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2. Dall’oppressione alla libertà: la nascita e lo sviluppo della tongzhi e ku’er

2.4 Tongxinglian, tongzhi, guaitai, ku‟er: identità plurali in cerca di definizione

2.5.1 Attivismo, politica e editoria a Taiwan negli ultimi decenni del secolo

suoi primi passi all‘inizio degli anni Novanta del secolo scorso. Come già sottolineato precedentemente, è solo dopo l‘abolizione della legge marziale e il ripristino di alcune delle libertà fondamentali,che con il suo implemento erano state sottratte, che gruppi minoritari, fra i quali quello gay e lesbico, possono costituirsi e lottare per la liberazione e la riscossione dei diritti umani inalienabili.

Nel 1990 viene fondata la prima associazione gay e lesbica taiwanese dal nome

Women zhijian 我们之间 (Fra di noi), in parallelo all‘associazione gemella Entre Nous

francese. Qualche anno dopo, nel 1994, alla National Taiwan University (Guoli Taiwan

Daxue 国立台湾大学) viene fondato il primo club lesbico, chiamato Lambda. L‘anno

successivo, nel 1995 un gruppo di accademici fonda alla National Central University (Guoli Zhongyang Daxue 国立中央大学) il primo centro a Taiwan per gli studi sulla sessualità e sul genere: xingbie yanjiushi 性别研究室. Nel 2000, viene poi fondata la prima organizzazione non-governativa taiwanese che riunisce le persone transgender. Il nome dell‘organizzazione è Taiwan TG Butterfly Garden. Nel 2003 è stato infine organizzato il primo pride parade di larga scala fra tutti i paesi sinofoni.

L‘attivismo taiwanese, fin dai suoi primi anni di attività, si è distinto particolarmente per la localizzazione di trend e fenomeni mondiali con elementi caratteristici della cultura e tradizione taiwanese. Uno degli ambiti in cui teorizzazioni e saperi formatisi altrove vengono rivisitati e applicati diversamente nel contesto taiwanese è strettamente connesso all‘attivismo per la liberazione omosessuale. Il primo degli elementi, come notato da Martin, è quello della maschera, mentre il secondo è quello del coming out96, fortemente invogliato da parte dei movimenti di liberazione

96 L‘espressione coming out è oggi l‘espressione più diffusa per indicare l‘azione attraverso cui il soggetto dichiara apertamente il proprio orientamento sessuale diverso o la propria identità di genere diversa rispetto a quelli della maggioranza. Il termine è un‘abbreviazione dell‘espressione coming out of the closet, con la quale si indica appunto l‘azione di uscire dal ―cassetto‖, di uscire allo scoperto e vivere apertamente il proprio orientamento sessuale diverso

omosessuale come pratica liberatoria e di affermazione identitaria.

Per quanto riguarda la maschera, come testimoniato nelle due foto sottostanti, i movimenti di liberazione omosessuale hanno adottato nel caso di dimostrazioni pubbliche l‘utilizzo della maschera come simbolo e mezzo di critica al sistema socio- culturale che spinge l‘individuo omosessuale in una perenne alternanza fra yin 隐 (occultamento), richiesto dalla società e dall‘integrità dei valori confuciani e xian 现 (palesamento), richiesto invece dai movimenti per i diritti e l‘emancipazione degli omosessuali. La maschera diviene dunque nella cultura taiwanese un forte simbolo di aggregazione e indice di appartenenza alla comunità LGBT e specialmente a quella lesbica97. La prima foto riportata sotto raffigura attiviste lesbiche mascherate alla marcia organizzata per celebrare il giorno della donna nel 1996. Nel cartello che espongono si legge: ―Proteggete i diritti dei tongxinglian‖. La seconda immagine invece è stata scattata all‘incontro fra attiviste del gruppo Tongzhi Space Alliance e il governo di Taipei lo stesso anno.

Immagine 1. Attiviste tongxinglian mascherate alla marcia per la celebrazione del giorno

e/o la propria identità di genere diversa. In Italia, l‘espressione coming out viene sovente erroneamente confusa e scambiata con il termine outing. Con il termine outing si indica lo svelamento dell‘orientamento sessuale o dell‘identità di genere da parte di terzi, senza che il soggetto interessato abbia espresso apertamente la propria intenzione a farlo.

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―The debate might be summarized as a clash between the view that the appropriation of the mask can aid in establishing a specifically tongzhi subjectivity through a strategic queering of the symbol of tongzhi oppression, and the opposing view that the taking-on of the mask in fact shores up the social order which requires that ‗homosexuals‘outwardly play the part of ‗straigth‘subjects‖. Fran MARTIN, Situating Sexualities…, cit., p. 191.

della donna, Taipei, 199698.

Immagine 2. Attiviste tongxinglian mascherate del gruppo Tongzhi Space Alliance

prendono parte ad un incontro con il governo di della città di Taipei, 1996.

Per quanto riguarda invece il concetto di coming out, la terminologia utilizzata a Taiwan è anch‘essa fortemente connessa con la contrapposizione fra occultamento- palesamento, yin-xian esplicitati sopra. Alla traduzione semantica del concetto di

coming out of the closet, chugui 出柜 (―uscire dal cassetto‖), è stata affiancata una

nuova espressione, emblema di localizzazione di un concetto estraneo. Il concetto che viene utilizzato a Taiwan per indicare il coming out è xianshen 现身 (―svelare il corpo‖), uno svelamento del proprio corpo che diventa non solo mezzo attraverso il quale ci si presenta agli altri, ma diventa anche e soprattutto mezzo attraverso il quale ci si autorappresenta99.

Oltre l‘attivismo politico che negli anni Novanta ha cambiato le sorti della comunità LGBT a Taiwan, il mondo dell‘editoria ha contribuito notevolmente alla diffusione di tematiche relative all‘orientamento sessuale e al genere. Il primo giornale a

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Entrambe le foto sono state scansionate da: Fran MARTIN, Situating Sexualities…, p.192. 99

―This contemporary Taiwan Mandarin term implies the general manifestation of a tongxinglian presence within culture, rather than only individual avowals of tongzhi identiy. Xianshen foregrounds the fact that the means by which tongxinglian presents itself or becomes visible within culture is also the means of its representation‖. Fran MARTIN, Situating Sexualities…, cit., p.188.

tematica LGBT ad essere fondato è Aibao 爱报 nel 1993. A questa prima pubblicazione si affiancano presto i magazines G&L (Gay and Lesbian), nel 1996, e Together, due anni dopo. Inoltre, a partire dal 1994, l‘organizzazione Women zhijian pubblica mensilmente la propria newsletter dal titolo Nüpengyou (Girlfriend). Infine, nel 1995 viene fondata la Gay Sunshine Press (kaixin yangguang 开心阳光), la prima e sola casa editrice taiwanese che si occupa di pubblicare letteratura tongzhi e ku‟er taiwanese, mentre nel 1999 viene aperta a Taipei la prima libreria gay e lesbica.