segnalare la qualità.
2. Le utilità dei partecipanti allo scambio sono interdipendenti, cioè se aumenta l’utilità del debitore diminuisce l’utilità del creditore e viceversa.
3. Una delle conseguenze è che si crea un meccanismo di aggiustamento basato su prezzi che si muovono per poter portare in equilibrio domanda e offerta e che non può funzionare: è necessario utilizzare un metodo diverso per trovare
l’equilibrio. Questo metodo è la teoria dei contratti che prende in considerazione il rapporto bilaterale.
4. E’ necessario infine,ridefinire il concetto di equilibrio e non è detto che l’equilibrio sia caratterizzato da uguaglianza tra domanda e offerta.
In questo diverso contesto metodologico è possibile riuscire a risolvere alcuni dei problemi legati all’informazione che si riscontrano nel mercato del credito e in particolare un problema ad essi frequentemente associato, che non dipende dall’informazione ma dall’efficacia con cui sono tutelati i diritti di proprietà:
• scoprire quali sono i debitori più rischiosi e quelli meno;
• monitorare i comportamenti del debitore nella scelta e nella conduzione del progetto;
• controllare il risultato finale del progetto;
• trovare il modo di costringere il debitore a restituire il prestito nel caso che il sistema legale non sia in grado di farlo in maniera efficiente.
Il fatto di non conoscere le caratteristiche di chi si trova di fronte (informazione nascosta) o le azioni che può fare(azione nascosta) crea una situazione di incertezza riguardo al risultato di uno scambio. Se il compratore acquista un’automobile di buona qualità avrà un’utilità maggiore se l’impresa sceglie il progetto meno rischioso,questo crea dubbi a chi deve decidere,perché si dovrà tener conto di quale sia la miglior azione possibile.
Per prendere una decisione è necessario conoscere: ¾ quali sono i possibili risultati
¾ che probabilità di verificarsi hanno
¾ quale è il proprio obiettivo ( profitto, utilità, scopi sociali, ecc…) ¾ quali sono gli altri elementi che possono influire sul risultato
¾ quale è l’obiettivo atteso( profitto atteso, utilità attesa, riduzione della povertà attesa, ecc.),in quanto è in base a questo che la decisione deve essere presa, essendoci incertezza.
Nei mercati creditizi che presentano forte asimmetria informativa le banche rischiano molto, inoltre se vanno via tutte le imprese meno pericolose si formano sul mercato tassi
rischiose,come conseguenza non vengono presi in considerazione i progetti d’investimento delle imprese meno azzardate che invece sarebbero profittevoli se fosse possibile ottenere l’informazione.
Per ridurre il rischio la banca può ricorrere a contratti diversi, per esempio può richiedere una garanzia reale.
Nell’azione nascosta e nel caso di un contratto basato solo sul tasso d’interesse, la banca può spingere l’impresa a realizzare il progetto meno avventato,invece se il contratto prevede anche una garanzia, l’impresa parteciperà all’incognita e quindi sarà più interessata a mettere in pratica un progetto meno rischioso.
E’ con il meccanismo della garanzia che le banche commerciali dei paesi industrializzati controllano il rischio dei propri prestiti.
Il fenomeno dell’informazione nascosta si manifesta ex-ante, cioè prima che la banca decida di affidare il prestito ad un imprenditore piuttosto che un altro,nel momento in cui un soggetto richiede credito alla banca, questa non conosce la situazione dell’affidato53, quindi potrebbe finanziare l’imprenditore con il progetto più rischioso. La banca presta e chiede all’impresa di depositare una garanzia reale ( immobili, titoli parte dello stipendio, ecc.),in caso di successo l’impresa restituisce il capitale più gli interessi, in caso di insuccesso l’impresa perde la garanzia.
Con il deposito della garanzia,le due imprese partecipano al rischio, ma se non le venisse restituito l’intero prestito con interessi, riceverebbe comunque qualcosa, cioè la garanzia.
Concludendo possiamo dire che:
1. nel caso di informazione nascosta
- il tasso di interesse svolge due funzioni per l’impresa: a. è il costo del debito
b. quando aumenta troppo l’impresa non ha più convenienza a chiedere il prestito ed esce dal mercato; le imprese meno rischiose escono dal mercato per tassi più bassi delle imprese più rischiose (selezione avversa).
- Nel caso di azione nascosta
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Questo avviene in generale. Nei casi particolari, come le banche che operano in ambito locale, il fenomeno dell’informazione nascosta può essere ridotto grazie al rapporto più stretto che si crea tra la banca e i clienti del paese dove essa opera , in questa sede ci limitiamo ad analizzare il caso generale.
a) il tasso d’interesse svolge due funzioni per l’impresa: I. è il costo del debito;
II. quando aumenta troppo spinge l’impresa ad effettuare l’investimento più rischioso(incentivo).
- Poiché il tasso d’interesse svolge le funzioni descritte nei punti precedenti, non sempre può svolgere la funzione di portare in equilibrio il mercato, come avviene per qualsiasi prezzo, per esempio se c’è eccesso di domanda sull’offerta in un mercato qualsiasi, il prezzo aumenta facendo diminuire la domanda e aumenta l’offerta finché non si raggiunge l’equilibrio tra domanda e offerta. Ciò non sempre è possibile nel mercato del credito, perché abbiamo visto che se il tasso d’interesse sale troppo determina effetti negativi per la banca ( rimangono sul mercato solo le imprese più rischiose oppure l’impresa sceglie il progetto più rischioso); quindi nel caso si verifichi eccesso di domanda, non essendoci un meccanismo di mercato che tende a riequilibrare la domanda e l’offerta, alcuni di coloro che domandano resteranno insoddisfatti, cioè non riceveranno credito.
Per ridurre il rischio associato all’impossibilità di distinguere i clienti più rischiosi da quelli meno rischiosi o di controllare il progetto che il debitore sceglie, la banca deve ricorrere a contratti che prevedono altre condizioni, oltre al tasso d’interesse,il deposito di garanzie potrebbe essere una delle soluzioni.
3.3 : Usura
Un fenomeno molto importante causato dall’asimmetria informativa è l’usura. Il riciclaggio e l’usura sono legati fra di loro per due motivi:
¾ L’organizzazione criminale in genere utilizza i fondi da riciclare per emettere il credito.
¾ A causa dei tassi elevati il debitore non riuscirà a rimborsare il prestito, l’usuraio potrà appropriarsi della garanzia, che è il vero obiettivo dell’organizzazione e potrà usarla a scopo di riciclaggio, soprattutto se si tratta di un’azienda.
I soggetti che si rivolgono agli usurai sono solitamente quelli rifiutati dalla banca. Il razionamento può avvenire verso soggetti meritevoli a causa di carenze informative, in questo caso si verifica un vero e proprio fallimento del mercato e questi soggetti sono meritevoli di tutela. Il fenomeno può investire anche soggetti immeritevoli ma bisognosi, in questo caso la banca nega il credito perché il progetto non promette buoni risultati, ma anche questi soggetti devono essere tutelati perché avendo bisogno di liquidità, potrebbero rivolgersi agli usurai.
La terza categoria è quella dei soggetti immeritevoli e non bisognosi che non meritano tutela; infine ci sono i soggetti opportunistici, che entrano in contatto con gli usurai sulla base di valutazioni legate alla convenienza globale del prestito, quali ad esempio la flessibilità della concessione e dell’erogazione e le garanzie non accettate dai creditori legali.
L’obiettivo degli usurai è diverso da quello delle banche,infatti mentre queste disegnano il contratto in modo da massimizzare le probabilità di rientro del prestito, trovando costoso il trasferimento della garanzia, l’usuraio al contrario non è interessato alla restituzione della somma ma mira a determinare situazioni non auspicabili economicamente e socialmente per appropriarsi della garanzia.
La garanzia ha un valore diverso per il banchiere e per l’usuraio. Nel caso della banca può essere uno strumento di segnalazione della qualità del debitore, garanzie più alte riflettono progetti di investimento migliori. Per l’usuraio la garanzia è invece l’effettivo oggetto di interesse, perché questa può essere utilizzata per compiere altri reati, come il riciclaggio, soprattutto di una società.
Le piccole e medie imprese sono soggette facilmente all’usura per vari motivi,sono infatti caratterizzate da sottocapitalizzazione, cioè da minore disponibilità finanziaria e inoltre generalmente l’imprenditore non utilizza strumenti di pianificazione ma si serve di metodi di valutazione poco efficienti,sottostimando la quantità di capitale necessario allo svolgimento dell’attività.
Un altro problema è l’elevato grado di asimmetria informativa tra l’imprenditore e il creditore,in questo caso le piccole imprese hanno meno disponibilità di beni immobili da dare come garanzia, sono inferiori rispetto ad una grande impresa e quindi neanche la garanzia può ridurre sensibilmente l’asimmetria informativa. Altrettanto preoccupante inoltre, è l’indeterminatezza del confine tra costi ed investimenti, ad esempio i costi necessari per partecipare ad una fiera sono investimenti, ma non vengono presi in considerazione nel determinare la capacità di credito dell’impresa.
Il razionamento di questi soggetti può essere dovuto a fattori endogeni ed esogeni: i primi sono interni alla banca, la quale non accetta un tasso di interesse troppo alto perché in questo modo aumenta il rischio e di conseguenza diminuisce il ricavo atteso; in questi casi il tasso che massimizza i ricavi della banca può implicare la presenza del razionamento.
I fattori esogeni invece sono determinati dall’ambiente nel quale opera la banca e l’impresa debitrice , ad esempio la presenza di massimali ai tassi d’interesse, previsti per legge, si traduce nell’impossibilità per i soggetti più rischiosi , disposti ad accettare tassi più alti, di ottenere finanziamenti; un altro fattore può essere il limitato effetto delle azioni legali in caso si insolvenza del debitore.
Le piccole imprese che vengono razionate dalle banche e sono in difficoltà economica sarebbero disposte a pagare qualsiasi prezzo per ottenere nuova liquidità, quindi si rivolgono agli usurai quando ormai la situazione è già grave, peggiorandola ulteriormente.
Delle soluzioni possibili per evitare questi eventi sono i contratti di prestito assistiti da convenants54, cioè da clausole capaci di vincolare il comportamento del debitore in
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Il convenants è una clausola contrattuale tipica dei contratti di credito a medio/lungo termine che generalmente riconosce il diritto all’ente finanziatore di rinegoziare o revocare il credito( clausola risolutiva espressa ex. Art.1456 cc.), qualora le soluzioni contenenti in tali clausole vengono violate. L’utilizzo delle convenants creditizi rappresenta una innovazione che consente efficacemente di superare
momenti critici della vita del prestito( ad esempio limiti alla distribuzione degli utili), si tratta di un contratto di assicurazione a formazione progressiva preordinato a coprire il rischio rappresentato dall’inadempimento di impegni assunti. Il convents non è una garanzia ma può definirsi come uno strumento di gestione dinamica del rischio, ed è sostanzialmente una clausola di salvaguardia della situazione contrattuale sia nell’ottica delle banche che in quella del cliente finanziato; oltre a questo ci sono gli stretch lenders , che sono operatori che sanno trattare la domanda di finanziamento dei soggetti ad alto rischio tramite una più approfondita ricerca di informazioni, l’utilizzo di strumenti di finanziamenti appropriati e l’impiego di specifiche tecniche di gestione dei rischi. Una delle forme usate è l’equity kickers55, che lega la redditività dei crediti concessi alle sorti dell’impresa finanziaria.
Oltre alle imprese possono essere vittime dell’usura anche le famiglie. Si parla di sovraindebitamento quando la situazione di indebitamento diventa insostenibile a causa dei debiti che non possono essere estinti né con il reddito corrente,né con la liquidazione del patrimonio disponibile .
Esiste un sovraindebitamento attivo e uno passivo, il primo si ha quando non si valuta bene l’entità degli impegni presi e si tende a spendere troppo,mentre il secondo si verifica nel caso che il soggetto è attento alle proprie spese ma a causa di fattori
Tre sono le spiegazioni proposte in letteratura per l’esistenza dei convant: ¾ risolvono il conflitto di interesse tra azionisti e obbligazionisti; ¾ sono utilizzate come strumento di politica aziendale
¾ servono ai fini di monitorino da parte delle banche.
L’introduzione del nuovo regolamento sul capitale delle banche, noto anche con il nome di Basilea 2 (Basel Committee on Banking Supervision, 2005a) ha modificato in maniera sensibile le procedure per il calcolo dei requisiti patrimoniali delle banche a fronte del rischio di credito. I convent, sia nel documenti ufficiali sia in alcuni documenti più specifici hanno un impatto nella stima dell’esposizione al momento del default e, di conseguenza, sulla perdita attesa dell’operazione. Nel documento ufficiale come nelle recenti istruzioni di vigilanza emanate dalla Banca D’Italia, l’effettiva stima dell’apporto dei convenant al calcolo della EAD, viene lasciato alle singole banche, prevedendo solo alcune caratteristiche oggettive riguardo all’efficacia dei singoli convenant e alla struttura organizzativa di controllo.
Il modello di prezzo dei covenant bancari proposti è costruiti con una struttura a due periodi. Due sono gli attori nel processo decisionali: una banca e un’impresa che deve finanziare un progetto di investimento di durata biennale. Al tempo zero la banca deve decidere se offrire all’impresa un finanziamento standard o un finanziamento con covenant, l’impresa ha la possibilità di rispettare il covenant con specifiche politiche aziendali, o di violarlo. In questo caso la banca dovrà decidere se rinviare la violazione, o richiedere il rimborso anticipato del prestito
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Equità Kicker: Nel settore delle operazioni di finanziamento immobiliare, offerta di una partecipazione ai mezzi propri di un’operazione che prevede l’assunzione di debito, con il beneficio di un flusso di cassa positivo alla fine dell’investimento. Più semplicemente un “kicker” è un diritto, garanzia o altri incentivi aggiunti agli strumenti di debito, in modo da renderli per i potenziali creditori. Equity Kicher offrono proprietà, in cambio di un prestito o di un altro strumento di debito.
imprevedibili ed indipendenti dalla sua volontà si trova in difficoltà economica. Le famiglie che si trovano in tale situazione sono dei possibili clienti degli usurai.