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Leopoldo II a ricoprire l'incarico di direttore del nascente Istituto agrario dell'Università di Pisa, sul quale torneremo

99. C RIDOLFI, Rendiconto economico-agrario, cit., p 237.

I anno coltivazione sarchiata di una pianta da radice o di legumi­ nose;

II anno grano d'autunno o altro cereale sul quale si semina trifo­ glio pratense all'inizio della primavera;

III anno raccolta di trifoglio, del quale si fanno due o tre tagli; IV anno grano, segale o avena.

Per un giudizio pii! completo sul valore tecnico di tale avvicen­ damento si veda R. PAZZAGLI, Innovazioni tecniche, cit., p. 69 SS.

101. C. RIDOLFI, Rendiconto economico-agrario, cit., p. 271.

102. Ivi, p. 234.

103. A partire da quelli sulle fattorie Ricasoli condotti da Giuliana Biagioli che hanno fornito anche un’importante traccia di lavoro in tal senso, per giungere al recentissimo volume curato da Zeffiro Ciuffoletti che molto giustamente invita ad un cooordi- namento più ampio di questo genere di ricerche; cfr. G. BIAGIOLI, Vicende dell'agricoltura nel granducato di Toscana nel secolo XIX: le fattorie di Bettino Ricasoli, in AA.W., Agricoltura e sviluppo del capitalismo, Roma, 1970, pp. 148-159; ID., Patrimoni e congiun­ tura: crescita, crisi e ripresa di una famiglia nobile toscana fra Sette e Ottocento, in M. MIRRI, (a cura di), Ricerche di Storia Moderna II, Pisa, 1979, pp. 297-378; Z. CIUFFOLETTI (a cura di); Il sistema di fattoria in Toscana, Firenze, 1985.

104. C. RIDOLFI, Lettera ai compilatori del Giornale agrario tosca­ no (7 giugno 1836), GAT, X, 1836, p. 202.

105. ARM, f. 2, ins. IX.

106. Ibidem.

107. L. DELLA FONTE, La meccanica agraria nella prima grande espo­ sizione italiana, GAT, n.s., IX, 1862, p. 20. In tale occasione "la fabbrica di Meleto condotta da Benedetto Ciapetti di Castelfio- rentino" veniva definita "la più antica che sia nata in Italia, e sia cresciuta sempre vigorosa da reputarla ognora la migliore"; ivi, p. 19.

108. Cataloghi delle principali fabbriche di strumenti rurali, "An­ nuario agrario per il 1859", II, 1858, pp. 173-182. Tra queste vi era quella aperta a S. Piero a Sieve, nel Mugello, da Guglielmo Cambray Digny, amico e collaboratore di Cosimo Ridolfi; G. CAMBRAY DIGNY, Nuova fabbrica di strumenti agrari, GAT, n.s., V, 1858,

109. ARM, Cartesio vario con alunni licenziati dall'Istituto agrario di Meleto, in particolare: G, ins. 2 (1842); H, ins. 2 (1843); I, ins. 1 e aggiunte (1844-1845).

110. C. RIDOLFI, Lezioni orali d'agraria, Firenze, 1857-58, voi. 2°, p. 234.

111. ARM, Lettere, G, ins. 2, L. Del Puglia a C. Ridolfi, Le Case, 3 aprile 1842.

112. A. SALVAGNOLI, Notizie agrarie sulla fattoria delle Case in Val di Nievole del marchese Bartolommei di Firenze, CAG, XXVIII, 1850, p. 330.

113. Ivi, p. 332.

114. L. CONTE, Note sulla fattoria delle Case in Valdinievole, sec. XVII-XIX, in Z. CIUFFOLETTI (cur.), Il sistema di fattoria, cit., p. 34 ss.

115. L. DEL PUGLIA, Rendiconto dell’intrapresa agraria della fattoria di Nugola, CAG, XXX, 1852, p. 163.

116. ARM, Lettere, M, aggiunte, L. Del Puglia a C. Ridolfi, Nugola, 21 marzo 1850.

117. Tra questi Luigi Taruffi e Francesco Miliani che dopo la metà del secolo svolsero il lavoro di fattore in diverse aziende del pisano e della Valdinievole. C. TARUFFI, Del marchese Cosimo Ridolfi, cit., p. 90.

118. Lettera di L. Del Puglia a C. Ridolfi da Renaccio del 28 mar­ zo 1861, in GAT, n.s., VIII, 1861, p. 78.

119. C. TARUFFI, Del marchese Cosimo Ridolfi, cit., p. 91.

120. Cfr. più avanti il cap. V del presente lavoro.

121. C. TARUFFI, Del marchese Cosimo Ridolfi, cit., p. 94.

122. Ivi, p. 95.

123. Ivi, p. 97.

p. 77.

125. C. TARUFFI, Del marchese Cosimo Ridolfi, cit., p. 99.

126. Ivi, p. 100.

127. Cfr. più avanti il cap. V.

128. Su questa azienda cfr. D. ROMOLINI, La fattoria di Nugola Nuo­ va: gestione e innovazioni colturali nel Valdarno inferiore (1850- 1900), "Ricerche storiche", XVII, 1987, n. 2-3, pp. 399-443. Nel 1855 lo Jandelli fu inviato dai Tossizza in Egitto per riorganiz zare una tenuta che la famiglia possedeva nei pressi di Alessandria. Il fattore contrasse qui una malattia che lo portò alla morte nel 1857; F. CAREGA, Necrologia di Luigi Jandelli, GAT, n.S., IV, 1857, pp. 375-382.

129. C. TARUFFI, Del marchese Cosimo Ridolfi, cit., p. 99.

130. Sulla "Guida dell'educatore", considerata la prima vera rivi­ sta pedagogica apparsa in Italia, cfr. A. GAUDIO, La "Guida dell'e­ ducatore" di Raffaello Lambruschini, in Scuola e stampa nel Risor­ gimento. Giornali e riviste per l'educazione prima dell'Unità, a cu­ ra di G. Chiosso, Milano, 1989, pp. 119-145.

131. R. LAMBRUSCHINI, Scuola delle feste per gli artigiani, "Anto­ logia", XLVII, 1830, pp. 13-38.

132. Per una descrizione della "Casa di educazione" di San Cerbone e per un profilo biografico di R. Lambruschini cfr. l'introduzione di A. Gambaro a R. LAMBRUSCHINI, Della educazione, Torino, 1923, pp. 1-17.

133. Lettera pubblicata in F. BETTINI, "L'Aurora". Il giornale della scuola di San Cerbone, Brescia, 1961, p. 34.

134. P. ONESTI, Memoria per una scuola teorico-pratica d'agricoltura in Val di Chiana, GAT, XI, 1837, p. 246.

135. Ivi, p. 259.

136. In varie occasioni, in realtà, l'Onesti fu molto polemico con Ridolfi accusandolo di non spingersi abbastanza a fondo nell'opera di rinnovamento: "Sono titubante - scriveva addirittura l'Onesti - di rintracciare chi meco continui poiché voi idolatrate lo statu

quo, ed eri il migliore dei miei amici!... Ringraziate gli alunni, essi sono la mia speranza perché andranno più oltre che voi non osate, o non sapete andare..." ARM, Lettere, f. E, ins. 3; P. Onesti a C. Ridolfi, Arezzo, 28 gennaio 1839.

137. Ivi, P. Onesti a C. Ridolfi, Arezzo, 12 marzo e 10 giugno 1839.

138. C. RIDOLFI, Intrapresa agraria a Certaldo, GAT, XVIII, 1844, pp. 201-204.

139. ARM, Lettere, F, ins. 1, P. Onesti a C. Ridolfi, Certaldo, 29 giugno 1840.

140. A. CUSIERI, Festa agraria a Certaldo, GAT, XVIII, 1844, p. 276.

141. P. ONESTI, Relazione storica dell'impresa agraria presso Cer— taldo, GAT, XIX, 1845, pp. 477-496.

142. A. CUSIERI, Festa agraria, cit., pp. 275-277.

143.Lettera ai redattori del GAT, Castiglion Fiorentino, 9 aprile 1861, GAT, n.s., VIII, 1861, pp. 96-97.

144. Sul Puccini cfr. E. DONATI, Politica e cultura nella Toscana della Restaurazione. Il "caso" Niccolò Puccini, "Ricerche storiche", XIII, 1983, n. 3, pp. 733-807.

145. Lo scritto del Puccini (Di alcune cose che potrebbero tornare a utile de' contadini in Toscana, s.d., ma secondo Donati del 1839) è riportato interamente in P. C0NTRUCCI, Biografia di Niccolò Puccini, Pistoia, 1852; il brano citato è ripreso da 0. SANTOLA Niccolò Puccini, "Bullettino storico pistoiese", LIV, 1952, p. 9.

146. E. DONATI, Politica e cultura, cit., pp. 254-256.

147. A. CHITI, Niccolò Puccini e la Festa delle spighe, "Bullettino storico pistoiese", LIV, 1952, pp. 32-33.

148. Cfr. per esempio il racconto della 4° edizione della festa: R. LAMBRUSCHINI, Intorno alla Festa delle Spighe nel giardino del Sig. Cav. Puccini a Pistoia, CAG, XXII, 1844, pp. 196-198; e i vari resoconti fatti da C. Ridolfi in GAT, XVII, 1843, pp. 430-431; XIX, 1845, pp. 389-393; XX, 1846, pp. 332-334.

149. L. RIDOLFI, Cosimo Ridolfi, cit., p. 118.

150. C. RIDOLFI, Festa delle spighe, GAT, XX, 1846, p. 333. "La Festa delle spighe - sosteneva ancora Ridolfi - può facilmente crescere d'utilità solo che piaccia al suo fondaore di dare uno sviluppo maggiore alla parte essenzialmente agraria nella medesima. Egli può cosi a mano a mano sostituire a sterili pompe, ed a non sempre innocenti passatempi, dei trattenimenti che siano vera scuola dei campagnoli"; cit. da E. DONATI, Politica e cultura, cit., p. 758 n.

151. Ivi, p. 758.

152. TURCHETTI, La Festa delle spighe nella villa detta di Scorno presso Pistoia, "Rivista europea", Milano, n.s., 1843, n. 3, p. 303: "...si è fatta rinomata quanto il podere del marchese Ridolfi."

153. Cit. in E. DONATI, Politica e cultura, cit., p. 757. Sull'Asso­ ciazione agraria subalpina cfr. il cap. III del presente lavoro.

154. Ne parlava F.L. Botter, direttore dell’Istituto agrario di Ferrara (cfr. più avanti il cap. VI) al IX congresso degli scienzia­ ti italiani; G. SACCHI, Relazione sugli studi e lavori della se­ zione d'agronomia e tecnologia del IX Congresso scientifico italiano in Venezia, nel mese di settembre 1847, GALV, Vili, 1847, p. 201

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155. C. RIDOLFI, Primo rendiconto del Regio Istituto Agrario annes­ so all'I. e R. Università di Pisa, a tutto il 31 dicembre 1843, GAT, XIX, 1845, pp. 6-7.

156. Lettera pubblicata in L. RIDOLFI, Cosimo Ridolfi, cit., pp. 335-336.

157. C. RIDOLFI, Primo rendiconto, cit., p. 27.

158. Alla fine del 1843 erano già stati venduti 18 coltri, 5 erpici, 5 estirpatori, 2 sarchiatori, uno spianapoggi, uno sgranato- re per il mais e molti strumenti minori (C. RIDOLFI, Primo rendicon­ to, cit., p. 55). Nel secondo anno di attività i coltri venduti furono 28, a cui si aggiunsero 7 erpici, 2 estirpatori, ecc. (C. RI- DOLFI, Secondo rendiconto dell'I. e R. Istituto Agrario annesso al- l'I. e R. Università di Pisa, GAT, XIX, 1845, p. 343). Nel 1845 l'officina smerciò 19 coltri, 4 erpici e 3 sgranatori per il

mais, oltre a numerose parti di ricambio per i congegni già diffusi (C. RIDOLFI, Terzo rendiconto..., GAT, XX, 1846, p. 265). La reputazione della fabbrica pisana di arnesi rustici andò continuamen te crescendo; nel 1846 si verificò un notevole incremento delle commissioni e ben 32 furono i coltri venduti in quell'anno (P. CUPPARI, Quarto rendiconto dell'Istituto agrario annesso all'Univer­ sità di Pisa, GAT, XXI, 1847, p. 412).

159. C. RIDOLFI, Prolusione alle lezioni d'agronomia e pastorizia, GAT, XVII, 1843, pp.3-21.

160. Ivi, p. 18.

161. V. NICCOLI, Saggio storico e bibliografico dell'agricoltura italiana dalle origini al 1900, Torino, 1902, p. 357.

162. C. RIDOLFI, Istituzione zoojatrica, GAT, XVIII, 1844, pp. 277-278.

163. Insegnamento agrario in Toscana, GAT, XVIII, 1844, p. 85.

164. Ivi, p. 86.

165. Studi agrari in Pisa, GAT, XVIII, 1844, p. 274.

166. Su Pietro Cuppari (Messina 1816 - Pisa 1870) cfr. M. SCARDOZZI BARBERA, Cuppari, Pietro, in Dizionario biografico degli italiani, voi. 31, Roma, 1985, pp. 407-411. C. Ridolfi mantenne comunque fino al 1849 l'alta sovrintendenza sull'Istituto.

167. Nel 1840 Ridolfi condusse il Cuppari, assieme ad una rappresen­ tanza degli allievi di Meleto, al secondo congresso degli scienziati italiani che si tenne a Torino.

168. P. CUPPARI, Tentativo per migliorare la direzione degli studi agronomici, GAT, XVIII, 1844, pp. 31-36.

169. P. CUPPARI, Sulle relazioni dell'Istituto agrario pisano col­ l'agricoltura toscana ed italiana, GAT, XIX, 1845, pp. 403-419.

170. Nota, GAT, XIX, 1845, p. 436.

171. Cit. da M. SCARDOZZI BARBERA, Cuppari, cit., p. 409.

Pisa l'anno 1855, Firenze, 1862.

173. Lezioni domenicali d'agricoltura date in Empoli dal march. Co­ simo Ridolfi, GAT, n.s., IV, 1857, p. 194.

174. C. RIDOLFI, Lezioni orali d'agraria, 2 voli., Firenze, 1858. Le Lezioni ebbero in seguito altre edizioni, tanto che ancora nel 1901 il figlio di C. Ridolfi poteva osservare: "e pure oggi, dopo oltre quarant'anni, sono tenute in molta stima da giudici competenti e riescono tuttora di utile guida per i coltivatori." L. RIDOLFI, Cosimo Ridolfi, cit., p. 209.

175. A. SALTINI, Storia delle scienze agrarie, voi. Ili, L'età della macchina a vapore e dei concimi artificiali, Bologna, 1989, p. 292.

176. E. DALGAS, Insegnamento agrario nei vari Stati d'Italia e d'Europa, "Annuario agrario per il 1859", II, Firenze, 1858, p. 231.

177. C. RIDOLFI, Primo rendiconto, cit., p. 5.

178. CAG, n.s., IV, 1857, pp. XXIX-XXXII.

179. R. LAMBRUSCHINI, Dell'insegnamento dell'agricoltura in Toscana, CAG, n.s., IV, 1857, pp. 237-254.

180. Ivi, p. 247.

181. CAG, n.s., IV, 1857, pp. XXXIV-XXXV. La commissione era formata da R. Lambruschini, G. Cambray Digny, M. Tabarrini e L. Ridolfi.

182. L. RIDOLFI (relatore), Sull'insegnamento teorico-pratico del­ l'agricoltura in Toscana, CAG, n.s., V, 1858, pp. 174-175.

183. Ivi, p. 175.

184. "Il fondare ed il reggere poderi e tenute esemplari è principal mente cosa da privati cittadini o da particolari associazioni... Volerle tener legate al pesante carro della pubblica amministrazione sarebbe accrescerne il carico; sarebbe togliere loro ogni speditezza di moti; sarebbe anzi isterilirle sul nascere." Ivi, p. 176.

185. Ivi, p. 185.

186. Ivi, pp. 187-188.

187. F . CAREGA, Cenni intorno agl * incoraggiamenti dati all'agricol­ tura nei pricipali Stati civili, GAT, n.s., V, 1858, pp. 288-297.

188. G. DALGAS, Insegnamento agrario, cit., p. 229.

189. "Annuario agrario per il 1858", I, Firenze, 1857, p. 91. I compilatori erano F. Carega, P. Cuppari, G. Cambray Digny, G. Dalgas e L. Ridolfi. 3Come la luce viene dall'alto - scrivevano nella prefazione al I volume - così anco in agraria l'impulso e l'esempio di miglioramento (sono) da partirsi dalle classi più elevate della popolazione agricola, dai possidenti cioè e dai fattori." Ivi, p. 3.

190. L'espressione è di C. Ridolfi; cfr. Inaugurazione del R. Isti­ tuto agrario delle Cascine dell'Isola in Firenze, GAT, n.s., VII, 1860, p. 163.

191. Insegnamento agrario officiale in Toscana, GAT, n.s., VI, 1859, p. 394.

192. Ivi, pp. 394-395. Ecco i primi tre articoli del decreto: 1) "E' istituita in Firenze una Cattedra d'Economia rurale"; 2) "Il Dottor Francesco Carega ne è nominato titolare col grado di professore del R. Istituto Tecnico Toscano"; 3) "Le lezioni saranno fatte nell'anno 1859-60 nelle sale del R. Istituto Tecnico Toscano".

193. Ivi, pp. 394-395.

194. Regolamento per l'Istituto qgrario delle RR. Cascine dell'Isola, GAT, n.s., VI, 1859, p. 396.

195. Atti e documenti editi e inediti del Governo della Toscana dal 27 aprile in poi, Firenze, 1860-61, parte IV, pp. 45-54.

196. V. NICCOLI, Saggio storico e bibliografico, cit., p. 358.

197. Cfr. D. IVONE, Istruzione agraria e lavoro contadino, cit., in particolare le op. 213 ss.

CAPITOLO II