III 7, 1-6
Nudo ciascuno il piè calca il sentiero, 1-4-6-7 ché l'essempio de' duci ogn'altro move, 3-6-8 serico fregio o d' or, piuma o cimiero 1-4-6-7 superbo dal suo capo ognun rimove; 2-6-8 ed insieme del cor l'abito altero 3-6-7 depone, e calde e pie lagrime piove. 2-4-6-7
Anticipo qui quella che forse è la funzione della clausola con contraccento di 6a-7a struttu- ralmente più rilevante nell’economia stilistica del poema tassiano, ovvero quella di connetto- re ritmico tra le varie componenti dell’ottava (distici e quartine) e, ancor più interessante, tra le ottave stesse. L’impuntatura ritmica di 6a-7a, intervenendo sul profilo ritmico di versi morfo- logicamente piuttosto differenti ed essendo così diffusa, agisce come cellula ritmica ricorren- te in grado di attrarre e legare tra loro diversi distici e, in modo più notevole, ottave diverse, in coincidenza o meno di riprese tematico-lessicali, che si tratti di situazioni di scarto narrati- vo o piuttosto di continuità. Il fatto che le sedi più frequentate dal ritmema siano proprio quel- le esterne, infatti, implica sì che in qualche modo possa svolgere la funzione di cornice inter- na all’ottava, come ad esempio nell’ottava che segue (in cui versi siffatti racchiudono le en- trambe le quartine):
II 95
Così di messaggier fatto è nemico, 2-6-7 sia fretta intempestiva o sia matura: 2-6-8 la ragion de le genti e l'uso antico 3-6-8 s'offenda o no, né 'l pensa egli, né 'l cura. 2-4-6-7 Senza risposta aver, va per l' amico 1-4-6-7 silenzio de le stelle a l'alte mura, 2-6-8 d'indugio impaziente, ed a chi resta 2-6 già non men la dimora anco è molesta. 1-3-6-7
ma permette anche di collegare tra loro ottave consecutive: I 8-9
e pien di fé, di zelo, ogni mortale 2-4-6-7 gloria, imperio, tesor mette in non cale. 1-3-6-7 Ma vede in Baldovin cupido ingegno, 2-6-7 ch' a l'umane grandezze intento aspira: 3-6-8
II 74-75
Vibra contra costei la lancia, e stringi 1-3-6-8 la spada, e la vittoria anco ti fingi. 2-6-7 Ogni campo d'intorno arso e distrutto 1-3-6-7 ha la provida man de gli abitanti, 1-3-6 XV 46-47
ed a le rose tenere: cotanto 4-6
puote sovra natura arte d'incanto. 1-3-6-7 I duo guerrier, in luogo ermo e selvaggio 2-4-6-7 chiuso d'ombre, fermàrsi a piè del monte; 1-3-6-8 XVIII 36-37
Sembran de l'aria i campi i campi stigi, 1-4-6-8 tanti appaion in lor mostri e prodigi. 1-3-6-7 Sopra il turbato ciel, sotto la terra 1-4-6-7 tuona: e fulmina quello, e trema questa; 1-3-6-8 XIX 5-6
ch' è proprio mio più che comun nemico 2-4-8 questi, ed a lui mi stringe obligo antico. 1-4-6-7 – Or discendine giù, solo o seguito 1-3-6-7 come più vuoi; – ripiglia il fer circasso 1-4-6-8
La ricorsività del ritmema con chiusa esametrica permette effetti melodici eleganti che possono solennemente chiudere le arcate sintattiche discendenti dei distici:
XVII 73, 1-6
Di Bonifacio parlo; e fanciulletto 4-6 premea Valerian l'orme del padre: 2-6-7 già di destra viril, viril di petto, 1-3-6-8 cento no 'l sostenean gotiche squadre. 1-6-7 Non lunge, ferocissimo in aspetto, 2-6 fea contra Schiavi Ernesto opre leggiadre; 1-4-6-7
oppure ancora compattare quartine sintatticamente continue ma talora pausate attraverso incisi o campate particolarmente ampie e variate:
III 70
E come a nostro pro veduto abbiamo 2-4-6-8 ch'usavi, uom già mortal, l'arme mortali, 2-3-6-7 così vederti oprare anco speriamo, 2-4-6-7 spirto divin, l'arme del Ciel fatali. 1-4-5-8 VI 108
e contra le irritò l'occulte squadre; 2-6-8 né frenando del cor moto improviso 3-6-7 (com'era in suo furor sùbito e folle) 2-6-7 gridò: – Sei morta –, e l'asta in van lanciolle. 2-4-6-8 XIV 66
Ma quando in lui fissò lo sguardo e vide 2-4-6-8 come placido in vista egli respira, 1-3-6-7 e ne' begli occhi un dolce atto che ride, 4-6-7 benché sian chiusi (or che fia s'ei li gira?), 2-4-7-8
La scarsa quantità complessiva dei contraccenti in 7a-8a impone una certa cautela nel de- durre implicazioni di tipo strutturale, e con tutta probabilità la modesta fortuna del ritmema deriva dall’idiosincrasia tassiana per il passo dattilico, indubbiamente percepibile anche qua- lora l’accento di 7a sia di intensità minore rispetto a quello di 8a; le sedi più frequentate sono 3 e 6, ma ad una lettura delle varie occorrenze non mi pare si possano riscontrare costanti di qualche rilievo. Forse coerentemente con le diverse sorti dell’endecasillabo di 4a-7a nel Fu- rioso, non mi sembra che Tasso declini tale ictus ribattuto nella direzione della “pointe sintat- tica e tematica”297, o per lo meno non sistematicamente; piuttosto – e ciò vale solo per le sedi pari e per 8 in particolare – mi sembra che il ritmema possa talvolta contribuire a complicare l’andamento ritmico del secondo emistichio di versi di chiusura sintattica in posizione di rejet, dunque con un generico effetto di intensificazione e amplificazione del sommovimento ritmi- co già imposto dall’enjambement. Un solo esempio:
IX 58, 7-8
l'empia schiera d'Averno, e insin dal fondo 1-3-6-8 de le sue morti a turbar sorga il mondo? 4-7-8
297 Ivi, p. 200.
Sorte e valore degli ictus ribattuti di 9a-10a sono per contro decisamente più chiari, anche se non mi pare si possano riscontrare innovazioni o cambiamenti sostanziali rispetto alla prassi ariostesca298: detto che è la seconda quartina ad ospitare il maggior numero di versi siffatti, le due posizioni più comuni sono quelle prefinali di 3 e 7, molto spesso in distici uniti da inarcature, per cui la funzione di intensificazione in chiusa di endecasillabo e in innesco di enjambement è davvero assai evidente.
VII 51, 7-8
non le solite sue, ma dal re sono 1-3-6-9 dategli queste, e prezioso è il dono. 1-4-8 XIII 22, 3-4
né disciplina tanto o ragion pote 1-4-9 ch’osin di gire inanzi o di fermarsi, 1-4-6
In conclusione: le posizioni dispari sono sempre più avvezze ad ospitare endecasillabi con ictus ribattuti rispetto a quelle pari successive, ma la forbice si riduce man mano che ci si avvia alla chiusa dell’ottava; ciò è legato, come meglio vedremo più oltre, ad una serie di componenti formali in atto nel distico finale, in cui aumentano tutti i tempi forti e le partizioni sintattiche e intonative paiono tutte concorrere ad un rafforzamento espressivo nel luogo dell’ottava strutturalmente più esposto e marcato. In ogni caso, per lo meno per quel che ri- guarda i contraccenti, ciò non comporta un sensibile appesantimento della seconda quartina rispetto alla prima: i numeri assoluti mostrano che la differenza numerica tra le due quartine è sì a favore della seconda, ma con proporzioni molto limitate. Questo ci riporta alla conside- razione iniziale, ovvero alla grande compattezza stilistica, per cui davvero ogni sede è più o meno ugualmente disposta ad ospitare qualsiasi modulo ritmico; e inoltre permette una con- siderazione comparativa nei confronti del trattamento dei ribattuti nel Furioso. Innanzitutto, spicca il dato quantitativo: gli ictus ribattutti sono di più, a testimonianza delle tensioni ritmico sintattiche che vengono maggiormente ricercate da Tasso, e specialmente nella breve misu- ra del distico: è questa una strategia stilistica della magnificenza che evidentemente ha delle ricadute su quantità e qualità dei ribattimenti (cfr. per questo quanto già osservato in 2.2.8.). Poi, lì più nettamente i versi con ribattimento d’accento erano concentrati nella seconda quartina, con quell’effetto di attenuazione iniziale che armonicamente portava a un distico fi- nale più marcato e sostenuto stilisticamente: “uno dei segreti della soavità dell’ottava del Fu- rioso sta qui: l’alleggerimento medio che contraddistingue i primi versi è uno degli elementi ritmici che permette di superare senza sforzo quello che era stato il principale ostacolo strut-