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Attività di external auditor presso organismi internazionali e cooperazione tra le

Nel documento C ORTE CONTI (pagine 38-41)

Sul piano internazionale la Sezione di controllo per gli affari comunitari ed internazionali ha svolto, in virtù del mandato quadriennale assegnato nel 2011 e rinnovato nel 2015, l’attività di controllo dell’International Telecommunication Union (ITU), che è una delle Agenzie specializzate del sistema delle Nazioni Unite, rilasciando la certificazione relativa alla correttezza dei rendiconti dell’anno 2015.

La Sezione ha, al riguardo, analizzato la complessa organizzazione dell’ITU, caratterizzata da più sedi in ciascun continente e da funzioni differenti (svolte da divisioni dotate di parziale autonomia), che riguardano, tra l’altro, l’attribuzione delle frequenze radiofoniche e dei prefissi nazionali, la promozione dello sviluppo delle telecomunicazioni in Paesi meno avanzati e la fissazione degli standard nel settore.

Oltre al rilascio della certificazione (deliberazione n. 11/2016, approvata nell’adu-nanza del 4 luglio 2016), la Sezione ha valutato la performance dell’ITU sotto l’aspetto della sana gestione finanziaria, senza trascurare i risvolti del rispetto formale e sostanziale dei principi che devono guidare l’Organizzazione nel quadro della più generale missione delle Nazioni Unite.

È stata, altresì, presentata al Consiglio, come richiesto con risoluzione della Conferenza dei Plenipotenziari, la relazione sul principale evento annuale dell’ITU, denominato “ITU Telecom World” (ITW) (deliberazione n. 9/2016, approvata in data 27 giugno 2016).

Con deliberazione 6/2016 (approvata nell’adunanza del 27 giugno 2016) è stata anche effettuata la certificazione dei progetti finanziati da United Nations Development Programme (UNDP) gestiti dall’ITU per l’anno finanziario 2015.

Oltre a rinnovare le medesime attività con riferimento all’esercizio finanziario 2016 e all’ITW Bangkok 2016, la Sezione effettuerà nel 2017 ulteriori audit su aspetti gestionali specifici, fra i quali i sistemi informatici dell’ITU.

Nell’anno 2016 la Sezione ha proseguito il mandato di external auditor dell’International Civil Aviation Organization (ICAO), certificandone il bilancio per il 2015. La relativa relazione di controllo (long-form report) è stata approvata con

deliberazione della Sezione n. 12 depositata il 4 luglio 2016.

L’ICAO, creata nel 1944, in quanto agenzia specializzata delle Nazioni Unite, ha il compito di promuovere lo sviluppo ordinato e sicuro dell’aviazione civile nel mondo intero. Ad essa aderiscono 191 Paesi, tra cui l’Italia. Essa opera attraverso una sede centrale, situata a Montreal, e sette sedi regionali (collocate in posizioni strategiche per gli interventi correlati all’aviazione civile nel mondo), privilegiando le zone in cui è necessario un maggiore intervento per l’adeguamento dell’aviazione civile agli standard di sicurezza (ben 4 sedi, infatti, hanno competenza sul continente africano).

Nel mandato della Corte dei conti è previsto anche il controllo di tutte le sedi regionali. Nel 2016 è stato completato quello della sede di Parigi – EURNAT (Neuilly- Sur-Seine) competente per l’Europa, il Nord-Atlantico, Israele e la fascia Africana del Magreb (Algeria, Tunisia e Marocco).

Nel 2016, oltre alla certificazione del bilancio e al controllo sugli Uffici regionali, il team ha anche concluso due “audit di performance” sul fondo per l’assistenza sanitaria per i dipendenti e pensionati dell’ICAO e un altro relativo all’applicazione degli indicatori di performance stabiliti con il business plan dell’Organizzazione, (approvato con deliberazione n. 3 del 1° aprile 2016).

Al termine del primo mandato, ed in previsione della scadenza del primo triennio, l’Assemblea Generale dell’Organizzazione ha approvato il rinnovo dello stesso per un secondo triennio, fino al 2019.

Con questo ulteriore incarico la Corte dei conti rafforza la propria presenza nell’ambito del controllo di organizzazioni internazionali del sistema delle Nazioni Unite e contribuisce anche al monitoraggio dell’impiego più efficace ed efficiente dei contributi a tali organizzazioni erogati dagli Stati membri (tra cui l’Italia), per il perseguimento degli obiettivi statutari.

Per quanto riguarda le attività programmate per il 2017 sull’Organizzazione, la Sezione ha già inviato il piano di audit al Segretario Generale. Esso prevede, oltre all’attività principale di audit finanziario sul bilancio ai fini della certificazione, anche l’audit di due uffici regionali e la realizzazione di due audit di performance.

Si rileva, per quanto riguarda l’audit finanziario, che l’entrata in vigore, per i bilanci che riguardano periodi che terminano dopo il 15 dicembre 2016, dell’aggiornamento dell’ISA 700 (e conseguentemente dell’ISSAI 1700) comporterà modificazioni sostanziali nella stesura dei rapporti di audit sulla certificazione dei blanci.

La Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali ha avviato, altresì, le attività del mandato triennale (2015-2017) di external auditor dell’ “International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology” (ICGEB).

Si tratta di una Organizzazione internazionale con sede a Trieste, e unità distaccate a New Delhi e Capetown, che opera dal 1987 con l’obiettivo di offrire, soprattutto agli scienziati dei paesi in via di sviluppo, un centro di eccellenza per la ricerca e la formazione nel campo della biologia molecolare e delle biotecnologie. La certificazione del bilancio 2016 è stata approvata dalla Sezione con deliberazione n. 7 del 6 maggio 2016. Essa rappresenta la prima certificazione il cui bilancio è stato realizzato in conformità ai principi contabili internazionali (IPSAS).

L’Organizzazione, inoltre, gestisce alcuni progetti di ricerca finanziati dalla “South Africa National Research Foundation” (NRF); la Sezione, nella sua veste di external auditor, ha provveduto a certificare anche il bilancio di tali progetti. La relazione di controllo è stata approvata con deliberazione n. 2 del 4 marzo 2016.

L’ICGEB ha dato attuazione a un sistema contabile regolato dagli IPSAS e il bilancio 2015 può considerarsi la prima sperimentazione. La Sezione, oltre all’attività propria di external auditor, ha svolto, in questo periodo, anche un importante ruolo di supporto

dell’Organizzazione in tale delicata fase.

Nel corso del 2016 la Sezione ha assunto il mandato di external auditor, per il triennio 2015-2017, di ICRANet – International Center for Relativistic Astrophysics Network, organizzazione internazionale con sede a Pescara. Tale mandato, conferito alla Corte il 1° febbraio 2016 dallo Steering Committee di ICRANet, avrà ad oggetto la revisione della struttura, dei finanziamenti, del bilancio e delle attività, con particolare attenzione alla transizione del sistema contabile ad una progressiva conformità agli standard pubblici internazionali IPSAS.

In quanto controllore esterno dell’ITU e dell’ICAO, la Corte è membro del “Technical Group” e del “Panel” degli external auditor delle Nazioni Unite e delle Agenzie specializzate del sistema ONU, alle cui riunioni annuali partecipa assieme alle Istituzioni Superiori di Controllo di altri undici Paesi. La sessione del 2016 si è svolta presso la sede centrale dell’ONU di New York nel mese di novembre. La Sezione ha presentato due temi, sia nella sede preparatoria del Technical Group che in quella decisionale del Panel.

La prima presentazione (preparata in team con i colleghi del Tribunal de Cuentas spagnolo), ha avuto ad oggetto lo stato dell’armonizzazione terminologica e della comparabilità dei bilanci presentati dalle varie agenzie dopo il passaggio agli standard di contabilità internazionali per il settore pubblico (IPSAS), che avevano quale scopo principale non soltanto l’adozione di una terminologia armonizzata nella redazione dei bilanci, ma anche la comparazione degli stessi, compreso il profilo della performance.

Il secondo tema presentato dalla delegazione italiana (in collaborazione con i colleghi della Cour des comptes francese), ha riguardato il ruolo ed il funzionamento degli organismi di sorveglianza (Audit Committees) nell’architettura generale dei controlli delle agenzie ONU, nell’ambito delle quali ormai essi sono presenti diffusamente. Il lavoro si è basato sull’analisi degli statuti di circa venti agenzie ONU, sulle risposte ad un questionario elaborato dalla Sezione e sull’esame della letteratura, anche relativa al settore privato, da cui questa tipologia di organismi è derivata. Il Panel ha auspicato che si pervenga ad un quadro di riferimento più chiaro e armonizzato (in particolare per quanto riguarda le relazioni con gli external auditor), e che si esplori la possibilità di estendere il mandato di tali organismi dal rischio finanziario a quello tecnico-operativo, che attualmente è coperto in modo solo marginale. È apparso poi essenziale, per accrescere il livello di assicurazione ricavabile dal sistema, che sia potenziata, anche attraverso opportune iniziative pratiche, la comunicazione tra Audit Committees e controllori esterni.

Nel 2017, le riunioni del Technical Group e del Panel si svolgeranno a Roma, nei mesi di novembre e dicembre, presso la sede della FAO, principale agenzia specializzata delle Nazioni Unite presente in Italia.

Nel quadro dell’attività di controllo dei quattro Paesi membri del “Consorzio per lo sviluppo del velivolo militare Eurofighter” (Regno Unito, Germania, Spagna ed Italia), la Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali ha partecipato, insieme alle altre tre ISC coinvolte, ad un incontro svoltosi a Monaco di Baviera nel giugno 2016, presso la “NATO Eurofighter and Tornado Management Agency”, che ha la gestione operativa del Programma. L’incontro ha avuto lo scopo di fare il punto sulle future prospettive del Programma, stante l’attuale avanzamento della fase di produzione, il ridimensionamento degli acquisti (l’ordine di 124 velivoli dell’ultima tranche contrattuale, che prevedeva 25 velivoli per l’Italia, non è stato confermato) e i progressi ancora problematici della fase di mantenimento in servizio.

La Sezione, in collaborazione con l’Ufficio relazioni internazionali, sta anche svolgendo un controllo di performance sul Programma F35 - Joint Strike Fighter (JSF), che dovrà condurre a valutare la sostenibilità del Programma, in termini di ricadute

industriali ed economiche, nel quadro delle attuali istanze di riduzione del budget del settore difesa. In tale prospettiva, la Sezione è intervenuta a Oslo alla riunione annuale delle Istituzioni Superiori di Controllo dei Paesi aderenti al Programma. Tale riunione ha visto per la prima volta anche la partecipazione dell’Ufficio centrale di programma americano, al duplice fine di ottenerne informazioni dirette sui rischi principali del programma e di valutare i possibili temi e le concrete prospettive di audit, anche congiunti.

Nel documento C ORTE CONTI (pagine 38-41)